COME TE NESSUNO MAI
di Gabriele Muccino, Silvio Muccino, Adele Tulli
Nota: trascrizione a scopo teatrale. NON è una trascrizione completa (mancano le parti dell'occupazione della scuola).
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PERSONAGGI:
SILVIO adolescente
PONZI adolescente
MARTINO adolescente
VALENTINA adolescente
CLAUDIA adolescente
GIULIA adolescente
ALBERTO adulto, fratello di Silvio
CHIARA adolescente, sorella di Silvio
MAMMA di Silvio
PAPÀ di Silvio
Amici e amiche
SILVIO: Io non so cosa penserò dei miei sedici anni quando sarò come mio padre. Non so neanche cosa ci sarà dopo la morte. Ora mi sento come se non morirò mai. E penso che l'amore conta più di tutto. Conta più della paura di innamorarsi, più della paura di morire, più della paura di essere omologati e della voglia di fare qualcosa per cambiare questo mondo. E cambiarlo non è facile.
1
PONZI: È pronto eh.
SILVIO: Comunque se l'hai pagato quindici euro è un bidone, è ufficiale.
PONZI: Oh è afghano, lo sai che significa che è afghano?
SILVIO: Che significa?
PONZI: Che mi devi passare una cartina.
PONZI: Alla fine la ragazza giusta noi dovremmo andare a cercarcela in libreria.
SILVIO: Una un po' intellettuale.
PONZI: Ma che le diciamo a una un po' intellettuale?
SILVIO: Dovremmo leggere di più.
PONZI: Non leggiamo mai un cazzo...
SILVIO: Guarda che io almeno ho letto "L'isola di Arturo".
PONZI: Silvio, sono due anni che me lo ripeti...
SILVIO: Ma tu come te la immagini la prima volta?
PONZI: Molto porca...
SILVIO: Lunga quanto?
PONZI: Cinque minuti almeno. Se duri di meno, secco secco fai la figura del ragazzino.
SILVIO: E lei passa ad un altro che ha più esperienza di te...
PONZI: Comunque se va avanti così la nostra prima scopata la facciamo quando siamo già maggiorenni.
SILVIO: Martino ci sta già avanti di tre mesi!
PONZI: Martino ha avuto la fortuna di incontrare Valentina che è stata sciolta e l'ha fatto subito. È questione di chi si incontra, se becchi quella che crede nella verginità hai chiuso.
SILVIO: Se invece becchi quella che si innamora malamente c'è qualche possibilità in più.
PONZI: Se invece becchi una che l'ha già fatto vai liscio come l'olio.
SILVIO: Lo fai subito subito.
SILVIO: Che posto di merda...
PONZI: Pieno di figli di papà.
SILVIO: Che poi se ci pensi bene siamo figli di papà anche io e te.
PONZI: Perché dici così?
SILVIO: Perché non ci manca niente neanche a noi.
PONZI: Ma che saremo noi nella vita?
SILVIO: A me è venuta una mezza idea di prendermi il brevetto di pilota d'aerei.
PONZI: Troppo complicato!
SILVIO: Però se ci riesco, secca secca la svolta. Tutta la vita in giro per il mondo!
PONZI: Che figata! Io intanto c'ho mio padre che mi aiuta ad entrare in vaticano.
SILVIO: Che tristezza...
PONZI: Intanto lui lavora solo la mattina e il pomeriggio è a casa che non fa un cazzo!
SILVIO: Ho capito ma se non vuoi essere uno sfigato nella vita devi volere di più.
PONZI: Sempre meglio che vivere tutto l'anno con l'ansia di una steccatura.
SILVIO: Pensa che mia madre dice che non bisogna avere fretta di crescere perché la nostra è l'età più bella.
PONZI: Tua madre non ha mai capito un cazzo.
SILVIO: Mi sa anche a me.
2
(di sera in gruppo)
(maschi)
MARTINO: Il problema sono le luci della città, le stelle ci sono ma non si vedono.
: Senti ma tu oggi sei stato con Valentina?
MARTINO: Mh.
: Ci hai fatto tutto?
MARTINO: Chiaro.
: Ma tua madre non c'era neanche oggi pomeriggio?
MARTINO: Macché, tornava alle cinque e mezza, avevo cinquanta minuti di autonomia.
: E che hai fatto in quei cinquanta minuti?
MARTINO: Li ho sfruttati dal primo all'ultimo, prima siamo stati nudi ad accarezzarci dappertutto...
: L'hai subito toccata sotto?
MARTINO: Prima sopra.
: Chiaro.
MARTINO: Devi scaldare le donne prima, no?
: Chiaro.
: Ma perché dici chiaro, che ne sai? Non hai mai toccato una donna in vita tua.
: Neanche tu!
: Oh, non lo interrompete! Le scaldi e poi?
MARTINO: E poi quando vedi che proprio non ce la fanno, non ti levano neanche la mano, scendi giù.
: E a quel punto l'avete fatto?
MARTINO: Chiaro.
: E quanti minuti sei durato?
MARTINO: Dieci, più o meno, non è facile capirlo quando sei lì che lo fai.
: Eh, chiaro.
: Tu da quant'è che stai con Valentina?
MARTINO: Quasi cinque mesi.
(femmine)
VALENTINA: Quasi cinque mesi.
: E come va?
VALENTINA: Troppo geloso, mi toglie l'aria.
: È afoso.
: È per questo che non sei stata con lui stasera?
VALENTINA: Chiaro che è per questo.
: E con il sesso?
VALENTINA: Situazione stazionaria.
: Per me è perché è il primo ragazzo.
: E perché dura troppo poco.
VALENTINA: La media è di undici secondi, li ho contati.
(maschi)
: Io non so se riuscirò a durare così tanto.
MARTINO: È questione di concentrazione.
: Cioè?
MARTINO: Cioè mentre lo fai devi pensare a qualcos'altro.
: Be', allora a cosa pensi?
MARTINO: A tua madre, tua nonna...
: Che schifo.
MARTINO: Ma se non pensi a qualcos'altro vieni subito.
: E la finite in un secondo secco.
(femmine)
VALENTINA: A mia sorella è successo che col primo che l'ha fatto non le è piaciuto per niente, si è messa con un altro e le è piaciuto subito tantissimo.
: Te l'ho detto, io, devi trovare un uomo vero.
: Infatti, sì.
CLAUDIA: E comunque bisogna comunicare tutto attraverso le sensazioni.
: In che senso?
CLAUDIA: Nel senso che devi sentire che lui è la persona giusta, quella che cercavi, dopo di che dev'essere buono, dolce, delicato...
: Sì, ho capito, nient'altro?
VALENTINA: Dev'essere capace.
: Sì. (ridono)
(maschi)
: Comunque, se io a diciotto anni non l'ho ancora fatto vado con una puttana, a lei se duro tanto o poco non frega niente.
: Con una puttana mi fa una tristezza infinita.
: È pure pericoloso.
MARTINO: Bisogna riuscire ad aspettare.
: Sì, prima o poi il momento arriva, e deve arrivare.
(femmine)
CLAUDIA: E comunque tutte quelle che l'hanno fatto una volta poi non smettono più. Qualcosa vorrà dire.
(maschi)
: A che pensate?
: Che mentre noi stiamo qui a parlare di fronte alle stelle che non si vedono, a quest'ora quelli che hanno una ragazza ci stanno insieme.
MARTINO: Io la ragazza ce l'ho.
: Beato te.
: Tientela stretta.
: Stare senza è veramente brutto.
: Io voglio una che si innamori di me.
: Anch'io.
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