DIETRO LA NOTIZIA
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C'è un paese al mondo dove, secondo uno studio congiunto di Amnesty International e Human Rights Watch (Hrw), sono 2.225 i baby ergastolani, condannati quando ancora non avevano raggiunto i 18 anni. Il 16% di loro ha ricevuto un ergastolo quando aveva tra i 13 e i 15 anni e circa il 59% del totale sono stati condannati al carcere a vita, senza possibilità di libertà condizionale, anche se non avevano precedenti penali. Nel 2000 le condanne sono diminuite del 55%, ma la percentuale di coloro inviati al carcere a vita e' aumentata del 216%. Una tendenza in parte anche legata alla diminuzione delle condanne a morte per i minorenni, che peraltro lo scorso anno sono
state definitivamente vietate in questo terribile Paese che è uno dei pochissimi a prevedere l'ergastolo per i minorenni e, insieme alla Somalia, l'unico a non aver ratificato la Convenzione per i diritti del bambino, che vieta questa pratica. Ci sono altri 13 Paesi che permettono il carcere a vita, ma quasi mai lo applicano: Secondo Amnesty e Hrw, ci sono in tutto il mondo solo 12 adolescenti che scontano l'ergastolo.
Di certo non sarà di civiltà cristiana un Paese così. Avrà una civiltà inferiore. Magari merita anche di essere isolato e bombardato. Ah, non vi abbiamo detto il nome: sono gli… Stati Uniti.
Le Fallaci e i Pera di turno non hanno niente da dire?
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KATRINA CI SVELA GLI USA
La tragedia dell'uragano Katrina ''e'l'esempio del fallimento dei valori della societa''' americana. ''Katrina e' il paradigma dei disastri ambientali. Abbiamo visto chi e' rimasto a New Orleans, chi non e' potuto scappare e' stata soprattutto gente di colore, gente povera. Questa sciagura e' quindi l'esempio del fallimento di questo tipo di societa'. Pensiamo anche allo sciacallaggio. In occasione
dello tsunami avete visto immagine come quelle di questi giorni? E' vero' si' che li' c'erano meno televisori da rubare ma in Asia c'e' di sicuro un senso maggiore della collettivita' che invece manca in quest'altra parte del mondo'. Per il grande pubblico c'èvoluta Katrina. Bastava invece andare al cinema e vedersi il docu-film di Michael Moore: c'era dentro già tutto…
LE TORRI GEMELLE DI NESSUNO
11 luglio 1995: circa 8000 occidentali furono massacrati da terroristi che vestivano divise dell'esercito. In Europa. Un attacco anticristiano e contro la civiltà. Solo che quelle vittime, erano di religione mussulmana e i carnefici, religione cristiana. I morti furono quasi il triplo di quelli delle Torri Gemelle. Ma nessuno ha trasformato quell'atto terroristico in uno choc mondiale. Nessuno ha fatto minuti di silenzio, nessuno ha messo bandiere a mezz'asta, nessuno (almeno ci risulta), ha girato film. La vita è sempre sacra, e non si contano i morti. Un morto o 8.000 morti ammazzati non fa differenza. Però…però di Srebrenica nella memoria collettiva
dell'Occidente non v'è traccia, a differenza delle Torri Gemelle, di Madrid, di Londra. Indifferenza, come indifferenza fu quella dell'Onu che ne permise il massacro.  Lì i massacratori non erano diabolici musulmani, ma cristiani a 24 carati. Questo però nessuno lo dice. Nessuno usa irresponsabili aggettivi come "anticristiani" per bollare quello che successe nella ex Jugoslavia. Nessuno parla di scontri di civiltà, di malefici cristiani che volevano far piazza pulita di bosniaci (europei), di religione musulmana. Su Srebrenica, vere Torri Gemelle d'Europa, c'è molto, troppo da riflettere.
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