Francesca si guarda allo specchio e si accarezza il corpo. Lentamente. Tatto
sulla mano di chi tocca, tatto sulla pelle di chi si fa toccare. Insieme. Dona e
prende Francesca, tutto da sola. E non leva gli occhi dallo specchio. Si umilia
e si gratifica. Pensa che il suo corpo è bello, Francesca. Pensa che è liscio, e
morbido,e pallido. Ma stringe le dita,Francesca, e la pelle si strizza. Non è
più liscia Francesca. Come invecchiare.
E continua il suo viaggio inesorabile. Si imbratta il trucco Francesca, il
rossetto macchia anche le guance, e le labbra perdono forma, e gli occhi colano.
Si scioglie il viso. Grottesca, colorata, gocciolante, non è più bella
Francesca.
Poi scende senza voglia. La sua lentezza interrompe la danza per una pigra
marcia. Marcia verso il suo ventre, Francesca. L'ombelico tradisce la sua
trasgressione.
Ha una madre, Francesca. Vai a nanna, Francesca, che hai le occhiaie sotto gli
occhi. Francesca senza ombelico sarebbe irreale. Sollevata dal mondo. Più che
errante, sospesa. E Francesca non ha le ali, cadere la schiaccerebbe finalmente
al suolo, come un'impronta. Francesca orma sulla terra.
Non vuole più il suo ombellico, allora, Francesca. Così non è più fango. Ma
sotto le mani ancora tatto, e non può tirarsi indietro.
Ancora sotto, allora, c'è il sesso. Senza amore. Francesca si accarezza fino a
sporcarsi.
Non è più vergine Francesca?
Doveva essere più delicata, Francesca, ma conoscere il proprio corpo, toccare se
stessi, è dolore, e lei sta al gioco. Non è più candida Francesca, tutta
macchiata da tavolozze di trucco e ferite. Vai a lavarti, Francesca,e poi vai a
dormire, che hai le occhiaie sotto gli occhi.
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Questa è l'ora cattiva
quella delle maschere
che cadono
il buio illumina
più di un riflettore,
ed io mi addormento
per non dovermi
guardare nuda.
Neanche questa poesia
posso scrivere
senza fare una scelta
ma ho guardato troppo a lungo
il mare
guardalo,
neanche uno scoglio
mi ha dato la scusa
ed io so mentire
poi tolgo la carne alle
parole
ma io neanche mi graffio
ci vuole troppo fegato
per l'essenziale
de-cisione
no,odio i tagli
non lego i capelli,
che vadano dove li si porta
anche un cane
per condurmi
come i ciechi
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