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num. 1
(AMICI num. 45)
di CHIE SHINOARA
brossur., b/n, 200 pagg.
STAR COMICS
lire 6000
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La Star
Comics porta in Italia IL SIGILLO AZZURRO, manga di Chie
Shinohara. L’autrice, mangaka molto apprezzata in patria, gode dell’ammirazione
di un gran numero di fan anche nel nostro Paese, nonostante fino ad oggi
non sia mai stata tradotta nessuna delle sue opere in italiano. La Shinohara
è una mangaka specializzata in storie shojo condite con abbondanti
elementi horror-fantasy, essendo lei stessa una grande appassionata di
questi generi, oltre che di storie noir. In alcune delle sue produzioni
coesistono, insieme agli elementi romantici della storia, anche particolari
molto crudi che pongono automaticamente i suoi manga in uno specifico target
certamente non troppo infantile. A gran voce, e da anni, i numerosi fan
italiani dell’autrice reclamavano una degna traduzione dei suoi manga e
la Star, nelle figure dei Kappa Boys, come sempre attenti alle richieste
degli appassionati, ha iniziato nel mese di luglio la serializzazione de
IL SIGILLO AZZURRO. |
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Ao no fuin, questo
il titolo originale, è stato pubblicato in Giappone in undici tankobon
(volumetti) dalla casa editrice Shogakukan dal 1992 al 1994, raccogliendo
moltissimi consensi. La storia, da quanto possiamo dedurre da questo primo
numero, racconta di Souko Kiryuu, una bellissima ragazza apparentemente
normale che ha sempre vissuto una tranquilla vita medio borghese all’interno
di una tipica e moderna famiglia giapponese… Almeno: questo è ciò
di cui lei è convinta, fino al giorno in cui in seguito a un brutale
tentativo di violenza carnale scopre con orrore di non essere affatto ciò
che ha sempre pensato di essere… Entriamo così improvvisamente in
una dimensione popolata da demoni (gli Oni, i tradizionali demoni della
mitologia giapponese), dimensione nella quale Souko ricopre un ruolo importantissimo…
e letale! Anche Akira, coetaneo di Souko, sembra essere un ragazzo
bello e normale, |
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fino a che proprio
Souko non si accorge, drammaticamente, che tutte le sue compagne di scuola,
i compagni e gli insegnanti hanno di Akira un percezione profondamente
diversa da quella che ne ha lei… Già in questo primo numero de IL
SIGILLO AZZURRO il lettore viene trascinato in una dimensione orrorifica
e disperata nella quale non valgono più le leggi e le regole umane,
la “realtà altra” emerge violentemente, causando dolore e sofferenza
a umani e Oni. Azione e suspence si intersecano con la disperazione dei
protagonisti, sensualmente attratti l’uno dall’altra eppure implacabili
nemici in nome di una giustizia umana che deve assolutamente trionfare.
I protagonisti di questo manga a metà tra lo shojo e l’horror, insomma,
non sono mai ciò che dicono, o che addirittura credono, di essere.
Tutto ciò pone le premesse per una storia appassionante, coinvolgente
e piena di colpi di scena, elementi questi che sicuramente non mancheranno
neppure nelle prossime |
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uscite. Lo stile di disegno
della Shinohara è lontano dallo shojo come noi occidentali siamo
abituati a intendere: niente svolazzi e fiori, ma un’intensità nelle
tavole e nelle singole vignette che possono, semmai, ricordare -non nel
tratto, ma appunto nell’intensità- quelle del bellissimo Caro
Fratello (di Ryoko Ikeda, Neverland nn. 28-31, Star Comics). Anche
qui abbiamo atmosfere molto cupe e drammatiche, sfondi nerissimi che suscitano
un senso profondo di claustrofobia, quasi l’impossibilità di sottrarsi
al proprio disperato destino. Tutto, però, raffigurato senza alcuna
grossolanità, anzi il tratto è a suo modo delicato, sottile;
le figure sono algide e irraggiungibili, modelli di bellezza astratta al
di fuori del mondo sensibile e “normale”. E’ soltanto la prima uscita,
ma si può già parlare di un esordio perfettamente riuscito:
il ritmo della narrazione è altissimo, lascia il lettore col fiato
sospeso e |
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invoglia l’attesa per le uscite
successive. Ancora una volta ci si sente di lodare le scelte editoriali
della Star Comics, attendendo magari la pubblicazione di un altro manga
della Shinohara (che, dicono, sia molto bello): Anatolia Story…
Buona lettura.
Orlando Furioso
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Settembre 2001 |