collana Amici nn. 25-28-31-34-37-40-43-46-49-52-55-
in corso di pubblicazione
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Non è facile parlare di questo
manga. L'unico aggettivo che mi viene in mente su di esso è... diverso.
Essenzialmente Mars è diverso da ogni altra cosa che abbia
mai letto. Preciso subito che si tratta di uno shojo, quindi tutti
quelli che hanno pregiudizi a riguardo possono cliccare il tasto back sul
loro browser. Quelli più emancipati di voi, capaci di apprezzare
il buon fumetto al di là della banale etichetta affibiategli, continuino
pure la lettura. Precisamente uno shojo manga viene generalmente definito
come opera destinata ad un pubblico femminile. Alla luce però di
molti dei fumetti che ho letto, tale definizione è impropria: sostanzialmente
io li considero storie viste da un punto di vista femminile. Alcuni particolari
molto noti, tipo l'uso di fiori che circondano le vignette e il disegno
dei personaggi spesso etereo e trasognante, non fanno altro che sottolineare
l'impostazione romantica che le autrici (perchè sempre e solo di
donne si tratta) vogliono dare al racconto. Certo se pensiamo che Madame
Bovary, vero capolavoro shojo ante litteram, è stato scritto da
Gustave Flaubert (un uomo) il concetto stesso di |
sensibilità femminile perde
di significato, a patto di allontanarci da superate restrizioni che
in fondo non ci appartengono. Anche all'interno della categoria shojo,
Mars rappresenta un'eccezione. Impostato dall'autrice Fuyumi Souryo
su di un rapporto a due complesso e mai banale, trova tanto nello stile
del disegno quanto nella sceneggiatura un'innegabile punto di rottura con
il genere. Le tavole sono movimentate, imperfette. Il taglio delle vignette
è
irregolare, quasi assecondasse il bisogno dei protagonisti di attirare
l'attenzione su di sè fino addirittura ad uscire dal confine stesso
della vignetta. La resa dei personaggi è assolutamente stravagante:
pur essendo tutti giapponesi i capelli neri rappresentano l'eccezione piuttosto
che la regola, ed i fisici sono slanciati, lontani dallo standard del sol
levante. La sequenza delle immagini è rapida, scorrevole, dinamica:
si avverte un chiaro senso cinematografico della vicenda, lontano dalla
piana e lenta evoluzione degli shojo più tradizionali. L'unico elemento
propriamente shojo è forse la |
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caratterizzazione grafica del protagonista
maschile, efebico nei lineamenti così come da abitudine di molte
autrici. La trama coinvolge ed avviluppa il lettore ponendolo come spettatore
di un insolito menage, saltando saggiamente di personaggio in personaggio
proponendocene i diversi punti di vista. I due protagonisti risultano profondamente
caratterizzati, attentamente definiti nelle loro psicologie e nei loro
traumatici trascorsi. L'autrice non ha nessuna remora nel toccare argomenti
imbarazzanti e lo fa sempre con il preciso intento di mantenersi al di
sopra di ogni giudizio, evitando moralizzazioni estemporanee. L'intera
vicenda è incentrata sul carisma del personaggio |
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maschile, un personaggio negativo
che rifiuta le regole della società per vivere una vita sul filo
del rasoio, pericolosamente attratto dal suo rapporto di amore/odio con
la morte. L'incontro casuale con una ragazza che non avrebbe mai considerato
in altre circostanze lo porta lentamente a provare un irrefrenabile desiderio
di catturare i segreti di quella vita così diversa dalla sua, così
lontana da tutto ciò da cui era sempre stato affascinato. Rei
e Kira (lui e lei) iniziano quindi a conoscersi reciprocamente,
spinti tanto dalla curiosità di lui quanto dall'imbarazzante desiderio
di lei di poterlo ritrarre nudo. Kira infatti è quello che normalmente
definiremmo un'asociale: nessun contatto con i compagni di classe, una
vita quasi di clausura all'interno delle mura di casa. |
Con un'unica via di fuga: dipingere.
Il titolo prende appunto spunto dall'identificazione che Kira compie nel
corso della storia: intenta nel ritrarre Rei riconosce in lui una sorta
di dio della guerra, dal quale non può che essere spaventata ed
affascinata al tempo stesso.
L'evoluzione del rapporto sentimentale
tra i due è saggiamente gestito senza mai calcare la mano, con una
notevole attenzione ai risvolti più intimi dei caratteri dei due
protagonisti. Allo stesso tempo i comprimari risultano attentamente bilanciati,
incisivi nei loro interventi e mai introdotti senza un preciso ruolo da
rivestire. Ma l'amore, anzi l'Amore con la a maiuscola è il vero
protagonista. Non attraverso gli struggimenti di ragazzine infatuate, ma
mediante la |
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drammatica imperfezione di Kira,
così a disagio con un sentimento che sente non poterle appartenere,
ed attraverso Rei, così assuefatto alle sue avventure con ragazze
di ogni tipo da non saper gestire una vera relazione così carica
di aspettative da entrambe le parti. La loro manifesta incompatibilità
diventa paradossalmente lo stimolo a trovare punti in comune, ad oltrepassare
la barriera delle differenti esperienze per incontrarsi in un territorio
neutro, lontani da aspettative e pregiudizi. Si tratta di una coppia "sbagliata",
di due persone che non sono fatte per |
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stare assieme: e proprio per questo
imparano lentamente giorno dopo giorno ad adattarsi l'uno all'altra, a
costruire un amore più forte di qualunque predestinata passione.
Non possono contare su un destino
opprimente che li liberi dalla responsabilità della scelta: scelgono
di amarsi e vanno oltre, facendo della loro relazione il centro della storia.
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In fondo anche in questo l'autrice
dimostra un più maturo approccio alla vicenda: non si limita alla
inflazionata fase dell'innamoramento, ma ci svela cosa sta dietro la favola,
cosa succede quando le luci si spengono sulla scena e Cenerentola e il
principe si ritrovano a sbarcare il lunario. Ancora in corso di pubblicazione
per i tipi della Star Comics all'interno della collana Amici,
Mars conta nel complesso di 15 volumi. Personalmente lo ritengo un ottimo
manga, ricco di quel tocco femminile che troppo spesso manca agli autori
più in voga (Katsura vi dice niente?), ma saggiamente equilibrato
tra spettacolarizzazione e introspezione, tra scene movimentate e tranquilla
vita quotidiana. Se fate parte "di quelli" che si interrogano sulla natura
ambigua del sentimento chiamato amore e sono curiosi di scoprirne le infinite
sfaccettature così come appaiono ad una coppia di adolescenti che
si affacciano timidamente sulla vita adulta, avete solo due possibilità:
o comprate questo manga o attendete le repliche di Dawson's Creek.
giugno 02 |
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