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Primo manga edito dalla Play
Press recensito da FUMETTIdiCARTA. Non è stata una lettura
facile, non per le tematiche trattate o per la difficoltà dela storia:
è che la brossura rende quasi impossibile leggere alcuni balloons
senza “squartare” il volumetto (e date le 7000 lire non è che uno
lo faccia proprio volentieri…); inoltre alcune pagine sono mal stampate
–tipo effetto sdoppiante; e ancora: in certe vignette il lettering è
così minuscolo che, letteralmente, è necessaria una lente
d’ingrandimento per poterne leggere le parole. Certo che messa giù
così le premesse sono tutt’altro che buone, eh… Comunque la
storia tratta di Keitaro Urashima, un ronin (uno studente che sta
tentando per l’ennesima volta l’ammissione all’università, per inciso
la più prestigiosa del Giappone), che eredita dalla nonna l’amministrazione
di un dormitorio femminile, chiamato Hinata, popolato da belle fanciulle,
ma bellicosissime. Il suo disperato tentativo di essere ammesso alla Todai
deriva dalla promessa fatta dieci anni prima a una misteriosa bambina della
quale non ricorda neppure il nome… Ma si sa, il senso dell’onore |
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dei Giapponesi è fuor di
dubbio. Naturalmente tutto è basato sulla cara, vecchia commedia
degli equivoci, dove ogni (OGNI) azione che il ronin compie, anche in buona
fede,si risolve in un disastro che ha perlopiù un sottofondo sessuale,
con conseguente reazione guerrafondaia da parte delle (odiose) inquiline,
invadenti e sempre pronte a sparare sulla croce rossa. Si aggiunga che
Keitaro, diciannove anni e mezzo, non solo non ha mai avuto una ragazza,
ma si porta appresso addirittura una collezione di foto-ricordo nelle quale
appare sempre… completamente solo. La sfiga fatta persona, insomma.
Mmmmm… cosa mi ricorda tutto ciò?… Maison Ikkoku,
forse? Sì, ma con tonnellate di classe in meno. Su uno dei forum
a tema manga che abitualmente frequento, ho notato che Love Hina
era molto atteso, specialmente dalle ragazze, e che è stato accolto
molto bene, segno –questo- che la Play Press ha comunque azzeccato il target
giusto e buon per essa, non sarà certo questa recension- |
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cina a metterne in pericolo le vendite.
Però questo manga non brilla davvero per originalità, la
storia, che per la verità in questo primo volume è solo accennata
e piena di buchi (che certamente verranno colmati con le uscite successive),
è lenta e farraginosa, gli “equivoci” dopo un po’ stancano, l’uso
degli stereotipi tipo personaggi super-deformed, occhioni piangenti o cose
del genere è eccessivo. Gregorio Cacciatore a parte, una
seconda possibilità la si dà a tutti, anche se in questo
caso non è difficile capire come andrà a finire la storia.
Certo, anche per Maison Ikkoku sapevamo bene come la storia sarebbe andata
a finire, ma ci siamo ugualmente commossi, abbiamo aspettato, sperato,
odiato, partecipato… pur sapendo dall’inizio che Godai e Kyoko alla fine
avrebbero coronato il loro sogno d’amore. Tornando a Love Hina, il disegno,
seppur appare in certe tavole un po’ “tirato via”, è nella norma,
un misto tra classico (“Oh Mia Dea”?) e moderno (“Qualsiasi Manga
Tipico Uscito Dopo Il ‘96”?) che non fa gridare al miracolo ma nemmeno
al tradimento. |
Però un paio di personaggi interessanti
li troviamo anche qui: uno è la piccola Shinobu, che
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sono sicuro riserverà
piacevoli sorprese -a livello narrativo- nelle prossime uscite; l’altra
è Narusegawa, indecisa se odiare l’insulso Keitaro o esserne in
qualche modo complice, non si capisce (ancora) se per pura pietà
o perché potrebbe essere lei la misteriosa “bambina della promessa”,
di cui sopra. Mah, chi vivrà vedrà. E comunque un’oretta
di lettura non-troppo-spiacevole, anche questo manga me l’ha fatta passare.
Da zero a dieci: cinque e mezzo, non perché non ha studiato, ma
perché non s’impegna!
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Noticina sull'autore. Ken
Akamatsu è nato nel 1968; mentre frequentava il college ha vinto
ben due (!?) premi per il concorso Weekly Shonen Magazine. Pare
che in Love Hina ci sia molto di autobiografico: ha infatti provato la
condizione di ronin sulla sua pelle... Ha una sfrenata passione
per il computer, col quale pare sia molto, molto bravo. E' un accanito
frequentatore di internet sin dal 1995 e partecipa attivamente a diversi
forum, sia a tema fumettistico che di argomenti informatici in generale.
Love Hina è il suo lavoro più famoso, anzi è
il lavoro che l'ha fatto conoscere oltre i confini del Giappone. Il suo
primo lavoro è del 1993.
Orlando Furioso
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ottobre 2001 |