Kirara…
un marchio assai importante all’interno dell’economia dell’universo Marvel.
Non è solo il varo di una nuova testata, infatti, ma non è
neppure – o non solo, almeno – il nome di uno (o di due, o forse ancora
di uno, o chissà…) dei personaggi femminili più intriganti
dell’ultima generazione.
È,
soprattutto, il nome di un riuscitissimo esperimento, quasi un’etichetta
oramai… tanto che, quando sta per uscire un nuovo manga targato Marvel,
la prima cosa che ci si domanda è se sarà in formato Kirara
o meno. Cos’è Kirara, dunque? Una minisaga mensile di soli sei numeri
(usciti proprio tutti, e tutti con impeccabile puntualità) pubblicata
in formato originale e con sovraccoperta; il tutto – udite, udite – a un
prezzo piuttosto ragionevole! |
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È la
prima volta, infatti, che la Marvel si “abbassa”, in maniera tanto eclatante
poi, a realizzare un prodotto di qualità a prezzi concorrenziali,
presentando una seria alternativa alle pubblicazioni della Star
Comics. A parità di co-sti, la Marvel ci ha proposto fino ad
oggi un originale giapponese ogni due numeri italiani, mentre la Star ne
pubblica due ogni tre. Resta il fatto che la Marvel continua ad infarcire
i propri prodotti di redazionali (a volte autocelebrativi) e, soprattutto,
di pubblicità di altre sue testate… laddove la Star si limita al
retro o agli interni di copertina, lasciando maggior spazio alle avventure
su carta. Finito il processo, torniamo a parlare di questo personaggio
(uno solo?) tanto affascinante. |
Kirara è
una donna sensuale e provocante, ma è pure una liceale caparbia
e decisa… e, soprattutto, è anche un fantasma. Stiamo parlando delle
stessa persona, o di tre entità diverse che portano tutte lo stesso
nome?
Questo è
solo uno dei misteri sui quali ruota il plot di questo manga; se volessimo
ricostruirla, fiduciosi che tutto sia real-mente come appare, la vicenda
si potrebbe riassumere così: Kirara, ormai adulta, sta per sposarsi
con l’amato Kompei, suo compagno di scuola dai tempi del liceo. Un terribile
incidente stradale, però, le toglie la vita il giorno stesso delle
nozze. |
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Kirara non
si dà per vinta, e – nella via verso il Paradiso – prega il buon
Dio affinché ponga rimedio a questa mostruosa ingiustizia…
È
così che Kirara, già fantasma, si ritrova a vivere in casa
del giovane liceale Kompei, sconvolgendo la sua vita e quella di se stessa
da ragazza. Gli interrogativi sono molti: perché Dio l’avrebbe spedita
così indietro nel tempo? Solo per farle trascorrere ancora molto
tempo in compagnia dell’amato? Non rischia forse così d’intralciare
la relazione fra i due giovani? È proprio questo l’obiettivo? Possibile
che l’egoismo trionfi sull’amore, o che l’amore sia tanto egoista? Qual
è il vero scopo, alla fin fine, di Kirara fantasma? |
Una trama
avvincente e intrigante, ulteriormente complicata dall’arrivo di comprimari
bizzarri e altrettanto misteriosi (medium, angeli, alieni… e chi più
ne ha più ne metta!), su una trama spruzzata di peperoncino (da
quel maestro dell’eros – tutt’altro che gratuito e volgare – che è
Toshiki Yui), con un finale – senza togliervi alcuna sorpresa – nient’affatto
sbrigativo, nel quale con rapide e decise pennellate d’acume tutti i nodi
ven-gono al pettine, ogni mistero è sciolto e… l’amore trionfa?
Chissà.
RV
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maggio 2001 |