di EVA VILLA formato A5, 104 pagg, lire 10000 edito dall'Associazione Culturale CULTUR CLUB
Data la diversità dei contesti socio-culturali cui appartengono, i due "rami" di questo genere si distinguono per alcuni aspetti, sia intrinseci ai testi, come la presenza di alcuni temi ricorrenti tipici di un ramo piuttosto che dell'altro; sia estrinseci, come le modalità di produzione e distribuzione dei testi. Infatti, per quel che concerne il mezzo espressivo utilizzato dalle autrici per narrare le loro storie, salta subito all'occhio che mentre il corpus della slash è formato quasi esclusivamente da testi scritti, lo shonen ai e lo yaoi sono prodotti in larga parte in forma di fumetto. Altre diversità si trovano, come ho scritto, nelle modalità di distribuzione delle fiction: la slash è distribuita a livello esclusivamente amatoriale perché le autrici scrivono parodie omosessuali di serie televisive o film famosi, che sono protetti da copyright, come ad esempio Star Trek. Per fare un esempio, i testi slash di questa serie verteranno intorno non alle esplorazioni spaziali dell'astronave Enterprise, come accade negli episodi del telefilm, ma intorno alla rilettura in chiave sentimental-erotica della relazione che lega il Capitano Kirk al suo primo ufficiale Spock. Gli yaoi sono, per molti versi, il corrispettivo nipponico della slash, in quanto riscritture di manga e cartoni animati famosi che sono prodotte e distribuite nel ristretto ambito dell'editoria amatoriale; mentre lo shonen ai è uno dei generi più fiorenti nell'industria ufficiale del manga (fumetto giapponese). I personaggi degli shonen ai sono originali, cioè non sono "presi a prestito" da altri manga o da cartoni animati, ma sono creati dalle autrici stesse. Se esiste una produzione non amatoriale di lingua inglese di testi originali a tema omosessuale maschile di matrice femminile, questa può essere rintracciata nei romanzi di Mary Renault, di Poppy Z. Brite e nella saga dei vampiri di Anne Rice. Anche in Italia, sebbene solo in tempi molto recenti (da non più di cinque anni) sono apparsi dei racconti, dei manga e dei cartoni animati che rientrano pienamente nel genere slash o shonen ai-yaoi. I cartoni animati sono importati dal Giappone e tradotti in italiano, mentre i manga, eccezion fatta per la recente pubblicazione del fumetto New York New York, sono prodotti da autrici italiane e pubblicati su fanzine, cioè, ancora una volta, pubblicazioni amatoriali. La fanzine Cultur Club, fondata nel 1994 da Eva Villa, è stata la prima in Italia a proporre esclusivamente manga di genere yaoi e shonen ai. I primi numeri presentavano yaoi de I Cavalieri dello Zodiaco, serie animata ricca di situazioni sessualmente ambigue che coinvolgevano i giovani Cavalieri. Data la qualità del prodotto, e dato anche che questa fanzine veniva a colmare un vuoto editoriale. In questi anni molte si sono dedicate allo sviluppo di manga con storie e protagonisti originali. Se gli yaoi italiani ricalcavano la struttura di quelli nipponici e il tratto degli autori della serie parodiata, i fumetti originali, essendo frutto della creatività delle singole autrici, permettono loro di raccontare le loro storie con il loro segno personale, consentendo alle lettrici nonché ai lettori di apprezzarle al meglio. Attualmente si sta definendo un microcosmo che deve il suo vivace sviluppo all'energia delle ragazze e donne che ne sono parte. Gli shonen ai prodotti in Giappone hanno attirato l'attenzione di forti editrici italiane, quali la Marvel Italia e la Yamato; se il microcosmo italiano sarà cancellato da chi vede questi testi solo come prodotti di un genere commerciale "esotico", o si svilupperà come parte di una cultura ampia, variegata e internazionale di fruitrici e autrici non solo nipponiche, ma anche anglofone e italiane, sarà il tempo a dircelo. Veruska
Sabucco
I disegni qui riprodotti sono di Eva Villa e sono stati presi da vari siti internet. ©Eva Villa |