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su IL MESSAGGERO
DEI RAGAZZI
venduto per abbonamento
edizioni Messaggero di
Sant’Antonio (PD)
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Il fatto è che questo
bel fumetto di Gino Udina (testi) e Fabio Bono (disegni)
non è reperibile tramite i soliti canali distributivi conosciuti
e frequentati dalla maggior parte dei fumettofili… E questo è
a mio parere un peccato, perché TAO ha dalla sua molti pregi,
si lascia leggere più che volentieri ed è un lavoro che va
ad inserirsi in un contesto di "target" che, davvero!, avrebbe bisogno
di una svecchiata: quello dei fumetti per i ragazzi. Intendiamoci subito:
TAO
non è un fumetto banale, tutt'altro!; concordo pienamente con la
frase che si può leggere nella cartella stampa: un fumetto per bambini
di tutte le età, e io mi ci ritrovo felicemente. Sarà che
ultimamente, tra tizi in supercalze e comics esoterici, mi manca un po'
di fresca e sana avventura per l'avventura, sarà che nonostante
la sola lettura di due episodi sono stato subito conquistato dai personaggi
di questo fumetto, e da Tao stesso (assolutamente delizioso!), marziale
eppure poetico, saggio e scavezzacollo, un vero eroe classico, moderno
Simbad. Il paesaggio nel quale sono inserite le avventure di Tao e dei
suoi comprimari è ameno e misterioso al tempo stesso: un arcipelago
di isole in mezzo all'Oceano chiamato Piri-Reis (di quale Oceano
si tratti non ha alcuna importanza, potrebbe essere il Mar della Cina…
comunque tra Asia e Medio Oriente); i personaggi, invece, sono animali
antropomorfizzati, o umani o ancora strane creature fatate e con poteri
del tutto particolari. Il protagonista, Tao, è uno splendido uccello
antropomorfo dall'aria austera e risoluta, che si muove con agilità
e astuzia, temuto e amato dai suoi. Da questi due episodi iniziali, il
primo dei quali vede protagonista un anziano aborigeno che narra ai nipotini
del suo incontro con le creature fatate di Piri-Reis, si può già
intravedere la costruzione mitologica che sta alla base di Tao, mitologia
che certamente verrà disvelata poco a poco nel corso della storia.
Ogni episodio consta di 12 pagine, che data la perizia e la cura dei disegni
(coloratissimi e vivi) vedrei bene in volumi cartonati e soprattutto accessibili
anche al pubblico… non cattolico.
Ma ora sentiamo cos'ha da
dirci Gino Udina, lo scrittore di Tao. |
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FUMETTIdiCARTA:
Domanda ovvia, banale, ma ve la voglio fare ugualmente. Perché Il
Messaggero dei Ragazzi? E' una rivista solo da abbonamento ed è
fortemente caratterizzata (come Il Giornalino) da un certo tipo di target:
ragazzi e ragazze cattolici/che. E' questa una scelta dettata da convinzioni
ideologiche, religiose ecc.) personali o da opportunità di pubblicazione
che il MeRa vi ha offerto? |
MR TAO: Sinceramente
quella del Mera é stata un'opportunità che, come spesso capita,
é figlia del caso. Ero a Bologna, due anni fa, con un mio amico
disegnatore di gran talento di nome Igor Zovianoff e lui, più attento
di me, mi fece notare lo stand del Messaggero dei Ragazzi di Padova che
- sottolineo - allora non sapevo neanche che fosse. Avevo dietro un pacchetto
di presentazione dello studio ed ebbi l'occasione di parlare con la persona
che poi scoprii essere il redattore capo del giornale: il Sign. Sergio
Sciascia. Fu lui, tra i tanti lavori proposti, a scegliere proprio il Tao
che -allora- erano solo delle facce di personaggi e due tavole di prova.
A proposito poi del target del giornale io, sinceramente, non ho idea chi
possa essere anche se mi sembra ci sia un pò più di "libertà
artistica" ora qui al MeRa che non al Giornalino dove, forse, hanno un
pò perso di vista il loro pubblico, cattolico e non, e quindi non
sanno bene che fumetti pubblicare. |
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FDC: Ritenete che
lavorare/pubblicare per una rivista cattolica ponga agli autori qualche
limite in più? Avete avuto censure o particolari racomandazioni
in merito?
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MR TAO: Partendo
all'ovvio (ma sesso e violenza esplicita con parolacce per tutti i gusti
non si trovano neanche nei fumetti Bonelli...) direi che la vera sfida,
almeno per noi, era ed é fare storie "semplici" ma "complesse" che
possano piacere a lettori di tutte le età che contenessero tre elementi
principali: natura, avventura e tanta, tanta fantasia. Nessuna censura
o particolari raccomandazioni da parte loro! Hanno avuto fiducia di noi
e di questo li ringraziamo!!! Inoltre ritengo che sia un errore madornale
pensare che un lettore bambino, ragazzo o adolescente sia diverso da uno
adulto: deve solo essere appropriato il modo in cui viene proposto il prodotto,
senza offendere l'intelligenza di chi legge - qualunque età abbia.
La "letteratura per ragazzi" é poi oggi quasi più interessante
di quella "per adulti. Harry Potter deve essere un esempio per chiunque
vuole scrivere qualcosa che affascini lettori di tutte le età e
di tutte le nazioni. E poi, se un fumetto, un libro, un film, un videogioco,
é brutto non sarà certo un porco qua porco la con tette &
chiappe al vento che lo trasformano in un prodotto decente. Forse sarà
commerciale, ma se é senza sostanza finirà presto dimenticato.
FDC: TAO è
nato esplicitamente nell'ottica di essere pubblicato sul MERA o da esigenze
creative degli autori e in seguito proposto al MERA?
MR TAO: Come per
la sua uscita sul Mera anche la nascita del Tao é figlia del caso.
Io e Fabio stavamo lavorando su di un progetto fantasy chiamato "The Kingdom"
(sul nostro sitowww.goldenframesstudio.com ne trovate una ricca anteprima)
e un pomeriggio Mr. Bono mi porta delle "facce" di personaggi per un concorso
di illustrazione che si sarebbe tenuto dalle sue parti a San Remo. Neanche
il tempo di vederle che gliele ho sequestrate e tenute "in cantiere" per
un anno circa (nell'attesa che portassimo avanti l'altro progetto).Nel
'99 lo abbiamo ripreso, costruito i personaggi che ancora non avevano un
nome e nel 2000 gli ho portati con due tavole di prova, fatte senza sceneggiatura,
a Bologna. Dopo un anno tra costruzione mondo e prima storia (e nel frattempo
terminavamo l'interminabile serie fantasy...) porto tutto al Mera a Padova.
Accettano la serie e il soggetto del primo episodio che - sorpresa - vogliono
come secondo (é quello con il personaggio in copertina). Il primo
dovrà essere un'altro (e sinceramente ancora non ho ancora capito
come mai ci fu quella scelta). Esattamente otto/nove mesi dopo (un vero
e proprio parto) consegnamo primo e secondo episodio...finiti a colori!
Piacciono subito. A primavera 2002, Aprile e Maggio, sono usciti sul giornale.
E questo inverno, Settembre e Ottobre, vedrete i prossimi due (dato che
ci vogliono circa tre mesi a episodio). |
FDC: Ho trovato
TAO un personaggio molto affascinante e poetico; la sua caratterizzazione,
sia quella grafica che quella psicologica, mi è piaciuta moltissimo
(anche se, avendo letto solo i primi due episodi, è senz'altro ancora
tutta da scoprire). Avete avuto dei modelli di riferimento, vi siete ispirati
a qualche autore/personaggio/filone?
MR TAO: Quando si
dice il destino...Io e Fabio abbiamo avuto le stesse idee senza neanche
saperlo. Io stavo lavorando ad un Martin Mystere (fatto da Romanini) che
uscirà, speriamo, quest'inverno, e che é ambientato in Oriente
- tra Hong Kong e Guilin. Fabio aveva caratterizzato pensando ai racconti
di Salgari e London. Era destino che uscisse questa ambientazione. Per
i personaggi, se sono venuti così bene graficamente, é solo
merito della fantasia di Fabio che é veramente immensa, quasi quanto
la mia. Lui ha creato il Golem, Io gli ho dato vita. Su una cosa comunque
siamo entrambi d'accordo: dovevamo fare un fumetto per ragazzi, come si
facevano una volta, ma aggiornato al gusto d'oggi. Aspettatevi di
tutto...
FDC: Qual è
il futuro di TAO? E quale vorreste che fosse?
MR TAO: Tao era "nato"
come ambientazione e personaggi per una serie di cartonati alla francese.
Poi al Mera ci chiesero se potevamo trarne storie brevi per non stare a
mettere ogni volta la parola "continua" sul giornale e che ogni storia
fosse un piccolo mondo a sé. Era una bella sfida considerando il
numero esiguo di pagine (12), ma credo che ce l'abbiamo fatta...Ora siamo
in contatto con due editori francesi: uno raccoglierà le storie
brevi in volume con il titolo (provvisorio) "Les Aventures de Tao", l'altro
la serie "lunga" che sarà concentrata su tutti i personaggi dell'isola,
capitanati dal Tao, che affronteranno una potente minaccia dall'esterno... |
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FDC: Avete già
ricevuto un feedback dai lettori o da addetti ai lavori?
MR TAO: Agli addetti
ai lavori, piace...e molto (grazie dell'affetto!) Tanto che tutti ci tirano
le orecchie per l'orrido lettering pasticciato (abbiate pietà, faremo
prossimamente del nostro peggio! ;) Purtroppo non so che ne pensano i lettori
del MeRa...
FDC: Qual è
la vostra storia: come nascete come autori, quali i riferimenti, gli amori
(fumettistici e non), le influenze?
MR TAO: Entrambi
coltiviamo da anni una grande passione per il genere fantastico. Fabio
in particolare ha poi un grande amore per la natura, che rappresenta sempre
con dovizia di particolari, e per le atmosfere del grande Tolkien che sottolinea
nelle sue illustrazioni fantasy. Ho sempre avuto l'impressione che ci sia
qualcosa come di "elfico" nel suo segno, un eleganza di tratto -forte e
delicato allo stesso tempo- che lo differenzia da molti disegnatori della
sua generazione. Da parte mia non ho avuto particolari maestri o autori
di riferimento e spesso quello che leggo non c'entra niente con quello
che scrivo. Anche se, per motivi diversi, quello che sono oggi lo devo
a : Jack London, Ernest Hemingway, Ambrose Bierce, Andrew Vachss, Lafcadio
Hearn, Stan Lee, Osamu Tezuka, Mary Shelley, Patricia Highsmith, Alan Moore,
Jamie Delano, Marv Wolfman, Henry James, Alfred Hitchcock, Francois Truffeaut,
Mamuro Oshii, John Woo, Sammo Hung, Ang Lee, Edgar Allan poe, Sir Arthur
Conan Doyle, John Lennon, Bon Scott, David Byrne, Takeshi Kitano, Steven
Spielberg, George Lucas, Jack Lemmon, Walter Matthau, Harvey Kurtzman,
Mel Brooks, Matt Greoning e mi fermo qui perché la lista sarebbe
davvero lunga... |
FDC: Il fumetto
(italiano e non) è a vostro parere realmente in crisi? Cosa pensate
dell'attuale situazione editoriale italiana (opportunità offerte
o negate, giovani autori ecc.)?
MR TAO: La crisi.
Esiste davvero? Si dice che un corpo sano con una mente che lo convince
d'essere malato crea cellule in metastasi. Il vero male del fumetto italiano
é l'indifferenza da parte di critica, giornali, pubblico non "di
settore". A Mario Bava, una volta, hanno chiesto perché per i suoi
film c'erano file in Francia e Spagna e qui niente. Lui rispose: c'é
troppo Sole. Forse é questo il problema?
FDC: C'è
qualcosa che FUMETTIdiCARTA non vi ha chiesto ma che avreste voluto dire?
Bene, fatelo pure! ^___^
MR TAO: Conoscete
il senso della vita? Ma certo, il senso della vita é..... Grazie
di tutto Orlando, e che la forza sia con te! |
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(Ma grazie a voi!)
Orlando
Furioso
giugno 02 |