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LEO
PULP
"LA SCOMPARSA
DI
AMANDA
CROSS"
di C.
Nizzi– M. Bonfatti
brossura,
colore, 98 pagg.
SERGIO
BONELLI EDITORE –
lire 7000
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S’immagini
uno di quei vecchi, film di gangster, in bianco e nero. Il loro fascino
cresce col trascorrere del tempo e poco importa che la recitazione sia
datata, pre-“Metodo”: restano film bellissimi. S’immagini ora lo stesso
film che come per magia assume i mille colori della vita –o della fabula
se si preferisce- e si avrà decuplicato l’effetto della bellezza.
Questo è a grandi linee ciò che ho provato leggendo LEO
PULP. Mano a mano che si procede nella lettura di questo gioiello ci
si dimentica del luogo in cui ci si trova, o meglio: si è catapultati
nella Los Angeles bollente degli Anni Quaranta e pare di respirare l’aria
carica di piombo, pupe e malavita. E Hollywood, naturalmente. Mi sono accostato
a LEO PULP con qualche pregiudizio: |
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non ho amato
le ultime proposte della Bonelli
né sono mai stato un accanito bonelliano, pur apprezzandone i prodotti
migliori, e non sono fanatico di noir che non sia prettamente cinematografico.
Invece… Questo fumetto, i cui autori credo non necessitino di presentazioni,
mi ha letteralmente incantato, conquistato, divertito; insomma ne sono
stato
preso in ostaggio dalla prima all’ultima pagina e spero ardentemente non
si tratti di un one-shot, di una sorta di esperimento o divertissement
estemporaneo. Leggendo
LEO
PULP è facile convincersi che il personaggio, l’ambientazione, le
atmosfere, abbiano enormi potenzialità e possibilità narrative
che sarebbe un delitto non sfruttare |
appieno! Questa
prima avventura del detective privato da 25 dollari al giorno più
le spese, scorre in maniera appassionante, forte com’è di una magnifica
coerenza che avvolge il lettore; priva di buchi o parti poco convincenti,
con dialoghi che definire “azzeccati” è un eufemismo e tutta una
serie di citazioni, rimandi e riferimenti assolutamente godibili anche
se non si è giallofili a oltranza. Deliziosi anche i riferimenti
e i personaggi presi dall’ambiente hollywoodiano dell’epoca, che faranno
la felicità di ogni cinefilo. Irresistibili i pensieri e le riflessioni
di Leo, voce narrante oltre che protagonista assoluto della storia. Leo
si atteggia a cinico duro e spietato ed è comprensibile che sia
così dato che nella sua professione non può esserci spazio
per sentimentalismi che potrebbero rivelarsi pericolosi. Ma il lettore,
dal suo punto di vista privilegiato |
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capisce che in
quel petto segnato da cicatrici deve battere un cuore certamente più
grande e più caldo di quanto lo stesso Leo potrebbe mai ammettere.
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Questa sensibilità
non esibita rende sia la storia che i personaggi ancora più umani
e vicini a noi. Per quanto Leo non sorrida mai, è proprio a lui
che va tutta la nostra incondizionata simpatia e quell’aura cupa e un po’
disperata che lo avvolge, lo rende romanticamente e dolcemente vivo. |
E’ un Claudio
Nizzi particolarmente ispirato a regalarci questa prima, bellissima
storia di Leo Pulp. Non da meno, assolutamente non da meno!, gli splendidi
disegni di Massimo Bonfatti: vignette e tavole perfettamente scandite
da una tecnica sopraffina che fa di ogni disegno un (dimensionalmente)
piccolo |
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capolavoro, una
vera festa per gli occhi. Il suo stile è qui perfettamente bilanciato
tra umoristico e iperrealista e la caratterizzazione grafica dei personaggi,
azzeccatissima, fa il
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paio con
le bellissime ambientazioni e le atmosfere suggestive nelle quali si svolge
la storia. Bonfatti applica una cura particolare ai dettagli, alla riproduzione
di automobili (stupende!),abiti e ambienti d’epoca, arricchendo le sue
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vignette di… “vita
vissuta”: incredibile ad esempio il caos imperante nell’ufficio e nella
camera di Leo Pulp, graficamente descritto in maniera minuziosa, da perdercisi
dentro,letteralmente.
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I colori di
Cesare
Buffagni, particolarmente azzeccati anch’essi, impreziosiscono tutta
l’opera; sono colori cupi e molto, come dire, “cinematografici”, che riproducono
perfettamente una delle componenti più importanti e affascinanti
di questo Leo Pulp: le atmosfere. Un fumetto, insomma, davvero molto, molto
ben riuscito, consigliabile a ogni amante di questo meraviglioso medium,
ma anche a chi abitualmente non legge fumetti ma è comunque interessato
ad atmosfere noir non particolarmente pesanti. Un fumetto capace di immergere
il lettore in un mondo nel quale si muovono personaggi ottimamente costruiti
e vivi, in cui la miscela sapiente di umorismo, realismo, noir e |
avventura
non può che conquistare. Alla prossima indagine di Leo Pulp, speriamo
presto! (25 dollari al giorno, più le spese s’intende)
Orlando
Furioso
luglio 2001 |