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Questo primo volume di Savage
Dragon è stata una vera scoperta! Per acquistarlo ho dovuto
superare i pregiudizi che da sempre mi tengono a debita distanza da ogni
prodotto targato Image... D'altra parte qui in Italia i diritti di Savage
Dragon sono saldamente in mano alla Lexy
e ciò mi ha in parte tranquillizzato, in quanto nutro molta simpatia
e interesse verso questa giovane ma agguerritissima Casa Editrice. Certo
mi sono stati d'aiuto anche i consigli dei forumisti di ComicUs e la stima
di cui questo fumetto gode tra i lettori di fumetti supereroistici: molti |
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appassionati italiani seguono
la serie da anni in lingua originale. Mi sono dunque accostato alla lettura
di questo primo volume di Savage Dragon da perfetto novellino, senza conoscere
il personaggio, privo di qualsiasi background. Vero è che questa
non è la prima trasferta
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italiana del personaggio di Erik
Larsen: la Star Comics, alcuni anni fa, ne pubblicò le prime
avventure... che io beatamente ignorai proprio grazie alla mia antipatia
per la Big "I" (la Image di Todd McFarlane, insomma). Una delle prime cose
venutemi in mente durante la lettura è stata che questo fumetto
potrebbe far del bene a certi critici "puzzoni" -sia inteso in senso affettuoso-
che odiano i supereroi per partito preso |
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(ma vedremo che il buon Dragon è
un supereroe un po' atipico), apprezzano soltanto i fumetti derivanti dalla
filosofia post-esistenzialista con accenti kierkegaardiani, o quelli antecedenti
il 1956, o i fumetti della scuola franco-belga... Insomma, quei critici
ultraseri e ultraseveri che stroncano senza pietà ogni fumetto in
cui c'è puzza di calzamaglie colorate.
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Se riuscissero a leggere e magari
a divertirsi con Savage Dragon vorrebbe dire che la loro parte ragazzina
non è ancora del tutto sopita e agli adulti -soprattutto ai critici
fumettistici- tutto ciò porta un gran giovamento! Ma, lo ammetto,
ero troppo occupato a divertirmi per stare a pensare troppo a questo genere
di cose. Già, perché Savage Dragon mi ha fatto divertire
assai e in una maniera che non è sempre facile provare (e trovare).
Non conoscevo Erik Larsen come autore e non sapevo di questa sua
fenomenale capacità di incollare il lettore all'albo miscelando
sapientissimamente i toni ludici, quasi comici, con quelli più drammatici;
e neppure sapevo di questa sua attitudine all'avventura "pura" eppure intelligente,
all'intrattenimento coinvolgente, alla bella caratterizzazione dei personaggi
(che sono tanti). In Savage Dragon c'è tutto questo e anche di più:
troveremo, per esempio, una serie di deliziosi ammicca- |
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menti al lettore -quasi metafumetto-
che prendono di mira i cliché più sfruttati -e venduti- del
mercato supereroistico, icone ormai sacralizzate dai fans,apparentemente
intoccabili. E' un fumetto con una deliziosa vena pop, "multimediale" si
potrebbe dire, e anche/proprio per questo in esso è facilmente riconoscibile
il nostro mondo, quello reale.
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Disimpegnato - ma nell'accezione
migliore
del termine-, e intelligentemente divertente. Provare per vedere coi propri
occhi. Tecnicamente questo primo volume pubblicato oggi in Italia dalla
Lexy Produzioni non è il primo numero di Savage Dragon in quanto
la storia parte dal numero 23 della serie americana, cioè
a storia già molto iniziata, eppure ciò non costituisce affatto
un ostacolo per il lettore novellino: le esaurienti note di Dario Maria
Gulli permettono di seguire agevolmente la storia senza particolari
patemi anche a quei lettori che non hanno mai sentito parlare del verde
poliziotto dalla cresta di drago. |
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Inoltre sono in programma da parte della
Lexy le ristampe in volume delle storie precedenti (che personalmente acquisterò
con gioia): non vedo l'ora, per esempio, di poter leggere l'avventura in
cui Savage Dragon interagisce con le Tartarughe Ninja!!! A titolo informativo
possiamo dire che Savage Dragon è un freak, verde e dalla caratteristica
cresta di drago, che non ha memoria del suo passato; lavora per il dipartimento
di polizia di Chicago -una Chicago infestata da mostri supercriminali,
naturalmente- e non possiede una doppia identità: non si trasforma,
è sempre così come lo vediamo e, come osserva giustamente
Gulli
nella sua introduzione al volume: "Savage è fondamentalmente
una persona credibile. E' uno dei pochi supereroi che si vede far l'amore,
rompersi e finire in ospedale e dubitare della sua fedeltà nei confronti
del proprio partner...".
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Savage Dragon ha una fidanzata,
Rapture,
un'ex prostituta (nera?), con la quale -mi sembra di aver capito- non è
sempre tutto rose e fiori, anche se i due si amano moltissimo. Ha anche
degli amici, come Alex Wilde, poliziotta legata al Dragon da sincero affetto.
Insomma, i personaggi interessanti e ottimamente caratterizzati non mancano
di certo e, come già accennato, nel fumetto troviamo anche molte
parodie, estremamente divertenti, dell'universo Marvel, ma non volendo
rovinare a nessuno il piacere della lettura, ne lasciamo la scoperta a
chi vorrà avventurarsi nella lettura (che così scoprirà |
anche quali sono i poteri di
Dragon...). Ricordiamo anche che Savage Dragon è protagonista negli
USA di una seguita serie tv a cartoni animati e che la sua notorietà
gli ha permesso di
essere citato nelle opere di altri fumettisti, come nella striscia del
famosissimo Dilbert & Dagobert, di Scott Adams, che potete vedere qui
sotto.
Aspettiamo con ansia le nuove avventure
del Dragone, così come le ristampe che, grazie alla Lexy, ci permetteranno
di conoscere ancora più a fondo questo verde eroe dal passato misterioso
e di godere delle storie di Erik Larsen, che non sarà un grandissimo
disegnatore (piacevole, questo sì e senza dubbi), ma a quanto visto
finora sa decisamente come divertire e intrattenere i lettori di fumetti!
Consigliatissimo, soprattutto ai critici seri.
Orlando Furioso
febb. 2002 |