HANNO DETTO SUI PARCHI.... Yomo Kenyatta, 1963 "Le risorse naturali di questo paese - la sua fauna selvatica, immensa attrazione per i visitatori del mondo intero, gli splendidi ambienti che ospitano tali animali, le impenetrabili foreste che difendono il patrimonio idrico così essenziale per l’uomo e per gli altri esseri viventi - rappresentano un retaggio inestimabile per l’avvenire. Il governo del Kenya, pienamente conscio del valore di tali risorse naturali, s’impegna a conservarle alla posterità con ogni mezzo disponibile". Franklin Delano Roosevelt "Una nazione può anche essere misurata col metro della sua civiltà e perciò giudicata dal modo come sa tenere i propri Parchi Nazionali". National Park Service, 1972 "Parchi Nazionali: eredità per un mondo migliore" Georges Duhamel "Conservare è creare di nuovo" Sese Seko Mobutu,1972 "La nostra ambizione è rendere questo Paese un paradiso della natura. abbiamo dei coccodrilli ma non desideriamo venderne le pelli per farne borsette, bensì studiare questi animali e conservarli ai nostri Pachi Nazionali. Crediamo che i Paesi industrializzati corrano il rischio di diventare più poveri di noi e nostro grande desiderio è che la natura selvatica sopravviva nello Zaire anche quando altrove agli uomini non resterà disponibile che uno squallido mondo artificiale". Freeman Tilden "C’è attualmente più tempo libero di quanto la maggioranza della gente non sembri capace di dedicare all’arricchimento culturale e spirituale. Ce ne sarà ancor di più, probabilmente, in futuro… Io credo che, in questa situazione, la più grande speranza di aiutare la gente a far uso sereno e proficuo del proprio tempo risieda nei Parchi Nazionali, e in quelli locali, nei musei e nelle altre riserve culturali". Ovidio "La natura non ha creato il sole, né l’aria né l’acqua come privata proprietà, ma come tesori pubblici". Frank Frase Darling e Noel Eichorn "I Parchi Nazionali Americani sono, senza dubbio, il maggior contributo degli Stati uniti alla cultura del mondo. Bernhard Grzimek "Nei prossimi decenni e nei prossimi secoli gli uomini non andranno più a visitare le meraviglie della tecnica, ma delle città aride migreranno con nostalgia verso gli ultimi luoghi in cui vivono pacificamente le creature di Dio. I paesi che avranno salvati questi luoghi verranno benedetti ed invidiati dagli altri, perché saranno al metà di fiumi di turisti. La natura e i suoi liberi abitanti non sono come i palazzi distrutti dalla guerra. Questi si possono ricostruire, ma se la natura sarà annientata, nessuno potrà farla rivivere". Franco Tassi "Forse si giungerà molto presto a comprendere che, in questa epoca tanto povera di valori ideali, di cultura e di ispirazione artistica, i veri monumenti da perpetuare infatti al domani non sono certo rappresentati da manufatti e prodotti dell’uomo, ma da ciò che resta dall’antica creazione della natura".
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