Localizzazione del parco

Come arrivarci

Il parco è facilmente accessibile attraverso l'autostrada del Sole con uscita Cassino o attraverso la Casilina sempre con uscita Cassino.

Giunti a Cassino seguire il percorso consultando la cartina

 

 

 

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Come ci si deve comportare nelle terme?

In tutto il territorio la natura deve essere protetta e quindi rispettata in ogni sua manifestazione alberi, fiori, piante ed animali di qualsiasi genere nonché le acque perché devono essere conservati come la natura li ha creati. Anche il silenzio e la quiete sono beni preziosi da tutelare con ogni sforzo e attenzione. Di conseguenza sono proibite le seguenti azioni:

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danneggiare la fauna, 

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cogliere fiori e piante; 

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tagliare e incidere; 

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accendere fuochi, 

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inquinare le acque; 

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 abbandonare rifiuti; 

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provocare schiamazzi.

 

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Caratteristiche fisico-chimiche dell'acqua delle Terme Varroniane

Nella zona e precisamente nel cosiddetto Monticello, sono presenti numerose sorgenti la cui acqua unendosi a quella proveniente da sorgenti poste presso la stazione Ferroviaria, dà origine ad un corso di acqua: il Gari.
La portata è valutata intorno a 50 litri al secondo. In base all'analisi chimico/fisica tali acque sono classificate come acque bicarbonate medio-minerali fredde, la temperatura è di circa 13° C.
Attualmente non esistono strutture termali funzionanti e le sorgenti vengono utilizzate esclusivamente per la bibita in sito, senza un controllo sanitario.
Non siamo in grado di fornire alcun dato circa il numero di curandi, in quando non esiste nessun valido controllo di questi.
Esiste un progetto per la costruzione di uno stabilimento termale con annesso albergo e di uno stabilimento per l'imbottigliamento delle acque termali.
Le indicazioni terapeutiche riguardano la calcolosi renale, la gotta, le dispepsie gastriche, le gastropatie catarrali, gli stati di alterata funzionalità gastro-duodenale anche secondari a disfunzione epatica.
Nelle acque si trovano molte varietà di pesci, come trote, anguille, locuste, e carpioni che si distinguono per alcune macchiette dorate sul dorso.
Vi sono anche lamprede, delicatissime con testa grossa che, sebbene dello stesso aspetto delle anguille, alla cui famiglia appartengono, hanno un colore più bianco e si attaccano ai sassi spugnosi.

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Le Terme Varroniane: cenni storici

Gli antichi conoscevano bene i poteri salutari delle acque delle sorgenti del Gari e Varrone, che fu gran conoscitore di acque termali e minerali provvide alla costruzione delle Terme a Cassino. Marco Terenzio Varrone era un illustre "erudita" romano, autore di sessantaquattro opere di letteratura, diritto, religione, linguistica e storica, quasi tutte purtroppo perdute, all'età di ottant'anni si ritirò in un podere acquistato da sua moglie Fundania.
Questo podere si trovava a Cassino ed è qui che Varrone scrisse il suo De Re Rustica, tre libri dedicati alla moglie con consigli su come amministrare la tenuta seguendo tutte le molteplici attività di essa. Attualmente delle Terme Varroniane non c'è quasi nulla.
Notizie sull'architettura delle terme Varroniane vengono da Antonio da San Gallo che fu il primo a rilevare e a fissare la pianta delle Terme. Secondo questa pianta esisteva una sala ottagonale attorno alla quale si svilupparono tutti gli ambienti così da formare una croce greca. Queste Terme sono munite di cellae frigidarie, ben distinte dalle "cellae caldaraie" che avevano una parte sovrastante nella quale venivano collocati i locali detti "hippo-caustum" dove si accendeva il fuoco. Servivano in questo complesso termale i "servi balneatores" destinati ad avere cura delle Terme e i "servi focarii" che preparavano la legna da ardere sotto le celle, mentre i "servi fornacatores" provvedevano a mantenere il fuoco in vita. Infine c'erano i "servi ostiarii" che avevano l'incarico di portieri delle celle e vigilavano sui beni dei bagnanti.
Le terme erano tenute con estrema cura: i viali erano alberati e tra un albero e l'altro erano collocate delle statue degli antenati di Varrone. Le terme, in genere, erano indispensabili ai bisogni della vita pubblica dei romani, abituati a sedersi a mensa puliti. Chi non aveva le Terme proprie era tenuto a fare il bagno prima del pasto nei luoghi comuni. Come solevano fare gli ateniesi che passeggiavano lungo le sponde dell'Ilisso cosi facevano gli abitanti di Cassino, lungo le sponde del Gari, prima di bagnarsi.

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Le Terme viste da noi

Le Terme Varroniane si trovano presso la stazione ferroviaria. Questa mattina siamo andati, insieme alla terza A, a visitare questo stupendo parco naturale. Già all'entrata è tutto diverso dalla città: grandi ed imponenti alberi ombreggiano il sentiero, una frescura riposante, aria pura ed un grande silenzio. La prima cosa che notiamo, appena entrati, è il verde, ma soprattutto la tranquillità del posto, il cinguettio degli uccelli sugli alberi e lo scroscio dell'acqua che scorre tutt'intorno. E' una bellissima giornata piena di sole, ma grandi alberi fanno ombra: solo qua e là riesce a fatica a penetrare qualche fascio di luce. L'acqua dà un senso di freschezza ed è tanto limpida che ci si può specchiare dentro. Sul fondo si vede addirittura l'erba tra sassi di varie grandezze. La velocità dell'acqua è talmente forte che in alcuni punti non riusciamo a distinguere le sagome che si muovono. Ci sembra quasi di essere da soli in un mondo magico tutto nostro, dove nessuno può disturbarci dai nostri sogni. Questi sogni però durano poco perché dobbiamo andare a prelevare i campioni di foglie su vari alberi.

In classe precedentemente ci eravamo divisi in sei gruppi distinti, così ogni gruppo ora lavora attorno ad un albero diverso. Misuriamo l'altezza, la circonferenza, disegniamo la forma del tronco e della chioma e, infine, preleviamo dei campioni di fiori e di foglie. Alcuni compagni hanno portato delle cineprese con cui riprendono tutte le fasi più importanti del nostro lavoro. Che luogo stupendo! Credo che difficilmente dimenticheremo questa uscita didattica: non si è trattato, intatti di una semplice giornata per fare degli esperimenti su diversi alberi, ma di una esperienza per ammirare le bellezze della natura che Cassino ci offre, bellezze che dovrebbero essere valorizzate.

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Quando visitare il parco "Terme Varroniane"

Per godere la visita alle Terme si consiglia di approfittare dei mesi della primavera, dell'estate e dell'autunno per poter ammirare la natura nello splendido alternarsi dei suoi colori stagionali

 

    

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