ITER PROCEDURALE

 

1° FASE : Dibattito in classe e scelta della tematica da approfondire

2° FASE : Interviste ad alcuni nonni e sistemazione dei dati.

3° FASE : Creazione, dalle notizie ricavate, di un racconto verosimile.

4° FASE : Illustrazione del racconto

5° FASE : Dal racconto all’ipertesto, scelta dei collegamenti ipertestuali.

7° FASE : Trascrizione, elaborazione dell’ipertesto al computer e creazione di un CD Rom.

INTERVISTE

Ad Abruzzese Antonio di mestiere prima contadino e poi operaio

Ho 87 anni e attualmente sono in pensione, ma ho fatto tanti mestieri come il contadino, il manovale e l'operaio nella fornace. Ho frequentato la scuola a S. Angelo, fino alla seconda elementare, il mio primo lavoro è stato pascolare gli animali domestici come i maiali, i tacchini e qualche pecora.
Poiché mi annoiavo mentre pascolavo gli animali, mi mettevo a saltare da un
fossato all'altro e tentavo di raccogliere le ranocchie.
Poi, diventato più grande ho cominciato a fare lavori più pesanti nei campi.
I lavori erano diversi secondo le stagioni, d'inverno si preparava il terreno e si accudivano gli animali nelle stalle; a primavera si piantavano gli ortaggi e i legumi; d'estate si mieteva il grano; d'autunno si raccoglievano le olive e l'uva.
La nostra alimentazione era semplice, a colazione sì mangiava un po' di cena rimasta; a pranzo cicoria e fagioli o cotiche e fagioli, o pane cotto con fagioli; a cena qualche salsiccia e un po' di verdura.
Mi sono sposato a 25 anni. Mia moglie indossava un vestito fatto con la stoffa dei paracadute americani. Ho fatto la guerra ed ho sofferto molto.
Oggi è tutto più facile.

A Cappella Umberto di mestiere agricoltore

Attualmente ho 75 anni, sono nato a Gioia Sannitica ed ho frequentato solo le elementari.
Ho cominciato a lavorare che ero molto giovane ed aiutavo mio padre nel
portare avanti l'azienda.
Le mie giornate erano molto piene: mi alzavo presto per aprire il pollaio; poi andavo nella stalla, mungevo le mucche e davo da mangiare ai maiali; il resto della giornata era dedicato a fare vari lavori stagionali nei campi. Per esempio d'inverno si vangava il terreno, si potavano le viti; in primavera si preparava il terreno per la semina; in estate c'era la mietitura, la trebbiatura e la raccolta dei legumi e ortaggi; in autunno si raccoglieva il mais , l'uva e le olive. Gli attrezzi erano un po' primitivi e dovevamo avere molta forza.
La nostra alimentazione era a base di legumi, carne bianche e uova.
Mi sono sposato a 20 anni, e la festa si è svolta in casa con cibi caserecci.
Ho fatto anche la II guerra mondiale ed ora vivo serenamente la mia età.

A Giuseppe Di Sano di mestiere contadino

Oggi ho 79 anni, sono pensionare , mi dedico al giardinaggio e accudisco polli e uccelli. Purtroppo non ho frequentato le scuole perché ai miei tempi era più importante lavorare per guadagnare un tozzo di pane. Ho cominciato a lavorare a 10 anni dapprima portando gli animali al pascolo, poi lavorando nei campi. Iniziavo la giornata alle 6:00, preparavo la crusca per gli animali, accudivo le vacche poi mi recavo a coltivare le terre. Per ricordarmi le giornate lavorative incidevo dei segnetti sulla mazza della zappa. La sera ci riunivamo in una piazzola dove cantavamo tutti insieme: " Viva Maria nell'elmo canneto, un popolo è lieto evviva io credo". Lavorare i campi era duro soprattutto con i pochi attrezzi che avevamo: zappa, falce, vanga, rastrello, forbici, aratro. La nostra alimentazione era semplice e a base di prodotti che noi stessi producevamo. La domenica si mangiava piccione o pollo più la pasta e la sera ci divertivamo ballando. Mi sono sposato a 23 anni ed ho lasciato che ai figli pensasse mia moglie. Penso che oggi la vita sia troppo comoda, anche i vizi sono troppi soprattutto per i ragazzi. Ci vorrebbero le punizioni di una volta.

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