Vanga
E’
costituita da una lama metallica e da un manico, generalmente di legno, che si
inserisce in un apposito manicotto posto al centro del lato diritto della lama
stessa. Pala Consiste in una lama leggera e larga, piatta o leggermente concava all’interno, collegata ad un lungo manico di legno. E’ utilizzata per spostare e rimuovere sabbia, terra, neve e altri materiali, eliminare detriti da fossi e scoline, ecc. Il badilante lavora in posizione quasi eretta ed è opportuno che non debba spostare il materiale per più di uno "sbraccio", cioè per una distanza orizzontale non superiore ai 3 metri, o per una verticale non superiore a 1,5 metri. Zappa E’ formata da una lamina di ferro, sul cui lato rettilineo è fissato un occhio nel quale si inserisce, con un angolo di 70°:80°, un manico di legno. E’ un attrezzo più versatile della vanga: può, infatti, essere usato per la lavorazione principale del terreno (non opera, però, alcun rivoltamento), per frammentare le zolle o interrare concimi (svolgendo così funzioni analoghe a quelle dell’erpice), per eseguire sarchiature, rincalzature e diradamenti. La forma e le dimensioni della lama non dipendono solo dal terreno che si deve affrontare, ma anche dal tipo di lavorazione a cui l’attrezzo è destinato. Molto frequente è la forma rettangolare allungata (con tagliente rettilineo o concavo); non sono rare, però, lamine cordate, trapezoidale, quadrate, triangolari più o meno suddivise (bidentate, bipartite, forcute), queste ultime adatte per terreni particolari. Fra i tipi di zappa si ricordano il diradatore, usato per diradare colture troppo fitte, e il sarchiello, adatto per l’esecuzione di sarchiature. Il primo è di ridotte dimensioni, dotato di un manico in legno lungo da 20 a 70 centimetri a seconda della posizione china o eretta, dell’operatore. Il secondo ha un organo lavorante piuttosto leggero, ed è foggiato in modo da essere estremamente maneggevole e poco ingombrante. Con il termine "sarchiello" e anche indicato un attrezzo usato in giardinaggio per la medesima funzione; esso è costituito da un manico metallico che termina con 3 : 4 denti dello stesso materiale, sagomate ad artiglio all’estremità distale. Scure E’ uno strumento usato per tagliare alberi, spaccare legna ecc. La lama è di ferro o di acciaio in genere piuttosto massiccia, di varia foggia a seconda della funzione specifica a cui è destinata. Dalla parte opposta al tagliente è inserito un lungo manico di legno. Rastrello E’ costituito da una barra trasversale munita di una serie di corti rebbi. E’ assicurata da un lungo manico di legno. L’organo lavorante è spesso dello stesso materiale; è dotato di una base lunga ca.70 : 80 cm e di denti robusti e relativamente radi. Questo attrezzo è usato per radunare foraggi paglie e altro materiale vegetale. Esiste, però, anche un tipo di rastrello con organo lavorante in ferro caratterizzato da una sbarra trasversale lunga 30 : 35 centimetri e da denti più sottili e fili. E’ frequentemente utilizzato in orticoltura e in giardinaggio: con questo si possono interrare semi molto piccoli, realizzare leggere erpicature, radunare residui colturali, foglie ecc. L’aratro a buoi Macchina agricola per l'aratura del terreno. E’ uno strumento antichissimo: le prime testimonianze del suo impiego risalgono al IV millennio a.C. (Sumeri ed Egizi). Nella sua forma più primitiva era costituito da un bastone con la punta diretta in avanti legato o incastrato, ad angolo, all'estremità di un palo (timone) che serviva alla trazione eseguita dall'uomo (aratro a chiodo). Dal primitivo aratro a chiodo - tuttora usato da molte popolazioni dell'Africa, America e Asia e anche in qualche regione d'Europa - si passò così ad attrezzi più razionali trainati da animali (bue, mulo, cavallo, cammello, ecc.), e provvisti di organi lavoranti, a struttura più complessa, e di organi di guida. I Romani conoscevano già arartri semplici e, secondo Plinio, provvisti di ruote. L'aratro semplice a trazione animale, usato fin dall'antichità per rompere il terreno e ricoprire le sementi, ancora molto diffuso, compie un lavoro superficiale e rovescia ai due lati del solco la terra smossa e sminuzzata dal vomere. Falce fienaia E’ utilizzata per il taglio dei foraggi e dei cereali. E’ costituita da una lama di acciaio di grosse dimensioni (lunga circa 60-80 cm., larga circa 8 cm., spessa 1 mm.), leggermente arcuata, rafforzata all’esterno ed appuntita ad un’estremità. La lama è collegata lateralmente ad un manico di legno lungo circa 1,5 m. e dotato di due impugnature, che risulta inclinato verso il lato tagliente della lama.
Falce messora La falce messora o falcetto è un attrezzo con funzioni analoghe a quella della falce fienaia ma di dimensioni e ingombro minori. Ha un manico corto in legno ed una lama sagomata ad arco, larga da 3 a 6 cm. Forbici e cesoie Possono assumere le forme più svariate, secondo l’utilizzazione a cui sono destinate (potatura, raccolta dei frutti, cimatura delle siepi, ecc.) Per agevolare le operazioni di potatura, attualmente sono disponibili cesoie (o forbici) pneumatiche (alimentate da compressori d’aria) dotate di manovrabilità e rapidità di taglio notevoli. Pompa irroratrice
E’ un’attrezzatura che consente il trattamento
sotto forma liquida di sostanze antiparassitarie. Essa è composta di un
serbatoio che contiene il liquido e che è sempre costruito in materiale
resistente alla corrosione e deve avere una forma tale da non permettere
depositi di materiale solido e da consentire una facile pulizia; un gruppo
pompante a motore o manuale che consenta l’espulsione a pressione costante
del liquido; regolatori della pressione di erogazione del liquido.
|