Una
CARTOLINA da POSADA
Un paio di giorni fa sono
andato a fare un giro in bicicletta nella campagna di Posada, alle spalle del
colle sul quale si erge il paese,
verso il mare. Vi sono numerosi
orti, e campi coltivati ad arance, limoni, uva, e non saprei che cos'altro. Qua
e là si intravedono
delle semplici costruzioni di
servizio alle attività dei campi. Ci pascolano diversi greggi di pecore
contemporaneamente.
Alle volte può essere fastidioso
per me incontrare un cane da guardia di un gregge, perchè inizia ad abbaiare e
a dimenarsi, ed io
me ne vengo via, anche solo
per discrezione. Se non che nel momento in cui mi allontano, il cane abbaia e
si agita sempre di più,
e talvolta mi viene anche un
po' dietro. Mi è stato detto che così accade perchè mi vede andare via, ma io
nemmeno vorrei stare
lì ad essere motivo di tutto
quel baccano da parte del cane.
Comunque, a parte questi casi
particolari, ho apprezzato molto queste escursioni nei sentieri di campagna
sulla bicicletta. Un paio
di giorni fa, per esempio, in
un certo momento, ho notato che c'era un silenzio a me inconsueto. Si sentivano
i rumori di attività
umane in lontananza, verso i
centri abitati, o delle automobili, in corrispondenza delle strade, ma gli
unici suoni vicini che percepissi
erano quelli degli insetti,
del vento, delle campanelle delle pecore, delle piante, eventualmente scosse
dall'aria.
Ho ripensato all'Iowa e a
Royal, paese di qualche centinaio di abitanti dove da ragazzo ho abitato per 11
mesi: anche là, non lontano
dalla scuola e dal paese in
generale, si potevano facilmente raggiungere dei luoghi dove c'era quasi il
silenzio completo. Come se
l'idea di altre persone e
rapporti umani fosse strana e lontana.
In una città come Monza o
Milano, ho pensato, si sente sempre qualche rumore dovuto alle incessanti e
molteplici attività presenti
in un più grande centro
abitato. Bisogna farne di strada per giungere in qualche posto dove non si
avvertano suoni al di fuori di
quelli della natura, se non
in lontananza. A Posada, in Sardegna, e a Royal, nell'Iowa, questo é invece più
immediato.
Anzi, ho pensato che questa é
una delle caratteristiche che accomunano Posada e Royal molto più che non
Posada e una più grande
città come Monza o Milano,
anche se italiana e meno distante. Ci sono delle affinità tra l'abitare in un
piccolo paese in Sardegna e
nell'Iowa, negli U.S.A., così
come credo in qualsiasi altro luogo, che non vi sono tra quel paese e una più
grande città che si trova
a breve distanza.
L'organizzazione del centro
abitato, e il raccoglimento dei suoi abitanti in un modo piuttosto che in
altro, assume delle qualità e
caratteristiche proprie che vanno
al di là dei luoghi particolari, dello spazio e, sono convinto, anche del
tempo.
Per cui si possono notare
quelle particolarità di atteggiamenti delle persone che abitano in un paese che
sono persino proverbiali,
come l'inclinazione a
familiarizzare e a conoscersi gli uni con gli altri in modo caloroso e
solidale, mentre in una grande città ciò
ricorre senz'altro di meno,
essendo molto più elevata la possibilità di incontrare gente nuova che non si é
mai vista prima e che poi
probabilmente mai più si
rincontrerà.
Io credo personalmente che vi
siano lati positivi e negativi in entrambi queste situazioni, perché se può
essere molto apprezzabile la
buona disposizione e un
rapporto tutt'altro che indifferente tra dei vicini, per esempio, per me, in certi
casi e situazioni, la riservatezza
e la discrezione di un più
grande centro abitato sono altrettanto necessari. Ma questo forse dipende molto
dalle inclinazioni e dalle
esigenze di ognuno.
Un altro aspetto di affinità
tra il paese di Posada e quello di Royal, ho pensato, consiste nel loro
principale punto di riferimento per
gli abitanti. A Posada, come
sarà evidente a chiunque sia mai stato anche solo di passaggio da queste parti,
la torre in cima al colle
del centro storico è un
richiamo visivo fin da notevoli distanze, e, comunque, da praticamente ogni
luogo della sua pianura
circostante.
Veduta del colle dallo stagno a sud
La rocca e la torre viste dalle pendici del paese
In qualsiasi punto ci si
trovi, che siano i campi della campagna, oppure una strada asfaltata che porti
in un altro centro abitato, o la
riva del mare, o la cima di
un colle delle vicinanze, se si volge lo sguardo si vede la torre ergersi dalle
rocce. Fin dal medioevo la
torre é una presenza e un
riferimento importante per gli abitanti del paese. Di sera, la parte più antica
del paese illuminata sulle pen-
dici della collina, con la
torre in cima, sembra quasi un presepe, tale é la sensazione di raccoglimento
delle abitazioni attorno a
questo centro comune.
A Royal, invece, la
costruzione centrale che attrae la vista e l'attenzione degli abitanti e
visitatori di passaggio sono i silos di raccolta
del grano. Alti e di cospicue
domensioni, sono ben visibili dall'ampia campagna circostante, in attesa dei
prodotti della terra ricavati
dal lavoro dell'uomo. Qui, a
differenza di Posada dove la torre medioevale é solo aperta per le visite dei
turisti, i silos di ben più
recente costruzione sono
tuttora in pieno utilizzo.
I silos di raccolta dei prodotti agricoli
Una veduta del territorio circostante
A Monza o Milano, così come
credo in una qualsiasi grande città, é quantomeno più difficile che ci siano
dei riferimenti così onni-
presenti. Certo, se si sale
ad uno degli ultimi piani di un edificio elevato si vedranno i tetti della
maggior parte delle altre costruzioni
ed ermergere, al di sopra di
queste, gli edifici più alti della città, anche a notevoli distanze. Questi
saranno grattacieli, campanili, torri,
e fabbricati alti in
generale. Al livello del suolo si incontreranno questi ed altri edifici
importanti, notevoli, e monumenti che si notano
e si sentono maggiormente
nella città, da parte degli abitanti e dei viaggiatori di passaggio.
Nel momento in cui ci si
allontana un poco, tuttavia, la vista rimane per lo più impegnata o chiusa da
qualcos'altro di più prossimo.
Le vedute in città dal
livello del suolo difficilmente raggiungono grandi distanze o profondità, e
ancora più difficilmente mantengono
tali caratteristiche per un
ampio angolo visuale, essendo per lo più contenute e delimitate da muri,
volumi, o corpi di fabbrica di
qualche tipo.
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