Nello
SPAZIO con il DAVID (1501-1504)
(premessa)
Qualche tempo fa ho letto "Trattato della Pittura" di Leonardo da Vinci, il quale consiglia al pittore di tenere sempre con
sè un libretto su cui poter annotare, anche con disegni eseguiti rapidamente, dei soggetti, delle espressioni, dei paesaggi
che pensa possano poi tornare utili una volta al tavolo da lavoro o al cavalletto. Più specificamente per quanto riguarda
le persone e il corpo umano, il consiglio è di usare dei modelli, che siano dei tratti e delle proporzioni giuste, e di rico-
piarli. Allora mi è capitato di pensare quale differenza possa rappresentare la considerazione della fotografia.
Ai tempi di Leonardo credo che si potesse più che altro contare su disegni, schizzi, bozze, fatti da sè o eventualmente da
altri, e che la tecnica della fotografia nel ritrarre il naturale non potesse essere contemplata in un trattato di pittura. Per quel-
lo che riguarda certi soggetti che mi è capitato di disegnare e dipingere, probabilmente sarebbe stata più complicata e dif-
ficile la ricerca della somiglianza e di certi dettagli senza il supporto della fotografia.
Sic, Dipinto di Abu Simbel, colori ad olio. di David Roberts. |
Nella tela intitolata "Sic", per esempio, ho dipinto la facciata del tem-
pio funerario di Abu Simbel, in Egitto; per farlo ho tenuto presenti
alcune fotografie e una riproduzione (credo ad acquarello) del 1838
di David Roberts. Ho adottato lo stesso punto di vista dell'immagine
di Roberts, e inizialmente l'ho tenuta molto in considerazione, anche
se poi, accostandola a delle fotografie, ho cambiato alcune piccole
cose, come la zigrinatura del copricapo della prima statua da sinistra,
e l'aspetto del rudere nella parte alta della seconda, sempre da sinistra.
Per quanto riguarda la tela dal titolo "Giza", invece, avrei potuto forse fare riferimento alle riproduzioni delle piramidi e della sfinge contenute nella "Description de l’Egypt”, realizzata in seguito alla spedizione fran- cese a partire dal 1798, per vedere come qualcun altro (anche in altri tempi e con altre tecniche) ha pensato di rappresentare un certo effetto o un certo particolare. Tuttavia mi è capitato di accorgermi di queste opere dopo aver dipinto la mia tela, consultando delle fotografie.
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Giza, Da “Description de colori ad olio. l’Egypt” |
Ho pensato, quindi, che le fotografie sono state molto importanti, nel tipo di lavoro che ho fatto, e senza di esse, le alter-
native sarebbero probabilmente state o di riprodurre gli stessi soggetti dal vivo, nei loro rispettivi luoghi, oppure di fare
riferimento ad eventuali opere di altri.
Souvenir, Yoda, colori ad olio. da “Guerre Stellari”. |
Una considerazione particolare va fatta per "Souvenir", in cui certi personaggi (quali Yoda, al centro, E.T. sulla sinistra, e i piccoli extra- terrestri) e le astronavi sullo sfondo, sono stati tratti da film, quali “Gu- erre Stellari", "E.T.- l'Extraterrestre", "Incontri Ravvicinati del Terzo Tipo" e "2001: Odissea nello Spazio". Qui c'è stato un lavoro di boz- ze schizzi e disegni durante la visione del film in videocassetta. In que- sta tela, inoltre, la figura del David non è né disegnata né dipinta, si tratta bensì di una fotocopia applicata sulla tela. |
“NELLO
SPAZIO” con il DAVID
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