CORTO MALTESE e INDIANA JONES
Ho appena
terminato di leggere "Favola di Venezia-Sirat al Bunduqiyyah", una
storia di avventura a fumetti molto bella ed
avvincente di Hugo Pratt del 1977. E' ambientata a Venezia, come si
intuisce dal titolo, nel 1921, ed il protagonista é Cor-to Maltese, un marinaio
avventuriero ricorrente nell'opera di Pratt. La trama si incentra su un
"MacGuffin", per utilizzare un termine di Alfred Hitchcock, ovvero su
un oggetto da ricercare od inseguire che é la causa di tutti gli avvenimenti
della storia: le opposizioni tra i protagonisti e gli avversari, gli eventi, le
avventure. Hitchcock affermava che tanto questo ogget-to é centrale e
significativo nelle trame delle storie d’azione, tanto in sé esso é privo di
importanza, al punto che si potreb-be dimenticare di che cosa si tratta in
particolare, e ugualmente seguire gli avvenimenti e le avventure a cui la sua
ricerca dà origine, che sono poi l'interesse maggiore della storia.
Tale oggetto,
nella "Favola di Venezia", é
alla prima moglie di Adamo, sul quale sono incise le indicazioni
per ritrovare un tesoro del re Salomone e della regina di Saba. Corto Maltese
si mette all'inseguimento della Clavicola di Salomone dietro invito di Baron
Corvo, un suo vecchio amico spericolato che già aveva ricercato lo smeraldo,
prima di morire.
Subito
all'inizio della storia, una riunione solenne di misteriosi massoni
incappucciati é immediatamente incalzata dall'azione ad alta tensione di un
inseguimento con spara-toria, in cui si rivela il protagonista quando cade
dall'alto, rompendo il soffitto vetra-to, nel bel mezzo dell'assemblea.
Nello sviluppo degli eventi si incontrano diversi personaggi incappucciati,
misteriosi o, comunque, nascosti, che spiano, origliano o inseguono. Si
citano società segrete, e si trovano antichi distintivi di appartenenza a
sette occulte. Si svolgono altre sparatorie, lotte, inseguimenti
vertiginosi sui tetti della città, in uno dei quali Corto Maltese scivola
su una tegola e precipita nuovamente, questa volta perdendo conoscenza. Si
incontrano belle ed enigmatiche dame oggetto di intensi innamoramenti; un
vecchio maestro che traduce il linguaggio incomprensi-bile in cui é
formulato un enigma. Si ricercano appunti segreti per decifrare e risolvere un
indovinello, contenuti in un diario che va bruciato in un incendio prima di
essere utilizzato.
risolvere un
indovinello, contenuti in un diario che va bruciato in un incendio prima di
essere utilizzato. E' presente un antico reperto storico di riferimento, la
cattedra di Simon Pietro di Antiochia, ovvero la pietra funeraria araba.
Infine, il nascon-diglio segreto del tanto agognato oggetto delle ricerche,
Mentre leggevo
la storia a fumetti di Hugo Pratt mi é venuto in mente più volte il terzo
episodio della saga di Indiana Jones, che narra la ricerca del santo Graal
da parte del protagonista. Anche in questo caso, il "MacGuffin" é
rappresentato da un oggetto sacro, grazie a Dio, che dà origine alle
innumerevoli avventure mozzafiato in cui gli eroi si misurano continuamente
con irriducibili avversari per il raggiungi-mento della reliquia. A Indiana
é recapitato un misterioso diario del padre, momen-taneamente sparito dalla
circolazione, sul quale sono segnati appunti enigmatici ri-guardanti il
santo Graal, la sua storia e la sua possibile collocazione attuale. Nelle
avventurose ricerche si visitano luoghi reconditi, tombe segrete
sotterranee; si fa riferimento ad antichi reperti del passato, si
percorrono spazi angusti e distese de-
sertiche, e
tutto questo con frequenti lotte corpo a corpo, accese sparatorie ed
estenuanti inseguimenti, in cui i protagonisti sono esposti continuamente a
grandi rischi e pericoli. Una parte iniziale dei viaggi di Indiana Jones si
svolge proprio a Venezia, per la durata di qualche giorno, dove é
ambientata tutta la "Favola Di Venezia" di Hugo Pratt. Qualche
anno fa mi sono recato con mio fratello a visi-tare i luoghi che sono stati
ambientazione per alcune scene del film. Alla fine della storia, Indiana
Jones ed i suoi compagni rintracciano e raggiungono il Santo Gra-al, ma in
seguito ad un cataclisma causato dalla rimozione dello stesso, in cui
vengono annientati molti pericolosi nazisti, decidono di lasciarlo dove si
trova, e rinunciare così ai suoi poteri di risanamento ed eterna
giovinezza.
La
"Favola di Venezia" termina con la presentazione dei personaggi
da parte di Corto Maltese ai lettori, un po' come a teatro, durante la
quale il protagonista avverte un inaspettato peso nella tasca: infila la
mano per guardare, e vi trova niente di meno che
Non molto tempo fa
ho letto un romanzo di Emilio Salgari, un famoso scrittore italiano di circa un
secolo fa, in cui ricorrevano
dei temi narrativi
che avevo già trovato in altre opere. Avveniva, per esempio, che due innamorati
bevessero del finto veleno
mortale, per
addormentarsi, con le sembianze di essere morti, e poi risvegliarsi ed
incontrarsi in una situazione di scampato pe-
ricolo, e mi é
venuto in mente l'episodio finale della storia di Giulietta e Romeo, in cui,
come si sa, i due finiscono con il perde-
re la vita. E
questo non é neppure l'unico esempio, sempre in quella trama di Salgari, di un
tema che mi ricordasse altre situazio-
ni simili, più o
meno familiari. Ma é passato qualche anno, e non ne ricordo altri tanto
nitidamente, per cui vi ho solo accennato.
Credo che sia
estremamente interessante, tuttavia, come si possano rilevare degli schemi,
degli archetipi, nella narrazione di sto-
rie, scritte o
filmate, che ricorrono in casi particolari diversi di spazio, di tempo, e di
personaggi protagonisti.
P.S.: al seguente indirizzo internet si trova
il racconto di un’esperienza interessante, nel blog di un appassionato di Corto
Malte-
se e di Hugo Pratt
in generale: http://diariodicortomaltese.blogspot.com/2007_02_01_archive.html
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