archivio 2011

 

dicembre 2011

 

LEZIONE D'ITALIANO

 

 

Quando la banca era un luogo familiare ed il risparmio un rifugio sicuro, un vecchio funzionario della Cassa di Risparmio, da tempo scomparso, confidava ai clienti più aperti al confronto  una sua ricetta, né tanto  elaborata né troppo originale: di fronte all’andazzo generale, conveniva affidare il governo del Paese ad una sorta di triumvirato formato da un tedesco, un francese ed un inglese. L’analisi partiva da un giudizio negativo sulle nostre capacità di tenere il timone della barca nella giusta direzione.

Probabilmente, nelle scorse settimane, si sarà fregato le mani dalla soddisfazione postuma.

Quasi ci siamo. Dopo l’ultimatum ‘segreto’ d’inizio agosto, pubblicato su tutti i giornali, della banca centrale europea che ha infiammato il dibattito politico e  condotto  ad una manovra finanziaria di entità mai vista nella storia  della Repubblica, è arrivato il questionario, in trentanove punti, dell’Unione Europea che bocciava le misure adottate per contrastare gli assalti dei mercati e favorire il rilancio  dell’economia, e dava prescrizioni dal tono perentorio.

Il 10 novembre sbarcava a Roma il gruppo di esperti comunitari incaricati di verificare i conti e soprattutto di controllare il percorso intrapreso per uscire dalla crisi. In qualche modo si toglieva al direttorio germano-francese ogni pretesto per atteggiarsi a padroni  di leve prodigiose.

In un quadro così complicato prevaleva, diciamo così, la responsabilità delle forze politiche per evitare di precipitare nel burrone della bancarotta.

Una prova impegnativa attende ora il bocconiano Mario Monti che ha subito favorevolmente sorpreso per lo stile sobrio e composto, non particolarmente estroverso. Non basteranno certo queste qualità a soddisfare le richieste dei ‘partner’ europei e a risollevare le sorti del Paese, ma hanno fatto immediatamente assaporare un’aria nuova e  rassicurante.

C’è anche chi vede nella formula di governo adottata l’espropriazione della politica dalla prerogativa di rappresentare il popolo sovrano, i più scettici ravvisano addirittura la dittatura dei poteri forti e il trionfo della finanza senza regole.

Indignati o no, con il sistema dobbiamo fare i conti. Basti pensare che da sola Oderzo conta 18 sportelli bancari e che il comprensorio allarga l’offerta ad altri 46. La concorrenza si spinge poi agli uffici postali presenti in tutti i Comuni ed in diverse frazioni. E la società dei consumi detta gran parte delle nostre scelte.

Rivedere il modello di sviluppo e rimettere al centro l’economia reale? Nel mondo dell’impresa, qualcuno ha lanciato l’iniziativa di comprarsi il debito, che ha trovato riscontri anche in provincia. L’ex Sindaco Bepi Covre, imprenditore, ha motivato : “Gli interessi dell’Italia sono i miei. Per questo oggi stesso investirò ventimila euro in titoli di Stato italiano”.  L’invito a comprare Bot e Btp viene liquidato dal quotidiano della Confindustria come un palliativo che non può limitarsi a gesti poco più che simbolici. Intanto però l’ex parlamentare dà lavoro a centocinquanta dipendenti, molti dei quali giovani.

Sul tavolo di Mario Monti prende rapidamente forma più di un intervento. Tra le prime misure un probabile  ritorno dell'Ici sulla prima casa, che avrebbe il vantaggio di dare un’importante boccata d’ossigeno alle asfittiche casse comunali.  Le parole d’ordine (rigore, crescita, equità)  parlano chiaro e non passeranno in modo indolore. Medicine amare, ma - sperano in tanti - destinate a portare sollievo. Un effetto immediato, per restare in tema, è il superamento del cordone sanitario che aveva confinato il Paese ad un ruolo passivo  nelle ricette terapeutiche affidate agli Stati forti dell’unione monetaria. E, malgrado le borse, si respira una ritrovata fiducia che fa bene all’umore.

Se nell’agenda del professore, che contempla anche la riforma del mercato del lavoro,  ci sarà  una speciale attenzione per i giovani che “non studiano e non lavorano” (uno su quattro, secondo le statistiche) e che faticano a vedere un futuro generoso di prospettive, tanto di guadagnato.

 

Nelle foto: l'istituto di credito con maggiore tradizione ad Oderzo

 

Trenta giorni

 

 

* Se Roma non ride, nemmeno Parigi può stare allegra e Berlino non è al riparo da tempeste. Perfino Angela Merkel ha perso un po’ di sicurezza e Sarkozy è preoccupato per i giudizi dei mercati sui quali l’economia reale pesa otto volte meno della finanza. Su questi argomenti, che toccano la vita quotidiana di ognuno, torniamo nello spazio dell’approfondimento.

* Nel mondo della finanza è ambientata la storia di Tommaso, protagonista principale del romanzo “Di fama e di sventura”, giunto secondo al premio Campiello 2011. Una storia intensa raccontata con brio dalla pordenonese  Federica Manzon invitata a palazzo Foscolo nel quadro degli incontri con l’autore organizzati dalla fondazione  ‘Oderzo cultura’.  Tommaso spererà fino alla fine di trovare la propria vocazione  in un mondo arido che non gli appartiene.

Il primo incontro con l’autore aveva visto protagonista Andrea Molesini, vincitore del premio Campiello con “Non tutti i bastardi sono di Vienna”, storia ambientata a Refrontolo, all’indomani della sconfitta di Caporetto avvenuta a fine ottobre 1917.

* Equità fiscale all’ordine del giorno. La lotta all’evasione passa anche attraverso la costituzione dei consigli tributari, un argomento che ha riempito le cronache locali degli ultimi mesi.

* E’ guerra aperta agli evasori, anche perché spetterà ai Comuni il cinquanta per cento delle entrate recuperate. Sotto la lente d’ingrandimento saranno posti , inoltre, il patrimonio immobiliare, la disponibilità di beni di lusso ed il tenore di vita.

* Sarà un 2012 difficile per i conti del Comune di Oderzo: i trasferimenti dallo Stato sono in pratica dimezzati rispetto all’anno in corso, gli oneri di urbanizzazione sono drasticamente calati e non giungono altri contributi. Allora, dove tagliare? “Cominceremo dalle Fiere della Maddalena, già ridimensionate nelle manifestazioni, e saremo costretti a rivedere anche i contributi ad enti ed associazioni”, anticipa il primo cittadino.

* Cambia l’organizzazione scolastica nel comprensorio opitergino-mottense. In arrivo un istituto comprensivo a Oderzo, un altro per Mansuè-Gorgo al Monticano-Chiarano, un terzo per Motta di Livenza-Meduna-Cessalto. Con il nuovo assetto, si prospettano indubbi  vantaggi, ad esempio, nella gestione dei servizi  a carico dei Comuni.

* Hanno un che di segretamente consapevole i bambini nati dopo il 30 ottobre che sono entrati nell’era “baby sette miliardi”, tanti sono gli abitanti di questo pianeta. Un traguardo colto dall’organizzazione delle nazioni unite per invitare i popoli a perseguire uno sviluppo equo e sostenibile.

* Trattative decisive per l’acquisto di Vinyls e Syndial del gruppo Eni a Porto Marghera da parte della famiglia Dal Sasso. Secondo i sindacati, non sembrano in pericolo i sessanta posti di lavoro all’oleificio Medio Piave impegnato nella produzione di oli vegetali e di mangimi, e da anni al centro di polemiche per la difficile convivenza con gli abitanti di Colfrancui. A Marghera verrebbe concentrata la produzione di oli biodiesel.

* Nell’arco di pochi giorni si è scatenato l’inferno in Toscana ed in Liguria investite dal maltempo e funestate da vittime. Anche in provincia, giornata da lupi con rovesci di pioggia battente sulla fascia pedemontana. Per fortuna l’hinterland  è stato risparmiato. Ma sono riprese le polemiche sulla difesa del suolo.

 * Sopralluogo dei giudici di corte d’assise impegnati nel processo per la morte della piccola Giuliana Favaro, annegata in circostanze ancora da chiarire nel fiume Monticano la sera del 2 settembre 2009. Sul banco degli imputati, la madre Simone Moreira, allora ventitreenne.

* Furti a raffica. E’ andato male per i malviventi che, con auto lanciata a mo’ d’ariete, hanno sfondato la vetrata del negozio “Tulipano” . Insospettiti da un blackout, i carabinieri hanno mandato all’aria il colpo, costringendo i ladri – prontamente intercettati -  ad abbandonare la refurtiva e a fuggire a piedi.

* La banda delle ville ha colpito ancora. Prima con la rapina e il pestaggio di un noto florovivaista, Flavio Chiara, a Magera,  poi in casa dell’assicuratore Marco Pilo, posta in una laterale di via San Martino, dalla quale non trovando la cassaforte si sono allontanati con trenta euro. L’indomani dei tristi fatti,  il sindaco invita la cittadinanza a fare la propria parte per migliorare la sicurezza della città e dei suoi abitanti.

* La Marca era ancora scossa dall’aggressione e dalla violenza consumata ai danni di una studentessa universitaria nei pressi della stazione ferroviaria di Treviso. L’incubo collettivo è finito con la cattura del giovane colombiano portata a segno nei pressi di un ufficio di reclutamento della legione straniera a Parigi.

* Ad Oderzo, si è tenuto l’ultimo comitato per l’ordine e la sicurezza alla presenza dei prefetto Aldo Adinolfi, del questore Carmine Damiano, dei sindaci della zona e delle altre forze dell’ordine. Siglato nell’occasione un apposito protocollo per  contrastare la criminalità con una presenza costante delle pattuglie. E Portobuffolè reclama la caserma dei carabinieri, un tempo vigile occhio sull’antico borgo medievale.

* Non le manda a dire il prof. Fabio Bellese, insegnante al liceo linguistico “Antonio Scarpa”. Spietata la sua analisi sulla preparazione scolastica delle nuove generazioni. “Torme di studenti hanno deficit culturali spaventosi, dispongono di una versione scialba e incolore dell’italiano, faticano a leggere e non hanno coscienza della dimensione storica, né curiosità per l’attualità”. Ed esemplifica: “Non sanno comprendere un testo semplice, scrivere un riassunto, compilare un modulo, leggere un giornale”.

* Una comitiva accompagnata da mons.  Piersante Dametto ha visitato lo Stato del Benin in cui opera padre Gildas Sambieni, di casa ad Oderzo per i numerosi soggiorni in parrocchia durante gli studi a Roma per la laurea in scienze sociali e filosofia. Ritornato a Natitingou, la provincia a Nord-Ovest dello Stato, ha avviato una scuola agraria per insegnare le tecniche della coltivazione e provvedere a meccanizzare l'agricoltura a beneficio delle comunità che vivono esclusivamente dei prodotti della terra. Qualche settimana fa il Benin è stato visitato da Benedetto XVI durante il secondo viaggio apostolico in Africa per i 150 anni dell’arrivo dei primi missionari cristiani nel continente nero.

* E’ dedicata alla gloriosa pattuglia acrobatica delle “Frecce tricolori” e ispirata al tema del “volo” la mostra artistica allestita nel barco di Ca’ Lozzio che rimarrà aperta fino al 26 febbraio. Alla serata d’inaugurazione, nel 50° anniversario di attività nella base di Rivolto, sono intervenuti i piloti, con i comandanti di ieri e di oggi e tanti amici della formazione che è uno straordinario biglietto da visita dell’Italia nel mondo.

* Cento opere, fra tele a olio, disegni e quadri materici, che sintetizzano cinquant'anni di ricerca e di pittura di Elvi Maccari, sono state esposte nelle sale del complesso monumentale dei Dioscuri al Quirinale. Le opere segnano un percorso cominciato all’inizio degli anni sessanta con i corsi di Renato Guttuso. Originaria di Oderzo, terra che ritorna ad ogni passo nei suoi discorsi, l’artista vive a Roma da molti anni.

* Silvia Marangoni è ancora una volta campionessa del mondo di pattinaggio artistico a rotelle: “Sono orgogliosa di rappresentare l’Italia ed il Veneto ai massimi livelli. Questo ottavo titolo l’ho fortemente voluto per ricordare mia nonna volata in cielo poche settimane fa” ha detto l’atleta dello skating club.

* La crisi economica in atto  obbliga le famiglie a tagliare le spese. Lo confermano i commercianti che, in un periodo favorevole come quello di fine anno, hanno visto un drastico calo degli affari.

* Ad ognuno di noi, sarà capitato di vedere cani che lasciano negli spazi pubblici il segno materiale del loro passaggio, senza suscitare nei  padroni alcuna preoccupazione per l’igiene e nessuna forma di attenzione per i bambini che giocano in quegli spazi.  Ma non c’è l’obbligo di andare a spasso col cane muniti di paletta e sacchetto? Le ragazze, che amano sempre più farsi accompagnare dal barboncino, sapranno sicuramente dimostrare maggiore sensibilità all’argomento.

 

 

novembre 2011

 

INDIGNAZIONE E DERIVATI

 

 

 

La stava divorando la malattia. L’anziana donna chiese un cuscino, da appoggiare al fianco sinistro, quello  in cui sentiva fitte acute. Dormicchiò per pochi attimi, aprì gli occhi e volle alzarsi. Domandò un’altra cosa ricevendo una risposta troppo vaga, un impegno dilatorio. Allora, dopo uno scatto d’impazienza si sfogò in dialetto veneto: “Mi hai proprio indignato”.  “Mamma”, cercò di alleggerire il figlio che le stava accanto, “che parola difficile, dove l’hai imparata?”. Cambiando tono, e quasi divertita, l’anziana rispose: “L’ho sentita In televisione”.

Una televisione forse meno gridata di oggi, ma già sulla buona strada.

L’indignazione, della quale un caro amico denunciava anni fa la penuria totale nei rapporti sociali, straripa da tutte le parti, come un fiume in piena, uno tsunami che al passare delle onde infuriate, getta all’aria imbarcazioni come sugheri e sfascia edifici come castelli di carte.

Parlando d’indignazione, l’amico si riferiva al coraggio di reagire all’ingiustizia, di rifiutare l’arroganza, di respingere la maleducazione.

Nelle ultime settimane, l’indignazione è diventata un movimento di massa, quasi una moda, o piuttosto un moto incontenibile.

Non solo in Spagna, da dove è partita la protesta, abbiamo visto molti giovani arrabbiati, perché si sentono derubati del loro futuro, preoccupati per la mancanza di lavoro, privi di garanzie e di orizzonti incoraggianti, frenati nelle aspirazioni dai muri – di cemento armato o di gomma - dei poteri forti. La rabbia si è trasformata in aggressione alle edicole dei santuari della finanza e della politica.

Si fa presto a passare dalle uova (ma perché tirare uova per protesta?) ai cubetti di porfido, dalle vetrine infrante ai poliziotti trasformati in bersagli, dal bruciare simboli di carta al calpestare immagini religiose, dal lancio di slogan al tiro di estintori, dal danno alle cose alla violenza verso le persone. In breve, si scatena l’inferno.

E’ vero, motivi d’indignazione non mancano. S’indignano tutti. S’indignano i giovani in cerca di lavoro, s’indigna chi il lavoro l’ha perso, s’indigna chi lavora in condizioni precarie.

S’indignano i cittadini verso la casta e s’indigna anche chi della casta ha fatto parte fino a ieri.

S’indignano gli operai e s’indignano gli industriali che hanno frequentato i salotti buoni o che hanno sacrificato l’azienda.

La protesta è arrivata anche ad Oderzo, per fortuna senza recare danni.

In Piazza Grande, alla manifestazione  organizzata  sabato 15 ottobre dalla Cisl, c’erano soprattutto i lavoratori delle costruzioni.  Molti licenziati, cassintegrati, precari dell’edilizia e del legno arredo, ma anche del tessile, colpiti da una crisi enorme. E non sono mancati alcuni imprenditori che con la medesima congiuntura economica devono misurarsi quotidianamente.

Sono volate, anche qui, critiche alla politica e chiamate in causa: “Basta litigi. La politica deve tornare a occuparsi di difesa dell’occupazione, di salvaguardia delle imprese del territorio e di formazione professionale”.

Nel giorno in cui gli operai manifestavano per la crisi economica e la precarietà del posto di lavoro, la cittadella scolastica di via Masotti mostrava concentrazione sullo studio, rimandando probabilmente esternazioni a tempi migliori. In compenso, in piazza erano presenti  i ragazzi dell’istituto professionale Lepido Rocco di Motta di Livenza, abituati a non fare i conti con la debolezza del mercato del lavoro. Adesso, i tagli alle risorse destinate alla formazione mettono in pericolo alcune specializzazioni .

A proposito di giovani, negli stessi giorni, se n’è andato un amico degli studenti, il poeta pievigino Andrea Zanzotto. Ha speso una vita nella scuola a mordere le coscienze e a coltivare la funzione formativa della parola alta.

Fin che c’è poesia, c’è speranza per il futuro.  Tra Peressina ed Ottoboni, ad esempio, si è ravvivata  una volta di più, la fiammella. Ad accenderla bastano pochi versi ascoltati al concorso per ragazzi: “Vorrei gomma e matita per ridisegnare il mondo”.  E ancora: “Vorrei (Nonna) essere nei tuoi pensieri quando il tuo sguardo si posa lontano. Vorrei sederti accanto nel silenzio dei tuoi giorni”.

 

Nelle foto: manifestazione sindacale in piazza per la difesa del posto di lavoro.

 

Trenta giorni

 

*  Hanno fatto il giro del mondo le scene della protesta degli ‘indignados’ di Roma sopraffatti dai professionisti della violenza. Hanno destato particolare orrore l’incendio del blindato dei carabinieri e la profanazione della statua della Madonna nei pressi di San Giovanni in Laterano. La protesta, pacifica, è arrivata anche in Piazza ad Oderzo dove gli operai delle costruzioni e del legno hanno manifestato per la salvaguardia dell’occupazione e contro i tagli nella formazione professionale. Di questi argomenti parliamo nello spazio dell’approfondimento.

* Da un’indagine promossa dall’osservatorio sul Nordest, emerge che la preoccupazione maggiore riguarda l’occupazione. Secondo il campione di cittadini scelto il principale problema da risolvere è, per il 37%, la mancanza di lavoro. Seguono a distanza l’aumento dei prezzi, la qualità dei servizi socio-sanitari, l’immigrazione e la criminalità comune.

* Il vento della protesta investe le grandi questioni della società e del futuro dei giovani;  ma anche aspetti più marginali, come le scelte sulla viabilità e sui parcheggi, fanno discutere. Dopo uno smarrimento iniziale, la rivoluzione dei sensi unici nell’area tra via Roma, piazzale Europa e via Pontremoli sta acquistando consensi.
* La Chiesa interroga la politica. La decisa presa di posizione dei vescovi italiana per  un maggior decoro sulla scena nazionale non è passata inosservata. E, da Todi, le prove di raggruppamento di movimenti ed associazioni attorno ad un progetto di confronto per il perseguimento del bene comune hanno attirato l’attenzione dei ‘media’.  Mentre la preparazione del convegno diocesano giunge alla seconda fase, il mondo cattolico guarda con interesse ai fermenti in atto. 
* Si concluderà a gennaio la fase foraniale del discernimento su alcune sfide  rivolte alla Chiesa che guarda al futuro. Il cammino di approfondimento si articolerà in quattro ambiti: la ricerca del volto di Dio, la costruzione di una società più umana, la cura delle relazioni e degli affetti, l’educazione alla vita buona del Vangelo.
* Sono 63 le famiglie del territorio che partecipano al programma di accoglienza di minori attivato dal centro per l’affido e la solidarietà famigliare. Una disponibilità importante ma insufficiente a coprire le numerose richieste di aiuto.
* Fatti di cronaca hanno funestato il panorama locale e denunciano situazioni personali di disagio strisciante difficile da decifrare e, a volte, non estraneo al momento di crisi economica e al bisogno di sicurezze che viviamo.
*  Ha occupato le cronache per settimane la vicenda della bambina rimasta a terra dall’autobus della società “La Marca” dopo un controllo sulla regolarità del titolo di trasporto. Versioni diverse, sul fatto verificatosi all’autostazione di Oderzo, hanno reso difficile la comprensione delle ragioni e dei torti messi in campo con toni ed un rilievo francamente esagerati.
*  Si è prolungata fino ad ottobre inoltrato l’eccezionale fase climatica che ci ha deliziato con un sole straordinario fuori stagione. 
* A fronte di un consolidato servizio di scuola materna in strutture pubbliche o private, vi è un’ interessante quanto poco nota cerchia di ‘nidi in famiglia’ costituiti dalle mamma che, all’interno della rete che gravita attorno all’Istituto Moro, gestiscono micro asili nido a casa propria.  Oltre al  “Girotondo delle mamme”, vi è lo “Spazio Gioco”, rivolto ai più piccoli, che si svolge a Casa Moro. 

* Ha suscitato interesse il confronto di idee nato da un intervento del sociologo Ulderico Bernardi sulla discussione allo Statuto Regionale, approvato in prima lettura. Durante il dibattito era stata messa in dubbio  la primogenitura di Venezia, incontestata capitale di cultura, ma non per tutti capoluogo unico di questa Regione.
* Sono 162 gli alloggi che rientrano nel piano di cessione preparato dall’azienda di edilizia pubblica (Ater). Nell’acquisto, la precedenza spetta alle famiglie che attualmente abitano gli alloggi in vendita. Gli introiti dell’importante operazione verranno reinvestiti (almeno questa la raccomandazione) nella costruzione, sempre in Comune di Oderzo, di altri appartamenti di edilizia residenziale.

* Si trasferirà in piazza Castello il mercato agricolo del sabato, che sta incontrando sempre più il favore della cittadinanza attratta dal contatto diretto con i produttori dei frutti della terra.
* Attimi di paura, in Piazza Grande per l’incendio di una Mercedes con impianto a metano che giungeva nei pressi del ponte sul Monticano. La donna al volante è riuscita a mettersi in salvo con la bambina che l’accompagnava, mentre si alzava una densa colonna di fumo che ha investito i passanti.
* Continua il mistero degli odori in via Verdi. Così viene definita l’origine delle esalazioni che periodicamente interessa una vasta zona da via Verdi  a via Frassinetti, giungendo fino ai piani alti di piazzale Europa. Il fatto nuovo è che sono stati allertati vigili del fuoco, carabinieri, polizia urbana,  che quattro persone hanno dovuto ricorrere alle cure del pronto soccorso e che l’agenzia regionale per l’ambiente collocherà una centralina di rilevamento dello strano fenomeno.                                                              
* E’ allestito presso la sede municipale, con ingresso lato giardini pubblici, il centro raccolta dati per il 15° censimento generale della popolazione e delle abitazioni, che viene effettuato con cadenza decennale. Per informazioni, consegna del modulo ma anche assistenza alla compilazione, il l’apposito ufficio è aperto al pubblico dal lunedì al sabato, con orario 9.00 - 12.00, e il mercoledì, anche dalle 15.00 alle 18.00.

* Raccogliendo l’espresso invito del Sindaco alla cittadinanza, Graziella Camilotto, madre di molti comitati di sensibilizzazione, ha trascorso una domenica pomeriggio di fine estate ad osservare dall’argine la sicurezza di pedoni e ciclisti che passano sul tratto lungo Monticano di via Pontremoli e per la passerella di nuova apertura. Con metodo ed un tocco di garbata ironia ha stilato un elenco di consigli che il primo cittadino avrà sicuramente apprezzato.

 

ottobre 2011

 

IL PUNTINO SULLA CARTA

 

 

 

 

Pericolo scampato: i frammenti del satellite della Nasa precipitato sono caduti nel Pacifico dopo che la nostra protezione civile aveva reso nota una probabilità, assai remota, che alcuni pezzi potessero cadere nelle regioni del Nord Italia.
Era l’aprile 1961 quando il sovietico Yuri Gagarin, diplomato all’accademia aeronautica qualche anno prima, fu lanciato con la navicella Vostok attorno alla terra. Dall’alto un puntino o poco più. Il volo durò meno di due ore e l’orbita si concluse quando la navicella entrò nell’atmosfera sopra le steppe russe e il primo astronauta si paracadutò col seggiolino toccando il suolo senza danni.

Un anno importante, quel 1961, in cui si celebrava il primo centenario dell’unità d’Italia ed il Paese attraversava una congiuntura di sviluppo oggi impensabile.

Il mese di settembre di quell’anno fu particolarmente caldo e soleggiato, un clima sconosciuto a chi - come me - veniva da una regione d’oltralpe piovosa e collinare.

Visitando Oderzo la prima volta fui molto colpito dai portici antichi del centro storico che sono infatti un simbolo della città, tanto da meritarle il primato di “città più porticata d’Italia”.

Davanti alla scuola media dove ci attendeva un incontro col preside Elio Perissinotto, notai la scena curiosa di un uomo di bassa statura che, appoggiata la bicicletta ad una colonna di via Garibaldi, attraversò la strada spargendo acqua da una bottiglietta di vetro in modo da disegnare una specie di traguardo dal significato chiaro soltanto alla sua fantasia. Lo avrei rivisto, molte altre volte, ripetere la scena davanti al municipio e sotto il ‘toresin’.

In  via Verdi era sorto il complesso industriale Sole S.p.A., una consociata del gruppo Zoppas, che aprì l’espansione della più importante zona industriale del Comune. Da qualche anno, la Cadore-Mare allargata era diventata un’importante via di collegamento tra le spiagge e le montagne. Nei paesi del circondario, le auto immatricolate si potevano contare sulle dita delle mani: il sindaco e l’ostetrica, per rimanere ad autorità riconosciute, ne erano spesso sprovviste.

Il sistema viario attorno ad Oderzo si stava rivelando insufficiente al traffico pesante imposto da uno sviluppo economico in rapida crescita. La ferrovia garantiva il servizio passeggeri ed un discreto movimento di merci.

L’area a vocazione agricola cominciava a riempirsi di capannoni e di attività produttive con indubbio vantaggio per l’economia della zona ma sicura compromissione dell’ambiente e del paesaggio.

Com’è cambiata la città che ho attraversato ogni mattina da quel lontano 1961?

Nonostante la forte spinta edilizia, non ha subito danni irreparabili. Recuperi di volumi importanti e restauri rispettosi della storia ne danno un’immagine gradevole al visitatore domenicale o attratto da eventi ed iniziative commerciali. Tra i cambiamenti citiamo il recente recupero di piazza Castello, accompagnato dal riordino della viabilità e dei parcheggi in via Roma, lungo l’argine e nei pressi della piscina, ed ancora oggetto delle più variegate proposte di utilizzo.

L’apertura della passerella sul Monticano rende da qualche settimana accessibile la zona degli impianti sportivi direttamente da città giardino e incoraggia le passeggiate lungo il Monticano fiorito in questa stagione. Più faticose  appaiono alcune scelte in tema di rivitalizzazione del centro storico (recupero della Pescheria) o di ampliamento della rete di grande distribuzione (nuovo supermercato alle porte di Oderzo sulla Postumia).

Rimane l’attesa riqualificazione di piazzale della Vittoria con il più esteso parcheggio nei pressi del centro, che ospita il mercato del mercoledì. Inutilizzato resta in buona parte l’ex stadio di via Roma, lasciato un po’ a se stesso da una decina d’anni, dato che l’agenzia del territorio ha bloccato la costruzione di alloggi e la valorizzazione dell’area destinata a parco archeologico.

Tra le cose che si muovono, registriamo il previsto recupero in via delle Grazie dei volumi delle ex cantine Poscia, poi supermercato Europa, che verranno convertiti in un imponente complesso residenziale servito da una rotatoria alla confluenza tra via San Martino e via Dalmazia appena ultimata.

Mentre voci non più isolate reclamano la pedonalizzazione fissa del corso, altri preferiscono spostare l’attenzione sull’offerta culturale, ben presidiata dalla Fondazione, ma forse non abbastanza conosciuta, stando al progetto di metropolitana culturale del Nordest in cui Oderzo non viene nemmeno indicata con il puntino geografico. Per ora la mappa di manifestazioni culturali tenute nell’area veneta non contempla la pur feconda realtà opitergina.

Per fortuna, di qui al 2019 se la candidatura di Venezia avrà successo, c’è ancora tempo per perfezionare l’idea di capitale europea della cultura.

 

Nelle foto: Monticano fiorito

 

Trenta giorni

 

* Negli ultimi cinquant’anni, Oderzo è profondamente cambiata: sotto il profilo urbanistico e della viabilità. Ma non solo. Sempre più le scelte importanti sono seguite con attenzione e spesso accompagnate da polemiche e ricorsi. Soprattutto sono cambiati la società ed il modo di vivere. Ne parliamo nello spazio dell’approfondimento.

* L’estate è cominciata tardi. In compenso ci ha regalato un settembre caldo e soleggiato che ha fatto bene alle colture e favorito la vendemmia.

* E’ stato abbattuto con la ruspa il fabbricato sulla Postumia, all’uscita da via Manin, che ospitava il gommista. Al suo posto verrà costruito un nuovo edificio di dimensioni più contenute nel quale troverà posto la farmacia ex Scotto, che lascerà il centro. Il secondo piano sarà riservato ad ambulatori medici, per il  servizio di medicina di base garantito in associazione da un gruppo di professionisti.

* Accesa discussione, in consiglio comunale, di un’interpellanza al Sindaco presentata dal dott. Antonio Neri, di ‘Oderzo Sicura’, che sollecita il Comune a favorire la collocazione all’interno dell’area ospedaliera  di un’unità territoriale di assistenza primaria, per un servizio di assistenza primaria garantita per dodici ore al giorno.

* Con l’introduzione del digitale terrestre aumentano i mugugni per la qualità della ricezione delle trasmissioni televisive. Frequenti interruzioni, specie nelle ore serali,  impediscono di vedere in santa pace (si fa per dire)  un telegiornale o  un film. Carenze di investimenti in tecnologie di diffusione o colpa degli impianti privati, obsoleti e inadeguati al nuovo sistema di ricezione?
* Restando in tema, tre bellezze trevigiane all’assalto di miss Italia. Sessanta le ragazze finaliste, cinque le venete, tre le trevigiane, tutte della Sinistra Piave. Vengono da Mareno, Ponte di Piave e San Fior. Oderzo, come si sa, ha già avuto. Ogni tanto, dal piccolo schermo, il volto dell’annunciatrice Elisa Silvestrin ce lo ricorda.
* Generazioni di studenti della Scuola Media ‘Francesco Amalteo” e dell’Istituto Tecnico ‘ Jacopo Sansovino’ ricordano con affetto l’insegnante Vittoria Costa Moretto, deceduta a novantotto anni. A coronamento  della carriera, durata 41 anni, aveva ricevuto un riconoscimento solenne dall’allora presidente della Repubblica, Sandro Pertini. E trovato una seconda giovinezza, riprendendo in mano pennelli e tavolozza di colori.
* Una città del Nordest pulita e laboriosa come potrebbe essere Treviso, dalla mattina alla sera resta senza immigrati, fino a quel momento bene inseriti nel tessuto sociale e lavorativo. E’ la trama del film “Cose dell’altro mondo” presentato alla recente mostra del cinema di Venezia. Protagonista, nella figura del ‘paron razzista’, è Diego Abatantuono:  “I veneti , li conosco bene, estremamente accoglienti, ospitali e grandi lavoratori”, tranquillizza.
* E’ stato premiato, in occasione della mostra del cinema di Venezia, il teatro Cristallo, una sala sorta nel lontano 1949, che ha seguito  nel bene e nel male l’evoluzione del  costume italiano e propone da qualche anno film d’autore anche in collaborazione con il circolo Pietro Dal Monaco. Il premio della regione Veneto è stato conferito nell’ambito del seminario internazionale sul cinema d’essai.

*  Classi numerose nelle scuole d’infanzia . I numeri: 96 bambini a Piavon, 130 a Camino, 162 a Tre Piere, 202 alla Carmen Frova di Oderzo, per un totale di 590 iscritti dai tre ai sei anni. Mons. Dametto  commenta: “Lascio immaginare lo sforzo che fa la parrocchia per la gestione di simili numeri “, e non nasconde le difficoltà economiche, ma se si crede nel futuro, precisa, è una via obbligata.
* Inizio dell’anno scolastico con 42 classi nel ciclo primario per una popolazione di 1.200 alunni. Le classi prime, plesso per plesso:  Dall’Ongaro tre (59 iscritti),  Parise due (33 iscritti) , Piavon due (36 iscritti), Colfrancui una (17 iscritti), Faè una (16 iscritti).  La dirigente scolastica  è sempre la dott. Bruna Borin.
* Festival del libro a Pordenone, con Pordenonelegge. Scrittori, editori, giornalisti, filosofi, sociologi, artisti, scienziati erano chiamati a confrontarsi in oltre 200 incontri ed eventi programmati dal 14 al 18 settembre. Tra le manifestazioni in agenda, la mostra dal titolo “Arcipelaghi” dedicata alla produzione artistica e poetica dell’opitergino Arturo Benvenuti, allestita alla biblioteca civica di piazza XX settembre.

* Tra gli artisti opitergini, segnaliamo la partecipazione di Franca Faccin alla mostra collettiva itinerante denominata ‘The Butterfly Show’ tenuta al  museo archeologico di Pitigliano (Grosseto), poi  trasferita alla Camden Art Gallery di Londra.
* Bolzano rende omaggio a Morago, artista di levatura internazionale dallo stile inconfondibile. Nelle opere esposte alla galleria Boesso, Morago esprime tutta la sua forza con il colore: neri violenti e angosciosi, rossi rutilanti e passionali, chiazze di blu o rosa che annegano nel chiaro. Soprattutto grandi tele dominate dal bianco, con tutte le sue velature: una sinfonia che trasmette emozioni, riporta stati d’animo, rivela tensioni, evoca momenti, fa scoprire luoghi della memoria e della fantasia.
* Ca’ Lozzio ospita Cesco Magnolato. Da sempre, al centro dell’invenzione, prevale l’immagine dell’uomo. Le figure emergono portentose da suoli cromatici densi, avanzano seguendo diagonali di luce e di terra, dentro uno spazio fisico ampliato dall’eco dei ricordi del Basso Piave. Alla figura umana, il maestro di San Donà alterna straordinarie composizioni vegetali, che parlano tanto sono vive.

* E’ un’ottantasettenne di Navolè la prima vittima dei recenti casi  di febbre del Nilo verificatisi in provincia, causata dal virus trasmesso generalmente attraverso le punture di zanzara.
* Profondo cordoglio per la prematura scomparsa di Roberta Grando, trentaduenne assistente alla poltrona in uno studio dentistico di Oderzo, colpita da emorragia cerebrale mentre faceva un giro cicloturistico. La famiglia era stata colpita dalla perdita della mamma due mesi prima.
* Tra i trenta cittadini della Marca insigniti di onorificenza consegnata dal prefetto Aldo Adinolfi nel corso di una solenne cerimonia nel palazzo dei Trecento a Treviso, figurano tre opitergini:  Ezio Burigana, Bruno Querin, Raffaele La Riccia.
* Al termine di un percorso iniziato nel 2004, si è conclusa la vendita alla parrocchia di Oderzo dell’ultima porzione di immobile ‘ex Istituto maschile’ ancora di proprietà dell’Istituto Moro. Ospiterà la Caritas che svolge una variegata e intensa attività a favore delle persone in difficoltà.
* Sono molti gli opitergini , tra le trentamila persone, giunte da tante località del Veneto, del Friuli e perfino dall’Austria, dalla Slovenia e dalla Croazia per venerare la reliquia del sangue del beato Giovanni Paolo II, esposta nel santuario di Motta di Livenza per ventiquattro ore. Anche in piena notte,  la folla ha riempito ogni angolo della basilica per sfilare davanti al prezioso reliquiario contenente la sacra ampolla, ispirato alla scena del vangelo posato sulla bara chiara, durante le esequie, e provvidenzialmente sfogliato dal vento primaverile.

* L’eccezionale evento era stato preceduto da una settimana di preghiera per i cristiani perseguitati  nel mondo. Toccante la testimonianza di Paul Bhatti, medico noto in zona e nella Marca, neo ministro federale per l’armonia nazionale del Pakistan, che ha portato la sua recente esperienza e la storia del fratello Shahbaz, assassinato il 2 marzo scorso. Ha descritto gli sforzi per affermare i diritti civili e instaurare un dialogo tra le varie religioni di quella tormentata area nella quale si riversano milioni di profughi.

 * Geppine addio: l’incarico all’agenzia milanese che controllava il corretto utilizzo degli spazi a parcheggio non verrà rinnovato alla scadenza di fine anno. Duplice la motivazione offerta dal Sindaco, avv. Dalla Libera: da un lato sono diminuite le multe, segno probabilmente che è migliorato il comportamento medio dei cittadini; dall’altro il servizio costa e, in tempi di vacche magre, il Comune intende incassare fino all’ultimo euro. Con un risparmio calcolato in venticinquemila euro.

 

 

settembre 2011

 

CARTA D'IDENTITA'

 

 

 

 

 

Il primo giugno 1929, il Comune di Piavon cessava  l’attività ed il territorio veniva accorpato ad Oderzo. A distanza di ottant’anni e più, la ferita non è del tutto rimarginata e gli abitanti della frazione più popolosa non mancano di sottolineare questa primogenitura.

Immaginiamo  cosa potrebbe significare la perdita di autonomia per una cittadina come Portobuffolè. L’aria che si respira in paese all’indomani dell’emanazione del decreto legge che abolisce i centri sotto i mille abitanti  è pesante, e non per l’afa di ferragosto. “Con Mansuè? Piuttosto andiamo con Prata di Pordenone”. E non solo per una questione d’identità o di affinità. Anche le agevolazioni concesse alla Regione a statuto speciale hanno il loro peso. Ma poi la storia non si cancella per decreto.

Per una coincidenza, non fortuita, Portobuffolè era stata scelta come  sede di rappresentanza del Consorzio dei Comuni, ispirato al decentramento amministrativo, e tenuto a battesimo nel 1978 da Carlo Bernini, allora alla guida dell’amministrazione provinciale di Treviso. Primo presidente del ‘consorzio-comprensorio’ opitergino-mottense, che sembrava destinato a diventare l’ente intermedio tra Comune e Regione,  fu eletto Fulgenzio Zulian, che una decina d’anni più tardi diventerà sindaco di Oderzo.

La riduzione dei Comuni e delle Province (e la prospettiva di strumenti recenti di collaborazione fra realtà territoriali, come l’Unione di Comuni) è tra le misure che hanno scatenato la reazione a catena più fragorosa. Comunque la  si pensi sulla manovra d’estate, arrivata in due botte da quarantacinque miliardi, è iniziato un fuoco incrociato in cui si è sentito di tutto e di più.

Probabilmente le misure più impopolari non saranno le più micidiali. Certo è che anche l’aumento della partecipazione alla spesa sanitaria, prima contestato dalla stessa giunta di governo regionale poi applicato, pesa sulle spalle di chi spesso fatica a camminare.

In clima di austerità anni Settanta, per tornare alla storia minore, fu abolito un certo numero di festività religiose e due feste nazionali , compensate con ferie aggiuntive. Sopravvissero il  25 aprile ed il 1° maggio, al quale recentemente tornò a fare compagnia la festa della Repubblica che si celebra il 2 giugno. Con la manovra in discussione, tali feste nazionali saranno di norma accorpate alle domeniche successive. In ogni caso, salteranno i ponti che incidevano pesantemente sulla produttività. Non sarà il problema più grave ma già il turismo protesta vibratamente e a qualcuno la novità ha fatto più effetto che le misure fiscali, poco attente ai carichi familiari, o la tassa triennale di solidarietà, rimodulata e contestata perfino dai calciatori. Anche il concetto di povertà si è perso per strada per non parlare del patto intergenerazionale soprattutto in materia di previdenza e di lavoro.

Ad Oderzo, come si vive l’attesa della completa definizione della manovra? “Il Comune non aumenterà le tasse”: lo ha annunciato il Sindaco in consiglio comunale. “Visti i minori trasferimenti dallo Stato, il federalismo fiscale ci permette di alzare le aliquote, ad esempio quella dell’addizionale Irpef, o di introdurre nuove tasse, come quella di soggiorno per i turisti. Noi non lo abbiamo fatto e non lo faremo”.

Per tornare al federalismo, gli analisti più accreditati mettono in evidenza che è arrivato in anticipo rispetto alle previsioni; che tuttavia per i bilanci di Comuni e Province la nuova era non sembra particolarmente prodiga di novità e che i tagli porteranno lacrime e sangue, come è stato ammesso. In compenso, già dal prossimo anno, gli enti locali potranno attivare la leva fiscale, in autonomia.

Una riserva di fondo rimane su come conciliare questi tre elementi: che le regioni più ricche si riapproprino di quanto viene loro attualmente ‘sottratto’, che le aree più povere non siano abbandonate al loro destino, che il cittadino non venga schiacciato dalla pressione fiscale.

Nel rebus del contadino, della capra, del cavolo e del lupo, la soluzione  si trova. In un campo come l’amministrazione della cosa pubblica, dominato dall’economia e dalla finanza,  il discorso si fa più complicato.

Dopo lo sfoggio strapaesano di idee in libertà, a conti fatti, il peggio sarebbe che qualcuno venisse a dirci: “Signori, erano solo esercitazioni acrobatiche. Finora,  abbiamo scherzato”.

             

 

Nelle foto: la passerella sul Monticano che servirà gli impianti sportivi.

 

Trenta giorni

 

* Crollano le borse. Stati Uniti declassati. Italia commissariata. Non bastano due manovre finanziarie per ridare la fiducia ai mercati. Tra le misure, la riduzione dei Comuni e delle Province, per abbattere – si dice - i costi della politica. Si annuncia un autunno caldo. Sono alcuni titoli dei giornali di agosto  ed i temi del nostro approfondimento mensile che toccano la vita quotidiana.

* A Madrid, per la giornata dei giovani, Benedetto XVI, interviene sui temi dell’economia e del lavoro. “Molti giovani guardano al futuro con preoccupazione di fronte alla difficoltà di trovare un lavoro degno, o perché l’hanno perso o perché hanno un’occupazione precaria”.  “L’uomo deve essere al centro dell’economia”, ha aggiunto il Papa davanti ad una marea di ragazze e di ragazzi venuti da tutto il mondo. Ad accoglierlo, festanti, anche quattrocento giovani della nostra diocesi, accompagnati dal vescovo, mons. Corrado Pizziolo. Tra questi una folta rappresentanza della parrocchia e della forania opitergina. Da Madrid è arrivato un messaggio di speranza capace di scuotere le nostre paure e le fughe nel privato.

*  Tempo non particolarmente clemente sulle fiere della Maddalena. Al pur ricco cartellone di festeggiamenti, nel quale, questa volta, non figurava la rievocazione storica in costume che ha caratterizzato gli ultimi quattro anni, si sono aggiunte proposte culturali degne di annotazione.  In particolare, la mostra egizia con pezzi d’archeologia  e modelli di macchine usate per la costruzione delle piramidi, ed i laboratori per ragazzi, guidati dalla coinvolgente dott.ssa Donatella Avanzo.  Per dare un’idea del successo, l’iniziativa ha registrato circa mille cinquecento presenze.

* Interessantissima, nel quadro delle manifestazioni in centro storico, la serata dedicata alla conoscenza della poetessa opitergina del Cinquecento Lucia Colao, poco nota anche se l’amministrazione comunale le ha intitolato, ancora una trentina d’anni fa,  una via in lottizzazione Brandolini. Battezzata ad Oderzo, come risulta dal registro conservato nell’archivio parrocchiale, cieca dalla nascita, è annoverata fra i maggiori poeti locali del sedicesimo secolo, come Casoni e Melchiori. Relatrice, la dott.ssa Fabiana Savorgnan di Brazzà, che ha dedicato alla poetessa di stile petrarchesco e ad altre donne dell’universo culturale friulano e veneto, un recente saggio . E’ intervenuto il prof. Claudio Griggio, docente dell’Università di Udine, che ha tenuto a complimentarsi per l’atmosfera raccolta e familiare creata con il contributo del flauto di Paolo Dalla Pietà per una serata diversa.
* Teatro all’ombra del ‘Toresin’.  In scena ‘Il paese dele ciacole’, interpretato dalla compagnia ‘La Barca dei Comici’ e scritto da Luisa Milanese.  In oltre trent’anni, ha fatto di tutto: l’attrice, la regista, l’autrice. L’impianto della commedia proposta quest’anno è classico: una mamma, una figlia da marito, un innamorato non corrisposto. Il successo incontrato dal pezzo  teatrale, già al debutto, ha superato ogni aspettativa. La commedia, arricchita da musiche e canzoni di Giorgio Fornasier, racconta la vita di tutti i giorni in un paese di campagna dove le giornate trascorrono tra ‘ciacole’ e pettegolezzi. I personaggi si muovono intorno alla piazzetta, intrecciando  simpatie, antipatie, amori e creando divertenti situazioni.

* Soddisfazione all’Istituto Sansovino  per l’avvio, con l’anno scolastico prossimo, di due classi con articolazioni ‘linguistica’ e ‘informatica’, nel settore economico, e ‘logistica’, nel settore tecnologico. La preside Rosaria Di Nisio ha un altro motivo di compiamento: l’istituto è stato selezionato, a livello nazionale, per l’attivazione di una didattica ‘digitale’.

Durante l’estate, hanno potuto fruire, nell’ambito del progetto Leonardo, di vacanze studio all’estero trentotto studenti  delle classi quarte. Quattro i Paesi meta degli ‘stage’: Gran Bretagna, Francia, Germania e Spagna.
* E’ Francesco Nitto (Benedetto) Palma, 61 anni, magistrato e senatore del Pdl, il nuovo ministro della giustizia. Romano di nascita e siciliano d’origine, prima di assumere l’incarico di guardasigilli, è stato sottosegretario all’interno. Nel collegio uninominale di Oderzo fu eletto nelle liste di Forza Italia nel 2001 e fu determinante il suo interessamento per far promuovere la stazione dei Carabinieri a Tenenza.

Giudice istruttore a Vicenza, all’inizio della carriera, fu poi sostituto procuratore della repubblica a Roma, poi vice capo gabinetto del ministro della giustizia Alfredo Biondi, infine – prima dell’ingresso a Montecitorio - sostituto procuratore nella direzione nazionale antimafia.

*  Tempi di incarichi. Don Matteo D’Arsiè è stato nominato vicario parrocchiale del Duomo. Don Alessandro Ravanello,  insegnante di religione e collaboratore presso l’Istituto Dante di Vittorio Veneto.
* Chiesa della Madonna delle Grazie, a Conegliano, stracolma di persone. Per l’estremo saluto, ‘don’ Bruno Pizzato è tornato nella comunità nella quale - correva il 1969 - il vescovo Albino Luciani l’aveva mandato a creare una nuova parrocchia. In precedenza aveva svolto il suo servizio  anche all’istituto Moro, interessandosi inoltre della pastorale del lavoro di questa zona.

Fino a poco tempo fa, chi ha frequentato la casa per ferie ‘Bruno e Paola Mari’ di Caorle, vedendolo servire in tavola con il grembiule bianco o guidare dopo cena la preghiera nella cappella,  avrà sperimentato il suo spirito di servizio  e la sua attenzione alle famiglie.

*  Sono alla fase conclusiva i lavori di ristrutturazione della sala Turroni. L’ambizioso progetto di una sala ampia e moderna, all’interno del complesso socio-educativo, aveva  incontrato qualche ostacolo, per cui si è preferito recuperare gli spazi del vecchio cinema parrocchiale, in cui si proiettavano film per ragazzi e pellicole d’autore, e fu luogo di animati cineforum e sede del circolo culturale Pietro dal Monaco.
* Dismesse le frequentate fontane pubbliche che, nei pressi dell’edicola della stazione ferroviaria, di fronte all’imbocco di via Maddalena e nelle vicinanze dell’attuale distretto di via Manin, dissetavano molte famiglie, si potrà di nuovo accedere ad acqua non commerciale. Il distributore automatico dei Servizi Idrici Sinistra Piave sarà collocato in una casetta accanto al monumento della Resistenza e sarà accessibile ad un costo pressoché simbolico.  Ma sulla collocazione si è sviluppato un confronto piuttosto vivace: centro città o zona meno trafficata?
* Per molti giovani, è alle fasi conclusive la corsa alla scelta dell’Università, nella quale vige per lo più l’ingresso programmato. A Nordest, il sistema presenta punte d’eccellenza ed una gamma di facoltà tradizionali o proiettate verso il futuro. Le preferenze degli opitergini sono rivolte verso Padova, Venezia, Udine, Trieste, con le loro sezioni staccate.
* Avvicendamento in consiglio comunale tra Franco Manzato, assessore all’agricoltura della Regione Veneto e capolista della Lega Nord alle recenti elezioni amministrative, e la collega Edda Battistella, vice Sindaco dal 2001 al 2006 nella giunta guidata da Elio Pujatti ed ora in consiglio comunale per il quarto mandato.
* Sono stati accolti dal segretario generale, dottoressa Elisabetta Serafin, gli opitergini accompagnati dal Sindaco Dalla Libera che prima della chiusura del Senato hanno visitato la capitale. La famiglia della prima collaboratrice di Renato Schifani è di origine opitergine.

* La vendemmia 2011 sarà ricordata non solo per la qualità del prodotto ma anche per le bizzarrie meteorologiche, con il caldo opprimente di fine agosto.

* Renato Bernardi resta in sella all’Opitergina. Nonostante le annunciate dimissioni è prevalso in lui il senso di responsabilità, oltretutto in un momento delicato per la società che giocherà il prossimo campionato in Eccellenza non essendo stata premiata nell’operazione ripescaggio  in serie D. 

* Sulla strada verso il santuario di Medjugorje , una comitiva di pellegrini si è accorta che qualcuno era senza documento valido per passare la frontiera.  In corsa sull’autostrada  Mestre-Trieste ha fatto una deviazione per Oderzo trovando uno sportello dell’anagrafe tradizionalmente attento alle esigenze del pubblico. Che non ha deluso neanche questa volta, in giornata di sabato e in pieno agosto.

 

 

luglio 2011

 

IL PAESE REALE

 

 

             

Una piacevole serata a teatro. E’ stata quella del 13 giugno scorso, al cinema-teatro Cristallo, quando il Sindaco della città, l’amministrazione appena nominata e tutto il consiglio comunale si sono presentati alla cittadinanza che li ha eletti.  Era avvenuto per la prima volta nel ’93, per  l’insediamento di Bepi Covre, con una scelta allora  criticata dagli amanti del rigore formale ma premiata dalla popolazione attratta dalla novità.

Una serata tranquilla, quella del 13 giugno scorso, senza  concessioni alla politica spettacolo, nonostante la sede, che ha ripagato in qualche modo dalla delusione molte persone escluse, per problemi di capienza, dalla partecipazione al confronto pre-elettorale tra i candidati sindaci.

Il consiglio comunale, convocato fuori della tradizionale sala dei quadri di Ca’ Diedo, è stato soprattutto l’occasione per vedere in faccia le persone che si occuperanno nel prossimo quinquennio della cosa pubblica e della gestione del bene comune. Ha voluto essere anche un’assunzione di responsabilità, un esercizio che fa bene alla democrazia, troppo spesso oltraggiata da comportamenti  poco virtuosi.

La cittadinanza ha così avuto modo di sentire, in semplicità, i programmi della giunta municipale, confermata all’insegna della continuità, pur nella riduzione numerica imposta dalle nuove misure di contenimento dei costi della politica. E di conoscere i propositi delle minoranze chiamate a collaborare nell’interesse collettivo. Insomma si è potuto sentire illustrare il progetto della città in cui vivremo tra qualche anno e che si sta trasformando giorno per giorno, non senza sforzo per le ridotte disponibilità economiche.

Negli ultimi mesi, si potevano notare vari cantieri che hanno comportato disagio alla circolazione ma che riqualificheranno l’agglomerato urbano: la ristrutturazione di piazza Castello, collegata al cuore della città ed essa stessa parte del centro storico; la costruzione della passerella per il collegamento ciclo-pedonale di città giardino con la cittadella dello sport. A breve, sarà oggetto di recupero, atteso da almeno trent’anni, l’ultimo isolato degradato del centro: la pescheria, che avrà uno sbocco pedonale protetto lungo il ramo interno del Monticano verso  corso Umberto I. Nel tempo, sarà completata la messa a norma dei plessi scolastici.

Tra i lavori, ci sembra utile ricordare gli interventi sulla rete idrica, gravemente usurata, l’estensione delle condutture del gas in zone non servite, l’ampliamento delle piste ciclabili per migliorare la sicurezza degli spostamenti.

La crisi morde ancora e compromette, spesso, la conservazione del posto di lavoro. Di qui l’aiuto alle famiglie in difficoltà, senza troppe distinzioni di nazionalità, per il quale è stato costituito qualche anno fa un apposito fondo di solidarietà.

Un altro punto sul quale ha insistito il Sindaco, forte del 64% (40% al primo turno) dei voti che hanno premiato la sua attività metodica ed i suoi modi educati, è stato il perseguimento della sicurezza ed il mantenimento dell’ordine pubblico.

Senza atteggiamenti d’inferiorità, manifestati con puntuali  osservazioni e qualche botta e risposta, i gruppi di minoranza hanno lasciato presagire un’azione stimolante e un apporto costruttivo ma senza sconti. Insomma, pare di intravvedere tutte le condizioni per un lavoro proficuo.

Alla fine, uscendo dal teatro molte persone avranno avvertito la fortuna di vivere in un paese normale, in cui persone in carne ed ossa cercano la soluzione dei problemi comuni, nel confronto dialettico che è il sale della democrazia. Un paese in cui non ci si ammazza per strada. In cui  in piazza giocano bambini di vari colori. Un paese in cui le vie sono tenute pulite. In cui è diffusa la coscienza che pagare le tasse è un dovere. Un paese in cui si continua a rappresentare Cicerone e Sofocle.

Per fortuna,  è questo lo specchio attendibile del Paese reale.

 

Nelle foto: il gonfalone della città precede la sfilata delle società alla festa dello sport 2011

 

Trenta giorni

 

*  Squadra che vince non si cambia. E’ il criterio che ha ispirato, nella formazione della giunta, il Sindaco, avv. Pietro Dalla Libera, premiato dal 64% dei votanti nel ballottaggio del 29-30 maggio sulla sfidante Michela Durante, della Lega Nord, che ha raccolto il 36% dei consensi. Il primo cittadino, al secondo mandato, ha così confermato tutti  gli assessori:  Bruno De Luca, vice-sindaco, con deleghe all’urbanistica, al commercio, all’artigianato, all’industria, alla qualità della vita, all’ecologia e all’ambiente;  Giuseppe Casagrande:  tributi, bilancio, finanze, personale, assistenza, servizi alla persona, servizio informatico; Giuliano Caldo: frazioni, associazioni, sport e manifestazioni; Ermes Campigotto: lavori pubblici, protezione civile, agricoltura, sicurezza; Meri Zorz: cultura, scuola, turismo, fiere, spettacolo, pace e volontariato. Il Sindaco seguirà direttamente:  affari generali, informazione e rapporti con la stampa.  Deleghe specifiche sono state attribuite ai consiglieri  Antonio Neri (rapporti con l’azienda sanitaria di Treviso e, in tale ambito, deleghe permanente alla conferenza dei Sindaci e al comitato dei Sindaci) e Francesco Montagner (progetto  europeo  ambiente e delega permanente al consorzio dei Comuni).

* Dopo le nomine degli assessori, il consiglio comunale è ora così composto: per la maggioranza: Cittadini Uniti: Tino Alescio, Marco Lorenzon, Alberto Simonetti, Stefano Battistella, Francesco Montagner; Oderzo Sicura: Antonio Neri, Marco Drusian, Francesca Ginaldi, Corrado Cester, Graziano Dell’Aica;

per la minoranza: Lega Nord: Michela Durante; Franco Manzato, Policarpo Pezzutto; Frazioni e Quartieri: Manuela Tonon; Partito Democratico: Eugenio Luzzu; Popolo della Libertà: Marcello Ferri.

* Folto pubblico e clima di festa per l’insediamento del nuovo consiglio comunale, il giuramento del Sindaco ed i primi adempimenti della nuova compagine amministrativa. Svilupperemo l’argomento nello spazio dell’approfondimento mensile.

* Tino Alescio è stato eletto presidente del consiglio comunale. Quarantasettenne agente immobiliare, siciliano, Alescio vanta un ricco curriculum. Entrato per la prima volta, nel 2001, a Ca’ Diedo  con i colori di Forza Italia, è subentrato, nel 2009, a Bepi Covre nel gruppo della Lega Nord. All’ultima consultazione amministrativa, ha raccolto centottantadue preferenze nella lista “Cittadini Uniti”.  Alla direzione dei lavori del consiglio comunale sarà affiancato da Marco Drusian.
* Superato il critico ‘quorum’ che ha mandato a gambe all’aria i referendum degli ultimi sedici anni, l’esito dei quattro quesiti posti agli elettori non ha avuto storia. I sì hanno mietuto una valanga di voti ovunque. I risultati ad Oderzo:  quesito n. 1 (per l’abrogazione dell’affidamento del servizio idrico ad operatori privati) 93,73%; quesito n. 2 (per l’abrogazione dell’adeguamento della tariffa dell’acqua pubblica all’adeguata remunerazione del capitale investito) 94,63%; quesito n. 3 (per l’abrogazione della possibilità di realizzare nuove centrali nucleari) 92,47%; quesito n. 4 (per l’abrogazione della norma sul legittimo impedimento) 92,75%.
* In occasione della festa della Repubblica, il Prefetto di Treviso, Aldo Adinolfi, ha consegnato al Sindaco di Oderzo,  avv. Pietro Dalla Libera,  l’onorificenza di cavaliere al merito della Repubblica conferita con decreto del Presidente della Repubblica sottoscritto il 27 dicembre scorso. “E’ un’onorificenza che va all’intera cittadinanza”, ha commentato il primo cittadino.

* Tragedia nelle campagne di Pasiano di Pordenone. Dopo il primo urto un aereo da turismo si è capovolto ed è inspiegabilmente finito contro gli alberi. Vittime un ex pilota di Amx ed uno dei promotori dell’aviosuperficie di Campodipietra. Il velivolo ha immediato preso fuoco lasciando carbonizzati gli occupanti: Andrea Luccon,  trentanove anni, dopo un servizio nell’aeronautica militare, lavorava per la Scandinavian Airlines; Francesco Bonato, quarantotto anni, da sempre appassionato di volo, lavorava come capoturno alla Sole di Oderzo  e abitava a Salgareda.
*Calcio scommesse, partite truccate? Lo scandalo sembra aver assunto proporzioni devastanti. Scattano denunce e manette su polsi eccellenti. Il commento del fuori classe Gianfranco Zigoni: “Hanno rubato l’anima agli appassionati”. “Io sarò stato pazzo, ma pulito. Questo calcio  mi fa vergognare”.
* Il Lions Club opitergino assegna il premio cultura 2011 al prof.  Renato Catto, uno dei massimi esperti di macchine leonardesche e cittadino onorario del Comune di Vinci. Le ricostruzioni in dimensioni reali, che hanno portato alcuni lavori oltreoceano, hanno richiesto uno sforzo interpretativo notevole. Non sempre,infatti, gli schizzi andavano oltre l’intuizione geniale. Nei modelli  realizzati è importante l’aspetto didattico e diversi congegni sono funzionanti  e manipolabili da chi vi si accosta.

La serata conclusiva dell’anno sociale ha sancito anche il “passaggio di martello” tra il past presidente Flavio Girardi ed il socio Mario Furlan che guiderà il sodalizio fino alla prossima primavera.
* La preoccupazione per la diffusione della gastroenterite emorragica provocata da batterio killer che ha fatto vittime soprattutto in Germania ha danneggiato la distribuzione agroalimentare. Sotto la lente d’ingrandimento, sono finiti prima i cetrioli, poi i germogli di vegetali, infine gli hamburger. Nonostante le rassicurazioni delle autorità sanitarie sono diminuite le vendite. Per fortuna il mercato agricolo del sabato mattina sembra un’isola felice. E non conoscono cali nemmeno  le bancarelle del vecchio foro boario, il mercoledì.

*  Black out in Posta per un’intera settimana. Giorni d’inferno agli sportelli di tutta Italia, bloccati dalla paralisi del cervellone che da Roma guida le operazioni. Anziani in attesa di pensione ed utenti infuriati.  Scontate le proteste degli opitergini che hanno dovuto aspettare ore per fare un’operazione o tornare a casa senza concludere niente.  

In compenso, questo mese il Dialogo è arrivato nelle case con puntualità.

Una nota di servizio: come per il passato, dall’11 luglio al 4 settembre, l’ufficio postale di via Martini rimarrà aperto a turno unico dal  lunedì al venerdì con orario 8.30-14.00, il sabato 8.30-13.00.

* Muore a quarant’anni una mamma di Cessalto reduce di un parto cesareo avvenuto all’ospedale di Oderzo. L’autopsia ha chiarito la causa della disgrazia, dovuta ad un’embolia. Un evento che i tecnici classificano come imprevedibile.
* Retrocessione in eccellenza dell’Opitergina: è durata un anno l’avventura in serie D della compagine biancorossa che ha sperato fino all’ultima partita di salvarsi. All’indomani dell’incontro pareggiato con il Belluno, che ha decretato la retrocessione, il presidente Renato Bernardi ha rassegnato le dimissioni, dopo dieci anni al massimo livello di responsabilità. E tutte le cariche sono azzerate per aprire le porte a forze nuove. Si spera ancora nel ripescaggio della formazione.
* Si chiude, con la partenza del maestro Antonio Cappelletto, 90 anni, una pagina importante di storia della comunità. Nell’immediato dopoguerra è stato con il coetaneo don Romualdo tra i promotori della ricostituita associazione scout. Ha insegnato a schiere di bambini della scuola primaria e si è speso nel mondo della cultura e del volontariato. Per ventisei anni è stato lo zelante segretario dell’associazione invalidi di guerra. Lascia l’inseparabile moglie Corinna ed il figlio Gianni, direttore dell’Istituto Musicale. Al maestro dedichiamo un profilo in altra parte del giornale.

* Grande dispiegamento di bandiere, labari e gagliardetti in Piazza Grande per l’inaugurazione della sede, nelle ex scuole elementari di Rustignè,  dell’Associazione Volontari della Libertà, presieduta da Carlo Boscariol.
* Ladri amanti del ‘bricolage’ fai da te. Sono penetrati di notte all’Eurobrico nel parco commerciale “Stella”, hanno sventrato la cassaforte ed hanno fatto man bassa di articoli casalinghi, di arnesi e di macchine utensili. A pochi giorni di distanza, altro colpo questa volta  ai danni del supermercato Visotto, con bottino di almeno diecimila euro  in contanti ed un computer portatile. Le telecamere hanno ripreso la scena, ma senza fornire agli inquirenti elementi sufficienti ad assicurare i banditi alla giustizia.

 

Giugno 2011

 

 

TERRA VENETA

 

 

                

 

Giovanni Paolo II era appena sceso dall’elicottero a San Giacomo di Veglia, quel 15 giugno 1985. Mi apparve in tutto il vigore fisico dei primi anni di pontificato, come un gigante. Davanti ai fedeli che affollavano piazza San Pietro il primo maggio scorso per la beatificazione, Benedetto XVI disse proprio che Karol Wojtyla “agì con la forza di un gigante” e “anche nella sofferenza, quando il Signore piano piano lo aveva spogliato di tutto, lui rimase una roccia”.

Le cronache parlano di un milione e mezzo di fedeli giunti da ogni parte del mondo per assistere allo straordinario evento, moltissimi dalla Polonia e circa duecento dalla zona opitergina e dalla diocesi di Vittorio Veneto, con la quale il Papa venuto da un Paese lontano nutriva una speciale familiarità, ravvivata dal suo cameriere personale – Angelo Gugel -  originario di Miane e arruolato da mons. Albino Luciani.

Parlando, nella piazza intitolata al suo predecessore alla cattedra di Pietro, Wojtyla ne aveva ricordato la “fede limpida e coerente” e “l’amorevole semplicità del linguaggio”, confidando: “la sua dolce figura è sempre viva nel mio cuore e mi accompagna incessantemente”.

Prima dei discorsi ufficiali in piazza del popolo, il papa polacco, appoggiando il viso sul palmo della mano, con quell’espressione tra il pensoso e il divertito, che si ritroverà spesso nei siparietti  durante le giornate mondiali della gioventù, aveva ascoltato il coro Ana di Vittorio Veneto e le Voci Bianche “Città di Oderzo”.

Nella città della vittoria, “nota per il suo eroismo “ e “simbolo del patriottismo nazionale”, aveva parlato delle ferite della Grande Guerra e dell’amore di patria come valore cristiano e simbolo di unità.

Aveva riservato un cenno all’impegno di Benedetto XV per far cessare l’”inutile strage” e affrettare il ristabilimento della pace.

7 maggio 2011: giungendo al molo di San Marco, poco prima dell’imbrunire in un tripudio di colori e di bandiere, Benedetto XVI ha salutato Venezia come “ponte tra Occidente ed Oriente”, città “chiamata ad assumere importanti responsabilità in ordine alla promozione di una cultura di accoglienza e di condivisione, capace di gettare ponti di dialogo tra i popoli e le nazioni”.

Dal palco allestito di fronte a Palazzo Ducale, verso il quale era accompagnato dal Presidente della Giunta Regionale, Luca Zaia, rispondendo al saluto del Sindaco di Venezia, Giorgio Orsoni, papa Ratzinger visibilmente a suo agio ha sottolineato l’apertura della città da sempre “crocevia di persone e comunità di ogni provenienza, cultura, lingua, religione”. Forte, comunque,  l’invito a ricercare e custodire sempre l’armonia tra lo sguardo della fede e della ragione e ad affrontare i temi della responsabilità personale, della solidarietà verso gli altri, dell’onestà nei rapporti economici e di lavoro”.

Seduto accanto al card. Angelo Scola, il pontefice ha voluto ricordare i predecessori passati dalla sede patriarcale al soglio di Pietro: Giuseppe Sarto, Angelo Roncalli;  Albino Luciani, “figlio di queste terre venete, che divenne papa con il nome di Giovanni Paolo I”.  Ad ogni nome, un applauso scrosciante della folla.

L’indomani, nel parco di San Giuliano, davanti a trecentomila fedeli, Benedetto XVI, delineando la nuova realtà in cui viviamo, fatta di pluralismo etnico e religioso, ha invitato i cristiani a guardare con attenzione alle nuove sfide del tempo presente e a ripensare il futuro di questa regione.

Il giorno prima, ad Aquileia, il papa aveva incoraggiato  “una nuova generazione di uomini e donne” (in particolare i giovani) ad assumere responsabilità non solo sociali ma anche politiche per il perseguimento del bene comune. E durante l’omelia dal grande palco di Mestre ha esortato a superare la paura degli altri, degli estranei e dei lontani che giungono nelle nostre terre”.

Un’esortazione che suona come l’apertura di una strada verso il nuovo Nord Est. Non solo locomotiva di sviluppo economico.

 

Nelle foto: Benedetto XVI a Venezia (2011) e Giovanni Paolo II a Vittorio Veneto (1985)

 

Trenta giorni

 

* Pietro nella terra di Marco nei giorni 7 ed 8 maggio. Due giorni intensi  per il Santo Padre in visita a  Nordest: prima ad Aquileia, culla della Chiesa Madre, poi nella cosmopolita Venezia. Il giorno seguente, celebrazione della Santa Messa nel parco di San Giuliano di Mestre dove l’hanno accolto trecentomila fedeli; poi di nuovo a Venezia per la chiusura della visita pastorale e l’incontro con il mondo della cultura e dell’economia. Due giorni nei quali ha lanciato il messaggio per una nuova stagione di speranza calata nella realtà sociale di oggi.

* Un’occasione, la  visita alla città perla dell’Adriatico, per ricordare i venerati pastori che sono passati dalla sede patriarcale alla cattedra di Pietro: Giuseppe Sarto, Angelo Roncalli, Albino Luciani,”figlio di queste terre venete”.

* Pietro Dalla Libera (sindaco uscente) governerà la città di Oderzo per il prossimo quinquennio. Nel ballottaggio si è imposto con un secco 63,76% sulla sfidante Michela Durante (espressa dalla Lega Nord) che ha raccolto il 36,23% dei consensi.

* Il prossimo consiglio comunale sarà pertanto così composto:

per la maggioranza: Cittadini Uniti: Tino Alescio, Bruno De Luca, Marco Lorenzon, Alberto Simonetti, Stefano Battistella; Oderzo Sicura: Giuliano Caldo, Ermes Campigotto, Antonio Neri, Meri Zorz, Marco Drusian;

per la minoranza: Lega Nord: Michela Durante, Franco Manzato, Policarpo Pezzutto; Frazioni e Quartieri: Manuela Tonon; Partito Democratico: Eugenio Luzzu; Popolo della Libertà: Marcello Ferri.

* Si era chiuso con il risultato del 40,69% contro il 30,76% il primo tempo della partita tra Pietro Dalla Libera e Michela Durante, candidati sindaci ai quali facevano riferimento sei delle dodici liste in competizione. I consensi riscossi al primo turno dagli altri candidati: Eugenio Luzzu 14,59%, Marcello Ferri 8,41%, Stefano Astolfo 4,61%, Dante Bedini 0,92%.

*  I risultati riportati dalle singole liste: Rifondazione Comunisti Italiani 1,10%; Per Oderzo Durante Sindaco 5,37%, Più Giovani con Michela Durante 3,67%, Frazioni Quartieri Durante il Cambiamento 7,19%, Lega Nord Liga Veneta 16,89%; Partito Democratico 10,86%, Ide@lab Tutta la Città 3,31%, Di Pietro Italia dei Valori 1,12%; Cittadini Uniti 16,91%, Oderzo Sicura 18,95%; Il Popolo della Libertà 9,43%, Movimento 5 Stelle beppegrillo.it 5,13%.

* Alla consultazione provinciale, le urne collocate nei 20 seggi  del territorio opitergino hanno decretato i seguenti esiti: Leonardo Muraro 61,52 (6616 voti), Floriana Casellato 29,57% (3180 voti), Marco Zabotti 6,22% (669 voti), Silvano Lazzarin 1,51% (163 voti), Antonio Guadagnini 0,86% (93 voti), Sergio Padovan 0,30% (33 voti).
* La composizione del nuovo consiglio provinciale: Presidente:   Leonardo Muraro; Maggioranza: Lega Nord: Fiorenzo Berton, Mario Cappellotto, Gianluigi Contarin, Fabio Ceccato, Marco Giacuzzo, Giorgio Granello, Fulvio Pettenà , Aldo Serena, Mariano Zava; Popolo delle Libertà: Franco Bonesso, Franco Conte, Michele Noal, Floriano Zambon; Razza Piave: Mirco Lorenzon, Paolo Speranzon, Alberto Villanova;

Forza Veneto per l'Italia: Mario Gabrielli; Minoranza: Partito Democratico: Floriana Casellato, Bruna Battaglion, Claudio Dus, Fabrizia Franco, Daniela Marzullo, Andrea Michielan, Franco Zanatta; Sinistra Ecologia e Libertà: Luigi Amendola; Italia dei Valori: Andrea Zanoni; UDC Casini - Terzo Polo - Marca Civica: Marco Zabotti, Fiorenzo Silvestri.

* Straordinaria partecipazione al confronto pubblico con i candidati alla carica di primo cittadino organizzata dalla Confartigianato di Oderzo in collaborazione con l’Ascom. La sfida sulla quale erano chiamati ad esprimersi era la città futura: come realizzarla a misura d’uomo. Peccato che molti partecipanti siano stati tenuti fuori dal teatro Cristallo, per ragioni di sicurezza. Con molti mugugni.

* Campioni su campioni. Oderzo saluta la sedicesima edizione del circuito internazionale Città Archeologica in cartellone dal 1996. Ai nastri di partenza i migliori atleti chiamati dalla Nuova Atletica 3 Comuni. Le medaglie del fondo azzurro risplendono all’ombra del Torresin. La caratteristica torre dell’orologio scandisce i successi di Daniele Meucci e Anna Incerti, nomi nuovissimi per l’albo d’oro.

* Per la festa dello sport 2011, gli alunni della scuola primaria raccontano, in costumi dell’epoca, l’Unità d’Italia: le Regioni, i moti carbonari, Garibaldi, la breccia di Porta Pia, l’ultima guerra, l’Italia unita. E al pomeriggio va in scena l’inaugurazione del ristrutturato impianto natatorio dotato di vasche regolamentari per le gare ufficiali.

* L'inferno non è mai stato così vicino. Immaginate di essere catapultati in un mondo estraniante, dai contorni morbidi, in bianco e nero, catastrofico. E’ il mondo infernale di Altan, vignettista geniale. Questo il filo conduttore della mostra La Divina.Com di Altan e Alberto Martini allestita palazzo Foscolo fino al 30 giugno 2011: oltre trecento opere ispirate al capolavoro dantesco, realizzate dal 1901 al 1944 da Alberto Martini.

La Divina.Com nasce da un’idea di Andrea Princivalli (il curatore della mostra) e Anna Alemanno, opitergini “inquieti” che, in collaborazione con la Fondazione Oderzo Cultura, sono riusciti a coinvolgere il genio delle vignette Francesco Tullio Altan, con le suggestioni della Nuova Commedia di Dante scritta da Roberto Piumini.

* Piume e colori; cioè mostra di uccellini ed esposizione di pittura al Bosco degli Artisti. Per l’intera giornata del primo maggio, al Garden Center Pelizzari, l’associazione ornitologica ha proposto un’esposizione di esemplari canori. Ad elevare lo spirito quadri e disegni di artisti locali invitati da Zilca, e giochi per i bambini all’insegna dello stare all’aria aperta per qualche ora.
*L’aereo venne abbattuto dalle mitragliatrici austroungariche nel cielo di Rustignè il 22 febbraio 1918. Ferito in modo serio il pilota inglese Kenneth Barbour Montgomery, soccorso dalla gente del paese, si salvò e tornò in patria. A quest’originale pagina di storia, ricostruita dallo scrittore Mario Bernardi che festeggia ottanta primavere in gran parte spese per la cultura, è ispirata la commemorazione celebrata a Rustignè. Ricorda quel periodo una mostra fotografica intitolata “1915-1918 nascono gli eroi dell’aria”.  All’ufficiale inglese l’azienda agricola fratelli Barattin ha dedicato il raboso ‘Montgomery’.
* E’ morto Giancarlo Moretto, settantacinquenne maitre sommelier. Ha dedicato la vita all’educazione al bere intelligente. Si  era mosso ancora trent’anni fa quando questa sensibilità non era diffusa. E’ stato tra i promotori della Strada del vino rosso e della Confraternita Serenissima Signoria dei vini del Piave. Da tempo sofferente, aveva affrontato la malattia con forza di volontà e coraggio.

* Si è spento Ennio Dal Pozzo, esercente di Colfrancui dove aveva gestito una rivendita di alimentari mantenendo fino alla fine la licenza per sali e tabacchi. Era stato insignito dell’onorificenza  della categoria. Recentemente aveva subito l’ultimo furto.

* Giusy Pezzulo ha provato l’emozione di entrare, in divisa, nella caserma Fiore di Motta di Livenza, nella quale prestava servizio il padre Giovanni, caduto in missione di pace in Afghanistan il 13 febbraio 2008. Concluso l’addestramento da recluta, la ventunenne intende proseguire nel progetto di aiuto alle popolazioni disagiate nel quale si era speso il militare del Cimic Group.

* Storica promozione in A 1 maschile per la Pallamano Visa di Oderzo che ha superato gli altoatesini dell’Eppan, approdando con merito alla massima serie.  La formazione guidata da Giovanni Nasta entra così nella storia dello sport cittadino. Ci sono voluti mesi per sciogliere la vertenza con il Cus Venezia, società con la quale la Pallamano Oderzo aveva stabilito un sodalizio triennale, finito in divorzio. Una volta sciolta la questione dei cartellini, sono tornati in campo gli assi che sono stati decisivi per trasformare il sogno in realtà.
* La “Via Crucis nell’arte 2006”, nata da un’idea di Giovanni Cremonese, che alla vena artistica unisce una capacità organizzativa ed una costanza non comuni, è giunta alla decima esposizione. L’importante traguardo meritava un degno coronamento dell’iniziativa che ha coinvolto quattordici artisti di quest’ area prestatisi gratuitamente a trattare un tema per i più inconsueto. I quadri delle quattordici stazioni che punteggiano la ‘via dolorosa’ saranno oggetto di una mostra permanente in una sala della Custodia della Terra Santa, che ha accettato la donazione, a Gerusalemme.

* Don Matteo D’Arsiè, che svolge da alcuni mesi in parrocchia le funzioni di diacono, il 29 maggio è stato ordinato sacerdote nella cattedrale di Vittorio Veneto. La vocazione che l’ha portato al sacerdozio  nacque  mentre frequentava la terza elementare nella natia parrocchia di Cappella Maggiore. Vivissime congratulazioni al neo sacerdote.

 

Maggio 2011

 

 

UN POSTO A TAVOLA

 

 

 

 

 

E’ facile immaginare lo spavento dei disperati, eritrei e somali, che giunti a quaranta miglia dalle coste di Lampedusa, dopo un’attraversata  tra onde minacciose, hanno visto il barcone di tredici metri inclinarsi paurosamente e rovesciarsi senza lasciare scampo a duecentocinquanta di loro. Sotto choc la cinquantina di sopravvissuti raccolti dalle motovedette italiane. Ed è impressionante  lo scarso rilievo dato da televisione e giornali  alla tragedia consumata,  l’ennesima: in tre mesi il canale di Sicilia avrebbe ingoiato ottocento migranti. Ma lo spettacolo deve andare avanti.

Anche la guerra di Libia con i suoi bombardamenti, che possiamo misurare a spanne dal rumore degli aerei appena decollati dalla base di Aviano, è scivolata in secondo piano nei notiziari, salvo riprendere quota quando l’Italia è stata invitata a partecipare attivamente alle operazioni.

L’informazione si è occupata molto di respingimenti alla frontiera con la Francia e della scarsa attenzione dell’Unione Europea alle ragioni di chi ritiene che la soluzione del problema non possa lasciare indifferenti gli Stati logisticamente meno esposti. Anche il dibattito interno ha presentato un copione piuttosto scontato, di attenzione alle ragioni elettorali. Da un lato è più facile far leva sulle paure della gente, dall’altro è condivisibile che i flussi vadano regolamentati e non possano dipendere dalle condizioni meteorologiche e dalla turbolenza del mare.

Da metà aprile, è ufficialmente partita la campagna elettorale che, ad Oderzo, vedrà  sei  candidati Sindaci (collegati a dodici  liste) confrontarsi su svariati temi che vanno dalle scelte di politica economica alla pressione fiscale, dal sostegno alle famiglie  all’occupazione giovanile, dalla sicurezza pubblica  allo sviluppo urbanistico, dalla promozione culturale ai servizi sociali, dalla tutela  dell’ambiente  alla difesa del suolo. Tutti temi di grande portata e d’impatto sull’opinione pubblica che, alla fine, potrebbe esprimere le proprie preferenze sulla base delle cose fatte e delle cose da fare o più semplicemente sulla fiducia ispirata dalle persone in competizione.

La conoscenza diretta dei candidati facilita di molto il compito di chi andrà alle urne. Partendo dalla considerazione di fondo che si tratta comunque di persone disposte a dedicare competenze ed energie per il bene della collettività.

Sui temi della solidarietà, un salto merita di essere fatto per elevare lo sguardo e per l’ascolto che vada oltre i rumori di pancia. Sulla società che cambia e sull’accoglienza si sono alzate nella Chiesa voci autorevoli. Il card. Tarcisio Bertone, ad esempio, è stato molto critico verso le istituzioni europee: “Credo che i primi delusi sarebbero i padri fondatori, perché l’Europa ha perso il suo spirito profondo di grande solidarietà”. Nella Chiesa locale, il presidente della Caritas diocesana di Vittorio Veneto, don Ferruccio Sant, dopo aver messo a disposizione una ventina di posti nelle strutture solitamente riservate alle persone in difficoltà (a Vittorio Veneto, Codognè, Motta di Livenza)  ha dovuto stigmatizzare la disorganizzazione delle pubbliche istituzioni che di fatto hanno rovesciato il problema su chi era disposto a dare una mano.

Nelle famiglie anche meno abbienti di un tempo, quando le malattie e le guerre toglievano magari l’unico sostegno economico e quando  la fiducia nella Provvidenza era più solida, si riteneva che dove mangiavano sei persone  potessero sedersi  anche  in sette. Sono cambiate le condizioni di vita, è cambiata la società.

Questo tempo potrebbe, a maggior ragione, essere un’occasione per rivivere un po’ dello spirito della Pasqua, quando gli ebrei andarono dalla schiavitù d’Egitto alla terra promessa, attraversando il Mar Rosso per cercare sopravvivenza e libertà in regioni più fertili.

 

Nella foto: gregge in golena del Monticano, 

 

Trenta giorni

 

* La libera circolazione delle persone e la ricerca di condizioni di vita migliori rappresentano un’aspirazione per i popoli, ma devono misurarsi con le norme di regolazione dei flussi migratori. Anche i propositi di accoglienza devono fare i conti con difficoltà obiettive di convivenza. Dei riflessi, che ci toccano da vicino, delle turbolenze sociali in Nord Africa torniamo a parlare nello spazio dell’approfondimento mensile.

* Mancano pochi giorni al primo turno delle elezioni amministrative che vedono opposti sei candidati per dodici liste di appoggio: Dante Bedini (Federazione della Sinistra - Rifondazione Comunisti Italiani), Michela Durante (Per Oderzo - Durante Sindaco; Più giovani con Michela Durante; Frazioni  Quartieri - Durante il cambiamento; Lega Nord), Eugenio Luzzu (Ide@lab; Partito Democratico; Di Pietro - Italia dei Valori), Pietro Dalla Libera (Cittadini Unit;, Oderzo Sicura), Marcello Ferri (Il Popolo della Libertà – Berlusconi per Ferri), Stefano Astolfo (Movimento cinque stelle – Beppegrillo.it).

* Levata di scudi contro l’uscita del presidente degli industriali trevigiani, Alessandro Vardanega, che aveva definito necessaria la costruzione di nuove centrali in Italia. Si ribellano ambientalisti, associazioni di categoria e partiti politici, mentre il governo blocca ogni progetto con un provvedimento che mette in pericolo lo svolgimento del referendum popolare sulla questione. L’ultima parola spetta alla Cassazione.

* Porta la sporta: sta cambiando il modo di fare la spesa e sta lentamente prendendo piede l’abitudine di dotarsi di sporta capiente, pieghevole e resistente per riporvi il contenuto delle provviste al supermercato o alle bancarelle del mercato settimanale. Anche i frequentatori del mercatino di frutta, verdura e formaggi “a chilometri zero”, che si svolge ogni sabato mattina in piazzale Europa, stanno imparando combattere lo spreco di sacchetti di plastica.

* E’ stata respinta la richiesta dell’oleificio Medio Piave, al Tar, di sospensiva del recente provvedimento del la Provincia di Treviso che disponeva il rispetto del limite di 10 mg al metro cubo per le polveri provenienti da alcuni punti di emissione dell’azienda. Il Tribunale amministrativo regionale ha ritenuto che il danno paventato dai vertici del complesso industriale non avesse carattere attuale, dato che fino ad ora non si è verificato il superamento del limite imposto. Per il Tar, in attesa del giudizio di merito, non sussiste il pericolo che l’oleificio subisca danni per le restrizioni disposte con l’atto impugnato.

* E’ in subbuglio una parte del paese di Colfrancui per il progetto di una struttura di ricovero per cani e gatti in via Cave. Contro la realizzazione del servizio, che ha ottenuto il benestare del consiglio comunale, è stata promossa una raccolta di firme. 

* Si è costituito ad Oderzo un gruppo di genitori che hanno fatto una scelta di adozione. Pur avendo un figlio proprio, alcune coppie hanno accolto uno, a volte due bambini. L’associazione, presieduta da Stefano Moretti, s’intitola “La cicogna dell’amore” e partecipa al progetto-pilota  dell’Azienda socio-sanitaria di Treviso di sostegno alle famiglie adottive.

* Parla di poesia, che permette di andare oltre la realtà per riscoprire la bellezza più autentica, il racconto “Inshallah” di Martina Zago, 19 anni, all’ultimo anno del liceo classico di Oderzo.  Descrive il tentativo di trovare la bellezza perduta nell’arte e nell’amore. “Credo che la nostra generazione non si farà soverchiare dall’apparenza”, si augura la studentessa opitergina entrata nella rosa dei cinque finalisti del Campiello Giovani 2011 provenienti da tutta Italia. Il vincitore sarà proclamato in occasione del serata conclusiva del premio Campiello il 3 settembre a Venezia.

* Cresce il fatturato del settore alimentare. A fare la parte del leone nell’opitergino-mottense è stato, nel 2010, il gruppo Visotto, la catena che conta, tra Veneto e Friuli, venti punti vendita che danno lavoro a circa cinquecento dipendenti, cinquanta dei quali nel solo ipermercato ex Europa di Oderzo, che ha registrato un notevole aumento sia della clientela che del fatturato.

* Via libera alla bonifica dei capannoni Torchio, che si trovano in via Fornase primo tronco. L’area occupata dall’ex allevamento di polli verrà convertita in residenziale. Negli obiettivi della proprietà vi è la costruzione di villette a schiera con verde privato. Del resto l’inserimento dell’area nella verde campagna renderebbe stridente la presenza di edifici condominiali.

* L’informazione superficiale, troppo spesso trasformata in propaganda politica, deforma la qualità del lavoro della magistratura e non rappresenta la realtà dei fatti. E’ l’analisi del sottosegretario all’interno Nitto Palma, intervenuto ad un dibattito pubblico a Mestre.  Già giudice istruttore a Vicenza e sostituto procuratore a Roma, il magistrato di cassazione fu eletto in Parlamento nel collegio di Oderzo alle elezioni politiche del 2001.

* Sono attesi da tutta Italia disegnatori e fumettisti per la mostra “La Divina.com” dedicata a Francesco Tullio Altan e alla sua “Divina Commedia”, in programma a palazzo Foscolo dal 14 maggio al 30 giugno. Un evento ideato da “Oderzo Inquieta” e dal creativo Andrea Princivalli e promosso dalla fondazione ‘Oderzo Cultura’.

* Sono Candido Zanardo residente a Piavon e Rosa Varnier abitante in via Montello i due centenari festeggiati dal consiglio comunale di Oderzo. Ai due fortunati concittadini gli auguri del Dialogo.

* Nel 2008 dava lavoro a sessantasette persone; oggi il numero dei soci è quasi raddoppiato, raggiungendo le centosei unità. “Nell’ultimo mese – spiega Mario Vendrame, presidente della Cooperativa ‘I Tigli 2’ aderente all’associazione italiana per la tutela della malattia mentale – abbiamo assunto dodici persone “.  La cooperativa sociale svolge l’attività nel campo dell’assemblaggio di componentistica industriale, giardinaggio e manutenzione del verde, pulizie civili e di spazi urbani, gestione di ecocentri, servizi di facchinaggio e di sgombero.

* La voglia di ronde è rimasta solo a Varese e dintorni, con sette associazioni di osservatori volontari iscritte nel registro della prefettura. Altre esperienze si trovano a Milano, con due associazioni di poliziotti, ed una ad Oderzo. E’ il quadro descritto dal ‘Sole 24 ore’ che ha rivolto il quesito alle singole prefetture del Nord. Inutile, annota il quotidiano, cercare un monitoraggio sistematico presso il ministero dell’interno che dispone di una rilevazione soltanto parziale.

* Slitta a fine maggio la conclusione del rifacimento di piazza Castello: infatti, il cantiere si è rivelato più complesso del previsto.  Il costo dei lavori, per quattrocentoventi mila euro,  è stato sostenuto dalla Coop supermercati  in perequazione dell’ampliamento della sede di via degli Alpini. Una volta pronta, l’area  offrirà ampi spazi complementari all’adiacente Piazza Grande. Intanto passanti e commercianti si lamentano per il disagio.

* Non hanno nemmeno aspettato che facesse buio per devastare le aiuole appena completate nel parco di Ca’ Diedo, sede del Comune. Inutile l’inseguimento di due agenti della polizia locale. Il gruppetto di piccoli vandali è riuscito a darsela a gambe, dileguandosi per le vie cittadine.

* Luciano Freschi lascia dopo oltre trent’anni d’impegno in consiglio comunale, sui banchi della minoranza. Una partecipazione sempre improntata alla ricerca del bene comune e alla passione civile, una lezione di stile, che non sono qualità così scontate.

* E’ ritornata a vigilare sull’ingresso del reparto chirurgico la Madonna.  Sulla mensoletta dalla quale, in gennaio, era stata inspiegabilmente rubata la statua della Vergine, è stata collocata una nuova  immagine recuperata dal cappellano dell’Ospedale, don Silvano Pradal,  abilmente restaurata dall’infermiera Cristina. La statua è stata benedetta dal Vescovo, mons. Corrado Pizziolo, in occasione della recente visita al complesso ospedaliero.

 

 

Aprile 2011

 

NON SIAMO GIAPPONESI

 

 

 

 

 

Più che le immagini di devastazione  provocata dallo tsunami in Giappone, la furia delle onde impazzite e la nave scaraventata come  un pezzo di polistirolo, hanno fatto impressione  le sequenze filmate della coda ordinata di persone in attesa della razione d’acqua potabile e dei bambini che si sottoponevano al test di radioattività senza andare in panico.

La tragedia giapponese, con oltre ventimila tra morti e dispersi,  pone una volta di più la tormentata questione  nucleare, un piatto sempre caldo del menù politico. Una settimana prima della tragedia di Fukushima, era saltato l’accordo delle regioni italiane sulle nuove centrali; il Veneto si era pronunciato contro l’insediamento per le caratteristiche morfologiche dell’area e l’autosufficienza energetica della regione. All’indomani dell’allarme per le radiazioni sprigionate,  la riapertura del dibattito, che registra una pausa  di riflessione intesa a rivalutare la scelta ‘nucleare’, coincide con il referendum che il prossimo  dodici giugno richiamerà il nostro senso civico ad esprimersi a distanza di quattro settimane dalla consultazione amministrativa del 15 e 16 maggio, e due settimane dal l’eventuale ballottaggio del 29 maggio.

Mentre ci si interroga sulle scelte di politica energetica, per le quali abbiamo mostrato ancora  una volta l’attitudine più a discutere  che a scegliere, e mentre lo sviluppo di impianti per la produzione di energia solare risente di questo vizio,  infuriano le polemiche sulla difesa del suolo dalle ricorrenti inondazioni. Altro punto debole della capacità di governare gli eventi. 

Sono bastate poche ore di pioggia per vedere allagarsi ampie zone del territorio comunale e dover constatare, dopo annunci  di una soluzione definitiva,  che l’idrovora  funzionava con una pompa soltanto, insufficiente ad assorbire l’acqua dell’ampio bacino di deposito. Ad aumentare l’insofferenza  degli abitanti bastonati, pare ancora lontana la costruzione del nuovo impianto di Fratta per il quale il Comune di Oderzo aveva da tempo stanziato 600 mila euro e la Regione promesso un uguale finanziamento. La contesa con il Consorzio dei Comuni, poi rientrata, ha rischiato di confondere ulteriormente le acque.

Nel bene e nel male non siamo giapponesi, siamo italiani. Per fortuna, abbiamo celebrato degnamente la festa del tricolore,  con l’alza bandiera in una piazza gremita per la ricorrenza, ed inaugurato pochi giorni prima una mostra che attraversa centocinquant’anni di storia patria, ripercorrendo le vicende  dalla caduta della Serenissima e l’annessione del Veneto al Regno d’Italia.

Ad Oderzo, il prefetto Adinolfi ha espresso soddisfazione nell’ammirare la città imbandierata per la festa nazionale. “Lo Stato federale è uno stato unitario”, ha aggiunto, “e si può essere federalisti e celebrare l’Unità d’Italia”.  Chiaro il riferimento alle resistenze della vigilia ostentate da alcune frange della società.  A sorpresa, un recente sondaggio afferma  che otto trevigiani su dieci sono orgogliosi di essere italiani e mostrano affetto  per la  bandiera e per l’inno di Mameli.

Lo stesso  Benedetto XVI, superando il contrasto tra Stato e Chiesa per la ‘questione romana’,  afferma che “l’Unità d’Italia ha potuto avere luogo non come artificiosa costruzione politica di identità diverse, ma come naturale sbocco di una identità nazionale forte e radicata, sussistente nel tempo”.

Per gli strani casi della cronaca, le celebrazioni  hanno coinciso con l’addio della regina della canzone italiana, Nilla Pizzi. 

Chiudo queste riflessioni con una scena gustosa  osservata direttamente, in una mattina d’autunno nei pressi di Piazza San Marco attrezzata di passerelle per l’acqua alta, mentre una comitiva proveniente dal paese del Sol Levante stentava ad orientarsi ed una veneziana dalla lingua schietta esternava in modo sbrigativo tutta la sua fretta.

Alla fine, non siamo giapponesi, ma è meglio così.

 

Nella foto, sventola in Piazza  la bandiera per la festa dell'Unità d'Italia

 

Trenta giorni

 

* La tragedia giapponese, conseguente alle devastazioni del terremoto, del successivo tsunami,  e alla nube radioattiva sprigionata dalla centrale in avaria, ripropone la questione nucleare e delle energie alternative. Ne parliamo nello spazio dell’approfondimento mensile.

* Sembra di essere tornati indietro di molti anni ai tempi dei raid aerei  sulla Serbia ed il Kosovo. Questa volta i caccia americani partono, anche nel cuore della notte come hanno potuto  sentire i lettori dal sonno più leggero, da Aviano per andare a colpire la Libia nel  quadro di un’operazione “umanitaria” molto discussa . E dalla base friulana era decollato l’F15 caduto a Tripoli e il cui equipaggio è stato tratto in salvo.

* Quattro mesi dopo l’alluvione d’inizio novembre, torna la paura dell’acqua in Veneto e si scatenano le polemiche. In città, dove un’ampia zona è stata allagata per l’insufficienza della vecchia idrovora, privata di una pompa, e per ritardi nella costruzione del nuovo impianto, intervengono  perfino i Carabinieri. La conferenza dei servizi promossa dal Sindaco puntualizza gli impegni ed il Comune, oltre ai 600 mila euro già stanziati, mette sul tavolo altri 200 mila euro. Adesso spetterà alla Regione fare la sua parte.

* Notte bianca in città per i cento cinquant’anni di unità d’Italia: il 12 marzo, taglio del nastro della mostra di cimeli dedicata al periodo risorgimentale; il 16 marzo, concerto dal titolo “150° in coro” al teatro Cristallo. Musei aperti nella notte tra il 16 ed il 17 marzo per celebrare la festa del tricolore, con l’alzabandiera ed il saluto delle autorità, seguito dall’esibizione della banda cittadina Turroni. Infine il concerto –spettacolo al Cristallo “Dante symphony” proposto dalla fondazione Oderzo Cultura.

* Una ventina di atleti della società sportiva “Colfranculana” ha partecipato alla spettacolare maratona di Roma, dedicata alla festa per l’unità d’Italia.

* Per la consultazione amministrativa del 15 e 16 maggio, e l’eventuale ballottaggio del 29 maggio,  prendono forma gli schieramenti che vedono opposti i candidati  alla carica di primo cittadino: Pietro Dalla Libera, sindaco uscente,  leader dell’attuale coalizione di maggioranza formata da “Oderzo Sicura” e da “Cittadini Uniti”, 55 anni, avvocato, sposato con due figlie; Michela Durante, per la Lega Nord,  44 anni, imprenditrice, sposata con due figli, già vice-sindaco di Mansuè; Eugenio Luzzu, per il Partito Democratico,  47 anni, ingegnere, sposato con due figli; Marcello Ferri, per il  Popolo della Libertà, 54 anni, medico, sposato con due figli; Stefano Astolfo, per il Movimento 5 stelle di Beppe Grillo, 35 anni, impiegato, sposato con tre figli. Dante Bedini, per Rifondazione Comunista, 58 anni, insegnante al liceo cittadino. Questi i volti noti al momento in cui andiamo in macchina.

* Tessera elettorale nuova per quindicimila opitergini, il documento necessario per presentarsi alle urne tra qualche settimana. La distribuzione è partita molto lentamente malgrado l’appello, di cui anche il Dialogo si è fatto portavoce, a non aspettare l’ultimo momento.  Gli orari: dal lunedì al sabato dalle ore 9.00 alle ore 12.15 e il mercoledì dalle 15.00 alle 18.00, muniti della tessera elettorale precedente. Un elettore può  ritirare anche le tessere dei propri congiunti.

* Dei 1252 nati l’anno scorso all’ospedale di Oderzo, 964 sono di nazionalità italiana contro 288 di nazionalità diversa (pari al 23 per cento). Tra gli Stati di appartenenza, spiccano nell’ordine:  Romania (105), Albania (40), Marocco (31), India (28), Senegal  e Algeria (15), Nigeria (11).

* Dopo trent’anni, passa il piano di riqualificazione della pescheria, alle due di notte per chiarire una questione procedurale. Uno dei pochi angoli di degrado urbanistico sta per trovare degno recupero.

* Proseguono i lavori per la costruzione della passerella ciclopedonale sul fiume Monticano che collegherà la zona degli impianti sportivi con Città giardino, creando  attualmente qualche problema  al traffico interrotto all’altezza della piscina. Disagi in piazzale Europa si registrano anche per i lavori in corso in piazza Castello.

* Nozze d’oro per Ca’ Lozzio. La ricorrenza celebra venticinque anni di attività del locale e un connubio con l’arte che ha richiamato nell’antica villa veneta  dei Lozzio ben 168 personaggi  attratti dal fascino solido del regista di questa operazione unica nel suo genere, Beppo Tonon. Senza falsa modestia né presunzione, il re della scultura floreale e del gelato indica in questo rapporto privilegiato la ricetta dei successi che l’hanno fatto conoscere dal grande pubblico della gastronomia e dello spettacolo. Fino al 12 giugno Ca’ Lozzio Incontri propone una galleria degli ospiti che si sono succeduti nei venticinque anni  di mostre, a cominciare da Gina Roma.

* Sono stati assegnati dalla giunta comunale contributi alle parrocchie,  per interventi su edifici di culto, attingendo dal fondo per oneri di urbanizzazione 2009-10: alle parrocchie di Oderzo, Rustignè e Fratta sono stati attribuiti 4.500 euro ciascuna e alla parrocchia di Colfrancui  4.300 per lavori a favore della comunità.

* Conclusione solenne del giubileo nel quinto centenario dell’apparizione della Madonna di Motta al contadino Giovanni Cigana. Nei dodici mesi di celebrazioni si è riversato sul santuario quasi mezzo milione di fedeli provenienti da ogni parte del Veneto e oltre. Per l’occasione è stato scoperto il monumento realizzato dall’artista di Sernaglia  Carlo Balliana  accanto alla cripta, verso il parcheggio. Quest’anno la lampada votiva posta presso ll’altare sarà alimentata dall’olio offerto dal Comune di Oderzo nella ricorrenza del 9 marzo.

* Incontri letterari sotto il campanile: Mario Bernardi, con la consueta attenzione agli scrittori ‘emergenti’,  ha presentato il poeta Modesto Baseotto ed il sociologo Giuseppe Manzato, in libreria – rispettivamente - con una raccolta di racconti “Cantata ultima” e con un saggio sul rapporto tra medico e paziente.

* “Taglia 38. Bulimia, amore, rabbia”: una denuncia prima che una dolorosa testimonianza. L’autrice del libro, Stefania Longo,  opitergina di Piavon, ha voluto raccontare la sua difficile esperienza. E mette in guardia: “Non vedo per ora segni di miglioramento. Tante donne che cercano di rivendicano la propria libertà, in realtà, vogliono piacere agli uomini ed inseguono canoni propagandati dai media. Col rischio di degenerare fino alla rottura”.

* Operai in azione, elevati da una gru, capace di toccare le nuvole, sul ripetitore per la telefonia mobile che sostituirà l’antenna collocata nel raggio di atterraggio dell’elisoccorso. Finalmente sarà smantellata.

* Si è spento a 75 anni il conte Marco Marcello del Majno, discendente dell’omonimo casato veneziano, imprenditore agricolo proprietario della splendida villa sulla Cadore Mare a Fontanelle e figura di spicco della comunità per le molteplici cariche ricoperte in svariati ambiti dell’economia e della cultura. Qualche anno fa inaugurò un museo etnografico nella barchessa, mettendolo a disposizione a fini didattici e turistici.

* Simone Moreira, la giovane brasiliana al centro della triste vicenda per la morte della figlia annegata nelle acque del Monticano, è diventata mamma per la terza volta, dando alla luce a Pieve di Cadore il piccolo Cristian. E’ intanto ripreso il processo per accertare le cause della morte della bambina avvenuta il 2 settembre 2009, in circostanze che i periti stanno contribuendo a definire.

 

Marzo 2011

 

SE BRUCIASSE LA CITTA'

 

 

 

 

Ha preso slancio su internet l’ondata di protesta  che ha infiammato il Medio Oriente ed il Nord Africa, richiamando in piazza migliaia di persone e mettendo fine a regimi autoritari in Tunisia ed in Egitto.

La  preoccupazione maggiore, per l’Italia, arriva tuttavia dalla vicina Libia dove una violenta repressione ha  provocato migliaia di morti e aperto varchi per  un esodo che rischia di investire i Paesi dell’altra sponda del Mediterraneo.

L’ex colonia governata dal colonnello Gheddafi, al potere  da oltre quarant’anni, è ricca di greggio e di gas che la pongono ai primi posti nella lista dei fornitori. Il cambiamento di regime avvenuto in seguito al colpo di Stato del 1969 portò in pochi mesi all’adozione di misure restrittive e alla confisca dei beni della collettività italiana. Alcune famiglie di profughi dovettero lasciare tutto e trovarono cittadinanza  ad Oderzo dove tuttora risiedono.

In quegli anni, a proposito di energia, si sviluppava in quest’area il progetto di metanizzazione del consorzio Bim Piave grazie all’intuizione del pievigino Francesco Fabbri, parlamentare per quattro legislature e ministro per pochi mesi, e all’eredità affidata alla sua morte nel 1977 a Marino Corder che guidò l’ente per nove anni di grande crescita per il Nordest.

Per tornare alla Libia, oggi vi operano  circa centottanta aziende italiane con un giro d’affari considerevole ed il nostro Paese detiene il primato delle esportazioni. In compenso, i capitali libici hanno mostrato da qualche anno un peso  decisivo nel nostro sistema bancario tanto da esprimere la vice-presidenza del gruppo Unicredit,  che vanta in provincia grande tradizione sul solco delle casse di risparmio.

Dove si fermerà l’esodo appena cominciato e quali conseguenze porterà la guerra divampata sulle coste mediterranee? E’ difficile ipotizzarlo.

A voler essere ottimisti, non tutto il male viene per nuocere. Di colpo, la politica italiana, dopo mesi passati a guardarsi l’ombelico, è chiamata ad occuparsi di cose serie e dei problemi quotidiani: della crisi migratoria e della crisi energetica, dell’incidenza delle bollette sul bilancio familiare, del futuro della società in cui vivremo.

Un’occasione per riflettere sulla società di oggi è stato l’incontro del Vescovo,  Corrado Pizziolo, con i politici locali, in un giro nei principali centri della diocesi che ha fatto tappa anche ad Oderzo. Quest’anno, l’analisi ha ripreso il tema della settimana sociale svoltasi a Reggio Calabria in ottobre sul tema: “Cattolici nell’Italia di oggi”. Tra gli ambiti di riflessione l’«agenda di speranza per il futuro del Paese» prospetta la necessità di muoversi sul binomio slegare/rilegare, sciogliendo i nodi problematici della convivenza e allacciando relazioni positive capaci di generare rapporti solidali, in particolare rimettendo in luce il patto sociale che tuteli i più deboli, a cominciare dai giovani che faticano ad entrare nel mondo di lavoro e a vedersi riconosciuti meriti e competenze.

Non potevano mancare un richiamo a ricercare ragioni e motivi per superare le contrapposizioni sistematiche e radicali che caratterizzano la vita politica attuale, ed un invito ad abbandonare il clima di guerra che punta alla delegittimazione dell’avversario o di chi la pensa diversamente.

Lo spirito di apertura, che muove - si spera - chiunque si presti ad amministrare la cosa pubblica, può essere un ottimo collante  in questa vigilia di campagna elettorale per il consiglio comunale e la guida della città, che si annuncia combattuta.

Le ragioni per lavorare per l’unità delle comunità locali sono più forti dei motivi di divisione che non fa bene a nessuno.

Una ragione in più per dire con il ragazzo che, come me, amava i Beatles e il Rolling Stones: “Stiamo uniti”. Ma qui non sono in gioco canzonette.

Nella foto, giostra di Carnevale  in Piazza

 

Trenta giorni

 

* In  Medio Oriente ed in Nord Africa  divampa la protesta e sconvolge il quadro politico. La crisi libica pone il problema dell’immigrazione clandestina dall’altra sponda del Mediterraneo e delle forniture di petrolio e di gas. Problemi che hanno attinenza immediata con la vita quotidiana delle famiglie. A questi temi dedichiamo lo spazio dell’approfondimento mensile.

* E’  scampata fortunatamente ai disordini della guerra civile in Egitto una comitiva di sacerdoti , guidata da don Giuseppe Querin, parroco di Cessalto, in pellegrinaggio ai luoghi di culto della cristianità in quell’area. Tra essi  anche don Piero Bortolini, parroco di Fratta e di Camino.

* L’ospedale non si tocca. E’ l’appello unanime del consiglio comunale, dopo l’allarme destato da anticipazioni della bozza di piano regionale che paventavano per la struttura opitergina una riduzione dei servizi , specie nei fine settimana. “Non ci sarà alcun declassamento dell’ospedale di Oderzo” aveva rassicurato l’assessore Franco Manzato. “Oderzo rappresenta la seconda struttura ospedaliera per un territorio complessivo di quattrocentomila abitanti. Su di essa abbiamo investito 12 milioni di euro nell’ultimo decennio” ricorda Claudio Dario, direttore generale dell’azienda sanitaria trevigiana.

* Via libera all’accordo di programma  per la realizzazione di una nuova lottizzazione compresa tra la tangenziale e la bretella di collegamento con la rotonda nei pressi dell’eliporto. Prevede anche  la costruzione di un nuovo parcheggio accanto al cimitero, che nelle prime ore del giorno potrà essere usato dall’utenza del centro prelievi.

* Il quadro delle candidature alle elezioni amministrative per la carica di Sindaco della città vede al momento schierati l’uscente primo cittadino espresso da liste civiche, avv. Pietro Dalla Libera; Michela Durante,  per la Lega; Eugenio Luzzu, per il partito democratico; Marcello Ferri, per il popolo della libertà.  Si andrà alle urne domenica 15 e lunedì 16 maggio; in caso di ballottaggio si tornerà a votare due settimane dopo, precisamente domenica 29 maggio.

* Elezioni comunali: al voto i cittadini stranieri comunitari, principalmente rumeni. Presentando un’apposita domanda possono essere inseriti in una lista aggiunta che consente loro di votare  e di essere eletti alla carica di consigliere comunale, magari con il voto dei connazionali. L’opportunità di partecipare all’elezione per il rinnovo degli organi del Comune di residenza è stata comunicata con lettera del Sindaco a tutti i cittadini comunitari.

* Parcheggi rosa. Come avviene in altre parti d’Italia, pur in mancanza di una specifica normativa, sono stati riservati spazi  alle mamme in dolce attesa o con bambini fino ad un anno in prossimità dei servizi pubblici, come Comune, Ospedale e servizi distrettuali, grande distribuzione. Anche se non sono previste sanzioni,  il rispetto della riserva di posti rappresenta una linea di cortesia e di sensibilità verso l’universo femminile e non solo.
* La popolazione opitergina è arrivata a quota 20.272 abitanti, distribuiti in 8048 famiglie, con una netta prevalenza femminile. I due mila 607  stranieri rappresentano  quasi il 13 per cento. Un nato su quattro è figlio di cittadini esteri. Le frazioni contano, in ordine di popolazione: Piavon 1778 abitanti, Colfrancui 1608 (senza contare la parte residente in Comune di Fontanelle), Camino 1521, Fratta 998, Faè 871, Rustignè 613.
* Dal cantiere per la sistemazione di piazza Castello emergono altre vestigia romane, com’era scontato, data la vicinanza dei resti della strada basolata visibili nel sottoportico di collegamento con Piazza Grande. I ritrovamenti durante gli scavi riguardano resti di muretti in laterizi, tratti di strada o di pavimentazione in acciottolato. L’opera di rifacimento di piazza Castello, del costo di 420 mila euro, rientra nella perequazione a fronte dell’ampliamento del supermercato Coop di via degli Alpini.
* Sarà ricordato tra i caduti nella chiesetta votiva dedicata al beato Bernardino Tomitano, in corso Umberto I, Giovanni Pezzulo, il sottotenente ucciso mentre era in missione in Afganistan il 13 febbraio 2008. Alla cerimonia di collocazione della foto in occasione del terzo anniversario, ha partecipato la figlia ventenne Giusy che veste con orgoglio la divisa dell’esercito per onorare la memoria del padre.

* Un migliaio di persone ha accompagnato per l’ultimo viaggio Francesco Modolo, assistente capo della squadra mobile di Treviso. Tra le autorità, il questore Carmine Damiano e dell’ex capo della squadra mobile  Riccardo Tumminia. Nell’omelia, mons. Dametto ha ricordato l’impegno di Francesco nell’associazione scout parrocchiale.

* Dopo sedici anni, l’avv. Mario Bonomo lascia tra alcune settimane, al compimento del limite di età, l’incarico di giudice di pace di Oderzo. Ha ripetuto, senza stancarsi, l’invito alle parti in causa a trovare un accordo senza arrivare ad una sentenza comunque non priva di conseguenze.

* Via vai di ambulanze tra il casello autostradale di Cessalto e l’ospedale di Oderzo per l’ennesimo incidente a causa della nebbia. Il tragico tamponamento a catena ha causato due vittime e molti feriti, bloccando l’autostrada e mandando per alcune ore in tilt il traffico dell’intera zona.

* Scambi giovanili: nutrita partecipazione al concorso indetto dal Lions Club per due soggiorni gratuiti in un Paese europeo, della durata di tre settimane. Si sono  imposti su trentuno ragazzi delle scuole superiori del territorio, fra i 17 ed i 21 anni, gli studenti del liceo classico Scarpa di Oderzo Alberto Brescancin e Alessandra Iseppi. Riserve: Elena Cibin dell’istituto Brandolini-Rota e Chiara Bertapelle dell’istituto Marco Belli di Portogruaro.

* Riconoscimento di quindicimila euro per il progetto Cl@ssi 2.0 all’Istituto Sansovino nell’ambito del piano nazionale “Scuola digitale”. Un motivo di indubbia soddisfazione per la prof. Rita Minello e per i colleghi formati all’uso delle tecnologie ed esperti in corsi di formazione.
* Sono quasi cinquemila le contravvenzioni contestate agli opitergini. Quasi tremila per divieto di sosta e oltre duecentocinquanta per eccesso di velocità. Oltre quattromila i punti decurtati sulla patente di guida. Sono alcuni dati del bilancio del corpo di polizia locale diretto dal comandante Federico Colautti. Circa una ventina di automobilisti ha esibito  impropriamente sulla propria vettura il tagliando per disabili per parcheggiare comodamente. Magari con il titolare di pass deceduto da tempo.
* E’ cominciato a Monrupino, al confine con la Slovenia, l’era di Stefano De Agostini , tecnico di Tricesimo, alla guida tecnica dell’Opitergina.  Giocatore professionista, nel ruolo di centrocampista, ha indossato in serie B la maglia della Reggiana e, per una stagione ciascuna, quelle del Napoli e dell’Atalanta. Come allenatore ha guidato, tra le altre squadre, la Sacilese nel triennio 2007-10.
* Sessanta litri di grappa fatta in casa e messa in commercio.  E’ la contestazione mossa dalla Guardia di Finanza di Oderzo ad un produttore della zona che non si limitava a soddisfare il fabbisogno domestico.
* Riceve il testimone di direttore generale della  Confindustria del Veneto il concittadino Giampaolo Pedron che conserva la presidenza di Veneto Sviluppo. Alla vice-presidenza della Confindustria veneta siede  un altro concittadino, l’ing. Antonio Favrin.

* E’ l’opitergino Giammario Tondato Da Ruos, classe 1960, dal 2003 amministratore delegato del gruppo Autogrill, della famiglia Benetton, il manager meglio retribuito della provincia. Alle sue spalle alcuni nomi eccellenti del gotha industriale.

 

 

Febbraio 2011

 

TUTE BLU E BANDIERE

 

 

 

La ripresa, dopo le feste, non ha dato spazio alla monotonia. Sarebbe bastato uno solo degli eventi che hanno salutato con i botti l’inizio d’anno.  Lo scenario dell’economia ha visto in primo piano la vicenda Fiat, dopo l’annuncio-minaccia  dell’amministratore delegato Sergio Marchionne di trasferire in Paesi più ospitali la produzione qualora i lavoratori di Mirafiori  avessero bocciato  l’accordo proposto dall’azienda torinese, Parole pesanti come vergogna, ricatto e traditori della causa operaia hanno accompagnato lo svolgimento della consultazione nello stabilimento  già icona del ‘tempi e metodi’. Ed il Paese si è diviso sugli argomenti delle parti in gioco.

Nei momenti delicati , il legame di una città con un’azienda-guida rischia di trasformarsi in abbraccio mortale. Il declino di un’industria portante condiziona inevitabilmente le fortune della comunità di riferimento. Nella Sinistra Piave, è avvenuto a Conegliano con la Zoppas, a Pordenone con la Zanussi, ad Oderzo con la Sole e con la Plastal. Due anni fa, la bancarotta della casa madre svedese ha rischiato di far sprofondare il complesso di via Verdi. Per fortuna è andata diversamente per il bene anche del fiorente indotto.

“Più produttività non significa solo più lavoro, ma anche più sicurezza, più investimenti, più ricerca”  invoca a distanza chi vede il capitale umano sacrificato sull’altare dell’economia e della finanza e teme che l’effetto Marchionne possa contagiare anche le piccole aziende.

Anche se l’industria locale non è uscita dalla crisi e vive, in qualche caso, il dramma della cassa integrazione o del licenziamento , il nuovo anno si è aperto all’insegna di un discreto ottimismo; ad esempio, il gruppo Friulintagli con sede a Prata e stabilimento a Portobuffolè, che conta oltre ottocentocinquanta dipendenti e punta a quota mille, ha raggiunto un importante accordo per il prossimo quinquennio con il gigante svedese dell’arredamento Ikea.

In Italia, i disoccupati, secondo l’Istat sono quasi il nove per cento, ma un giovane su quattro, sotto i venticinque anni non riesce a trovare lavoro.

Aveva  ventiquattro anni, Matteo Miotto, l’alpino di Zanè caduto in Afganistan, che amava la vita e vedeva il suo impegno più con l’occhio del volontario  che del militare; scriveva: “Siamo circondati dai bambini che si portano una mano alla bocca: hanno fame...”

Un giovane come tanti altri, come il commilitone originario di Oristano ucciso anche lui,  che aveva messo su famiglia solo  qualche mese fa in Friuli.

Avevano invocato la pace e la libertà religiosa, i ragazzi convenuti nel Duomo di Oderzo pochi giorni prima rispondendo all’invito della Pastorale sociale e dell’Azione cattolica, in occasione della giornata mondiale della pace.

In una foto pubblicata sui giornali, Matteo Miotto distende un vistoso tricolore sul carro armato, a sottolineare l’attaccamento a valori trasmessi dal nonno. All’indomani del voto in consiglio regionale sulle celebrazioni del centocinquantesimo anniversario dell’Unità d’Italia sotto un’unica bandiera e del sondaggio del Sole 24 Ore che premia il ‘governatore’  Luca Zaia con il 62% dei consensi, il leghista ‘atipico’ Bepi Covre,  alpino della gloriosa Julia, esprime  rispetto  alla bandiera e la convinzione che il nuovo patto federalista sanerà molte ferite.

Ce n’è un grande bisogno, specialmente in tempi nei quali lo scontro permanente, l’appannamento degli ideali e l’offesa al buon gusto aumentano il desiderio di una stagione migliore.

 

Nella foto, degli anni Settanta: manifestazione sindacale, in piazza,  a favore della Sole

 

Trenta giorni

* Qual è il destino della classe operaia? Un film di Elio Petri “La classe operaia va in paradiso” entrava nella fabbrica degli anni Settanta per raccontare il rapporto alienato dei metalmeccanici con la macchina e i tempi di produzione. Nei picchetti fuori dei cancelli, manifestava il movimento studentesco, ideologizzato e lontano dai reali problemi dei turnisti alla catena di montaggio. I sindacati? Troppo collusi con i padroni.

Un documentario  del 2008 “La classe operaia va all’inferno” ricostruisce invece, attraverso testimonianze di colleghi e di parenti delle vittime, l’incidente alla TyssenKrupp di Torino in cui persero la vita sette operai,  e racconta le morti bianche e le trasformazioni profonde che hanno sconvolto il mondo del lavoro.

Al di là della rappresentazione cinematografica e alla luce della vicenda Fiat, la classe operaia esiste ancora? Sono domande riproposte dall’attualità delle ultime settimane alla quale dedichiamo lo spazio dell’approfondimento.

*  Molte persone hanno contratto l’influenza durante le feste di fine anno, ma il vero picco è annunciato per i primi di febbraio. La versione ‘ridotta’ comporta mal di stomaco, nausea e dissenteria con raffreddore; la forma ‘completa’ provoca febbre alta, dolori muscolari, senso di stanchezza, tosse e raffreddore. L’appello alla vaccinazione è rimasto spesso inascoltato, malgrado gli avvertimenti rimbalzati sui giornali. Ad Oderzo, un caso serio, poi risolto, ha richiesto il ricovero in rianimazione a Ca’ Foncello. Gli esperti  usano ugualmente toni rassicuranti: per le categorie non a rischio, la “suina” in realtà non è più pericolosa o aggressiva di una comune sindrome influenzale. Rimane forte l’indicazione a vaccinarsi.

* Se l’è presa comoda Giacomo, quasi quattro chili di vitalità, nato all’ospedale di Oderzo da Barbara e Michele, di Caorle, che l’hanno preso in braccio alle 16.50 del primo gennaio. In provincia, aveva battuto tutti sul tempo Kimberly, che ha visto la luce quattordici minuti dopo la mezzanotte, a Castelfranco, da papà castellano e mamma nigeriana.

° La popolazione residente in Comune ha raggiunto quota 20.272 abitanti (10.486 femmine e 9.786 maschi). Positivo risulta ancora il saldo tra nati e morti (218 contro 182). Un dato curioso: all’aumento di 162 unità il contributo maggiore è stato del sesso femminile: 121 contro 41.

* Non capita tutti i giorni di vedere lungo la Postumia una formazione  di cinque mongolfiere illuminate dal sole del mezzogiorno. Giunte in città, hanno diversificato le traiettorie e le soste. Tre si sono dirette verso nordovest. Una è atterrata in prossimità dell’eliporto dell’ospedale.

* A proposito di trasporti, non sono stati pochi i disagi causati dalla soppressione di corse di treni, verso fine dicembre anche senza preavviso, con i pendolari costretti a ripiegare improvvisamente sul servizio di corriere.

* L a crisi economica morde ancora. Per i andare incontro a famiglie in difficoltà l'amministrazione comunale di Oderzo ha deciso di investire 80mila euro con  la volontà di raddoppiare lo stanziamento con l'avanzo di bilancio che risulterà dal consuntivo 2010. Nell’esercizio appena concluso sono stati erogati in totale 160 mila euro.

* Tra i tagli più significativi, conseguenti alla riduzione di circa 400 mila euro dei trasferimenti dallo Stato, la riduzione dell’ottanta per cento – da 20 mila a 6 mila euro -  ha riguardato le spese di rappresentanza e le spese per promozione turistica, compresi i costi per le fiere della Maddalena, decurtati da 40 a 30 mila euro.

Infine, è stato annunciato il blocco totale delle assunzioni in municipio per il prossimo triennio.

* L’istituto Obici apre alla formazione di operatori socio-sanitari, un profilo di supporto alla professione infermieristica , che offre comunque buone prospettive di lavoro, in particolare nelle case di riposo, negli ospedali e nei centri per disabili.

* Si è spento all’età di 86 anni, Alessandro Dalla Libera, per quarantadue anni stimato impiegato nella ditta di commercio all’ingrosso Aliprandi. Al Sindaco, avv. Pietro, e alla famiglia le condoglianze del Dialogo.

* Pubblico delle grandi occasioni a palazzo Foscolo per la presentazione di «Oderzo, la città a colori», il libro fotografico di Giuseppe Rossi con testi di Mario Bernardi,  editrice la Libreria Opitergina, che propone un itinerario tra monumenti storici e bellezze naturali nelle quattro stagioni.

* La diocesi di Vittorio Veneto esulta: nei prossimi mesi, sarà portato all’onore degli altari Giuseppe Toniolo, esponente di spicco della dottrina sociale della Chiesa, nato a Treviso nel 1845, morto a Pisa il 7 ottobre 1918 e sepolto nella chiesa di Pieve di Soligo. Toniolo, «laico e padre di famiglia, docente universitario di alto livello, visse e testimoniò in modo esemplare», sottolinea  con soddisfazione mons. Corrado Pizziolo, «la sua fede cristiana nel contesto della cultura del suo tempo». A determinare la conclusione del lungo processo canonico è stata la miracolosa  guarigione, nel 2006, di un trentottenne artigiano dell’edilizia, dopo un trauma cranico dal quale era stato dichiarato irrecuperabile dai medici dell’ospedale di Conegliano.

* Si è spenta all’età di 89 anni Ester Mattiuzzi Cristofoletti, che insegnò per circa trent’anni nei plessi elementari di Magera e di Santa Maria del Palù. Verso la fine della seconda guerra mondiale, sposò Eugenio Cristofoletti, pittore come il fratello Ciro, entrambi bene inseriti nel mondo culturale trevigiano e veneto. Dopo la pensione, la maestra Ester, si era dedicata ai viaggi, alla lettura,  all’arte in genere,  non disdegnando d’impegnarsi in opere di volontariato. Nella sua casa di via Roma era circondata dall’affetto di amici e parenti che sapeva gratificare con il buon umore.

* Piazza Grande “vietata” ai colombi, o meglio agli amici dei colombi. Per contenerne il numero, un’ordinanza del Sindaco vieta di nutrirli. Due i rischi connessi con il loro proliferare: il deterioramento dei monumenti e la diffusione di malattie. L’invito ai proprietari di palazzi e agli amministratori di condomini è ad adottare sistemi dissuasivi su finestre e balconi.

* Un ponte tra Terra Santa e Parrocchia di Oderzo: lo lanciò negli anni Trenta mons. Domenico Visintin, che fondò l’Istituto San Pio X per la formazione dei missionari. Riconoscente per questa generosità continuata nel tempo, il Patriarca di Gerusalemme, Fouad Twal, ha voluto far visita alla diocesi e all’antica sede episcopale di San Tiziano. Lo accompagnava il vescovo di Nazareth, mons. Giacinto Marcuzzo, uscito dall’istituto missionario che sorgeva nella barchessa attuale sede del museo archeologico.

* “Cattolici nell’Italia di oggi. Un’agenda di speranza per il futuro del Paese”.  Sulla scia della settimana sociale dei cattolici italiani” svoltasi a Reggio Calabria, si tiene in sei centri della diocesi una serie d’incontri del Vescovo con gli amministratori pubblici locali. Mons. Corrado Pizziolo sarà ad Oderzo mercoledì 16 febbraio.

* E’ Michela Durante, 44 anni, il volto nuovo che la Lega schiera per le elezioni amministrative di primavera. Laureata in scienze bancarie, imprenditrice e vice sindaco di Mansuè, vive da cinque anni ad Oderzo con il marito e due figli. La sfidante del sindaco uscente, avv. Pietro Dalla Libera,  è stata presentata dai vertici della Lega – Zaia, Manzato, Da Re – in Piazza Grande.

* «Sarà una bella sfida»,  riconosce l’avv. Pietro Dalla Libera, «avere davanti una donna che può contare su un vasto consenso di base. Dimostrerò di essere un cavaliere, ma soprattutto conto di essere giudicato per il grande lavoro fatto in cinque anni».  

 

 

Gennaio 2011

 

I RAGAZZI DELL'ERA DI FACEBOOK

 

 

 

 

 

 

Espulso dall’Università, l‘inventore di Facebook,  che voleva offrire agi studenti del campus di Harvard un collegamento rapido ed efficace,  è riuscito in pochi anni a mettere in piedi un potente sistema che aggrega oggi una prodigiosa rete di ‘amici’, frequentatissima anche dai nostri giovani. La rivista ‘Time’ ha decretato l’intraprendente venticinquenne,  Mark Zuckerberg, “uomo dell’anno”.

Sulla scena italiana, il 2010 era iniziato con fiumi di parole in libertà sull’amore in politica. Si chiude con inquietanti fatti di cronaca, con scene di guerriglia urbana e con scontri di palazzo,  sospesi  per le feste ma che fanno presagire poco di buono per i mesi che ci aspettano.

Mentre, per il  momento, il  rischio delle elezioni politiche sembra allontanato, Oderzo vivrà nella  prossima primavera la contesa della consultazione amministrativa.  Con molti mesi di anticipo è iniziata la campagna elettorale per un confronto che si preannuncia duro e combattuto. Già i quotidiani locali sparano candidature degli  opposti schieramenti.  I temi caldi vanno dallo sviluppo urbanistico alla tutela del territorio, dalla sicurezza  alla crisi economica che investe ancora molte famiglie, dalla vitalità del centro storico alle iniziative di rilancio turistico, dal futuro della Residenza per Anziani ai temi dell’assistenza domiciliare.

Il 2010, che ha visto un insolito Natale sotto la pioggia battente ed i fiumi ancora minacciosi, sarà ricordato per i momenti di grande preoccupazione vissuti all’inizio di novembre con la piena del Livenza che ha rischiato di rompere gli argini, inducendo ad evacuare l’ospedale riabilitativo e le vicine case di riposo,  e che ha risollevato l’annoso problema della difesa del suolo. Per lunghe ore si è temuto il ripetersi della tragica alluvione del 1966 che aveva sommerso la città ed interessato altri centri della zona come Portobuffolè,  Gorgo al Monticano e Ponte di Piave.  I progetti per salvaguardare il territorio hanno dato, oltre a studi rimasti per lo più sulla carta, risultati finora piuttosto modesti, anche se notizie positive arrivano dal Consorzio di bonifica Sinistra Piave circa la soluzione dei problemi di Oderzo.

Rimanendo in tema di flussi, l’anno appena mandato in archivio sarà ricordato per la straordinaria fiumana di persone che si sono riversate, ininterrottamente dal  9 marzo, sul santuario di Motta di Livenza, luogo nel quale, cinquecento anni prima, la Madonna apparve a Giovanni Cigana. Il giubileo è stato un’occasione di grazia, un momento di coesione per le categorie sociali ed un conforto per un’umanità molto variegata e spesso tribolata  che cerca nella fede un porto sicuro.

Dopo il rinnovo dei consigli pastorali, novità attendono il mondo delle parrocchie, avviate verso l’organizzazione in ‘unità pastorali’, per condividere obiettivi ed aggregare le forze  sempre limitate. Grande speranza viene riposta nei giovani sui quali pesa tuttavia la difficoltà d’inserimento nel mercato del lavoro.

L’annuale rapporto Censis definisce l’incertezza sociale come il vero virus del nostro tempo. E’ su di esso – dicono gli analisti - che occorre agire, visto che le tante insicurezze personali rischiano di scoppiare se non verrà rinegoziato il patto sociale tra generazioni che vede le fasci giovanili in forte disagio.

Un film di qualche decennio fa, intitolato “State buoni se potete”, offriva una serie di pennellate di vita romana all’epoca di San Filippo Neri vissuto nel  cinquecento. Invitava  i ragazzi difficili dell’oratorio a guardare al domani con filosofia e fiducia nella provvidenza.

Ma forse ai ragazzi dell’era di Facebook, la pazienza non basta più.

 

 

Nella foto, : passeggiata sull'argine del Monticano

 

Dodici mesi in archivio

 

*  Gennaio 2010: l’allarme pandemia si sgonfia. Colpa anche dei mass media: televisione, giornali, siti internet pronti a pronosticare l’inferno? I maligni insinuano che l’industria farmaceutica non sia rimasta del tutto indifferente all’opportunità di aumentare i profitti. Alla fine, davanti alla scarsa virulenza dell’epidemia,  ha vinto la paura degli effetti del vaccino.

* Alla Plastal la nuova proprietà – detenuta dal gruppo Prima di Frosinone - intende riservare le condizioni per un posto di rilievo nel settore della componentistica europea. L’operazione rappresenta un passo importante della strategia di rafforzamento del gruppo che conta otto stabilimenti in Italia e tre all’estero, Francia, Germania e Slovacchia. Con la presentazione del piano industriale che prevede investimenti di dodici milioni di euro per rilanciare il complesso di via Verdi, i 640 dipendenti della nuova Sole guardano al futuro con ottimismo.

* Sono molto buoni i risultati della differenziazione dei rifiuti. Essa rappresenta il 78% della raccolta complessiva.  A dirlo sono i risultati dell’Arpav. Nel 1990, la raccolta differenziata raggiungeva appena il 5%. Va precisato che nel frattempo, le piazzole sono passate da 20 a 80. Fondamentale poi il ruolo dell’ecocentro di Cal dea Piera.

* Il mercatino agricolo del sabato mattina, in piazzale Europa, supera brillantemente la fase di rodaggio. Sono sempre più numerosi gli opitergini che apprezzano l’offerta di prodotti locali, la convenienza economica e il clima di casa che si respira frequentando le bancarelle. Di fronte al successo dell’iniziativa, l’amministrazione comunale decide di allargare il raggio di partecipazione, consentendola ai produttori residenti entro cinquanta chilometri, ed includendo così il litorale adriatico e la pedemontana. 

* Occhio di lince: la scelta del logo, che rappresenta l’animale dotato di miglior vista, vuol indicare l’attenzione prestata al territorio dagli ‘Osservatori opitergini volontari”. Tra le prime  in Italia, l’iniziativa viene presentata su RaiUno durante la trasmissione “Amiche del sabato”. Gli ‘Osservatori ‘ sono ufficialmente al servizio del Comune e segnaleranno condotte fuori legge e di disagio sociale. Obiettivo: far lievitare il senso civico, considerando che la casa del vicino è la nostra. Dopo alcuni mesi, il coordinatore del gruppo,  Daniele Pelliciardi, passa idealmente il testimone a Luigi De Gasperis, già segretario dell’associazione, e le ‘ronde civiche’ voltano pagina.

* Videosorveglianza per ventiquattro ore al giorno. Quindici telecamere controlleranno dal comando della polizia municipale l’intero territorio comunale, frazioni comprese. E’ il progetto, del costo di cinquantamila euro,  presentato in consiglio  comunale dal Sindaco Dalla Libera durante una serata interamente dedicata alla sicurezza. Andranno ad integrare le nove telecamere nel contesto del piano provinciale che coinvolge 27 amministrazioni comunali della Sinistra Piave.

* Scambio di libri, pratica in espansione definita  ‘book crossing’, in Piazza Grande.  E’ l’iniziativa promossa dal gruppo ‘Giovani per Oderzo’ per incentivare  la lettura, facendo leva sulla voglia di condividere il piacere ricevuto da un libro e l’interesse per altre proposte letterarie.

* Alle elezioni regionali, stravince Luca Zaia. Con il 60% dei voti, è il nuovo presidente della giunta regionale del Veneto. Lo riporta a palazzo Balbi, dove fu vice di Giancarlo Galan, un indiscusso consenso personale e lo accompagna un successo del suo partito, la Lega. Cinquanta ore dopo la proclamazione dei risultati elettorali da parte della Corte d’Appello, nasce la Giunta Regionale che registra un perfetto equilibrio numerico fra Lega e Pdl. A distanza di pochi giorni, un mini rimpasto, dettato da ragioni di stato, sposta il concittadino Franco Manzato dallo sviluppo economico all’agricoltura di cui era titolare nella precedente compagine amministrativa.

* Non è un pesce d’aprile. Un decreto di fine dicembre 2009 sopprime le agevolazioni postali per l’editoria libraria, quotidiana e periodica. La misura colpisce duramente ‘ il Dialogo’ che deve sopportare un costo passato da 340 euro mensili a 1.350 euro. Malgrado l’azione della federazione italiana stampa cattolica, alla quale aderisce questa testata, a distanza di otto mesi non s’intravvedono segnali di schiarita.

Il Dialogo è presente con 4200 copie in Italia e quasi 200 all’estero, dal Canada all’Australia, dalla Svizzera al Brasile. Dal maggio 2009 è accessibile ‘on line’ dal sito parrocchiale: ‘www.parrocchia-oderzo.org’.

* Traguardo volante del Giro d’Italia davanti al municipio di Oderzo: l’ha tagliato per primo il francese Guillaume Le Floch, alla testa di un gruppetto di sei fuggitivi raggiunti soltanto nei pressi del monte Zoncolan, la salita più dura della corsa rosa. Sempre pittoresca, la carovana si è fermata in Piazza Grande dove hanno sfilato, dopo una quindicina di minuti, i centosessanta atleti rimasti in gara. L’ultima volta, il Giro d’Italia aveva attraversato il centro storico nel 1954.

* Grande festa per la promozione in serie D dell’Opitergina, al termine di una stagione trionfale. Il presidente del sodalizio, Renato Bernardi, chiede un impegno ulteriore dei ‘supporter’ per continuare con successo la straordinaria avventura. Per l’Oderzo calcistica si tratta di un ritorno in D dopo venticinque anni. Una curiosità: nell’Opitergina degli anni Ottanta ha giocato Luigi Delneri, attuale allenatore della Juventus.

* E’ in corso davanti ai giudici della Corte d’Assise di Treviso il processo sulla morte di Giuliana, la bambina di due anni annegata nelle acque del Monticano la sera del 2 settembre 2009, un caso che ha diviso l’opinione pubblica. Sul banco degli imputati siede la giovane madre brasiliana accusata di omicidio volontario, che sognava un futuro da modella e che pare legata ad un imprenditore milanese della grande distribuzione.

*  La novità della rievocazione storica di quest’anno, giunta alla quarte edizione, è la corsa delle bighe. Una competizione probabilmente priva di contenuti agonistici, insomma fatta più di colore che di competizione, ma ugualmente piacevole da  seguire. Non poteva mancare la sfilata dei legionari, questa volta della ‘Legio sesta ferrata’. Tra le proposte culturali “Le baccanti” di Euripide.

* Villa Stefanel diventa il set di un film sulla vita di padre Marco d’Aviano, sotto la regia di Renzo Martinelli, che ha curato Vajont. Nel convento dei cappuccini (già villa Wiel, ora Stefanel), il beato visse come padre guardiano tra il 1674 ed il 1675 e vi ritornò per una convalescenza prima di ripartire per Vienna, dove ricoprì un ruolo di primo piano come consigliere del casato regnante degli Asburgo. Il primo ‘ciak si gira’ verrà dato nel 2011 ed il film uscirà nelle sale cinematografiche nei primi mesi del 2013.

* Sandro Valerio, dottore in economia e commercio,  è il nuovo presidente della Residenza per Anziani di Oderzo.  Lo affiancano Primo Minello , vice-presidente, Daniele Candosin, Matteo Costantin, Michele Segato. Le nomine negli enti pubblici effettuate dal Sindaco Dalla Libera non hanno mancato di suscitare commenti anche duri. 

* Avvicendamenti  in Parrocchia: don Riccardo Meneghel, ordinato sacerdote nel giugno scorso e in servizio  all’abbaziale da circa due anni, è vicario parrocchiale a Motta di Livenza, mentre è arrivato dal Duomo dedicato a San Nicolò don Mauro Gazzelli. Ora, don Roberto Bischer è responsabile  della pastorale giovanile diocesana e si è trasferito nella parrocchia San Pio X di Conegliano.

* Festa, in consiglio comunale, per l’omaggio alla Pallamano Oderzo. Dopo un anno di grandi successi, una rappresentanza, capitanata da Pierluigi Balzano, dei quasi duecento atleti del sodalizio sportivo è stata ricevuta a Palazzo Saccomani per la premiazione. Negli ultimi anni la squadra che partecipa al campionato in serie A2,  sia maschile che femminile, è cresciuta anche grazie al connubio con il Cus Venezia. In dicembre, ha organizzato il torneo per la qualificazione al campionato mondiale femminile in Brasile, trasmesso in diretta dalle telecamere di Rai Sport.

* Due titoli iridati per lo Skating Club Opitergino ai campionati del mondo di pattinaggio artistico svoltisi a Portimao in Portogallo: si sono imposti Andrea Barbieri e Silvia Marangoni, salita sul gradito più alto per la settima volta.

*  Aumenta la vita media della popolazione, con l’universo femminile a fare la parte del leone. La terza età pone non di rado problemi di autosufficienza che  obbligano spesso le famiglie a ricorrere ad un sostegno esterno per l’assistenza a domicilio o a sottoporsi a lunghe liste d’attesa per l’accoglimento in casa di riposo del congiunto.

* Ritualmente, l’anno scolastico parte come un motore sotto giri. Anche questa volta, un po’ per la riforma Gelmini,  un po’ per le carenze dei trasporti non sempre efficienti, le proteste sono arrivate. “Non c’è mai stata una riforma complessiva non accompagnata dalla protesta dei ragazzi”, fa notare  il dirigente scolastico provinciale, Maria Giuliana Bigardi. “Per loro lo sciopero rappresenta anche una giornata di pausa”. Per fortuna non si sono viste scene di violenza e di guerriglia urbana.

*Gloria Tessarollo, la trentenne consigliera comunale, è stata nominata nel consiglio d’amministrazione di Rai Cinema, ente delegato per le produzioni cinematografiche presieduto da Franco Scaglia. Una nomina prestigiosa per l’ex segretaria della locale sezione della Lega.

* Si spegne la tivù analogica e si accende la tivù digitale. Il passaggio segna la fine di un’epoca cara a molti lettori, ai quali auguriamo un felice 2011, in compagnia del Dialogo.