archivio_2009

Dicembre 2009

45 ANNI DI DIALOGO

 

 

“Il Dialogo” compie 45 anni, l’età della maturità. La prima uscita, in dicembre del 1964, contrassegnata dall’indicazione “Numero Unico”, segnava l’inizio di una serie ininterrotta di appuntamenti con la comunità opitergina.

“Le pagine del giornale non devono essere una fredda raccolta di notizie, di idee, di fatti: hanno la funzione di rispecchiare la gioia di un sentimento di bontà, la curiosità lieta di una notizia aspettata, la voce del cuore fraterno che sorvola su tutto ciò che può essere motivo di divisione e di incomprensione”.  Così scriveva mons. Paride Artico,  a nome della redazione del foglio della parrocchia di San Giovanni Battista, esprimendo intenti e desideri che accompagnavano questa nascita.

Trovava così risposta il bisogno forte di dialogo all’interno della Chiesa, espresso dal Concilio Vaticano II,  in corso da qualche anno. “Il dialogo è un impegno”, si legge ancora nel primo numero.

“La distribuzione alle famiglie veniva affidata ad un generoso gruppo di ragazze, ragazzi ed altri”, ricordava mons.  Paride a distanza di trent’anni dall’uscita. E continuava: “Molto presto, la spedizione venne fatta con abbonamento postale. Il numero di famiglie destinatarie è andato gradualmente aumentando come è aumentata la collaborazione di coloro che gratuitamente hanno dimostrato disponibilità a scrivere articoli secondo le finalità del giornale”.

Oggi, “Il Dialogo” arriva in 4750 famiglie: 3200 in città; 775 nel resto della provincia; 505 nel resto d’Italia (90 in provincia di Venezia, 66 a Milano, 43 a Roma, 42 a Pordenone, 17 a Vicenza, 16 ad Udine, 13 a Belluno, 10 a Genova, 10 a Verona).

Lo aspettano con viva emozione 170 famiglie residenti all’estero che se lo prestano di casa in casa.

Da aprile di quest’anno, “il Dialogo” è anche accessibile ‘on line’ sul sito della Parrocchia di Oderzo (www.parrocchia-oderzo.org), raggiungendo virtualmente i cinque continenti .

Da qualche anno, le condizioni dell’abbonamento postale non consentono la pubblicazione di inserzioni a pagamento che hanno costituito per un lungo periodo un’entrata non trascurabile. La generosità dei lettori, che sostengono da sempre lo sforzo della Parrocchia, ha supplito egregiamente ed assicura l’equilibrio economico della testata, migliorata via via nella veste grafica e con l’introduzione del colore.

Per una volta, i lettori comprenderanno l’inconsueto tono celebrativo, debolezza veniale in un momento di festa come questo.

Riconoscimenti nel tempo sono arrivati con l’assegnazione alla testata, nel 1986, del Premio cultura del Lions Club, al ritiro del quale mons. Paride volle farsi accompagnare dai collaboratori più stretti. In pochi anni deposero la penna sia Eno Bellis che Bepi Vizzotto, che ricordiamo con affetto, mentre altre persone hanno preso a raccontare, con partecipazione, la vita di questa Comunità e ad esprimere opinioni  su fatti e costumi.

In  45 anni la città ha cambiato volto ed è mutata la sensibilità religiosa che richiamava molte persone alla frequentazione del  Duomo.

Tre anni prima aveva aperto i cancelli la Sole, all’interno del gruppo Zoppas, nata grazie alla lungimiranza degli amministratori dell’epoca e di mons. Domenico Visintin che vedeva l’emigrazione come un’emorragia di vitalità ed un rischio per i giovani.

La ‘congiuntura’ seguita al boom economico, l’autunno caldo, i conflitti sindacali, l’evoluzione delle tecnologie e gli assetti finanziari avrebbero rivoluzionato il mondo del lavoro e il mercato globale. L’estate di San Martino del 2009 sembra aver diradato  le nubi minacciose che si erano addensate sul complesso di via Verdi portando raggi di luce che hanno acceso nuove speranze attorno ad un progetto di rilancio con una nuova proprietà .

In quegli anni ci si sposava e, prevalentemente, in chiesa. Nuovi modelli di vita sono invalsi ed hanno mutato il tessuto sociale e le abitudini.

Da popolo di emigranti siamo diventato paese di immigrazione, fenomeno che rappresenta, in città, il 12 per cento della popolazione ed oltre un quinto delle nascite. I problemi dell’integrazione tra culture, la mutata sensibilità sul tema dell’accoglienza e la crisi economica hanno scompaginato le certezze. Le polemiche di queste settimane sulla presenza del crocefisso nei luoghi pubblici ed i dibattiti sull’identità culturale danno il segno della fibrillazione in atto.

Testimone discreto dei mutamenti sociali e autentico apostolo della carità, in tutti questi decenni, è stato ‘don’ Ezio Dal Piva, che con l’equilibro operoso che lo animava ha saputo dimostrare che la convivenza è possibile, nel rispetto di tutte le sensibilità. Dopo cinquantadue anni, ci ha lasciato nel silenzio della sua stanza di Ospedale qualche settimana fa.  Gli ha tributato l’ultimo saluto la cittadinanza intera, a riprova dell’affetto che egli aveva saputo conquistarsi.

Prendendo a prestito il bilancio tracciato da ‘don’ Paride in occasione dei trent’anni  di vita di questo foglio, ci auguriamo che anche ’il Dialogo’ sia stato fedele al compito di avvicinare le persone, per comunicare fraternamente, per offrire motivi che uniscono e che aiutano la comunità civile e parrocchiale ad essere famiglia e a vivere autenticamente la solidarietà”. 

E concludeva: “Se un po’ di bene ‘il Dialogo’ ha suscitato e continua a produrre, nell’ambito delle relazioni umane, dobbiamo tutta la nostra riconoscenza al Signore che ha suggerito e confortato l’iniziativa”.

Alla sua memoria va la gratitudine di coloro che scrivono e, interpretando il sentimento dei lettori, di coloro che ci seguono mensilmente.

 

Nella foto, mons. Paride Artico, fondatore del Dialogo e don Ezio Dal Piva, cappellano dell'Ospedale per 52 anni

 

Brevi  

 

*  Inizia in tono minore la campagna vaccinale contro l’influenza A, il cui picco è annunciato per le prossime settimane. Non saremmo un paese di poeti, di santi e di navigatori (o un’espressione geografica) se non scoppiassero polemiche su tutto. Potevano mancare su un argomento come la salute, che sta a cuore a tutti? L’invito a non lasciarsi prendere dal panico si mischia a toni pesanti verso chi nutre diffidenza sul nuovo vaccino. Su ipocondiatrici e fatalisti vince la pandemia mediatica. I bambini sottoposti alla vaccinazione, premiati con un ‘diploma di coraggio’, sembrano aver ragione sia degli uni che degli altri. Intanto la Regione valuta l’ipotesi di anticipo selettivo delle vacanze natalizie.

 

* Soddisfazione per l’operazione di salvataggio della Plastal. Manca solo l’accettazione del piano industriale  sul complesso di via Verdi, al centro di una crisi che ha visto la bancarotta della capogruppo svedese. E’ stato comunque raggiunto l’accordo con la Prima s.p.a. di Frosinone per l’acquisizione e la prosecuzione dell’attività. Prima s.p.a. fa capo ad una holding presente sulla scena dei produttori di componenti per l’auto.

 

* La locale caserma dei carabinieri ha una sede adeguata, come spazi, alle esigenze. Ultimati i lavori di ampliamento, si sta procedendo alla manutenzione straordinaria dei locali che ospitarono, nel ricordo del cronista, la scuola media statale ante riforma. Per l’estate del 2010, l’intero edificio, nel quale opera una trentina di uomini diretti dal sottotenente Diego Alessandro Tanzi, sarà completamente rinnovato.

 

* Le ruspe hanno raso al suolo i fabbricati posti nell’area dell’ex discoteca Malice. Partono i lavori che trasformeranno l’area in villaggio tecnologico, costruito secondo i criteri più avanzati in materia di risparmio energetico e di bioedilizia. Nell’area di 50 mila metri quadri dovrebbero sorgere, oltre a diversi condomini, villette a schiera. L’area a verde attrezzato, che è in prossimità del fiume Monticano,  fungerà anche da cassa di espansione.

 

* Incontro con Margaret Mazzantini, vincitrice dell’ultima edizione del premio Campiello, ospite di ‘Oderzo Cultura’. Ad accompagnare la scrittrice, l’arch. Mario Botta, presidente di giuria della manifestazione veneziana. Alla numerosissima platea, che il salone degli stucchi di palazzo Foscolo non bastava a contenere, l’assaggio del romanzo “Venuto al mondo” ambientato nella Sarajevo devastata dalla guerra,  è stato stimolato dal giornalista Rai Sergio Tazzer. Dramma personale per la ricerca ossessiva di un figlio e calvario di una comunità martoriata s’intrecciano in una trama densa di sentimento e di implicazioni sociali. Un romanzo intimo, con continui rimandi tra il dramma di una donna e il dramma di una città assediata. Un’opera trascinante e di forte impegno etico.

 

* Una sentenza della Corte Europea dei diritti dell’uomo, che intima all’Italia di togliere il crocefisso dalle aule scolastiche, ripropone il dibattito sulla laicità dello Stato, sulle radici cristiane e sull’identità culturale, con toni accesi che rischiano di trasformare la vicenda in una guerra di religione ed in una caccia al  consenso. Se ne parlerà in consiglio comunale, che aveva avuto modo di interrogarsi su ‘crocefisso sì crocefisso no’, circa sei anni fa.

 

* Ammontano a 240 milioni i tagli per il 2009 sui trasferimenti statali a favore delle casse municipali. “E meno male”, commenta  con amarezza il Sindaco avv. Pietro Dalla Libera, “che siamo un Comune virtuoso”. “Se non avessimo rispettato il patto di stabilità”, continua il primo cittadino che ha ingaggiato una battaglia decisa per l’assegnazione del 20% degli introiti Irpef, “avremmo tutta una serie di penalizzazioni per fortuna evitate, ma non ci basta. Siamo stanchi di bastonate”. “Aumento delle tasse? Non ci penso proprio”.

 

* Tariffe dei rifiuti congelate. E’ la buona notizia che rivela la volontà di non ritoccare per le prossime bollette  il costo del servizio di asporto e di smaltimento delle immondizie. Ad una stabilità delle tariffe corrisponderà purtroppo una diminuzione in alcuni servizi integrativi e nella manutenzione del verde, dato che comunque i costi sono aumentati, nel 2009, di 130 mila euro rispetto alle previsioni.

Pare, intanto, accantonato il progetto di realizzare in “Cal dea Piera” un centro di stoccaggio e di smistamento di rifiuti urbani riciclabili e non pericolosi. L’opera avrebbe comportato costi eccessivi per il Consorzio igiene del territorio.

 

* L’Opitergina sale in vetta alla classifica del girone B dell’eccellenza. Ed è festa grande.

 

* Metamorfosi della sanità nella Sinistra Piave: se n’è parlato in un convegno organizzato dall’assessore alla sanità e ai servizi sociali, dott.  Antonio Neri, che ha proposto una sorta di federalismo sanitario per garantire all’opitergino-mottense non tanto una vera autonomia amministrativa quanto un supplemento di attenzione alle istanze della popolazione. Rassicurante la posizione del Direttore Generale dell’Azienda Sanitaria, dott. Claudio Dario, che non ha voluto mancare al confronto nonostante la concomitanza della conferenza dei Sindaci, ed  ha confermato l’assegnazione,   entro la fine dell’anno, dell’appalto dei lavori per il pronto soccorso di Oderzo. Durante l’incontro, che ha registrato una buona partecipazione di operatori e di cittadini, si è parlato anche di una nuova forma conosciuta come unità territoriali di assistenza primaria, che sta dando ottimi risultati a Motta di Livenza dove si sono aggregati sette medici di famiglia operanti  in spazi interni all’ospedale riabilitativo.

 

* Isola pedonale con pensiline e spazi di socializzazione, una terrazza in legno per valorizzare la riva alberata del Monticano e viabilità limitata ad un unico senso di circolazione. Si presenterà così Piazza Castello, in continuazione ideale con Piazza Grande, una volta realizzato il piano di riqualificazione promosso da Comune. Piano che attende ancora un progetto definitivo, dopo che il concorso d’idee non ha fatto emergere una soluzione ‘vincente’.

 

* Per cinquantadue anni, don Ezio Dal Piva è stato l’amico di tutti, specialmente delle persone in difficoltà che ricorrevano ai servizi dell’Ospedale di Oderzo. Le ha lasciate, con discrezione, nel silenzio della sua stanza. Una folla commossa l’ha accompagnato alla casa del Padre. Riposa ora nel cimitero di Oderzo, città che l’aveva accolto trentenne nel lontano 1957. “Don Ezio lascia un grande ricordo e un debito di gratitudine nella comunità opitergina”, ha detto nell’omelia mons. Corrado Pizziolo, affiancato da mons.  Alfredo Magarotto  che con il ‘cappellano’ dell’Ospedale intratteneva un rapporto di antica amicizia nata in seno alla pastorale della sanità.

 

* Si è spento Enrico Bazzicchetto, 63 anni, imprenditore edile e contitolare della vetreria artistica ‘Henry Glass’, presidente dell’Opera Pia Moro e dell’Unitalsi della Diocesi di Vittorio Veneto. Sull’altare, accanto al Vescovo per la cerimonia funebre, il figlio don Pierpaolo, parroco a San Pio X di Conegliano .

 

* La Stefanel  s.p.a. sente gli effetti della crisi e tratta sui tagli di personale. L’accordo aziendale di risanamento prevede  l’applicazione di 26 contratti di solidarietà, di 31 collocamenti in cassa integrazione straordinaria e di 11 prepensionamenti, a fronte di un programma iniziale di 70 esuberi su 250 dipendenti in forza negli stabilimenti di Ponte di Piave e di Salgareda.

 

* Continua l’offensiva della grande distribuzione e la lotta tra giganti. Dopo l’ipermercato Europa, l’anno scorso, si è trasferito qualche settimana fa il Lidl nella nuova sede  presso la rotatoria all’imbocco della Cadore-Mare.  A breve distanza, è avvenuta l’apertura del nuovo Euro Spin. Nel raggio di poche centinaia di metri  sorgono anche A& O e Crai.

 

* Unanimi i consensi per  la prima esibizione dell’Accademia Corale Opitergium, che ha tenuto il concerto “MusicaIncanto” nel Duomo gremito, offrendo uno stupendo repertorio con musiche di Mozart, Haydn, Duruflé, Sofianopulo e Brisotto.  Alla direzione artistica Claudio Provedel ,  Roberto Brisotto e Lucia Zigoni.

 

* Silvia Marangoni sale sul tetto del mondo con il sesto titolo iridato  di pattinaggio artistico a rotelle ‘inline’. La ventitreenne portacolori dello Skating club, altrettanto nota per l’incarico di ausiliaria del traffico,  si è laureata campione del mondo a Friburgo.

 

 

 

Novembre 2009

FANGO E ACQUA

 

Dopo un violento nubifragio, un fiume di fango travolge la zona costiera di Messina. A Giampilieri, una delle frazioni più colpite, un costone di roccia si stacca dalla montagna e inghiotte case e persone. Una tragedia annunciata che si poteva evitare, secondo molti, provocata dall’abusivismo edilizio. Vengono chiamate in causa responsabilità politiche negli enti locali. Le giustificazioni  fanno forza sul  rischio idrogeologico e sulla carenza di fondi.  Il ponte sullo stretto diventa un tormentone, quasi come le bizze del fenomeno meteorologico eccezionalmente violento.

Ma la tragedia annunciata di Messina rinverdisce i ricordi di altre disgrazie, di Sarno per esempio,  undici anni prima. Nella notte del 5 maggio 1998, una valanga di fango si staccò dalla montagna e raggiunse alla velocità di trecento metri al minuto Sarno ed altri paesi campani, provocando la morte di centosessanta persone la distruzione di centinaia di case.  Volontari scavarono senza sosta in mezzo ai fango per liberare molte vite umane.

La forza delle immagini colpisce ancora e richiama altre sequenza di fango, soprattutto quelle di Firenze, nel 1966. In quell’occasione, la “meglio gioventù”, per riprendere il titolo di un film di successo, giunse nella città d’arte per aiutare a salvare le inestimabili opere che altrimenti sarebbero andate perdute , conquistandosi la denominazione di “angeli del fango”.

Il fango sommerse le contrade a noi familiari, soprattutto Motta di Livenza, Portobuffolè, Gorgo al Monticano, Ponte di Piave dopo che le acque del Piave, del Livenza e del Monticano erano uscite dagli alvei. Ma ritorna la domanda di sempre, se dovesse succedere ancora, saremmo attrezzati o non sono bastati quarantatre anni per correre ai ripari? E per passare dalle emozioni alle soluzioni.

Qual è il risultato di anni di studi e a che punto è la realizzazione dei progetti per i quali il consorzio dei Comuni si mobilitò all’indomani del disastro. Riguardano le dighe di Colle e di Ravedis sull’alto bacino del Livenza e di Falzè sul bacino del Piave. Ad esempio, a quali conclusioni hanno portato le discussioni sull’alternativa tra dighe e casse di espansione? A che punto è il progetto per le casse di espansione nel Prà dei Gai?

Sono domande che investono questioni troppo tecniche e di governo complessivo del territorio, che da anni attendono risposte concordi, per trovare qui un’analisi seppur sommaria.

Ma la difesa del suolo e la tutela del territorio conoscono confini anche più domestici. Parliamo delle piogge  che periodicamente mettono in crisi il sistema di deflusso. Alcuni esempi: via Garibaldi, zona municipio, quartier Brandolini, zona industriale di Camino e Fratta.

Registriamo, intanto, una buona notizia. L’idrovora “Paludei di Fratta” è al nastro di partenza. Il Comune di Oderzo ha infatti approvato il progetto esecutivo finanziato in proprio per 600 mila euro  e la Regione Veneto ha dato il benestare garantendo i restanti 600 mila euro.

E’ inoltre di queste settimane l’accordo di massima per la costituzione di una casa-museo in quella che era la dimora della pittrice Gina Roma, a fronte della cessione da parte degli eredi di un grande appezzamento di terreno nell’area del depuratore di Fratta. A questo punto sussistono le condizioni per l’appalto dei lavori che comporterà la costruzione di un impianto con  capacità di smaltimento delle acque doppia rispetto al manufatto che sorge nei pressi dell’ex discoteca.

Un importante tassello, sul versante politico, arriva dal Consorzio dei Comuni, nato all’indomani dell’alluvione del ’66, con il generoso contributo del maestro Giuseppe Marson, Sindaco di Gorgo al Monticano in quegli anni. Con l’elezione di Firmino Vettori alla presidenza del Consorzio dei Comuni, sembra a portata di mano l’unità che dovrebbe consentire il ricompattamento del comprensorio ed il ritorno di Motta di Livenza e di Meduna che una quindicina di anni fa se andarono sbattendo la porta.

Più di un segnale di disgelo lascia ben sperare.

 

Nella foto, la diga di Colle sul Cellina

 

Brevi  

 

. La ricorrenza del 4 novembre richiama ogni anno la disastrosa alluvione del 1966, che sommerse Firenze e seminò distruzione nei bacini del Piave e del  Livenza.  A distanza di quarantatre anni il governo del territorio rimane una pagina tutta da scrivere. Per fortuna, dopo il fervore iniziale di studi qualcosa si sta muovendo, ma la strada è ancora lunga. Ne parliamo nello spazio dell’approfondimento mensile.

. La posizione di Simone Moreira, la mamma della piccola Giuliana inghiottita dalle acque del Monticano nella sera del 2 settembre, non si è chiarita. Troppi i punti oscuri e le contraddizioni per il tribunale del riesame, che ha convalidato l’arresto della giovane mamma accusata di omicidio. Alla triste vicenda, che ha mobilitato anche la stampa brasiliana, la cronaca sta dedicando da settimane ampi servizi.

. E’ sempre attuale la figura di padre Marco d’Aviano che contribuì alla caduta della dominazione ottomana. Lunga e abile fu, a Vienna,  la sua azione diplomatica alla corte dell’imperatore Leopoldo  I per difendere l’identità cristiana dell’Europa. Il frate, proclamato beato il 27 aprile 2003 da Giovanni Paolo II, soggiornò  nel convento dei Cappuccini ad Oderzo e tenne affollati quaresimali nel Duomo della nostra città. Alla sua riscoperta contribuì sulle pagine del Dialogo il concittadino Arturo Benvenuti, al quale palazzo Moro ha aperto le sale per una retrospettiva che riassume quarant’anni di attività culturale con una produzione artistica di grande respiro nel campo della pittura, della grafica, della poesia, dell’impegno civile.

. Giovanni Cremonese ha esposto  a Prata il meglio della produzione più recente. Per lo più acrilici che gli permettono di dare libero sfogo alla fantasia e ricreano scorci di paesaggio e giochi di luce capaci di far parlare le nature morte. E, mentre accompagna il visitatore, sembra un torrente di montagna che regala   idee ancora in embrione  e progetti  in cantiere avanzato verso un domani che non conosce noia.

. Il sagrato del Duomo si sgretola. Manca purtroppo ancora il  via libera della soprintendenza ai beni ecclesiastici. La circostanza è stata chiarita in consiglio comunale dove si era evidenziato che i lavori annunciati non partono, malgrado il deterioramento della lastre di pietra.

. Porta a porta spinto per i rifiuti: non se ne parla nemmeno per tenere lontana la sgradevole sensazione che la città possa rimanere più sporca. Il sindaco Dalla Libera: “Il servizio funziona bene così, anche per l’azione intensa di controllo da parte dei vigili”.

. Binari caldi sulle linee minori dove pendolari lamentano quotidiani disagi e ritardi. Stazioni abbandonate, ma sui convogli i disservizi sono ancora maggiori. Allargano le braccia gli stessi ferrovieri. La tratta Treviso-Portogruaro non sfugge alla situazione generale e la protesta sale.

. Influenza A: come avverrà la campagna di prevenzione che sta per partire? I primi ad essere vaccinati saranno il personale addetto ai servizi pubblici essenziali, di pubblica sicurezza e di protezione civile, le donne in stato di gravidanza, le persone a rischio comprese tra i 6 mesi ed i 65 anni. Il vaccino non verrà venduto in farmacia ma somministrato gratuitamente dai medici di famiglia e pediatri di libera scelta.

E’ intanto partita la campagna di vaccinazione contro l’influenza di stagione affidata ai medici di base e ai servizi distrettuali.

. Non accenna ad arrestarsi la protesta delle famiglie dei disabili contro la tassa di compartecipazione alla spesa per la frequenza dei centri diurni per disabili: “Se il Tar non accoglie il nostro ricorso arriveremo al Consiglio di Stato”, annunciano i promotori  dell’opposizione al provvedimento contestato.

. E’ operativo dal 12 ottobre il nuovo centro prelievi collocato nell’ex lavanderia del locale complesso ospedaliero, di fronte al fabbricato che ospita l’emodialisi.  Senza problemi di orientamento per l’utenza, peraltro guidata nei percorsi, per favorire l’avvio del servizio.  Per facilitare l’accesso al servizio, è stato ritardato il disco orario nel parcheggio del cimitero e adeguata la segnaletica esistente. 

.Invasione di mosche e di scarafaggi: non se n’erano mai visti tanti. In alcune zone, l’alta temperatura, fuori stagione, ha evidentemente favorito il proliferare dei fastidiosi insetti.

. Piace il nuovo Gazzettino. Dopo centovent’anni di formato ‘lenzuolo’ i lettori hanno dimostrato di aver gradito il passaggio al più agevole formato tabloid. Impennata nelle vendite, alla prima uscita in edicola. In crescita anche i contatti sui sito internet.

. Accompagnati dal vice-presidente della Regione, Franco Manzato, i maestri vetrai veneti hanno fatto visita al sindaco di New York , Michael Bloomberg in occasione del ‘Columbus Day” durante il quale la storia e le tradizioni venete hanno trovato l’evidenza meritata.

. Celebrata ad Oderzo la giornata provinciale dedicata alle vittime del lavoro, una strage silenziosa. Ventitré  i morti nel 2008. Un dato positivo: gli infortuni hanno subito un calo del sette per cento rispetto all’anno precedente.

. Il lampione disegnato dall’arch. Toni Follina, sfrattato temporaneamente su richiesta degli organizzatori dell’Opera in piazza,  trova la via del ritorno. I vertici di Oder II assicurano che le prime nebbie saranno rischiarate dalla sua luce amica.

. Giuseppe Furlan è stato confermato alla presidenza della società Colfranculana. Vice presidenti: Eugenio Luzzu, Stefania Padovan e Stefano Zocchi; cassiere-economo: Franco Padovan; segretario: Angelo Dalle Vedove. La società sportiva e ricreativa, articolata in varie sezioni, presenta anche un interessante sito web curato da Leopoldo Masut.

. Si è fermato il cuore di Bepi Girelli, classe 1920, sacrestano di Colfrancui da sempre e titolare da cinquantasette anni. E’ sopravvissuto di pochi mesi all’amata Palmira. Della chiesa, che custodiva con gelosa premura, aveva fatto la prima casa. La comunità locale lo ricorda ed il Dialogo gli dedica un profilo in altra pagina.

. “Rustignè minaccia la secessione” spara un titolo di cronaca locale che spiega: “Oderzo non ci considera, noi andiamo con Ponte di Piave”. Il grido di protesta dei residenti nella frazione si è fatto sentire all’incontro con la giunta comunale. Rivendicano interventi sulla Postumia, una pista di collegamento con il capoluogo, un viale verso la chiesa, una migliore illuminazione generale ed un minimarket.

. A chi critica l’amministrazione comunale di immobilismo sul fronte degli investimenti, il sindaco Dalla Libera replica: ”Abbiamo 5 milioni 600 mila euro nelle casse comunali senza possibilità di spenderli per non infrangere i limiti imposti dal patto di stabilità”. E intanto non cessa di battere sulla rivendicazione del 20% del gettito irpef che sanerebbe definitivamente i conti della casa comune.

. Vincita eccezionale a Piavon, all’edicola di Daniela Favero e della figlia Sara Bucciol,  nella nuova lotteria “Win for life” (vinci per la vita) che garantisce una rendita di quattromila euro al mese per vent’anni. Inutile la caccia al misterioso fortunato. La rivendicazione con una telefonata al Gazzettino lascia molti dubbi sull’autenticità.

. In apertura del convegno organizzato dalla Diocesi di Vittorio Veneto e dalla Parrocchia di Oderzo,  in occasione delle giornate europee del patrimonio, è  stato riconsegnato un prezioso catastico di fine

 Cinquecento, ritrovato a Gorizia nel corso di una brillante operazione della Guardia di Finanza.

 

 

Ottobre 2009

STORIE DI BAMBINI

 

 

 

 

 

Il condominio più alto di via Mazzini è punteggiato di tricolore, la caserma dei carabinieri espone, come gli altri edifici pubblici di Oderzo, bandiere a mezz’asta. Sei militari sono stati uccisi in Afghanistan, come Giovanni Pezzulo, vittima di un’imboscata il 13 febbraio dell’anno scorso.

La consegna di vestiario e di generi alimentari e l’installazione di generatori di corrente, in un villaggio a circa sessanta chilometri da Kabul, si erano svolte  tranquillamente e nulla avrebbe fatto presagire lo scontro a fuoco che sarebbe avvenuto sulla via del ritorno.

Per i parà della Folgore, i funerali di Stato nella basilica di San Paolo fuori le mura, gremita dalle massime autorità dello Stato in un’atmosfera  attonita,  sono presieduti dallo stesso mons. Vincenzo Pelvi, ordinario militare, che aveva officiato nell’abbaziale dedicata a San Giovanni Battista per il commiato dall’operatore di pace partito dalla caserma Fiore di Motta di Livenza.

Dal dopoguerra ad oggi, sono centotrentotto i morti nelle missioni di ‘pace’, dall’Eritrea in poi. Ma l’Afghanistan è un’altra storia che divide le coscienze. Giovedì 17 l’agguato: un’autobomba kamikaze colpisce a Kabul due blindati Lince. Passano due giorni dall’estremo saluto solenne ed un altro attacco prende di mira una pattuglia di militari italiani nella rischiosissima provincia di Herat: un paracadutista ferito lievemente se la caverà in pochi giorni. L’’indomani altri due feriti lievi.

Fin qui la cronaca di una giornata di lutto, disturbata dalla pioggia e forse da troppa spettacolarizzazione, che aveva invece risparmiato l’addio al maresciallo Pezzulo, in un sabato di febbraio.

A distanza di un anno e mezzo, la tomba, all’ingresso principale del cimitero di Oderzo, è continua meta di persone che sostano in raccoglimento davanti alla foto che lo ritrae sorridente e rassicurante. Alcuni oggetti consegnati alla sua vigilanza raccontano storie personali ed emozioni.

Un altro luogo di Oderzo è meta, da qualche settimana, di un pellegrinaggio laico, dettato dalla pietà verso una bambina di due anni di nome Giuliana che ha perso la vita, in circostanze non chiarite, nelle acque del Monticano. In via Rizzo, la piazzetta delle poste, uno scaffale popolato di pupazzi colorati  e di giocattoli è diventato luogo di scambio e occasione di riflessione sui grandi temi di una convivenza sempre più difficile e della condizione dell’infanzia, sempre più delicata.

E l’immagine della bambina che sorride  sugli annunci  affissi ai muri della città si confonde nel sogno di una coscienza collettiva in cerca di pace con quella del piccolo Simone in braccio alla mamma che, all’aeroporto di Ciampino,  aspetta  sotto il c 130 il papà ritornato  a casa, stanco per il lungo viaggio.

La preghiera del paracadutista, letta in San Paolo fuori le mura da Gianfranco Paglia, oggi deputato, sopravvissuto alla battaglia di Mogadiscio ma condannato su una sedia a rotelle, esprime un totale abbandono difficile da assimilare: “La nostra vita è tua, o Signore”.

Mentre l’ex paracadutista legge, lo guarda Martin, sette anni, basco amaranto calato sugli occhi, che prima della cerimonia si era staccato dalla madre per accarezzare la bara più cara.

Storie di bambini, istantanee  di un’infanzia meno spensierata d’altri tempi.

E proprio per cambiare registro proponiamo un’immagine gioiosa, legata alla scuola appena avviata: l’iniziativa partita  anche nel coneglianese chiamata “piedibus”, l’autobus umano che va a piedi e si muove accompagnato da due adulti, chiamati autista e controllore. Un’iniziativa volta a sensibilizzare al tema della mobilità ecologica, ad ottenere vantaggi sulla salute e a promuovere lo stare insieme.

Siamo cresciuti senza saperlo, ma lo facevamo anche noi. Solo qualche tempo fa.

 

 

Nella foto,  'Piedibus', l'autobus umano, che va a piedi

 

 

 Brevi  

 

* “Vorrei continuare a girare sempre in bici con te”, scrive il padre della piccola Giuliana, di due anni, finita nel fiume Monticano la sera del 2 settembre in circostanze ancora da chiarire. Nella piazzetta delle poste, uno scaffale, pieno di giocattoli e di messaggi,  è diventato  meta di persone mosse da pietà o da semplice curiosità per una storia molto triste che ha colpito la comunità.

*   Firmino Vettori, Sindaco di Gorgo al Monticano al secondo mandato, è il nuovo presidente del consorzio dei Comuni. Succede all’ex primo cittadino di San Polo di Piave, Mario Vendrame, rimasto in carica soltanto per pochi mesi.

*   L’edificio della stazione ferroviaria di Oderzo potrebbe essere ceduto in concessione ventennale dalla Regione al Comune per la cifra simbolica di un euro. A lanciare l’idea è il presidente  Giancarlo Galan, che ha sottoscritto un accordo con Trenitalia in base al quale i Comuni possono ottenere in gestione le stazioni dismesse. Un’intesa da raggiungere entro termini molto stretti, per non perdere… il treno.

*   Quasi unanime il coro di critiche sull’aspetto estetico della nuova sede del supermercato in costruzione nei pressi della rotonda all’imbocco di via Verdi. Sorge in zona classificata commerciale, è stato ricordato, vicino ad una concessionaria auto e ad altre attività. Qualcuno ha invocato la buona regola di aspettare con pazienza ed un po’ di fiducia in chi ha esaminato il progetto, prima di stracciarsi le vesti.

*   Sarà Daniele Pelliciardi il capo delle ronde opitergine, costituite secondo le previsioni del pacchetto sicurezza recentemente approvato. Coordinerà la neonata ‘ Associazione Osservatori Volontari’. Dopo la richiesta d’iscrizione all’albo presso la prefettura,  passerà al vaglio del comitato per l’ordine e la sicurezza e tra qualche mese l’attività di vigilanza potrà iniziare.  Quasi una missione, per il figlio dei coniugi ferocemente massacrati in una notte d’agosto di due anni fa in una villa di Gorgo al Monticano.

*  Sono in calo i prezzi delle case. La rilevazione semestrale dell’osservatorio tecnocasa registra una flessione, sia pure contenuta soprattutto nell’usato, mentre rimangono sostanzialmente stabili gli immobili di nuova costruzione. Secondo la tabella, ad Oderzo, un alloggio nuovo vale dai 1500 al 2100 euro al metro quadro, se costruito in zona centrale, e dai 1200 ai 1500 euro, se in zona periferica.

*   Presentato  alla cantina sociale di Oderzo il progetto “Casa del vino” per promuovere il  comparto vitivinicolo legato alla denominazione di origine controllata Piave, per il quale la Regione ha stanziato 600 mila euro. La Casa del vino, voluta dall’ex sindaco Pujatti sorge al bivio di San Martino, sarà una struttura polifunzionale a servizio del territorio, per iniziative a favore della valorizzazione dei Vini del Piave e della Strada dei vini del Piave. Non è passata inosservata, tra le autorità (il vice-presidente della Regione, Franco Manzato, ed il presidente della Provincia, Leonardo Muraro), l’assenza del Sindaco di Oderzo, a quanto pare non invitato.

*   La stagione registra un crollo dei prezzi delle uve e dei vini. I rossi e i bianchi scivolano verso i minimi degli ultimi anni. Il calo dei consumi preoccupa i produttori e la distribuzione.

*   L’autunno porterà con sé il potenziamento, accanto all’attuale depuratore, dell’ idrovora di Fratta, che coprirà la sicurezza idraulica dell’area intorno all’ex discoteca  Malice ma anche della zona industriale di Camino. Il costo del nuovo impianto, previsto in un milione 200 mila euro, è finanziato per metà dalla Regione e per metà dal Comune di Oderzo.

*   Dietro la bancarella del miele ai vari mercatini gli amanti del biologico non troveranno più Narciso Giacomazzi, nota figura di apicoltore. Per tutta la vita ha coltivato la passione per le api e per il prezioso nettare, diventano un punto di riferimento per il settore.

*   Cambio della guardia al vertice della tenenza dei carabinieri: il comando è stato assunto dal sottotenente  Diego Alessandro , 33 anni, proveniente dal Setaf di Vicenza. Trasferito a Gorizia il tenente Manuel Sacchetto, che nei tre anni di permanenza ha seguito casi giudiziari di rilevanza nazionale.

*   Eleonora Toffoli, portacolori dello Skating club,è la campionessa italiana di pattinaggio per la categoria Fi-hp.

*   “Sequenze visive” è il titolo della mostra personale, dal 3 al 18 ottobre,  dedicata dal Comune di Prata di Pordenone all’artista Giovanni Cremonese.

*   “I musei ecclesiastici in dialogo con il territorio: il museo del Duomo di Oderzo”.  Un interessante convegno di studio ha segnato l’inizio di un percorso finalizzato a entrare in rete con il museo diocesano ‘Albino Luciani’ di Vittorio Veneto e con la pinacoteca ‘Pino Casarini’ di Sacile.

Seguirà, il 24 ottobre, un secondo appuntamento, questa volte su “Le fonti archivistiche: testimonianza della storia che corre”. Tra i relatori, l’arch. Luciano Mingotto al quale è affidato il tema: “La storia ritrovata: sul recupero di catastici cinquecenteschi ”.  Seguirà una mostra documentaria, proprio sui catastici nell’Opitergino, aperta fino al 21 novembre.

*   Il dott. Ignazio Roiter ha ottenuto l’incarico di responsabile dell’unità operativa di medicina generale nel locale ospedale. Specialista in malattie infettive ed in endocrinologia, il nuovo dirigente, da alcuni mesi  facente funzioni, ha maturato un’esperienza ultratrentennale nella struttura trevigiana di Ca’ Foncello. 

Con il fratello Fulvio, che con l’arte fotografica ha saputo raccontare al mondo la magia di Venezia, ha pubblicato  “Una vita per Venezia” e “Un uomo senza desideri” , ripreso da Ermanno Olmi per il documentario  “Terra Madre”.  Ignazio Roiter  è tra gli studiosi più accreditati nella comunità scientifica per quello che ha chiamato in un suo lavoro “L’enigma del sonno”, in cui racconta la storia singolare di una famiglia affetta da una rara forma di insonnia totale che li porta alla morte. A dimostrazione del difficile equilibrio che regola il rapporto veglia-sonno.

*   Il cinema-teatro Cristallo compie sessant’anni, che saranno celebrati con una stagione di prova ricca di proposte. Il primo spettacolo proiettato a metà settembre del 1949 fu ‘La lunga attesa ‘ con Clark Gable e Lana Turner. Nel 1962  dovette fare i conti con l’apertura di una seconda sala, il cinema San Marco, voluto da mons.  Domenico Visintin per offrire pellicole adatte alle famiglie. Da circa vent’anni, la proprietà è passata al Comune di Oderzo, che vi tiene gli appuntamenti più rilevanti sul piano della partecipazione.  Memorabile la seduta d’insediamento della  giunta presieduta da Giuseppe Covre, nel 1993, all’indomani della vittoria della Lega. Due anni dopo, nacque in quel teatro il movimento dei Sindaci del Nordest.

*   Alcune settimane fa si è spento Oderzo Castagnoli, lo storico sindaco di S.Mauro di Romagna, paese natale di Giovanni Pascoli. Oderzo, un nome portato bene, dato che i concittadini ne ricordano il senso del dovere, le capacità, la dedizione, unite alla gentilezza e alla profonda umanità.

 

Settembre 2009

 

AGRODOLCE DI FINE ESTATE

 

 

 

 

 

L’arrivo improvviso del tramonto, accompagnato dal rombo dei trattori diretti verso la cantina sociale al termine di una giornata bruscamente troppo breve, riporta l’atmosfera agrodolce delle sere di fine estate.  Il tempo della vendemmia conferisce all’area del vino rosso, di cui Oderzo fu per qualche tempo capitale, un fascino discreto e regala il profumo del mosto.

Sta prendendo piede  una  vera e propria moda, favorita dal diffondersi dell’agriturismo: la partecipazione alla raccolta  e alla lavorazione dell’uva. Una delle varie iniziative per  promuovere i prodotti  tipici delle nostre campagne.

Settembre  vuol dire anche ripresa della scuola, con il suo carico di novità e di problemi, legati ad una società in cambiamento. Debutta la riforma delle elementari. Al di là delle dichiarazioni di intenti e degli annunci per attirare l’attenzione, la maestra unica resta un modello teorico. Si parla piuttosto d’insegnante prevalente, mentre i moduli – che hanno vivacizzato un’epoca  – sembrano avviati al declino. Costi, riduzioni di cattedre:  è il ritornello di ogni settore che deve fare i conti con l’oste. Vale anche per l’università che ci si illudeva di trovare sotto casa, con un’offerta illimitata e ai confini della realtà. Persiste purtroppo il divario fra offerta e domanda del mercato del lavoro che cerca un operaio specializzato e trova invece un comunicatore.

Per il governatore della Banca d’Italia, Draghi,il peggio della crisi è passato e nel 2010 inizierà la ripresa, ma ci sono ancora aziende a rischio. Gli fa eco, su questo punto, il ministro Sacconi che parla di autunno freddo per l’occupazione. Tutti sembrano concordare sulla necessità di riforme strutturali e di una maggiore flessibilità. Chi si trova a misurarsi con la stabilità del posto di lavoro sa quanto delicato sia il momento per molte imprese in difficoltà. Il piano di rilancio della Plastal, salva dal fallimento,  consente agli oltre seicento  dipendenti del complesso di via Verdi e ai tanti lavoratori dell’indotto di guardare avanti con una certa serenità.

Girando pagina, le cronache di agosto, funestate dallo schianto, nei pressi di Cortina, del ‘Falco’ del 118 nel quale sono morti quattro operatori sanitari,  richiamano l’attenzione su un’organizzazione preziosa come il capillare Servizio emergenza e urgenza, intervenuto con un’ambulanza dell’ospedale di Oderzo e con l’elicottero partito da Treviso, che ha salvato  un artigiano di Roncadelle, punto da una vespa, da shock anafilattico dall’esito prevedibile. Un servizio altamente qualificato, svolto con competenza e senza rulli di tamburo, che troverà tra alcuni mesi  supporto in un pronto soccorso adeguato alle esigenze.

Rimanendo in tema, è tipica della stagione che sta per iniziare, l’arrivo dell’influenza, alla quale si guarda quest’anno con una punta di preoccupazione. Per alcuni studenti opitergini, colpiti durante una vacanza studio nel Regno Unito, l’influenza  suina si è risolta senza ricovero ospedaliero, nel giro di una settimana.

Poiché la malattia è stata classificata, per diffusione,  come pandemia, le autorità sanitarie stanno prevedendo, come avvenne per la campagna antimeningite, una vaccinazione di massa che potrà coinvolgere in due fasi fino al quaranta per cento della popolazione, cominciando dagli addetti ai pubblici servizi e dalle persone a rischio.

Solo qualche settimana fa, furoreggiava  il dibattito estivo che ha mischiato produttività e gabbie salariali, dialetto a scuola e inno nazionale, immigrati clandestini e ronde, in un imbevibile frullato che confonde le previsioni del tempo con l’oroscopo di Branko. Adesso, si torna alla vita vera. Quotidiana.

 

Nella foto,  la banda cittadina

 

 

 Brevi  

 

*  La ripresa dopo le ferie dovrebbe essere il periodo propizio per una schiarita, dopo la presentazione a fine giugno di un piano di salvataggio in attesa del compratore. ‘Prima’, un’azienda con 1200 dipendenti e diversi stabilimenti in Italia e all’estero, è il soggetto che ha dimostrato  di avere le migliori credenziali per entrare come socio in Plastal, rilevando di fatto l’azienda. A garanzia dell’operazione, i sindacati sono stati ammessi nel gruppo dei creditori per rappresentare il personale.

 

*  Via libera alle “ronde” contemplate dal pacchetto sicurezza, recentemente varato dal Parlamento. La Giunta comunale ha formalmente istituito il servizio di volontariato dei cittadini con l’obiettivo della sicurezza, dando mandato al comandante della Polizia Locale di predisporre un piano operativo e al segretario comunale di raccordarsi con la Prefettura. “E’ importante seguire quanto prescrive il decreto”, puntualizza il Sindaco Dalla Libera, che preferisce parlare di ‘volontari’. “Non devono essere iscritti a partiti o movimenti politici ed è preferibile che abbiamo prestato servizio nelle forze dell’ordine”. Critica l’opposizione: “Bastano i vigili urbani” (Lega); “Sono iniziative estemporanee” (Pd). Il calendario: a  settembre si svolgeranno i colloqui di selezione, quindi i corsi di formazione. Tra le persone che hanno espresso la propria disponibilità, Daniele, il figlio di Guido e Lucia  Pelliciardi, massacrati a fine agosto di due anni fa nella villa Durante di Gorgo al Monticano.

 

I quattro tigli tagliati in via Gasparinetti, nei pressi della casa albergo erano malati e pericolosi per l’incolumità pubblica. La precisazione arriva in risposta alle proteste di alcuni residenti della zona.

. Superati i limiti per le emissioni acustiche di notte: l’Arpav sanziona l’Oleificio Medio Piave per rilevazioni effettuate in febbraio ed in aprile. In agosto sono intervenuti i carabinieri per un versamento anomalo nel fiume Lia, seguito a distanza di poche ore da odori nauseabondi che hanno reso irrespirabile l’aria già micidiale per l’afa di agosto.

 

*  Secondo una ricerca del Censis, una famiglia su dieci ricorre a badanti per assistere in casa i propri anziani. Provengono per lo più dall’est europeo. Una norma speciale del pacchetto sicurezza entrato in vigore da qualche settimana prevede per la regolarizzazione della loro posizione, da richiedere entro il 30 settembre, un contributo di cinquecento euro a carico del datore di lavoro.

 

*  Nessun aumento per le tariffe del trasporto scolastico comunale nemmeno per l’anno 2009-10. Una scelta mirata ad andare incontro alle famiglie, si sottolinea a Ca’ Diedo, visto che l’amministrazione comunale si è accollata i costi aggiuntivi, come l’acquisto di un nuovo scuolabus.

 

*  L’ospedale di Oderzo si aggiudica tre bollini rosa del ministero della Sanità, in base ad una serie di requisiti che confermano l’attenzione alla donna, all’interno di un progetto promosso dall’osservatorio nazionale sulla salute della donna. Soddisfazione ha espresso il direttore generale dell’Azienda sanitaria n. 9 che ha ottenuto altri due bollini per l’ospedale di Treviso.

 

*  E’ diventata legge la norma che modifica i parametri fissati per l’arruolamento dei congiunti delle vittime di missioni di pace (165 centimetri per gli uomini e 161 per le donne). Per il gentil sesso, l’altezza minima richiesta è ora di un metro e cinquanta, proprio per venire incontro al desiderio pubblicamente manifestato da Giusy Pezzulo davanti alla bara del padre, caduto in un’imboscata in Afganistan il 13 febbraio 2008.

 

*  Maurizio Dalla Torre, trentasettenne ingegnere, sostituisce in consiglio comunale il dimissionario Raffaele Musacchio, già eletto negli anni ’70. Dalla Torre  è vice-presidente della Fondazione Oderzo Cultura e contribuì alla nascita della lista Cittadini Uniti.

 

*  Morago  espone alla Casa Cima di Conegliano, dal 5 al 27 settembre.

 

*  Pennellate opitergine: gli artisti locali hanno vinto la loro battaglia per avere accesso a palazzo Foscolo. “Una mostra etica, oltre che culturale”, ha sostenuto la curatrice Amalia Forcina. Sono cinquantaquattro gli artisti, dai più affermati - come Franca Faccin - agli emergenti che hanno presentato, dal 5 luglio al 2 agosto, le loro opere nelle sale dell’edificio che ospita la pinacoteca Alberto Martini.

 

*  Continua a Ca’ Lozzio,  fino al 18 ottobre, la mostra di Piero Casonato intitolata “Cento personaggi e un fotografo”.

 

*  Hanno raggiunto il secolo di vita Margherita Zanutti (104 anni), Costantina Polesello (101), Giuseppe Fregonese (101) e Valerea Vanni  (100). Altri, per le condizioni di salute, non hanno potuto intervenire alla cerimonia organizzata a Ca’ Diedo per festeggiare l’ambito traguardo.

 

*  Per evitare il pignoramento delle attrezzature in un momento della stagione così delicato per l’attività, la Cantina Sociale ‘Opitergium’ ha preferito pagare l’Ici contestata per gli anni dal 1995 al 1998. Una decisione sofferta per il presidente Vanino Negro, che ricorda come la quasi totalità delle cooperative agricole italiane siano esclusa dall’assoggettamento  e sottolinea la massima apertura dimostrata in mille occasioni dall’azienda verso il territorio, all’insegna di una serena convivenza, visibilmente compromessa.

 

*  Serranda definitivamente abbassata sullo storico panificio Catto. La fragranza del pane appena sfornato inondava l’intero isolato attorno al ponte di Gattolé ed invitava a fermarsi davanti al bancone pieno di ogni ben di Dio.

 

*  Non ha fatto vincere  i centoquaranta milioni di euro che hanno deliziato un paesino della Toscana. Un colpo da quarantatre mila euro al Superenalotto ha comunque dato qualche giorno di notorietà al titolare della ricevitoria Tuttigiochi di via Maddalena, Zeno Squararotti.

 

*  Non succede di frequente che le cronache debbano occuparsi di un atto di onestà. Protagonisti due extracomunitari che, ritrovato davanti il poliambulatorio di via Luzzatti un portafoglio con soldi, carte di credito e assegni, lo hanno consegnato al personale di servizio perché fosse restituito al legittimo proprietario.

 

*  Si è trovato niente meno che su ‘Facebook’ il Sindaco avv. Pietro Dalla Libera, che non aveva commissionato ad alcuno la sua presenza sulla comunità virtuale più popolare. Anche se i dati pubblicati erano esatti, il primo cittadino non ha gradito. Le indagini condotte dalla Polizia Postale e dalla Guardia di Finanza, in seguito alla denuncia, hanno portato all’individuazione del responsabile verso il quale l’autorità procederà malgrado il perdono annunciato per quello che rimane comunque un furto d’identità.

 

Luglio 2009

 

MUMMIE E GAZZELLE

 

 

 

 

E’ sempre notte prima degli esami di maturità, che non finiscono mai. Quest’anno, alla prova d’italiano, sono stati estratti temi ritenuti facili ma rischiosi: oltre all’amore e ad internet, il rapporto tra creatività ed innovazione,  lo sviluppo della cultura giovanile, il muro di Berlino, a vent’anni dal crollo, e l’Unità d’Italia, un tema ancora caldo dopo cento cinquant’anni.

Un’Italia spaccata in due,  preoccupata per il futuro,  dicono le consultazioni  per il parlamento europeo e per i referendum sulla legge elettorale. Spaccata o solo rotta?  A giudicare dall’affluenza alle urne, è legittimo pensare che il popolo sovrano si sia stancato di essere interpellato per non essere ascoltato (senza entrare nel merito, ricordate  la privatizzazione della Rai, l’abolizione del ministero dell’agricoltura, il finanziamento pubblico dei partiti?);  più semplicemente,  non apprezza che si spendano pubblici denari sapendo in anticipo, come succede da quattordici anni, che la chiamata non raggiungerà neanche lontanamente il quorum del cinquanta per cento più uno. Oltretutto per supplire ad una funzione riservata ad una classe politica distratta ed affaccendata in altre cose.

Cosa dovrebbe sapere l’uomo della strada se sia meglio attribuire il premio di maggioranza al partito o alla coalizione? Se le candidature in più circoscrizioni siano una stortura del sistema o un test di gradimento che non ha niente di scandaloso?

Nella  consultazione  per l’Europa, si sono presentati due opitergini  su tre e, per i referendum, un cittadino  su sei. Un segno evidente di disaffezione o quanto meno di disagio, se non di aperta protesta. Comunque una sconfitta del sistema.

A proposito di sconfitte, la cronaca delle ultime settimane propone l’uscita di scena dell’Italia dalla ‘confederations cup’, disputata in Sudafrica che ospiterà i mondiali l’anno prossimo e nel quale i giocatori della rappresentativa nazionale sono soprannominati ‘bafana bafana’, assonanza che richiama vagamente un ritmo di  danza etnica.  Vestiti in divisa azzurra firmata, i nostri ragazzi (è l’equivalente di quell’espressione zulù) si offendono e fanno silenzio stampa se qualcuno osa definirli “mummie” per la lentezza delle azioni e la scarsa lucidità della difesa.  Il ricco vocabolario sportivo può sempre offrire i sinonimi  di “bollito” o di “brocco”. Poco male se gli ingaggi non fossero milionari.  E ancora di più se la brutta lezione servisse a qualcosa. Qui, si giustifica Lippi, serve ricostruire il calcio italiano, non solo la nazionale. Altro che crisi dell’economia mondiale, l’industria del calcio respira ancora, accontentiamoci  anche se non abbiamo vinto.

Per fortuna nostra e premio di consolazione da non sottovalutare, dopo due anni di promozione, la squadra dell’Opitergina  calcio è ritornata nel campionato di eccellenza, vincendo il testa a testa con il Vittorio Veneto.

Registriamo un’altra soddisfazione, la riuscita della prima edizione del torneo organizzato presso gli impianti sportivi di Piavon dalla consulta per l’immigrazione, che opponeva le rappresentative dei cinque continenti. Nella prima semifinale il Comune di Oderzo ha battuto l’Asia per due a uno; nella seconda semifinale l’Africa ha superato l’Europa ai calci di rigore; la finale ha salutato il trionfo dell’Africa che ha battuto l’Oderzo per uno a zero.

Dopo le premiazioni, la manifestazione si è trasformata in una festa proseguita fino a tarda sera. La gente ha ballato ai ritmi di musiche tradizionali africane e indiane.  Se non è calcio giocato questo.

Nella foto,  ultimo giorno di scuola

 

 

 Brevi  

 

*  Snobbati  clamorosamente i tre quesiti referendari sulla riforma elettorale, premio di maggioranza e candidature multiple. Risponde infatti  all’appello soltanto il 16% dei cittadini residenti , nella stragrande maggioranza (87%)a favore dell’abolizione delle norme contestate: un segnale, la bassa affluenza, del disagio che serpeggia e della limitata fiducia verso le istituzioni. Ne parliamo nello spazio dell’approfondimento.

* Due settimane prima, il 6 ed il 7 giugno, alle elezioni europee si erano presentati alle urne il 63% degli aventi diritto. In concomitanza con le europee, si era svolta la consultazione amministrativa in alcuni Comuni della zona.  A Chiarano, vittoria schiacciante per il sen.  della Lega Giampaolo Vallardi; a Gorgo al Monticano, secondo mandato per  l’unico candidato, Firmino Vettori, che fu suo vice prima dell’esperienza chiaranese; conferma ancora per Giuseppe Vizzotto a Mansuè, che può contare sulla collaborazione dell’ex parlamentare e primo cittadino di Oderzo, Giuseppe Covre; a Meduna di Livenza, grande soddisfazione per Marica Fantuz, ispiratrice del Comitato per Meduna in Friuli Venezia Giulia, alla quale si spalancano nel giorno del trentesimo compleanno, le porte del municipio.

* Ore d’incertezza  nella vertenza per la Plastal, oggetto di concordato preventivo, che a conti fatti comporta settantacinque esuberi, dopo la  dichiarazione di bancarotta da parte della casa madre svedese ed il conseguente tentativo di cessione del lo stabilimento. Durante la faticosa trattativa con la dirigenza, le organizzazioni sindacali hanno respinto la proposta  di cambiare turno, almeno fino a quando non si sarà chiarezza sul futuro. 

* Progetto di riqualificazione dell’ampio giardino, all’italiana, di palazzo Saccomani, sede di rappresentanza del  Comune, forse più noto come Ca’ Diedo, dal lungo portico a colonne bugnate, realizzato dall’architetto Giorgio Massari. E’ all’area compresa tra via Gasparinetti, via Mazzini e via Garibaldi che il Comune ha riservato il progetto di riqualificazione del giardino frequentato da mamme con bambini, ragazzi, persone in cerca di un angolo di serenità e di verde.

* Premio cultura 2009 al poeta Antonio Castellan, per quasi quarant’anni insegnante di lettere alla Scuola Media “Amalteo” al quale riserviamo, in altra pagina, un’intervista. La cerimonia è avvenuta nella serata conclusiva dell’anno sociale del Lions club, al termine della quale è avvenuto anche il passaggio del martello dalle mani di Roberto Paneghel  a  quelle di Domenico Tonello.

* Inaugurato, dopo una messa solenne, il restauro della chiesetta dedicata a San Bernardino eseguito a spese della pro-loco dopo l’incendio avvenuto lo scorso dicembre. Nel 2010, in programma la tinteggiatura della facciata ed il rifacimento del pavimento.

* La provincia di Treviso con le sue tre Aziende sanitarie ha registrato l’anno scorso oltre duecento settantasei mila accessi al pronto soccorso. Quasi centomila riguardano l’ospedale di Treviso, ventunomila il pronto soccorso di Oderzo.

* Dopo diciannove stagioni ed oltre settecento partite, Marco Fioretti, ala guardia, classe 1971, chiude l’avventura in maglia biancorossa del Basket Oderzo, iniziata nel lontano 1990, quando il suo compaesano Luciano Valerio lo chiamò a giocare ad Oderzo.

* Approvata all’unanimità dal consiglio comunale la mozione presentata dal partito democratico, nella quale si invitavano i Sindaci a sospendere il provvedimento che obbliga le famiglie dei disabili a versare un contributo per la frequenza dei centri diurni.

*  Lotta alla zanzara tigre: è l’obiettivo dell’ordinanza emanata dall’avv. Pietro Dalla Libera per contenere l’infestazione del fastidioso insetto, che prevede interventi ad ampio spettro.

* Progetto per rifare la pavimentazione di via Umberto I e del centro storico. L’obiettivo è di risolvere il problema dei cubetti dl porfido fuori posto per il passaggio soprattutto delle spazzatrici.

* L’avv. Francesca Ginaldi è il nuovo presidente dell’Istituto Musicale Opitergino. Succede nella carica a Luca Clapci.

*   Hanno tirato un sospiro di sollievo gli amici dell’Opitergino, reduci di una battuta di caccia in Patagonia ,che  sono incappati nella  violenta perturbazione che qualche ora più tardi ingoierà l’Airbus precipitato nell’Atlantico con duecento ventotto fra passeggeri ed equipaggio. 

* Evento culturale a Palazzo Foscolo, in concomitanza con la mostra dedicata alla opere di Augusto Murer “Storie e tre mani”, aperta fino al 28 giugno. Tra gli ospiti delle serate, uno scoppiettante Mauro Corona, scalatore, scultore e scrittore di Erto, noto al grande pubblico per le sue descrizioni dell’ambiente e per le sue denunce sul Vajont. Tra le opere più lette, “Le voci del bosco” e “Il volo della martora”.

* Il risparmio energetico  siede sui banchi di scuola. L’intervento  di risparmio energetico, affidato al consorzio energia Veneto Cev , interesserà infatti la scuola elementare Parise e rientra nell’iniziativa”Mille tetti fotovoltaici su mille scuole”. L’operazione non graverà sulle casse comunali.

* “La mia prigione bianca” è il cortometraggio, con il quale il liceo linguistico Scarpa si è aggiudicato il primo premio al concorso “Oblò movie –  vite in corto” promosso dall’Azienda sanitaria con l’obiettivo di coinvolgere i cinquecento studenti delle scuole superiori dell’opitergino-mottense in un progetto  formativo. Quattro i temi in primo piano: sessualità ed affettività, handicap, salute mentale ed incidenti stradali.

* Scene di rovine e di misticismo, luogo di beatitudini e di violenze: la tradizione cristiana regala miti e simboli di potente suggestione. In occasione della rievocazione storica, Oderzo ha ripercorso un itinerario musicale di enorme fascino. L’atmosfera è quella dell’epoca di Gregorio Magno. Il canto delle origini è affidato alla Schola Aurea Luce del maestro Renzo Toffoli. Voci soliste di Tamara Soldan, Vania Soldan, Dario Buoro e Leonardo Parcianello.

* Paura sull’autostrada A 4 nei pressi di Cessalto, dove un anno fa si è scatenato l’inferno. Questa volta solo cinque feriti e tanta paura per un’autocisterna carica di gas. Per ore,  le strade dell’Opitergino, invase da interminabili colonne di mezzi pesanti, hanno conosciuto il caos.

* Caterpillar fa tappa al Becco Giallo, con Massimo Cirri, noto conduttore della popolare trasmissione radiofonica di Radiodue, che ha raccontato la sua venticinquennale esperienza in un centro di salute mentale a Milano. Stuzzicato dalla compagna di studi Lia Faravelli, ha descritto a modo suo il malessere di un mondo in cerca di sollievo, possibilmente di risposte, o paradossalmente in cerca di niente.

* La discoteca ex 181,5, che diventò poi Mixer e Malice e a cavallo degli anni Ottanta e Novanta fu un vero luogo di culto per i giovani della zona e non solo, è stata demolita per lasciar spazio ad un complesso residenziale. Passarono in quel locale ospiti d’eccezione come Ornella Muti, Amii Stewart, Patty Pravo, Alberto Castagna, Alberto Tomba, a manche Biagio Antonacci, Valeria Marini e Teo Teoccoli..

* La biblioteca come luogo di riferimento culturale sta crescendo. Lo dimostrano i numeri: i prestiti di libri agli adulti, ad esempio, sono passati dai 1570 del 2006 al 3670 del 2008. Le nuove postazioni informatiche consentono l’accesso gratuito ad internet a chi abbia esigenze di ricerca e di approfondimento. Il  tutto favorito da un clima sereno e dalla collaborazione offerta dal personale della Fondazione Oderzo Cultura.   

* Con una breve cerimonia, davanti al crocefisso affisso proprio nel salone d’ingresso, è stato benedetto il nuovo municipio, alla presenza del Sindaco della città, degli assessori e del personale, sede di tutti i servizi comunali, mentre Ca’ Diedo funge da sede di rappresentanza. 

+ Spostato in occasione della rappresentazione della Traviata il lampione disegnato dall’arch. Toni Follina che tanto ha fatto discutere nell’ultimo decennio.  E con le antiche fiere della Maddalena, ricco programma di musica, colori, moda e sapori. Dalla gastronomia al teatro con fiera degli uccelli,  tombola e fuochi d’artificio finali, come vuole la tradizione.  

 

 

 

Giugno 2009

 

PETALI DI ROSA

 

 

 

«Il progetto dell’arch. Toni Follina per la ristrutturazione di piazza Vittorio Emanuele fa discutere animatamente. Poiché riguarda il luogo più importante di aggregazione spontanea, il dibattito si fa incandescente. Sorge un comitato di opposizione che lancia magliette, indossate da splendide ragazze,  che riportano  il disegno della piazza e la scritta ‘Mi piace così’». Giugno 1989, iniziava l’estate dell’anno del crollo del muro di Berlino e trovava  spazio per la prima volta, in questa rubrica, il momento di riflessione sul tema del mese.

A distanza di vent’anni, nessuno mette in discussione la funzione della piazza, nessuno si formalizza più sulla sua intitolazione, nessuno ha dubbi sulla bontà del cospicuo investimento.

Per apprezzarne la funzione, basta un colpo d’occhio in una giornata come la rievocazione storica, che rispolvera l’Opitergium del dominio romano o una domenica all’insegna dello sport, quando si mischiano divise d’epoca di bersaglieri e casacche colorate di sportivi delle varie discipline. In piazza fanno colore perfino le bancarelle delle associazioni di volontariato che di solito agiscono nel più assoluto silenzio, trasmettendo calore e vicinanza a chi ha bisogno.

Maggio ha portato in Provincia il Giro d’Italia del centenario, che propone con fantasia profumi  e sapori di questa terra dalle mille risorse. Sul piccolo schermo, cresciuto  anch’esso, le colline del prosecco sembrano ancora più accoglienti, con le tinte della primavera e la  dominante del rosa. Un felice connubio tra cultura e territorio, tra sport e piaceri della tavola.

La cronaca, più o meno rosa, di maggio ha  riportato vicende private dai risvolti pubblici e messo  in discussione lo stile del servizio alla comunità, scatenando un dibattito favorito dalla consultazione elettorale a sprint lanciato.

Per un giorno, il  Giro ha fatto dimenticare la crisi del mercato globale,  la cassa integrazione dei grossi complessi , l’arrancare delle attività a conduzione familiare. Un tessuto produttivo che riusciva a dare occupazione a tutti, in  una  società ‘multietnica’  a prescindere dai  proclami fatti sotto l’occhio compiacente delle telecamere. Nel Veneto abituato all’emigrazione, si  avverte a pelle  lo stridore del respingimento indiscriminato di disperati, prima ancora che si pronuncino l’Europa e l’Organizzazione delle Nazioni Unite, o che faccia la voce grossa la stessa Chiesa.

Per guardarci in casa, se il terremoto d’Abruzzo ha segnato un importante momento di solidarietà nazionale, è comprensibile che i sentieri della ricostruzione siano più faticosi. Resta da sperare che la chiamata a raccolta dei grandi della terra non assuma le caratteristiche della politica spettacolo che mischia veline e veleni  e confonde lacrime e dolore.

Di questo passo, il pericolo è di allargare il fossato – si diceva un tempo – tra paese legale e paese reale. Si è giunti al punto che non si riesce più a capire la differenza tra realtà e finzione, specie oggi che imperversano i ritocchi estetici ed i reality.

Anche a livello locale, è evidente l’insicurezza che investe il corpo sociale e rischia di spingere chi ha la responsabilità delle scelte  ad assumere decisioni dettate da pressioni o dalla ricerca del consenso. Un rischio ancora più forte  quando si tratta di disegnare lo sviluppo di una comunità, di trovare l’uscita dal tunnel della recessione o di esorcizzare paure di un domani dal tempo incerto.

Capita ogni volta che si discute delle sorti di un complesso industriale o di un settore in crisi, che ci si misura con scelte urbanistiche cariche di riflessi sulle attività commerciali, o più semplicemente che si tratta di tirare da una parte o dall’altra la coperta corta delle risorse disponibili.

Il risultato è sempre lo stesso, quello di scontentare qualcuno. Succedeva anche vent’anni fa.

 

(Nella foto,  la zona del ponte sul Monticano, ieri e oggi)

 

 

 Brevi

  

* Maggio da solleone, per la temperatura fuori stagione  e per il clima sociale, reso  incandescente dalla competizione elettorale e dai toni accesi del confronto politico. Cronache rosa e Giro del centenario sono gli stuzzichini della nostra riflessione mensile del  ventennale.

 

* Per il quinto centenario dell’Apparizione della Madonna a Giovanni Cigana, avvenuta a Motta di Livenza il 9 marzo 1510, è mobilitata l’intera città. Si annuncia un ricco programma di manifestazioni. Tra gli eventi più attesi, una possibile visita del Papa al Santuario della Madonna dei Miracoli. I bene informati  sembrano non avere dubbi.

* “Basta con i conflitti in Terra Santa”, ha esclamato Benedetto XVI durante un pellegrinaggio dal grande significato simbolico oltre che religioso. Nello storico viaggio si è incontrato con mons. Giacinto Marcuzzo,  partito dal nostro istituto S. Pio X ed oggi vescovo di Nazaret. Il Papa ha dedicato l’omelia della cittadina in cui crebbe Gesù  alla famiglia e alla missione pacificatrice dei bambini, inaugurando il Centro internazionale della famiglia.

 * Con qualche colpo di coda, sembra passata la paura dell’influenza suina.  Forza di convinzione degli argomenti  del ministro dell’agricoltura Zaia, e dei suoi colleghi di governo, o parole chiare dei virologi? Probabilmente merito di entrambe le categorie.

* In occasione del salone del mobile di Milano, il concittadino presidente del settore legno-arredo di Unindustria Treviso e di Federlegno triveneto, Antonio Zigoni, intravede segni di tenuta: “Il flusso di visitatori fa ben sperare”. Dal palco della festa dei lavoratori, il sindacato avverte “Abbiamo esaurito le ore di cassa integrazione ordinaria, resta la cassa integrazione speciale”. Dal Quartier del Piave all’Opitergino, il settore fatica ad andare avanti. E nella Sinistra Piave la disoccupazione sale al cinque per cento. Un licenziato su tre è straniero.

* Torneo etnico agli impianti sportivi di Piavon promosso dalla neonata consulta degli immigrati. Quattro le formazioni in campo: l’Europa, con giocatori rumeni, albanesi e moldavi; l’Africa, con senegalesi, nigeriani e marocchini; l’Asia con tanti indiani, più esperti giocatori di cricket che di calcio; infine una rappresentativa del Comune di Oderzo con amministratori, tra i quali lo stesso Sindaco, Pietro Dalla Libera, e dipendenti. La finale è stata vinta dall’Africa che si è imposta per uno a zero sulla squadra opitergina.

* Alla Plastal, travolta dal fallimento della casa madre svedese, il commissario liquidatore nominato dal tribunale - dott. Sante Casonato - incontra le maestranze.  La soluzione prospettata nel piano di concordato preventivo prefigura il passaggio ad una società di nuova costituzione di tutto quello che costituisce l’attivo dell’attuale azienda, cioè gli stabilimenti, i macchinari, i brevetti, i marchi, il know how, ed il personale. La nuova Plastal verrebbe totalmente controllata dalla vecchia società. In sede di esecuzione concordataria, le partecipazioni saranno trasferite al principale creditore svedese. Per il resto, si vedrà.

* Una boccata d’ossigeno potrebbe  arrivare al complesso di via Verdi, sull’onda dell’accordo Chrisler-Fiat e degli sviluppi della trattativa per l’acquisto di Opel, dai quali la produzione di componenti per il settore auto dovrebbe risentire positivamente.  Si respira aria di ottimismo sulla continuità produttiva, incoraggiata da ordini e progetti a lungo termine. Più cauti i sindacati: “Vogliamo vederci chiaro”.

* I numeri del risanamento dell’azienda. Sono novantacinque i dipendenti in esubero alla Plastal di Oderzo, in maggioranza fuori da un diretto collegamento con la linea di produzione. I settori più colpiti dal piano di ristrutturazione sono l’area  commerciale e la ricerca e sviluppo, per i quali si profila il ricorso agli ammortizzatori sociali, partendo dalla cassa integrazione straordinaria.

* Il federalismo fiscale è legge: attribuisce autonomia fiscale agli enti locali, Regioni, Province e Comuni, e compartecipazione all’imposta  sul valore aggiunto e all’imposta sui redditi delle persone fisiche. Per tutti i livelli di governo il sistema applica, per i servizi di base, un criterio di costi standard al posto della spesa storica. Istituisce un fondo perequativo a favore dei territori a minore capacità di reddito.  Prevede infine nove città metropolitane: Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Bari, Napoli e Reggio Calabria.

* Dopo un anno sabbatico, Bepi Covre riparte da Mansuè, suo comune di  residenza, per dare una mano al sindaco uscente Giuseppe Vizzotto. A chi lo provoca bonariamente, replica “Non ho il tarlo della politica, ma solo spirito di servizio alla comunità”. Un modo per ricambiare gratitudine ad un territorio che ha dato tanto all’ex parlamentare leghista. A distanza di una ventina, o quasi, d’anni dalla prima esperienza sui banchi del Comune di Motta di Livenza, vive questo momento come un rimettersi in gioco. E conclude: “Non sono un dopato della politica, Mansuè è il paese dove abito”.

* Cade da un’impalcatura di quattro metri e si ferisce gravemente in un cantiere di Monastier. Claudio Baldissin avrebbe dovuto essere presente poche ore dopo al processo d’appello per la morte della moglie, Graziella Barbiero.  L’assise d’appello ravviserà un concorso di responsabilità  quanto meno nell’occultamento delle prove, che era stato escluso in primo grado. 

* In riva al Monticano, a due passi dal nuovo Foro Boario, sale la protesta dei residenti nella zona di via Donizetti invasa da ratti, nutrie e gatti randagi: “L’area va bonificata”, reclamano gli abitanti sul piede di guerra.

* Nessuna rotatoria a Rustignè e asfaltatura rinviata in diverse vie, posticipata la ristrutturazione di Ca’ Diedo e dell’altare della patria. Queste le principali operare bloccate dall’amministrazione comunale per lasciar spazio all’adeguamento antisismico delle scuole elementari Dall’Ongaro sulle quali divampa peraltro la polemica per un bando di gara nato male e contestato dall’ordine degli ingegneri. Critico il partito democratico sulla scelta di destinare l’ingente somma di due milioni duecento mila euro al recupero di un complesso che denuncia tutti i suoi quarantacinque anni.

* Si allarga il perimetro del centro storico e, facendo leva sulla denominazione di città d’arte, il commercio apre i suoi negozi durante le festività. Una decisione sofferta del consiglio comunale, lungamente discussa in commissione, e maturata dopo un’interminabile riunione dei capigruppo.

* Bandierine tricolori per l’intitolazione a Rino Erler- che fu capitano di fregata ed eroe del mare nell’ultima guerra mondiale - della calle tra palazzo Amalteo e la sede di Unicredit. 

* Un appartamento di via Maddalena  in vendita. L’agente immobiliare apre la porta per mostrare l’alloggio ad un possibile acquirente. In camera da letto, trova una persona che dorme. In realtà, Roberto Bucciol, proprietario settantacinquenne residente in Francia  si era assopito per sempre nel sonno.

 

 

Maggio 2009

 

TESTA O CROCE

 

 

 

 

Settimana di passione per l’Abruzzo: alle 3.32  del 6 aprile, una violenta scossa distrugge il centro storico dell’Aquila ed alcuni Comuni dell’hinterland. L’attività sismica era iniziata a metà dicembre con lievi scosse, prolungate in maniera sempre più preoccupante nelle settimane successive, fino alla botta devastatrice nel cuore della notte. In pochi attimi crolla la prefettura, è dichiarato inagibile l’ospedale inaugurato pochi anni prima, vengono sepolti sotto le macerie diversi universitari alloggiati nella casa dello studente. La conta finale dei morti porterà a circa trecento tra grandi e piccoli. Rimarranno  impresse nella memoria collettiva tutte quelle bare allineate per l’estremo saluto.

A poche ore dalla scossa del lunedì santo arrivano i soccorsi; prendono a scavare i vigili del fuoco; si mobilitano la protezione civile, le forze dell’ordine e le associazioni di volontariato; si accendono i riflettori delle televisioni di mezzo mondo; intervengono le più alte cariche dello Stato, dal Presidente del Consiglio al Presidente della Repubblica; prega il Papa che preferisce attendere per portare di persona il conforto della fede.

Non mancano le polemiche, non tanto sui soccorsi quanto piuttosto sull’opera di prevenzione e sulle responsabilità del disastro. La tivù svolge un ruolo importante con scivoloni all’insegna della spettacolarizzazione del dolore. Un commosso Vespa ed il polemico Santoro combattono la guerra degli ascolti e del gradimento, opposti al  Grande Fatello e agli Amici di Maria. La gara di solidarietà, nella quale la Marca trevigiana fa la sua parte, rischia di finire in secondo piano travolta dall’overdose d’informazione che minaccia di schiantare anche il più volonteroso dei teleutenti.

La storia, in termini rapportati ai tempi nuovi e alla variegata opinione pubblica, ripete copioni  già conosciuti.

E’ viva nella memoria di molti la sera del 6 maggio 1976. Verso le 21, il Friuli pagò, dopo oltre sessanta interminabili  secondi, il tragico tributo di quasi mille morti e di 2200 feriti. L’onda micidiale del sisma si fece sentire anche nell’Opitergino con una violenza sconosciuta, senza provocare danni, ma seminando terrore nella gente che si riversò nelle strade al suono delle campane mosse dall’onda tellurica. Sotto le macerie della caserma Goi di Gemona perirono molti militari. Venne salvato, dopo ventiquattro ore, un concittadino ventenne del corpo degli alpini, che porta ancora nella carne le cicatrici di quel calvario.

Altra stazione dolorosa in Irpinia, il 23 novembre 1980, con quasi  tremila vittime. Portarono soccorso anche volontari coordinati dal Consorzio dei Comuni dell’Opitergino-Mottense, in un’encomiabile gara di solidarietà nella quale si distinsero ancora una volta gli uomini dal cappello con la penna nera.  Gli stessi uomini che si prodigarono, qualche anno più tardi, nei lavori di ristrutturazione del centro disabili gravi di Oderzo, coordinati dal geom. Luigi Casagrande, oggi confermato alla presidenza provinciale dell’associazione alpini.

Rimanendo in tema di calamità naturali, una preoccupazione continua a tormentarci: dove sono approdati i buoni propositi, per evitare nuovi disastri, formulati all’indomani dell’alluvione del 1966, quando strariparono Piave e Livenza?

Alle montagne di studi,  al proliferare di ipotesi di soluzione e alla valanga di discussioni non hanno purtroppo fatto seguito opere concrete.  Il verificarsi delle condizioni che determinarono quegli  eventi dolorosi ci troverebbe probabilmente di nuovo impreparati, come nulla avesse insegnato quell’esperienza.

E’ triste constatare che abbiamo più cuore che testa.

 

(Nella foto, 1976: un'immagine simbolica del terremoto del Friuli)

 

 

 Brevi  

 

*  Ora d’ansia per i 650 lavoratori della Plastal s.p.a. e per il variegato comparto dell’indotto, costituito da una settantina di aziende, per lo più piccole. Sul tappeto alcune questioni pregiudiziali, come la scelta dello strumento giuridico per scongiurare la chiusura dello stabilimento di via Verdi, la presentazione di un piano industriale adeguato alla grave situazione e la materializzazione di un acquirente disposto a rischiare. Fin dall’inizio si era capito che a dettare le condizioni sarebbe stato l’istituto bancario maggiormente creditore del gruppo svedese. Alla fine è stata avviata la procedura di concordato preventivo accolta dal tribunale di Treviso, che dovrà nominare un commissario incaricato di seguire la soluzione che si sperava di evitare. Si tratta di verificare se è ancora concreto l'interesse dimostrato dall'ex direttore generale, ing. Danilo Fattor, a costituire una cordata con alcuni imprenditori locali, dopo che il curatore fallimentare svedese aveva  deciso di procedere alla vendita “pezzo per pezzo” dei singoli presidi sparsi in Europa.

*  Venerdì di passione per l’Abruzzo, con oltre duecento bare allineate una accanto all’altra, nella scuola ispettori della Guardia di Finanza.  Racchiudono tante storie e tante giovani vite spezzate dalla scossa delle 3.32 di un lunedì di primavera. E riportano alla memoria il terremoto di trentatré anni fa, che sconvolse il vicino Friuli e rimane nella memoria di molti lettori. All’argomento dedichiamo lo spazio dell’approfondimento mensile.

 

* Il peggio della crisi sarà anche passato come lasciano sperare alcuni analisti ma gli effetti i continuano a farsi sentire. Chiude la Mobileur di via Concordia, impresa produttrice di componentistica per il settore legno-arredo, messa in liquidazione per cessazione  dell’attività. Il marchio è stato acquistato da una società friulana che si è fatta carico di rilevare anche la forza lavoro.  Acque agitate anche alla Mobil Sprint di Roncadelle  con 48 dipendenti per i quali si cerca una soluzione all’interno del gruppo  Setten che comprende la Mobil Record di Fontanelle.

 

* Cassa integrazione invece per la Tonon Forty, produttrice di sistemi di riscaldamento e di condizionamento all’avanguardia, con particolare riguardo per il risparmio energetico, che ha collocato in cassa integrazione un’ottantina di dipendenti.

Altre sette aziende dell’Opitergino-Mottense, in grave difficoltà, svolgono attività in settori come l’edilizia, la plastica, il mobile, perfino l’attività turistica.

 

*  E’ Martina Calogero la vincitrice del primo premio al concorso letterario bandito dal Rotary Club opitergino. Protagonista nell’elaborato della studentessa di terza liceo scientifico di Motta, la Coscienza che parla in testi termini: “Avete dimenticato cosa sia la giustizia nel momento stesso in cui avete imparato il valore del denaro”.  Il secondo premio è stato assegnato ad Alessandro Cappelletto, dell’Istituto Brandolini.

 

* Il vecchio campo di rugby di via Donizetti (nella zona  del nuovo Foro Boario), che da decenni svolge con dignità il suo compito, non è più sufficiente alle esigenze della Società Rugby Oderzo, intorno alla quale ruotano oltre 200 atleti. L’accorato appello arriva dai vertici del sodalizio. “Il piccolo impianto”, si rammarica il portavoce Sandro Battel, “ha sempre ospitato l’attività, ma oggi soffre per varie ragioni; campo, spogliatoi, uffici: tutto è sottodimensionato”.

 

* Corsa internazionale “Oderzo Città Archeologica” alla 14^ edizione, fiore all’occhiello della società Nuova Atletica 3 Comuni. Nel tempo, la corsa è riuscita a ricavarsi una posizione di tutto rispetto nel panorama atletico nazionale e non solo, richiamando campioni  italiani ed africani. Nell’albo d’ora della manifestazione figurano ad esempio, per il continente nero, i migliori atleti kenyoti e ugandesi.

 

* Un lungo percorso attraverso l’arte e la sua ricerca. Parte da lontano e arriva dentro l’animo umano, in un mondo di ricordi e di colori che oggi approda al Gellius per abbinare immagini e sapori. Il viaggio nei “sensi dell’arte”  inizia con uno scultore d’eccezione, Simon Benetton, che esporrà le sue opere fino al 23 maggio. Proseguirà con altri artisti fino al 16 gennaio 2010, che esporranno in appositi leggii per trasmettere ai visitatori la completezza della dimensione umana e non solo artistica.

 

* Espone a Ca’ Lozzio di Piavon Olimpia Biasi, un’artista poliedrica, il cui percorso artistico,  contrassegnato da un colorismo accentuato, assomiglia ad un diario personale nel quale  ha saputo annotare posti, memorie ed eventi privati, sperimentando di volta in volta l’olio, la grafica, la ceramica, il mosaico.

 

* Si è definitivamente abbassata la saracinesca del  negozio d’abbigliamento  Gium, aperto  quarant’anni fa da Aldo Cappellotto e rilevato nel 1986 dal figlio Gianni, protagonista  nell’ultimo decennio di tante battaglie contro il parco commerciale  di via Masotti. “L’attività del Gium “, precisa Cappellotto, “prosegue on-line”.

 

* Sono tremila gli iscritti alla piscina comunale che, a partire dal prossimo anno, potranno godere di un impianto rinnovato. La Giunta comunale ha infatti approvato la convenzione con la società Arca Nuoto, per la ristrutturazione del complesso natatorio, che prevede anche l’ampliamento della vasca esterna.

 

*  Riconfermato alla guida del Cai, sezione cittadina, il geom. Emilio Da Re, stimato funzionario del Comune di Oderzo. Siedono in consiglio direttivo con lui il vice-presidente Giovanni Gattel, il segretario Giancarlo Camilotto, i consiglieri Giancarlo Bellinzani, Alberto Bonotto, Eddo Lazzer, Mario Mariotto, Giulia Orefici, Roberto Paneghel, Gabriele Samassa, Luigino Tinazzi, Renato Zanchetta, Andrea Zanella. Tesoriere: Rino Zambon; revisori dei conti: Antonio Accorsi, Vincenzo Bellinzani, Gianfranco Vaccari.

 

* Un grosso catenaccio chiude il cancello dell’ex casa del custode del cimitero in via Altinate. Fu concessa, una ventina d’anni fa dal primo cittadino di allora, Fulgenzio Zulian, ad una famiglia marocchina in emergenza abitativa. Cambiate le condizioni,  il Comune ha cercato vanamente le vie bonarie fino allo sfratto esecutivo. “Oggi”, precisa il Sindaco Dalla Libera, “hanno un reddito per pagare l’affitto come tanti altri opitergini. In più l’abitazione, adiacente al camposanto, è collocata in contrasto con le normative che fissano le distanza di sicurezza sotto il profilo igienico-sanitario”.

 

* Misure di sicurezza eccezionali nei cieli della Marca. Motivo di tanta mobilitazione era il G8 agricolo convocato a Cison di Valmarino dal ministro Luca Zaia, dal 18 al 20 aprile. Al centro del confronto di Castelbrando, temi come la fame nel mondo, la sicurezza alimentare ed i prezzi. 

 

*  Accende la luce in cucina, a quanto pare, satura di gas metano,  ed esplode la casa. Uno spostamento d’aria che ha squarciato una porzione di una villetta trifamigliare, lungo la Oderzo-Pordenone. Solo leggermente feriti i due coniugi che riescono a raccontare il caso dal letto di ospedale. Se la sono cavata con ustioni non gravi e nessuna frattura o lesione importante. Una vicina di casa: “Ho pensato fosse il terremoto”.  L’abitazione era satura di metano.

 

* Vincita di oltre 53 mila euro: è la sorpresa dentro l’uovo  pasquale capitato all’ignoto giocatore del SuperEnalotto che ha azzeccato un 5 con una schedina  giocata al Bar davanti all’Ospedale di Giorgio Berto.

 

 

Aprile 2009

 

SOLE GRIGIO

 

 

 

 

Quarant’anni fa di questa stagione, la Sole s.p.a. , vista dall’ufficio personale dove lavoravo da pochi mesi, era una grande azienda in pieno sviluppo. Aveva superato il migliaio di dipendenti, che si riversavano gioiosamente verso i quattro sportelli interni a ritirare la busta paga piena di moneta contante, ed era lanciata nella produzione di  componenti plastiche ed elettriche assorbite in gran parte per il gruppo Zoppas, aperto negli anni Venti come negozio di ferramenta. Lo stabilimento di via Verdi fu inaugurato nel 1961, accolto con il favore degli amministratori pubblici e della chiesa locale che vedevano nella fabbrica un freno all’emigrazione che aveva  compromesso  il tessuto connettivo  di questo territorio a vocazione agricola.

Nonostante la dimensione, si respirava in fabbrica un’aria di grande famiglia, anche perché dava lavoro a  intere famiglie, o quasi. Al garbato ingegner Albini si erano via via affiancati altri dirigenti, venuti da fuori, portatori di competenze e di esperienze interessanti. I  tecnici e gli operai più intraprendenti uscivano e davano vita ad una miriade di officine meccaniche e di laboratori di assemblaggio e di verniciatura o di serigrafia sparsi per la provincia.

La squadra di calcio aziendale partecipava al torneo notturno nello stadio di via Roma ed era tifo da serie A.

Nel 1969, soffiò il vento dell’autunno caldo che cambiò i rapporti tra i lavoratori e i padroni, come si diceva un tempo. Volarono parole grosse, spintoni, qualche uovo.  Presero piede forme di sciopero più o meno selvaggio. Stava cambiando il clima. Davanti al cancello, tra gli attivisti del picchettaggio e del volantinaggio figuravano volti di persone oggi impegnate nelle associazioni  degli industriali o nel mondo della scuola e dell’università.

Arrivarono anni difficili. Cambiarono  più volte la proprietà e l’assetto societario, sviluppi non indolori. La Sole entrò nel gruppo Zanussi, poi Electrolux, poi si perse nei fondi  d’investimento svedesi. La produzione si specializzò nella componentistica per macchine d’ufficio e per auto, fino all’abbraccio esclusivo con tale ultimo settore che ha registrato in pochi mesi un calo del quaranta per cento nella produzione, pagando più di tutti l’alto prezzo della crisi mondiale.

Alcune settimane fa, l’annuncio choc della Plastal Holding AB, capogruppo svedese, che ha deciso di presentare istanza di fallimento. La bancarotta, come la definisce la nota d’annuncio della stessa capogruppo, rischia di trascinare tutte le aziende europee controllate, tra cui Plastal Italia con stabilimenti ad Oderzo (650 dipendenti), Suzzara - Mantova (circa 90)  e Battipaglia - Salerno (una quindicina ).

A questo punto, le possibili soluzioni, esaminate in una riunione organizzata al teatro Cristallo dalle organizzazioni sindacali Fim- Cisl e Fiom-Cgil e durante una seduta straordinaria del  consiglio comunale, lasciano poco spazio alla fantasia. Sembra delinearsi la via del concordato preventivo, anche se si spera che emerga in modo concreto il nome di un’azienda, di un imprenditore, o di un fondo che possa rilevare Plastal dando continuità alla produzione e garantendo le retribuzioni. In più occasioni e da più parti, la formula più efficace per il futuro dello stabilimento, è stata indicata nell’amministrazione straordinaria (applicata, ad esempio, per salvare l’Alitalia) che tutelerebbe maggiormente i  lavoratori ed il fiorente indotto alle cui sorti hanno dimostrato attenzione anche i Sindaci del Consorzio dei Comuni dell’Opitergino.

Se in tutta la vicenda è sembrata prevalere sulle divisioni  la ricerca comune di uno sbocco rapido, non significa – è stato ricordato - che non ci siano stati errori strategici e di gestione, con precise responsabilità  a livello di gruppo e  di stabilimento.  Ora, sul futuro del complesso  di via Verdi che ha perso 130 lavoratori negli  ultimi due anni, grava l’ipoteca dei creditori  e pende la spada di una legislazione svedese poco propensa agli sconti.

Le prossime settimane – hanno ripetuto i rappresentanti delle istituzioni, delle organizzazioni  sindacali e lo stesso amministratore delegato dell’Azienda  - saranno decisive.  Voci sussurrate di imprenditori interessati  ad investire  in uno stabilimento tutto sommato sano non trovano ancora volto e mani.

Qualcuno ha invocato voglia di futuro. E’ il momento di coltivarla.

 

(Nella foto:  ancora la Plastal in primo piano)

 

 

 Brevi  

* La crisi economica ha anche qualche conseguenza positiva: dopo la stangata 2008 il crollo del prezzo del greggio fa ritenere agli analisti che da aprile si verifichino forti ribassi nelle tariffe di luce e di gas. Nei primi due mesi dell’anno ha subito una caduta  verticale l’occupazione.  Cifre da paura, secondo le organizzazioni sindacali. Lo spettro della disoccupazione investe anche i quasi settecento lavoratori della Plastal, dopo che la multinazionale svedese, travolta dal crollo del settore automobilistico e  fortemente indebitata con le banche, ha deciso di portare i libri in tribunale. Dei riflessi sullo stabilimento di via Verdi, parliamo nello spazio dell’approfondimento mensile.

 

* Se i posti di lavoro della Plastal sono a rischio  non va  tanto meglio all’Electrolux, colpita da un programma di cassa integrazione che investe gli stabilimenti del pordenonese e del coneglianese.  Sempre  nere appaiono le prospettive del mercato dell’elettrodomestico, nonostante le misure sulla rottamazione.

 

* Arriva il piano per portare ossigeno all’edilizia, stagnante nella realtà opitergina, con facilitazioni per gli ampliamenti e vantaggi per chi usa biomateriali. La Regione Veneto anticipa il provvedimento governativo con un progetto di legge che dovrà comunque coniugarsi con i regolamenti comunali. La gamma dei lavori ipotizzati va dalla costruzione di nuove stanze alla trasformazione del sottotetto, alla chiusura di portici e verande, alla costruzione di tavernette e di locali di servizio.

 

* Stagnazione del mercato immobiliare ad Oderzo, dove in un anno l’amministrazione comunale ha registrato una caduta di cinquecentomila euro rispetto alle previsioni d’entrata per oneri di urbanizzazione.

 

* Soldi veri e soldi verissimi: il botta e risposta anima il confronto  tra Confindustria e Governo. Aumentano, intanto nella vita quotidiana,  i casi di povertà. Lo sanno i volontari della Caritas che registrano una maggior affluenza e più richieste di aiuto:  sintomi evidenti del malessere economico. La Chiesa vittoriese s’interroga su forme di microcredito per intervenire nei casi più urgenti.

 

* Quote latte, gli allevatori sono sul piano di guerra. Non è ancora risolta la questione, dopo che misure controverse rischiano di penalizzare i produttori  che hanno pagato. E sono  tornate a sventolare le bandiere con la mucca bianca e nera che mastica una margherita.

 

* Assomiglia forse ad un bollettino di guerra ed è invece un mese di cronaca, ripresa dai titoli dei giornali delle ultime settimane.

 

* Mondo sindacale in primo piano: mentre la televisione, con “Pane e libertà” propone la storia di Di Vittorio nell’Italia del dopoguerra, il numero uno della Cgil trevigiana, Paolino Barbiero, annuncia un piano da studiare con gli enti locali per trovare il modo di dare a chi perde il posto sconti sulle bollette di acqua, luce e gas. Al congresso della Cisl, Franco Lorenzon, segretario dell’organizzazione che conta in provincia 75 mila iscritti indica  nel dialogo aperto “l’unica strada ragionevole per collocarsi come interlocutore ascoltato e per continuare a tutelare i lavoratori nelle difficili condizioni in cui ci troviamo”.

 

* Donne al vertice, un guadagno per le aziende:  la felice constatazione in coincidenza con la festa dell’otto marzo, se non risolve i problemi di governo dell’economia suona comunque come auspicio a migliorare la loro presenza  nelle stanze… dei bottoni.

 

* Tiziana Prevedello Stefanel guiderà la delegazione di Treviso della fondazione Marisa Bellisario che valorizza il talento femminile nelle istituzioni, nell’economia e nella società. L’assemblea delle socie, riunita a palazzo Giacomelli a Treviso, le ha affidato il mandato che fino a ieri era di Alessandra Pivato.

 

* Lina Sari propone allo Showroom Gasperin di  Mel, fino al 30 aprile,  la mostra dal titolo “Loda all’angelo il mondo, digli le cose”.

 

* “Una vita, una voce”: serata in onore di Maria Chiara, organizzata dal Rotary club,  per celebrare la vita e la carriera del soprano che calcò i palcoscenici più importanti, dall’Arena al Metropolitan,  e si esibì a fianco degli interpreti più famosi. Tra i riconoscimenti più importanti, l’apertura della stagione alla Scala a fianco di Luciano Pavarotti nel 1986. Una  carriera iniziata con l’incoraggiamento di Toti Del Monte, che consigliò ai genitori di coltivare la bella voce della bambina.

 

* Testimonianza  toccante quella di Claudia Koll, ospite del collegio Brandolini, che ha raccontato la storia della conversione, propiziata dal Giubileo del 2000. Il radicale cambiamento l’ha portata a fondare un’associazione impegnata nell’Africa nera e a testimoniare una fede che ha incantato la folla venuta ad ascoltarla.

 

* L’amministrazione comunale si è liberata dei ‘derivati’ (che costituiscono una delle più labili innovazioni dei mercati nell'ambito degli strumenti finanziari e si sono rivelati autentiche bolle di sapone). Sono stati così abbandonati, con una spesa contenuta in meno di 14 mila cinquecento euro, i mutui rinegoziati nel 2003, quando il vento tirava a favore dei tassi variabili; poi cominciarono ad essere pesantemente svantaggiosi . Non sono mancate le polemiche sulla difficile  scelta.

 

* Il ponte sul ramo vecchio del fiume Lia accanto alla chiesa di Colfrancui rimane chiuso al traffico pesante. Lo ha sentenziato il Tribunale amministrativo regionale, respingendo la richiesta di alcuni residenti nel Comune di Fontanelle contrari all’ordinanza del Sindaco Dalla Libera che vietava il passaggio dei camion.

 

* Un contributo per le famiglie con redditi bassi che hanno figli all’asilo nido. L’ha deciso la giunta comunale che ha stanziato 8 mila euro. Le famiglie dovranno essere residenti in Comune ed avere un reddito inferiore a 15 mila euro.

 

* Mensa e trasporto scolastico gratis per le famiglie che perdono il lavoro. E’ la proposta del partito democratico opitergino che chiede all’amministrazione comunale di creare allo scopo un fondo di solidarietà.

 

* E’ definitivamente  calata la serranda del bar ‘Al bivio’ tra via Garibaldi e via Maddalena. L’edificio che lo ospitava sarà sostituito da una nuova costruzione.

 

*  E’ sulla piazza opitergina da 50 anni il libraio Bepi Barbarotto, che ama il suo lavoro ed ha trovato nella signora Rosanna un pilastro dell’attività che spazia dall’editoria alle iniziative culturali, alle collezioni d’arte e numismatiche, per il  gusto dei palati più fini. Auguri dal Dialogo, di cui egli possiede la raccolta completa.


Marzo 2009

CORSIA LIBERA

 

 

 

 

Dov’è finito il dibattito sulle questioni  etiche scatenato dalla triste vicenda di Eluana Englaro che ha tenuto incollato un intero Paese al piccolo schermo per giornate? E chi ricorda  i buoni propositi per arrivare rapidamente ad una legge condivisa sulle scelte di fine vita?

Nell’informazione,  si è voltato velocemente pagina;  la macchina milionaria del Festival della Canzone Italiana aveva bisogno di una corsia libera, e giù tutti a sbrodolare sulla bravura di  Bonolis, l’ironia di Benigni e a lanciare risi sul matrimonio tra Rai e Mediaset.

Passato il Carnevale arriva la Quaresima, come si sa. Un tempo adatto per fare penitenza, ma anche per riflettere sull’andamento della società.

I titoli del giornali sparano titoli cubitali sulle misure anticrisi e sul pacchetto sicurezza. Torna la rottamazione e si riparla di ronde.

Gli aiuti del Governo contro la congiuntura economica prevedono  generosi contributi ed un’esenzione triennale dal bollo per auto e scooter, agevolazioni per le ristrutturazioni edilizie e detrazioni d’imposta per l’acquisto di mobili.

Tutte misure che fanno bene alle industrie della nostra zona collocate nell’indotto dell’auto (una recente intesa sindacale ha intanto definito in  43 gli esuberi alla Plastal di via Verdi) e nella filiera legno-arredo (si estende tra le province di Treviso e di Pordenone uno dei distretti più competitivi d’Italia).

Anche se faticano a tornare i conti nelle famiglie colpite dalla crisi, piccoli segnali di schiarita fanno capolino tra le nuvole,  mentre il calendario annuncia l’arrivo della primavera.

Sul fronte della sicurezza, le misure varate dal Governo, per rispondere all’ondata di violenze  amplificate dai giornali, riabilitano le ronde, trasformandole da manipoli fai-da-te ad associazioni non armate di volontari, formate preferibilmente da  ex agenti  delle forze dell’ordine, coordinati dai Sindaci e posti sotto il controllo dei Prefetti. 

“Questi volontari agiranno solo a livello preventivo, con segnalazioni di movimenti sospetti”, commenta il primo cittadino, Pietro Dalla Libera, “mentre l’azione di controllo del territorio rimane in capo alle forze dell’ordine. In questo modo  viene stimolato il senso civico e di appartenenza alla comunità”.

Una comunità, quella opitergina, che ha raggiunto da qualche settimana le 20 mila unità, costituita per il 12,5% da cittadini stranieri, dediti, salvo rare eccezioni, al lavoro e al rispetto delle regole di convivenza. Nel testo approvato, non hanno trovato spazio le ipotesi  della vigilia, discriminatorie verso gli stranieri irregolari che avessero dovuto ricorrere alle cure, misure fortemente  criticate dagli ambienti cattolici.

“La Regione ha competenza ‘concorrente’ con lo Stato in materia di sicurezza e affronterà il tema delle ronde con una delibera di giunta ed eventualmente con una legge regionale”, anticipa il vice-Presidente,  Franco Manzato.

E mentre apre il passante di Mestre, che consente ora di evitare l’imbottigliamento della tangenziale, e di rendere fluido il traffico verso  Padova, la viabilità fa discutere anche nell’Opitergino. 

Rimane  finora scritta sui progetti la metropolitana di superficie che dovrebbe integrare il trasporto gomma-rotaia e a poco sono valse finora le sollecitazioni delle realtà locali sulla direttrice Treviso-Portogruaro. 

Per la realizzazione della tangenziale sud che collegherà la Postumia tra Rustignè e Gorgo al Monticano  tornano buone soluzioni alternative, quasi dimenticate, circa il punto di innesto sull’antica strada romana:  Fratta, Gorgo Molini, Bivio per Motta. Tutto da decidere.

Ancora in tema di viabilità, sono corsi di bocca in bocca, per alcuni giorni, i commenti sul nuovo assetto di via Cesare Battisti ideato per rendere più fluida la circolazione interna e ridurre le code.  Al di là del disagio iniziale, si tratta di capire come comportarsi e di adeguarsi alle nuove regole studiate a tavolino e messe alla prova dei fatti. Poi, alla luce, dell’esperienza di due o tre mesi, si vedrà il da farsi, come in tutte le cose.

E Dio sa quanto sia necessario guardare avanti.  

 

 

(Nella foto:  La Plastal di via Verdi sta vivendo un momento difficile)

 

 

 

 Brevi

*  Mentre apre il passante di Mestre, che consente ora di evitare l’imbottigliamento della tangenziale, e di rendere fluido il traffico verso  Padova, la viabilità fa discutere anche nell’Opitergino.  Rimane  finora scritta sui progetti la metropolitana di superficie che dovrebbe integrare il trasporto gomma-rotaia e a poco sono valse finora le sollecitazioni delle comunità locali sulla direttrice Treviso-Portogruaro.  Ne parliamo nello spazio dell’approfondimento mensile.

*  Oderzo va in onda su Anno Zero.  Le telecamere di Michele Santoro  puntano l’obiettivo sulla battaglia partita dal Veneto per  rivendicare  la restituzione di una quota, pari al venti per cento, del gettito d’imposta sul reddito delle persone fisiche. Dopo l’allestimento del gazebo in Piazza Grande, che ha fruttato cinquecento firme in tre ore, la raccolta di firme a sostegno dell’iniziativa, che ha visto impegnato lo stesso primo cittadino  in fascia tricolore, è proseguita nelle varie frazioni del Comune.

*  Si esibisce alla ‘Corrida’ di Gerry Scotti, su Canale 5, il duo canoro formato da Diego Rosada, ventottenne di Gaiarine, e da Chiara Canzian, ventisettenne di Gorgo al Monticano, che hanno interpretato il brano ‘Fiesta’ reso celebre da Raffaella Carrà.

* Nella pellicola “Ex” di Fausto Brizzi, uscita nelle sale cinematografiche il 6 febbraio, Alessandra Drusian e Fabio Ricci diventano attori.  Gli artisti  vincitori del Festival di San Remo 1997 hanno appena lanciato l’album “Siedi e ascolta”.

* Una serie di avvicendamenti sui banchi di Ca’ Diedo dà l’occasione per una chiave di lettura di tante dimissioni eccellenti dell’ultimo periodo:  impegno frustrato o ottica di ricambio. Dopo l’uscita di scena di Bepi Covre, a  lasciare i banchi delle minoranze sono stati Sandro Martin e Alberto Turchetto. Chiamati a sostituirli, Sandro Campigotto e Gloria Tessarolo.  Non usa mezzi termini la capogruppo della Lega “Noi consiglieri con esperienza ci sentiamo inutili”. Immediata la replica del Sindaco che snocciola i dati sulla produttività della sua compagine e dei lavori del consiglio comunale: “Dal nostro arrivo il Consiglio ha tenuto 42 sedute e assunto 397 votazioni. Confortante poi la presenza continua dei cittadini che gremiscono la sala, a conferma dell’interesse suscitato”.

* Festosa cerimonia di premiazione del concorso “Guarda il mio presepe”, giunto alla terza edizione. L’iniziativa ha visto la partecipazione di 110 tra cittadini, imprese e istituzioni, dei quali abbiamo pubblicato l’elenco completo nel Dialogo di febbraio.

* Risonanza magnetica articolare. La nuova attrezzatura  è entrata in funzione all’ospedale cittadino. L’esame strumentale permette di visualizzare l'interno del corpo senza intervento invasivo o somministrazione di  radiazioni ionizzanti.  Ideata e messa a punto intorno al 1980, la risonanza magnetica ha subito nel corso degli anni un costante processo di evoluzione tecnologica.

* La ristrutturazione del pronto soccorso, che comporterà lavori per due milioni 450 mila euro, 950 milioni dei quali finanziati dalla Regione,  dovrebbe iniziare entro la fine dell’anno. Lo ha annunciato il direttore generale dell’azienda Ulss n. 9, durante l’inaugurazione del servizio di risonanza magnetica, alla presenza del dirigente regionale dei servizi sanitari, dott. Francesco Pietrobon.

* A un anno dall’agguato che gli è costato la vita in Afghanistan,  è stato ricordato il maresciallo Giovanni Pezzulo con una Messa in Duomo, animata dal coro Alpes, alla presenza dei militari del Cimic, delle autorità e delle associazioni d’arma. Il militare ucciso (affettuosamente soprannominato ‘ vagabondo’ ) è stato ricordato con un concerto dei Nomadi allo stadio di Gorgo al Monticano.

* E’ stata presentata  al Mondadori Multicenter di Milano “La Divina Commedia  illustrata da Alberto Martini”. L’evento era organizzato  dall’editrice Mondadori  e dalla Fondazione Oderzo Cultura.

* Trentacinque anni in musica: li ha festeggiati con una serata splendidamente riuscita il Coro Città di Oderzo. Una storia d’amore raccontata dai coniugi Lydia Bertin e Fabrizio Visentin a partire dal 1973 quando  fondarono il coro “Voci Bianche Città di Oderzo”  affermatosi e trasformatosi nel corso degli anni fino a conquistare un posto di primissimo piano nel panorama nazionale ed internazionale.  Inoltre, l’impegno quotidiano dei coniugi Visentin  ha fatto diventare l’Istituto Musicale Opitergium una prestigiosa istituzione culturale frequentata annualmente da decine di allievi. Oggi,  sotto l’intelligente direzione del maestro Gianni Cappelletto, essa promuove ancora la conoscenza della musica fra le giovani generazioni.

* Positivo debutto in serie B, col Treviso Calcio, di Gianmarco Zigoni, figlio diciasettenne di Gianfranco, estroso giocatore della Juventus e della Roma, e nazionale per una volta accanto a Giacomo Bulgarelli, appena scomparso nella sua amata Bologna.

* Finale di stagione incandescente per l’Opitergina, allenata da Mauro Tossani, appaiata al Vittorio Veneto in cima alla classifica. Il presidente della società biancorossa, Renato Bernardi, ha allestito la squadra puntando al salto dalla promozione all’eccellenza ed è convinto di riuscire nell’impresa. Il 22 marzo il derby Opitergina-Vittorio Veneto deciderà molte cose.

* Sequestri e perquisizioni  effettuati dalla Guardia di Finanza di Oderzo, nell’ambito dell’operazione “Pazienza di Giobbe” hanno portato alla scoperta di truffe via Internet. I prodotti acquistati dai clienti non venivano mai spediti. Nella vasta operazione è stata sgominata una banda che agiva in collegamento con complici in tutta Europa.

* Padre Clemente finisce in prigione. Il copione era studiato: fingendosi un sacerdote  chiedeva aiuto per un conoscente in grave difficoltà, con figli a carico, che sarebbe passato a ritirare la somma prestata. Bersagli  privilegiati erano i parroci ai quali raccontava storie strappalacrime, buone sia a Venezia che ad Aosta e a Pisa. Non aveva fatto i conti con mons. Piersante Dametto che gli ha consegnato cento euro e fatto trovare, fuori della sacrestia, i carabinieri della locale stazione nel frattempo opportunamente messi in guardia. Ora il quarantottenne di Pozzuoli, truffatore di lungo corso, sta meditando a Santa Bona.

 

Febbraio 2009

LA VITTORIA DELLA SPERANZA

 

 

 

Si apre una nuova era.  Alla Casa Bianca sono tornati la fiducia e l’ottimismo. Molte le attese, forse troppe, secondo gli analisti. Il primo presidente nero della superpotenza planetaria ha promesso la vittoria della speranza sulla paura, invocando una responsabilità collettiva. Giurando sulla Bibbia di Lincoln che mise fine alla schiavitù, Obama si è detto fiducioso nel superamento della crisi mondiale ed ha teso una mano a tutti i popoli della terra. L’ha tesa anche ai musulmani invitandoli in contropartita ad aprire il loro pugno. 

Nel giorno della festa a strisce e stelle, autorevoli commentatori  confrontano impietosamente la dimostrazione d’unità nazionale che arriva da Washington e l’aria viziata dalle risse da cortile che offre il nostro Paese.

Nelle stesse ore, sulla scia dei predecessori, il Vescovo diocesano ha tenuto in cinque centri della Sinistra Piave una serie d’incontri con gli amministratori pubblici locali, cominciando il giro  proprio da Oderzo. Mons. Corrado Pizziolo ha tenuto a precisare l’intento,  non tanto di dare  degli insegnamenti quanto piuttosto di condividere alcune preoccupazioni.

Parlando alla quarantina di persone, convenute nella sala presso il Duomo, che hanno accettato l’invito, ha indicato cinque urgenze del momento. Di fronte alla crisi economica, il pericolo, ha detto, è che prevalga la legge del “si salvi chi può”, scaricando il peso sui più deboli. “E’ necessario ravvivare la rete di solidarietà, fortemente radicata nel territorio, contro il reale pericolo di una crescita dell’individualismo e dell’indifferenza”. Ed ha richiamato ad una particolare attenzione verso la crisi del settore del lavoro che colpisce direttamente la vita di tante famiglie.

Per mons. Pizziolo, la seconda urgenza è il perseguimento del bene comune, un obiettivo non sempre facile da mettere a fuoco, ha riconosciuto, per la complessità della situazione e per la molteplicità degli interessi settoriali. Solo una forte motivazione etica può aiutare a non perdere di vista l’obiettivo.

In un momento in cui si assiste, qui come altrove, ad un calo preoccupante dei matrimoni,  il Vescovo  ha sottolineato  la difficoltà delle giovani generazioni ad affrontare la vita con responsabilità  e speranza. Di qui l’invito a coltivare iniziative orientate a promuovere il  valore della vita e della famiglia fondata sul matrimonio.

Tra le attenzioni a favore della famiglia, rivolgendosi ad amministratori locali, non poteva mancare un pressante appello a sostenere, magari prioritariamente ad altre scelte, le scuole materne parrocchiali, che offrono un servizio all’intera comunità, senza steccati, e che devono letteralmente fare i conti ogni giorno per non abbandonare l’impresa.

Infine, gli immigrati, con un occhio di riguardo agli immigrati cattolici. L’impegno della Chiesa, ha detto il Vescovo – da un anno di questi giorni in mezzo a noi – è per l’accoglienza, accompagnata dalla richiesta rivolta agli immigrati di rispettare le leggi e la tradizione culturale nel nostro Paese.

Parlando al collegio Brandolini, nel teatro gremito in ogni ordine di posti, tanto da consigliare per tempo agli organizzatori di allestire un collegamento audio-video con la sala del teatro, vigilata da carabinieri  in divisa e da uomini della scorta in borghese, Magdi Allam, già vice-direttore del Corriere della Sera, ha raccontato con accenti accorati e decisi la storia della sua conversione sancita, nella Pasqua del 2008, dal battesimo cristiano e tracciato un quadro piuttosto cupo della sua visione della società. Di fronte a settecento persone inchiodate alle poltrone, ha lanciato un grido d’allarme in difesa della dignità e della libertà, individuando i rischi di una deriva pericolosa per il futuro dell’Europa se non saprà affrancarsi dal relativismo etico ed affermare senza soggezione i valori inalienabili e inviolabili della nostra umanità.

“Senza i valori e l’identità, che affondano le radici nella fede e nella cultura giudaico-cristiana, la società di domani non potrà affrancarsi e confrontarsi costruttivamente con i musulmani”.

L’amara riflessione  concludeva un ragionamento iniziato con l’analisi rigorosa dell’ultimo ventennio,  attraversato dal crollo dell’ideologia comunista e dal fallimento del  capitalismo senza regole, e sfociato nella crisi mondiale che i governi nazionali sono impegnati a superare.

Come spesso succede, la terapia difficilmente è indolore e raramente le soluzioni per arrivare ad una guarigione incontrano opinioni unanimemente condivise.

Ne sanno qualcosa i Sindaci del Nordest, investiti dalle misure anticrisi del Governo, che non hanno mancato di gridare la loro rabbia e che chiedono di sforare rispetto al patto di stabilità economica, minacciando addirittura di restituire simbolicamente la fascia tricolore se non saranno ascoltati.

M a questo è un altro capitolo di storia contemporanea e, se vogliamo, di costume italiano.

 

(Nella foto:  Piazza Grande imbiancata di neve)

 

 

Brevi  

* Di fronte alla crisi economica, il pericolo è che prevalga la legge del “si salvi chi può”, scaricando così il peso sui più deboli. “E’ necessario ravvivare la rete di solidarietà, contro il reale pericolo di una crescita dell’individualismo e dell’indifferenza”.  Ad un anno dall’ingresso in diocesi, riprendendo una consuetudine dei predecessori,  il vescovo di Vittorio Veneto ha voluto confrontarsi su questi temi con gli amministratori locali, iniziando ad Oderzo la serie degli incontri nella Sinistra Piave. Ne parliamo nello spazio dell’approfondimento mensile.

* Si chiama Giulia Tamai la bambina che ha visto la luce verso mezza notte e mezza all’ospedale di Oderzo, dove l’anno si è chiuso con 1344 parti, in continuo aumento. La mamma, Anna,  è polacca e lavora come infermiera in casa di riposo di San Donà di Piave, mentre il papà fa l’elettricista. Nella casa di Santa Maria di San Donà, attendeva la piccola Giulia, 3 chili e mezzo, il fratellino Nicola, di 8 anni.

* Mentre Barack Obama stappa la bottiglia di prosecco proveniente dall’Italia, l’esperta invitata  dalla Rai consiglia “un buon franciacorta anziché il solito champagne”. Troppo per Franco Manzato, assessore regionale all’agricoltura e al turismo, che non ha mancato di far sentire ai piani alti di via Mazzini il suo comprensibile disappunto. Intanto, il vicepresidente della Giunta Regionale pensa di investire sessanta milioni di euro per aprire venti nuove linee aree che aiutino a portare nuovi turisti in Veneto.

* Intanto che si brindava all’anno nuovo, nella striscia di Gaza infuriava la battaglia che oppone Israele e Palestinesi in uno scontro che ha fatto in poche settimane un migliaio di vittime, molti civili, soprattutto bambini, in una guerra senza fine.  Nell’area dello scontro è impegnato con la Croce Rossa Internazionale un medico opitergino, il quarantacinquenne dott. Mauro Dalla Torre, reduce di altre esperienze in aree calde. Prima di arrivare a Gaza City ha toccato con mano la tragedia del Darfur. 

* Il nuovo orario ferroviario taglia diverse corse, soprattutto le coincidenze di chi, arrivando da Mestre, dovrebbe raggiungere casa attraverso la linea Treviso-Portogruaro. Con quale disagio per i pendolari, è facile immaginarlo.

* Raffica di contravvenzioni per i parcheggi: opitergini indisciplinati, soltanto, o metodo per far cassa. Se lo chiedono in tanti, memori delle assicurazioni che i cinque minuti di sosta per acquistare il giornale o bere un caffè sarebbero stati tollerati. Dopo due settimane di rodaggio, la morsa si allenta, passando dalle trenta multe quotidiane alla decina. “Quando i cinque minuti superano la mezz’ora”, fa notare il primo cittadino, “ non si può certo invocare l’elasticità. Del resto, le possibilità di parcheggiare gratuitamente in città non mancano.” Una novità in tema:  nonostante la battaglia legale aperta sulla questione, non pare tramontato il progetto per un parking sotterraneo nell’area di via degli Alpini.

* Ci risiamo: il duello tra Mosca e Kiev si traduce in un taglio della fornitura di gas. L’Unione Europea fa la voce grossa verso Russia ed Ucraina, accusate di non rispettare gli impegni. Alla fine prevalgono buon senso ed interessi. Per fortuna si avvicina la primavera.

* Quattrocento chili di pinza e 400 litri di vin brulé: sono le cifre significative del successo del panevin sul Monticano realizzato in collaborazione con la Pro loco. Fuochi artificiali all’altezza delle aspettative per un anno abbondante annunciato dalle faville rivolte verso ponente. Non si sono lasciati impressionare dalla serata fredda gli oltre quaranta subacquei del Poseidon Club che hanno portato le fiaccole per l’accensione del falò acquatico rallegrato dal concerto della Banda Turroni.

* Riparte da Oderzo la battaglia dei Sindaci capeggiata dal vice Sindaco di Crespano e sposata dal primo cittadino Pietro Dalla Libera che ha radunato i colleghi del comprensorio  sensibili  all’iniziativa per portare nelle casse comunali il  venti per cento del gettito dell’imposta sul reddito delle persone fisiche. Ha risposto all’appello la metà dei Comuni del Comprensorio. Il dissenso degli assenti all’iniziativa è stato espresso dal Sindaco di Chiarano, Giampaolo Vallardi, che l’ha giudicata demagogica ed in ritardo.

* Addio con strascico polemico per il difensore civico consortile, Teresa Lapis, al quale l’incarico non è più stato rinnovato.

* Ha per oggetto la giustizia e la legalità il premio letterario bandito dal Rotary Club opitergino-mottense, rivolto a tutti gli studenti delle scuole superiori della zona.

E’ invece dedicato  alla memoria  dello scrittore Antonio Russello un altro concorso che intende stimolare gli studenti delle scuole superiori trevigiane ad esprimersi sul tema ”Il lavoro che sogno, la vita che voglio”. La partecipazione contempla una duplice forma di espressione: il racconto tradizionale e l’sms da centosessanta battute.

* Il Tar Veneto ha respinto la richiesta di sospensiva del provvedimento con il quale sono stati installati i limitatori di carreggiata sul ponte del fiume Lia, nei pressi della chiesa di Colfrancui, disposti dal Comune di Oderzo per impedire il passaggio del traffico pesante per il centro della frazione opitergina. Più avanti la sentenza definitiva entrerà nel merito del provvedimento impugnato.

* E’ mancata la signora Bianca Fregonese, abile modista e presenza affettuosa e discreta  accanto al pittore Armando Buso, ricordato quest’estate con una mostra tenutasi a palazzo Foscolo. In varie occasioni,  fu di sostegno al marito per superare le incomprensioni che le scelte artistiche e il carattere schietto gli procurarono. A distanza di trentaquattro anni dalla prematura scomparsa, il genio di Armando Buso appare indiscusso, anche per il paziente lavoro di recupero e di valorizzazione dell’immensa produzione artistica portato avanti dalla signora Bianca.

* Nella festa di san Tiziano, che fu vescovo di Oderzo dove viene onorato nella ricorrenza del 16 gennaio, la Diocesi ricorda mons. Albino Luciani, che proprio cinquant’anni fa faceva l’ingresso nel Duomo di Ceneda, proveniente da Belluno, dopo un viaggio in treno. Nell’antica sede vescovile veniva volentieri e numerose fotografia lo ritraggono in familiare compagnia di mons. Domenico Visintin, in varie occasioni, ad esempio per l’inaugurazione del cinema San Marco,  alla festa di fine anno del collegio Brandolini, in visita alla colonia Carmen Frova.

* Sono centonovantatre  i quintali di vestiario raccolto  grazie alla preziosa dedizione dei volontari della Caritas parrocchiale. Una disponibilità che ha consentito di distribuire in un anno diciannove mila capi di vestiario soprattutto agli immigrati. Al centro raccolta di via Garibaldi vengono custoditi anche pellicce, montoni e perfino abiti da sposa, ma soprattutto abiti per bambini e scarpe.

* Mentre l’ing. Elvo Zornitta viene scagionato da ogni addebito nell’indagine su Unabomber, lo Stato riserva trecentomila euro a Francesca, la più piccola delle vittime, colpita da un pennarello esplosivo sotto il ponte di Fagarè  quando aveva appena otto anni.

* Giusy, diciannovenne figlia del maresciallo Giovanni Pezzulo, vittima giusto un anno fa di un agguato mentre si trovava in missione di pace in Afghanistan, potrà entrare in accademia dopo il diploma di maturità. Il Senato ha infatti, abbassato il limite di statura per l’arruolamento nell’esercito. Davanti alla bara del padre aveva promesso di portare avanti il suo progetto di pace.

 

Gennaio 2009

LE REGOLE DEL GIOCO

 

 

Natale 2008 all’insegna della crisi sotto l’albero. Le statistiche tendono ad occuparsi di chi ha di più, e perciò rischiano di essere poco veritiere. Un dato è innegabile: l’ombra della recessione è entrata nelle case e nella quotidianità. Nelle imprese è diminuita la liquidità, sono precipitati gli investimenti, è cresciuta la paura.

Il ciclone partito dall’America, che ha investito, dopo l’estate, le borse di tutto il mondo, spazzando via i castelli di carte della finanza creativa, capace di trasformare i debiti in crediti e di mettere  in pericolo lo stesso sistema bancario, sta avendo  effetti  pesanti  sull’economia reale. Ed evidenzia un bisogno di regole.

Nell’Opitergino  e non solo,  la  recessione mette a nudo i problemi strutturali delle aziende. Ne risente la Plastal, specializzata nella produzione di componenti per il settore dell’automobile, che impiega circa settecento persone e si è trovata a tagliare i contratti di lavoro interinale e a ricorrere alla cassa integrazione guadagni. Non vanno meglio purtroppo i settori metalmeccanico e dell’edilizia.  In tutta l’area del Livenza, scricchiola rumorosamente il mobile, compreso tra le spese che si possono rimandare.

La difficile situazione generale, è facile capirlo, rende ancora più precaria la posizione di molti immigrati che costituiscono ad Oderzo il 12 per cento della popolazione. Basta frequentare un supermercato, dove cala l’affluenza verso la fine del mese, e guardare al carrello della spesa per rendersene conto.

Mentre a fine settembre, in piazzale Europa è partita l’operazione  ‘chilometri zero’ con l’offerta,  ogni sabato, da parte del le aziende agricole del territorio, della produzione propria, l’anno appena trascorso ha fatto registrare, in dicembre,  l’apertura del parco commerciale di via Masotti, dopo un decennio di polemiche e di ricorsi  e dopo la ridefinizione in corsa delle regole del gioco – che, al di là delle  garanzie iniziali e delle distinzioni formali, di fatto equiparano il complesso ad un autentico centro commerciale, suscitando più di qualche mugugno agli esercenti  del centro storico.

Il 2008 sarà ricordato anche per due fatti che hanno profondamente toccato le corde emotive della comunità.

In febbraio, è caduto, vittima di un agguato durante la missione di pace che lo vedeva impegnato in terra afghana con il gruppo di cooperazione civile-militare, di stanza a Motta di Livenza, il maresciallo Giovanni Pezzulo, 44 anni, originario di Carinola, in provincia di Caserta. Il fatale agguato è avvenuto dopo un’operazione di aiuto  alla popolazione, in un villaggio a sessanta chilometri da Kabul. Per le esequie di Stato, nel Duomo gremito, alla presenza del ministro della difesa, Arturo Parisi, e dell’ordinario militare per l’Italia, mons. Vincenzo Pelvi, la città imbandierata ha mostrato alle maggiori testate nazionali e alla siepe di telecamere una partecipazione composta, una commozione sincera e senza eccessi.

A distanza di poche settimane, il Duomo ha riservato un’accoglienza ben più gioiosa alla Madonna dei Miracoli di Motta di Livenza, transitata per le  vie cittadine addobbate di banco-celeste  e salutata da una moltitudine col fiato sospeso per l’avvenimento che ricordava un’altra Madonna Pellegrina. Quella degli anni 1949-50, quando l’Italia faticava a rialzare la testa dal trauma della guerra, finita da poco, e battuta da un gelido vento di scontro sociale che non prometteva nulla di buono.

Non sappiamo quanto la crisi finanziaria abbia influenzato le elezioni in America, certo è  che

l’ingresso  alla Casa Bianca del primo presidente di colore della storia, da un lato mostra le aspettative riposte sulla nuova stella della politica mondiale, dall’altro sta a significare che le battaglie contro le discriminazioni razziali non sono state inutili e che la leva culturale è l’unica forza per abbattere gli steccati che resistono ancora un po’ ovunque.

Restringendo il campo della zoomata alla realtà opitergina, sono di respiro meno planetario ma ugualmente importanti  per lo sviluppo cittadino gli obiettivi che si pone per l’anno 2009 il Sindaco, giunto a metà del mandato amministrativo: l’acquisizione delle ex caserme Zanusso per la realizzazione della cittadella dei servizi ed il riconoscimento, da parte dello Stato, del venti per cento delle entrate da imposta sul reddito. Ciò consentirebbe, spiega,  non solo di costruire il nuovo depuratore, posto tra le priorità, ma, ad esempio, di provvedere alla sistemazione di tutte le scuole. Una soddisfazione gratifica, in particolare, l’avv. Dalla Libera: le circa mille persone ricevute nei due anni e mezzo e la partecipazione agli eventi della vita amministrativa.

E’ con l’auspicio di uno sforzo comune sulla strada della convivenza  che saluto gli affezionati lettori all’inizio dell’anno che segna il ventesimo anniversario da quando mons. Paride Artico – con la delicatezza d’animo che lo caratterizzava - volle affidarmi questa rubrica. A tutti, l’augurio di un sereno anno nuovo.

 

 

(Nella foto, Capodanno in Piazza Grande imbiancata di neve)

 

 

 

Dodici mesi in archivio

 

* Alle elezioni politiche 2008, un opitergino su tre vota Lega Nord. Vengono poi il Popolo delle Libertà (ventisette per cento) e il Partito Democratico (ventitré per cento). Approda al Senato Giampaolo Vallardi, Sindaco di Chiarano. Con lui sono ben nove i trevigiani che siedono in Parlamento. Luca Zaia è promosso sul campo ministro dell’agricoltura dallo stesso Umberto Bossi e si mette subito in luce.

 

* Il concittadino Franco Manzato riceve il testimone alla vice presidenza della Giunta Regionale con deleghe al turismo e all’agricoltura.

 

* L’ex Sindaco Giuseppe Covre lascia il consiglio comunale dopo quindici anni d’impegno ai massimi livelli.

 

* Una casa luminosa ed accogliente: è casa Moro, una struttura fedele alla storia dell’ente nato dalla generosità di Angelo Moro e dalla lungimiranza di mons. Domenico Visintin, per dare asilo agli orfani di guerra e agli indigenti. Vi trovano spazio “Il girotondo delle mamme”, cooperativa che gestisce una rete locale di centri per l’infanzia, lo “spazio gioco”, per bambini fino a sei anni, il servizio  “Amiche mamme” ed il “Centro di consulenza familiare”.

 

* A causa della complessa vicenda sfociata in un arbitrato legale, che vede opposto il Comune di Oderzo e la società immobiliare che ha realizzato il grandioso complesso residenziale e commerciale di via degli Alpini, si allontana il progetto di costruzione di un parcheggio sotterraneo nell’area ex Scardellato. In compenso è stato completato il nuovo municipio, costruito accanto a casa Saccomani, sul luogo in cui sorgeva il fabbricato ‘tecnologico’ della società telefonica. Piovono critiche sulle scelte estetiche del progettista, ospitate anche su questo foglio. 

 

* Viene approvato il regolamento di polizia urbana ‘per una città più sicura’ contro la presenza di indovine, accattoni e molestatori vari. Un regolamento che non vuol andare contro il principio della solidarietà, ma semplicemente combattere l’illegalità: la spiegazione del Sindaco, Dalla Libera, non convince gli scettici. Recentemente, è incappato nei rigori delle disposizioni anche un musicista di strada che si è visto sequestrare la fisarmonica.

 

* Ricevono l’ordinazione sacerdotale, nel Duomo stracolmo, tre giovani – Alessandro Ravanello di Faè, Yuri Boz di Fontanelle e Alberto Botteon di S. Maria di Feletto  - sui quali impongono le mani il vescovo diocesano Corrado Pizziolo ed il vescovo emerito Alfredo Magarotto. Nel saluto, mons. Abate invoca su tutti la protezione dei santi vescovi Floriano, Tiziano e Magno.

 

* Teresa Lapis, titolare della funzione di difensore civico nel consorzio dei Comuni dell’Opitergino, allarga la sfera di competenza al Comune di Gaiarine, che aderì all’intesa locale una decina d’anni fa.

 

* E’ Paolo Michielin, psicologo, professore associato di psicologia clinica e psicobiologia della salute all’Università di Padova, il nuovo direttore del distretto socio-sanitario n. 4 di Oderzo.

 

*  La dott. Bruna Borin assume l’incarico di dirigente scolastica del circolo didattico di Oderzo.

 

*  Mario Vendrame, Sindaco di San Polo di Piave, è eletto alla presidenza del Consorzio dei comuni del comprensorio opitergino, investito da una bufera che rischia di comprometterne la sopravvivenza. Alla fine sembra delinearsi una soluzione in grado di mettere tutti d’accordo.

 

* Dopo una vita spesa a far conoscere alla gente e a far giungere all’onore degli altari Marco d’Aviano che dimorò ad Oderzo, in contrada San Rocco nelle adiacenze di villa Berti, si è spento all’età di 99 anni padre Venanzio Renier. Vicepostulatore della causa di beatificazione di Marco d’Aviano, da circa sei anni viveva a Conegliano nel convento dei cappuccini.

 

*  Mons. Alberto Bottari De Castello, nunzio apostolico in Giappone, riceve la nomina a Vescovo dell’antica diocesi di Oderzo ed onora la città con una  visita all’antica cattedra di San Tiziano.

 

* Il Comune di Oderzo conferisce la cittadinanza onoraria al card. Raffaele Farina, archivista e bibliotecario di Santa Romana Chiesa, e predecessore di mons. Bottari De Castello all’antica sede vescovile. Nel ricevere il riconoscimento dalle mani del Sindaco, alla presenza del prefetto, delle autorità militari e di una buona rappresentanza della società civile e della comunità religiosa,  il prelato confida di trovarsi bene ad Oderzo e di considerare questa città ancora più bella di Bonn, che pure gli è cara per tanti motivi.

 

*  La stazione ferroviaria è finalmente dotata di ampio parcheggio illuminato che riduce una situazione di disagio complessivo dovuta alla mancanza di un riparo per i numerosi pendolari, studenti e lavoratori, che usufruiscono del servizio.

Dicembre

 

* Taglio di nastro e taglio di una torta del peso di un quintale e mezzo  per il parco  commerciale “Stella Shopping”. Il complesso, preso d’assalto in prossimità e durante le feste da migliaia di consumatori e di curiosi, sorge nei pressi dello stadio  in una zona compresa tra la circonvallazione e via Masotti,  su un’area complessiva di 210 mila metri quadrati, coperta per 27 mila metri, attrezzata a verde per 73 mila metri quadri, dotata di casse di espansione anti-piena  e servita da ampi parcheggi.  A  fare gli onori di casa, Bruno Andreetta, titolare dell’Ipermercato Europa e presidente dell’Ascom opitergino-mottense. Oltre all’ipermercato, la struttura presenta una amplissima offerta di capi d’abbigliamento, idee per la casa, soluzioni per l’ elettronica, un punto di ristoro.

 

* Mentre si parla di alta velocità per le tratte più importanti, i percorsi meno battuti vivono i quotidiani  ritardi. Questa volta, il gelo ha bloccato il treno, lasciando i pendolari a piedi. E’ accaduto al convoglio partito alle 6.55 da Oderzo, che ha finito la corsa a Ponte di Piave. Colpa della brina accumulatasi sui cavi impedendo la trasmissione della corrente elettrica per l’alimentazione del pesante locomotore.

 

* Luci accese nel nuovo municipio. A prenderne possesso per primi sono stati gli uffici del settore socio-culturale, ospitati nel locali dell’Istituto Moro occupati un tempo dal liceo. I relativi  spazi rientrano nel progetto di ampliamento della caserma dei carabinieri.

 

*  Arrivano col 1° gennaio gli ausiliari del traffico, più noti come geppini,  della società Aipa di Milano, appaltatrice del servizio di controllo dei parcheggi a pagamento e con disco orario. Tra gli ausiliari, la campionessa di pattinaggio Silvia Marangoni. L’impresa appaltatrice ha garantito un incasso di 86 mila euro per il primo anno, di 90 mila per il secondo e di 96 per il terzo. Un dato positivo è l’effetto deterrente contro i furti nelle auto ed eventuali aggressioni.

 

* Piazza Grande vestita a festa saluta il completamento del restauro di due edifici di pregio architettonico: palazzo dei Battuti e Ca’ Balbi, già Albergo dei Fiori. All’interno di Palazzo dei Battuti vi sono affreschi databili tra il Quattrocento ed il Cinquecento, ulteriormente valorizzati per l’occasione dopo un recupero  conservativo risalente al 1999. L’edificio compare in un documento del 1585 con l’indicazione dell’appartenenza  all’antica Scuola di San Giovanni Battista.