archivio_2009
Dicembre 2009
45 ANNI DI DIALOGO
“Il
Dialogo” compie 45 anni, l’età della maturità. La prima uscita, in
dicembre del 1964, contrassegnata dall’indicazione “Numero Unico”, segnava
l’inizio di una serie ininterrotta di appuntamenti con la comunità opitergina.
“Le
pagine del giornale non devono essere una fredda raccolta di notizie, di idee,
di fatti: hanno la funzione di rispecchiare la gioia di un sentimento di bontà,
la curiosità lieta di una notizia aspettata, la voce del cuore fraterno che
sorvola su tutto ciò che può essere motivo di divisione e di
incomprensione”. Così scriveva
mons. Paride Artico, a nome della
redazione del foglio della parrocchia di San Giovanni Battista, esprimendo
intenti e desideri che accompagnavano questa nascita.
Trovava
così risposta il bisogno forte di dialogo all’interno della Chiesa, espresso
dal Concilio Vaticano II, in corso
da qualche anno. “Il dialogo è un impegno”, si legge ancora nel primo
numero.
“La
distribuzione alle famiglie veniva affidata ad un generoso gruppo di ragazze,
ragazzi ed altri”, ricordava mons. Paride
a distanza di trent’anni dall’uscita. E continuava: “Molto presto, la
spedizione venne fatta con abbonamento postale. Il numero di famiglie
destinatarie è andato gradualmente aumentando come è aumentata la
collaborazione di coloro che gratuitamente hanno dimostrato disponibilità a
scrivere articoli secondo le finalità del giornale”.
Oggi,
“Il Dialogo” arriva in 4750 famiglie: 3200 in città; 775 nel resto della
provincia; 505 nel resto d’Italia (90 in provincia di Venezia, 66 a Milano, 43
a Roma, 42 a Pordenone, 17 a Vicenza, 16 ad Udine, 13 a Belluno, 10 a Genova, 10
a Verona).
Lo
aspettano con viva emozione 170 famiglie residenti all’estero che se lo
prestano di casa in casa.
Da
aprile di quest’anno, “il Dialogo” è anche accessibile ‘on line’ sul
sito della Parrocchia di Oderzo (www.parrocchia-oderzo.org), raggiungendo virtualmente i cinque
continenti .
Da
qualche anno, le condizioni dell’abbonamento postale non consentono la
pubblicazione di inserzioni a pagamento che hanno costituito per un lungo
periodo un’entrata non trascurabile. La generosità dei lettori, che
sostengono da sempre lo sforzo della Parrocchia, ha supplito egregiamente ed
assicura l’equilibrio economico della testata, migliorata via via nella veste
grafica e con l’introduzione del colore.
Per
una volta, i lettori comprenderanno l’inconsueto tono celebrativo, debolezza
veniale in un momento di festa come questo.
Riconoscimenti
nel tempo sono arrivati con l’assegnazione alla testata, nel 1986, del Premio
cultura del Lions Club, al ritiro del quale mons. Paride volle farsi
accompagnare dai collaboratori più stretti. In pochi anni deposero la penna sia
Eno Bellis che Bepi Vizzotto, che ricordiamo con affetto, mentre altre persone
hanno preso a raccontare, con partecipazione, la vita di questa Comunità e ad
esprimere opinioni su fatti e
costumi.
In
45 anni la città ha cambiato volto ed è mutata la sensibilità
religiosa che richiamava molte persone alla frequentazione del Duomo.
Tre
anni prima aveva aperto i cancelli la Sole, all’interno del gruppo Zoppas,
nata grazie alla lungimiranza degli amministratori dell’epoca e di mons.
Domenico Visintin che vedeva l’emigrazione come un’emorragia di vitalità ed
un rischio per i giovani.
La
‘congiuntura’ seguita al boom economico, l’autunno caldo, i conflitti
sindacali, l’evoluzione delle tecnologie e gli assetti finanziari avrebbero
rivoluzionato il mondo del lavoro e il mercato globale. L’estate di San
Martino del 2009 sembra aver diradato le
nubi minacciose che si erano addensate sul complesso di via Verdi portando raggi
di luce che hanno acceso nuove speranze attorno ad un progetto di rilancio con
una nuova proprietà .
In
quegli anni ci si sposava e, prevalentemente, in chiesa. Nuovi modelli di vita
sono invalsi ed hanno mutato il tessuto sociale e le abitudini.
Da
popolo di emigranti siamo diventato paese di immigrazione, fenomeno che
rappresenta, in città, il 12 per cento della popolazione ed oltre un quinto
delle nascite. I problemi dell’integrazione tra culture, la mutata sensibilità
sul tema dell’accoglienza e la crisi economica hanno scompaginato le certezze.
Le polemiche di queste settimane sulla presenza del crocefisso nei luoghi
pubblici ed i dibattiti sull’identità culturale danno il segno della
fibrillazione in atto.
Testimone
discreto dei mutamenti sociali e autentico apostolo della carità, in tutti
questi decenni, è stato ‘don’ Ezio Dal Piva, che con l’equilibro operoso
che lo animava ha saputo dimostrare che la convivenza è possibile, nel rispetto
di tutte le sensibilità. Dopo cinquantadue anni, ci ha lasciato nel silenzio
della sua stanza di Ospedale qualche settimana fa.
Gli ha tributato l’ultimo saluto la cittadinanza intera, a riprova
dell’affetto che egli aveva saputo conquistarsi.
Prendendo
a prestito il bilancio tracciato da ‘don’ Paride in occasione dei
trent’anni di vita di questo
foglio, ci auguriamo che anche ’il Dialogo’ sia stato fedele al compito di
avvicinare le persone, per comunicare fraternamente, per offrire motivi che
uniscono e che aiutano la comunità civile e parrocchiale ad essere famiglia e a
vivere autenticamente la solidarietà”.
E
concludeva: “Se un po’ di bene ‘il Dialogo’ ha suscitato e continua a
produrre, nell’ambito delle relazioni umane, dobbiamo tutta la nostra
riconoscenza al Signore che ha suggerito e confortato l’iniziativa”.
Alla
sua memoria va la gratitudine di coloro che scrivono e, interpretando il
sentimento dei lettori, di coloro che ci seguono mensilmente.
Nella foto, mons. Paride Artico, fondatore del Dialogo e don Ezio Dal Piva, cappellano dell'Ospedale per 52 anni
Brevi
*
Inizia in tono minore la campagna vaccinale contro l’influenza A, il
cui picco è annunciato per le prossime settimane. Non saremmo un paese di
poeti, di santi e di navigatori (o un’espressione geografica) se non
scoppiassero polemiche su tutto. Potevano mancare su un argomento come la
salute, che sta a cuore a tutti? L’invito a non lasciarsi prendere dal panico
si mischia a toni pesanti verso chi nutre diffidenza sul nuovo vaccino. Su
ipocondiatrici e fatalisti vince la pandemia mediatica. I bambini sottoposti
alla vaccinazione, premiati con un ‘diploma di coraggio’, sembrano aver
ragione sia degli uni che degli altri. Intanto la Regione valuta l’ipotesi di
anticipo selettivo delle vacanze natalizie.
*
Soddisfazione per l’operazione di salvataggio della Plastal. Manca solo
l’accettazione del piano industriale sul
complesso di via Verdi, al centro di una crisi che ha visto la bancarotta della
capogruppo svedese. E’ stato comunque raggiunto l’accordo con la Prima
s.p.a. di Frosinone per l’acquisizione e la prosecuzione dell’attività.
Prima s.p.a. fa capo ad una holding presente sulla scena dei produttori di
componenti per l’auto.
*
La locale caserma dei carabinieri ha una sede adeguata, come spazi, alle
esigenze. Ultimati i lavori di ampliamento, si sta procedendo alla manutenzione
straordinaria dei locali che ospitarono, nel ricordo del cronista, la scuola
media statale ante riforma. Per l’estate del 2010, l’intero edificio, nel
quale opera una trentina di uomini diretti dal sottotenente Diego Alessandro
Tanzi, sarà completamente rinnovato.
*
Le ruspe hanno raso al suolo i fabbricati posti nell’area dell’ex discoteca
Malice. Partono i lavori che trasformeranno l’area in villaggio tecnologico,
costruito secondo i criteri più avanzati in materia di risparmio energetico e
di bioedilizia. Nell’area di 50 mila metri quadri dovrebbero sorgere, oltre a
diversi condomini, villette a schiera. L’area a verde attrezzato, che è in
prossimità del fiume Monticano, fungerà
anche da cassa di espansione.
*
Incontro con Margaret Mazzantini, vincitrice dell’ultima edizione del premio
Campiello, ospite di ‘Oderzo Cultura’. Ad accompagnare la scrittrice,
l’arch. Mario Botta, presidente di giuria della manifestazione veneziana. Alla
numerosissima platea, che il salone degli stucchi di palazzo Foscolo non bastava
a contenere, l’assaggio del romanzo “Venuto al mondo” ambientato nella
Sarajevo devastata dalla guerra, è
stato stimolato dal giornalista Rai Sergio Tazzer. Dramma personale per la
ricerca ossessiva di un figlio e calvario di una comunità martoriata
s’intrecciano in una trama densa di sentimento e di implicazioni sociali. Un
romanzo intimo, con continui rimandi tra il dramma di una donna e il dramma di
una città assediata. Un’opera trascinante e di forte impegno etico.
*
Una sentenza della Corte Europea dei diritti dell’uomo, che intima
all’Italia di togliere il crocefisso dalle aule scolastiche, ripropone il
dibattito sulla laicità dello Stato, sulle radici cristiane e sull’identità
culturale, con toni accesi che rischiano di trasformare la vicenda in una guerra
di religione ed in una caccia al consenso.
Se ne parlerà in consiglio comunale, che aveva avuto modo di interrogarsi su
‘crocefisso sì crocefisso no’, circa sei anni fa.
*
Ammontano a 240 milioni i tagli per il 2009 sui trasferimenti statali a favore
delle casse municipali. “E meno male”, commenta
con amarezza il Sindaco avv. Pietro Dalla Libera, “che siamo un Comune
virtuoso”. “Se non avessimo rispettato il patto di stabilità”, continua
il primo cittadino che ha ingaggiato una battaglia decisa per l’assegnazione
del 20% degli introiti Irpef, “avremmo tutta una serie di penalizzazioni per
fortuna evitate, ma non ci basta. Siamo stanchi di bastonate”. “Aumento
delle tasse? Non ci penso proprio”.
*
Tariffe dei rifiuti congelate. E’ la buona notizia che rivela la volontà di
non ritoccare per le prossime bollette il
costo del servizio di asporto e di smaltimento delle immondizie. Ad una stabilità
delle tariffe corrisponderà purtroppo una diminuzione in alcuni servizi
integrativi e nella manutenzione del verde, dato che comunque i costi sono
aumentati, nel 2009, di 130 mila euro rispetto alle previsioni.
Pare,
intanto, accantonato il progetto di realizzare in “Cal dea Piera” un centro
di stoccaggio e di smistamento di rifiuti urbani riciclabili e non pericolosi.
L’opera avrebbe comportato costi eccessivi per il Consorzio igiene del
territorio.
*
L’Opitergina sale in vetta alla classifica del girone B dell’eccellenza. Ed
è festa grande.
*
Metamorfosi della sanità nella Sinistra Piave: se n’è parlato in un convegno
organizzato dall’assessore alla sanità e ai servizi sociali, dott.
Antonio Neri, che ha proposto una sorta di federalismo sanitario per
garantire all’opitergino-mottense non tanto una vera autonomia amministrativa
quanto un supplemento di attenzione alle istanze della popolazione. Rassicurante
la posizione del Direttore Generale dell’Azienda Sanitaria, dott. Claudio
Dario, che non ha voluto mancare al confronto nonostante la concomitanza della
conferenza dei Sindaci, ed ha
confermato l’assegnazione, entro
la fine dell’anno, dell’appalto dei lavori per il pronto soccorso di Oderzo.
Durante l’incontro, che ha registrato una buona partecipazione di operatori e
di cittadini, si è parlato anche di una nuova forma conosciuta come unità
territoriali di assistenza primaria, che sta dando ottimi risultati a Motta di
Livenza dove si sono aggregati sette medici di famiglia operanti
in spazi interni all’ospedale riabilitativo.
*
Isola pedonale con pensiline e spazi di socializzazione, una terrazza in legno
per valorizzare la riva alberata del Monticano e viabilità limitata ad un unico
senso di circolazione. Si presenterà così Piazza Castello, in continuazione
ideale con Piazza Grande, una volta realizzato il piano di riqualificazione
promosso da Comune. Piano che attende ancora un progetto definitivo, dopo che il
concorso d’idee non ha fatto emergere una soluzione ‘vincente’.
*
Per cinquantadue anni, don Ezio Dal Piva è stato l’amico di tutti,
specialmente delle persone in difficoltà che ricorrevano ai servizi
dell’Ospedale di Oderzo. Le ha lasciate, con discrezione, nel silenzio della
sua stanza. Una folla commossa l’ha accompagnato alla casa del Padre. Riposa
ora nel cimitero di Oderzo, città che l’aveva accolto trentenne nel lontano
1957. “Don Ezio lascia un grande ricordo e un debito di gratitudine nella
comunità opitergina”, ha detto nell’omelia mons. Corrado Pizziolo,
affiancato da mons. Alfredo
Magarotto che con il
‘cappellano’ dell’Ospedale intratteneva un rapporto di antica amicizia
nata in seno alla pastorale della sanità.
*
Si è spento Enrico Bazzicchetto, 63 anni, imprenditore edile e contitolare
della vetreria artistica ‘Henry Glass’, presidente dell’Opera Pia Moro e
dell’Unitalsi della Diocesi di Vittorio Veneto. Sull’altare, accanto al
Vescovo per la cerimonia funebre, il figlio don Pierpaolo, parroco a San Pio X
di Conegliano .
*
La Stefanel s.p.a. sente gli effetti
della crisi e tratta sui tagli di personale. L’accordo aziendale di
risanamento prevede l’applicazione
di 26 contratti di solidarietà, di 31 collocamenti in cassa integrazione
straordinaria e di 11 prepensionamenti, a fronte di un programma iniziale di 70
esuberi su 250 dipendenti in forza negli stabilimenti di Ponte di Piave e di
Salgareda.
*
Continua l’offensiva della grande distribuzione e la lotta tra giganti. Dopo
l’ipermercato Europa, l’anno scorso, si è trasferito qualche settimana fa
il Lidl nella nuova sede presso la
rotatoria all’imbocco della Cadore-Mare. A
breve distanza, è avvenuta l’apertura del nuovo Euro Spin. Nel raggio di
poche centinaia di metri sorgono
anche A& O e Crai.
*
Unanimi i consensi per la prima
esibizione dell’Accademia Corale Opitergium, che ha tenuto il concerto
“MusicaIncanto” nel Duomo gremito, offrendo uno stupendo repertorio con
musiche di Mozart, Haydn, Duruflé, Sofianopulo e Brisotto.
Alla direzione artistica Claudio Provedel ,
Roberto Brisotto e Lucia Zigoni.
*
Silvia Marangoni sale sul tetto del mondo con il sesto titolo iridato
di pattinaggio artistico a rotelle ‘inline’. La ventitreenne
portacolori dello Skating club, altrettanto nota per l’incarico di ausiliaria
del traffico, si è laureata
campione del mondo a Friburgo.
Novembre 2009
FANGO E ACQUA
Dopo
un violento nubifragio, un fiume di fango travolge la zona costiera di Messina.
A Giampilieri, una delle frazioni più colpite, un costone di roccia si stacca
dalla montagna e inghiotte case e persone. Una tragedia annunciata che si poteva
evitare, secondo molti, provocata dall’abusivismo edilizio. Vengono chiamate
in causa responsabilità politiche negli enti locali. Le giustificazioni
fanno forza sul rischio
idrogeologico e sulla carenza di fondi. Il
ponte sullo stretto diventa un tormentone, quasi come le bizze del fenomeno
meteorologico eccezionalmente violento.
Ma
la tragedia annunciata di Messina rinverdisce i ricordi di altre disgrazie, di
Sarno per esempio, undici anni
prima. Nella notte del 5 maggio 1998, una valanga di fango si staccò dalla
montagna e raggiunse alla velocità di trecento metri al minuto Sarno ed altri
paesi campani, provocando la morte di centosessanta persone la distruzione di
centinaia di case. Volontari
scavarono senza sosta in mezzo ai fango per liberare molte vite umane.
La
forza delle immagini colpisce ancora e richiama altre sequenza di fango,
soprattutto quelle di Firenze, nel 1966. In quell’occasione, la “meglio
gioventù”, per riprendere il titolo di un film di successo, giunse nella città
d’arte per aiutare a salvare le inestimabili opere che altrimenti sarebbero
andate perdute , conquistandosi la denominazione di “angeli del fango”.
Il
fango sommerse le contrade a noi familiari, soprattutto Motta di Livenza,
Portobuffolè, Gorgo al Monticano, Ponte di Piave dopo che le acque del Piave,
del Livenza e del Monticano erano uscite dagli alvei. Ma ritorna la domanda di
sempre, se dovesse succedere ancora, saremmo attrezzati o non sono bastati
quarantatre anni per correre ai ripari? E per passare dalle emozioni alle
soluzioni.
Qual
è il risultato di anni di studi e a che punto è la realizzazione dei progetti
per i quali il consorzio dei Comuni si mobilitò all’indomani del disastro.
Riguardano le dighe di Colle e di Ravedis sull’alto bacino del Livenza e di
Falzè sul bacino del Piave. Ad esempio, a quali conclusioni hanno portato le
discussioni sull’alternativa tra dighe e casse di espansione? A che punto è
il progetto per le casse di espansione nel Prà dei Gai?
Sono
domande che investono questioni troppo tecniche e di governo complessivo del
territorio, che da anni attendono risposte concordi, per trovare qui
un’analisi seppur sommaria.
Ma
la difesa del suolo e la tutela del territorio conoscono confini anche più
domestici. Parliamo delle piogge che
periodicamente mettono in crisi il sistema di deflusso. Alcuni esempi: via
Garibaldi, zona municipio, quartier Brandolini, zona industriale di Camino e
Fratta.
Registriamo,
intanto, una buona notizia. L’idrovora “Paludei di Fratta” è al nastro di
partenza. Il Comune di Oderzo ha infatti approvato il progetto esecutivo
finanziato in proprio per 600 mila euro e
la Regione Veneto ha dato il benestare garantendo i restanti 600 mila euro.
E’
inoltre di queste settimane l’accordo di massima per la costituzione di una
casa-museo in quella che era la dimora della pittrice Gina Roma, a fronte della
cessione da parte degli eredi di un grande appezzamento di terreno nell’area
del depuratore di Fratta. A questo punto sussistono le condizioni per
l’appalto dei lavori che comporterà la costruzione di un impianto con
capacità di smaltimento delle acque doppia rispetto al manufatto che
sorge nei pressi dell’ex discoteca.
Un
importante tassello, sul versante politico, arriva dal Consorzio dei Comuni,
nato all’indomani dell’alluvione del ’66, con il generoso contributo del
maestro Giuseppe Marson, Sindaco di Gorgo al Monticano in quegli anni. Con
l’elezione di Firmino Vettori alla presidenza del Consorzio dei Comuni, sembra
a portata di mano l’unità che dovrebbe consentire il ricompattamento del
comprensorio ed il ritorno di Motta di Livenza e di Meduna che una quindicina di
anni fa se andarono sbattendo la porta.
Più
di un segnale di disgelo lascia ben sperare.
Nella foto, la diga di Colle sul Cellina
Brevi
.
La ricorrenza del 4 novembre richiama ogni anno la disastrosa alluvione del
1966, che sommerse Firenze e seminò distruzione nei bacini del Piave e del
Livenza. A distanza di
quarantatre anni il governo del territorio rimane una pagina tutta da scrivere.
Per fortuna, dopo il fervore iniziale di studi qualcosa si sta muovendo, ma la
strada è ancora lunga. Ne parliamo nello spazio dell’approfondimento mensile.
.
La posizione di Simone Moreira, la mamma della piccola Giuliana inghiottita
dalle acque del Monticano nella sera del 2 settembre, non si è chiarita. Troppi
i punti oscuri e le contraddizioni per il tribunale del riesame, che ha
convalidato l’arresto della giovane mamma accusata di omicidio. Alla triste
vicenda, che ha mobilitato anche la stampa brasiliana, la cronaca sta dedicando
da settimane ampi servizi.
.
E’ sempre attuale la figura di padre Marco d’Aviano che contribuì alla
caduta della dominazione ottomana. Lunga e abile fu, a Vienna,
la sua azione diplomatica alla corte dell’imperatore Leopoldo
I per difendere l’identità cristiana dell’Europa. Il frate,
proclamato beato il 27 aprile 2003 da Giovanni Paolo II, soggiornò
nel convento dei Cappuccini ad Oderzo e tenne affollati quaresimali nel
Duomo della nostra città. Alla sua riscoperta contribuì sulle pagine del
Dialogo il concittadino Arturo Benvenuti, al quale palazzo Moro ha aperto le
sale per una retrospettiva che riassume quarant’anni di attività culturale
con una produzione artistica di grande respiro nel campo della pittura, della
grafica, della poesia, dell’impegno civile.
.
Giovanni Cremonese ha esposto a
Prata il meglio della produzione più recente. Per lo più acrilici che gli
permettono di dare libero sfogo alla fantasia e ricreano scorci di paesaggio e
giochi di luce capaci di far parlare le nature morte. E, mentre accompagna il
visitatore, sembra un torrente di montagna che regala
idee ancora in embrione e
progetti in cantiere avanzato verso
un domani che non conosce noia.
.
Il sagrato del Duomo si sgretola. Manca purtroppo ancora il
via libera della soprintendenza ai beni ecclesiastici. La circostanza è
stata chiarita in consiglio comunale dove si era evidenziato che i lavori
annunciati non partono, malgrado il deterioramento della lastre di pietra.
.
Porta a porta spinto per i rifiuti: non se ne parla nemmeno per tenere lontana
la sgradevole sensazione che la città possa rimanere più sporca. Il sindaco
Dalla Libera: “Il servizio funziona bene così, anche per l’azione intensa
di controllo da parte dei vigili”.
.
Binari caldi sulle linee minori dove pendolari lamentano quotidiani disagi e
ritardi. Stazioni abbandonate, ma sui convogli i disservizi sono ancora
maggiori. Allargano le braccia gli stessi ferrovieri. La tratta
Treviso-Portogruaro non sfugge alla situazione generale e la protesta sale.
.
Influenza A: come avverrà la campagna di prevenzione che sta per partire? I
primi ad essere vaccinati saranno il personale addetto ai servizi pubblici
essenziali, di pubblica sicurezza e di protezione civile, le donne in stato di
gravidanza, le persone a rischio comprese tra i 6 mesi ed i 65 anni. Il vaccino
non verrà venduto in farmacia ma somministrato gratuitamente dai medici di
famiglia e pediatri di libera scelta.
E’
intanto partita la campagna di vaccinazione contro l’influenza di stagione
affidata ai medici di base e ai servizi distrettuali.
.
Non accenna ad arrestarsi la protesta delle famiglie dei disabili contro la
tassa di compartecipazione alla spesa per la frequenza dei centri diurni per
disabili: “Se il Tar non accoglie il nostro ricorso arriveremo al Consiglio di
Stato”, annunciano i promotori dell’opposizione
al provvedimento contestato.
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E’ operativo dal 12 ottobre il nuovo centro prelievi collocato nell’ex
lavanderia del locale complesso ospedaliero, di fronte al fabbricato che ospita
l’emodialisi. Senza problemi di
orientamento per l’utenza, peraltro guidata nei percorsi, per favorire
l’avvio del servizio. Per
facilitare l’accesso al servizio, è stato ritardato il disco orario nel
parcheggio del cimitero e adeguata la segnaletica esistente.
.Invasione
di mosche e di scarafaggi: non se n’erano mai visti tanti. In alcune zone,
l’alta temperatura, fuori stagione, ha evidentemente favorito il proliferare
dei fastidiosi insetti.
.
Piace il nuovo Gazzettino. Dopo centovent’anni di formato ‘lenzuolo’ i
lettori hanno dimostrato di aver gradito il passaggio al più agevole formato
tabloid. Impennata nelle vendite, alla prima uscita in edicola. In crescita
anche i contatti sui sito internet.
.
Accompagnati dal vice-presidente della Regione, Franco Manzato, i maestri vetrai
veneti hanno fatto visita al sindaco di New York , Michael Bloomberg in
occasione del ‘Columbus Day” durante il quale la storia e le tradizioni
venete hanno trovato l’evidenza meritata.
.
Celebrata ad Oderzo la giornata provinciale dedicata alle vittime del lavoro,
una strage silenziosa. Ventitré i
morti nel 2008. Un dato positivo: gli infortuni hanno subito un calo del sette
per cento rispetto all’anno precedente.
.
Il lampione disegnato dall’arch. Toni Follina, sfrattato temporaneamente su
richiesta degli organizzatori dell’Opera in piazza,
trova la via del ritorno. I vertici di Oder II assicurano che le prime
nebbie saranno rischiarate dalla sua luce amica.
.
Giuseppe Furlan è stato confermato alla presidenza della società Colfranculana.
Vice presidenti: Eugenio Luzzu, Stefania Padovan e Stefano Zocchi;
cassiere-economo: Franco Padovan; segretario: Angelo Dalle Vedove. La società
sportiva e ricreativa, articolata in varie sezioni, presenta anche un
interessante sito web curato da Leopoldo Masut.
.
Si è fermato il cuore di Bepi Girelli, classe 1920, sacrestano di Colfrancui da
sempre e titolare da cinquantasette anni. E’ sopravvissuto di pochi mesi
all’amata Palmira. Della chiesa, che custodiva con gelosa premura, aveva fatto
la prima casa. La comunità locale lo ricorda ed il Dialogo gli dedica un
profilo in altra pagina.
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“Rustignè minaccia la secessione” spara un titolo di cronaca locale che
spiega: “Oderzo non ci considera, noi andiamo con Ponte di Piave”. Il grido
di protesta dei residenti nella frazione si è fatto sentire all’incontro con
la giunta comunale. Rivendicano interventi sulla Postumia, una pista di
collegamento con il capoluogo, un viale verso la chiesa, una migliore
illuminazione generale ed un minimarket.
.
A chi critica l’amministrazione comunale di immobilismo sul fronte degli
investimenti, il sindaco Dalla Libera replica: ”Abbiamo 5 milioni 600 mila
euro nelle casse comunali senza possibilità di spenderli per non infrangere i
limiti imposti dal patto di stabilità”. E intanto non cessa di battere sulla
rivendicazione del 20% del gettito irpef che sanerebbe definitivamente i conti
della casa comune.
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Vincita eccezionale a Piavon, all’edicola di Daniela Favero e della figlia
Sara Bucciol, nella nuova lotteria
“Win for life” (vinci per la vita) che garantisce una rendita di quattromila
euro al mese per vent’anni. Inutile la caccia al misterioso fortunato. La
rivendicazione con una telefonata al Gazzettino lascia molti dubbi
sull’autenticità.
.
In apertura del convegno organizzato dalla Diocesi di Vittorio Veneto e dalla
Parrocchia di Oderzo, in occasione
delle giornate europee del patrimonio, è stato
riconsegnato un prezioso catastico di fine
Cinquecento,
ritrovato a Gorizia nel corso di una brillante operazione della Guardia di
Finanza.
Ottobre 2009
STORIE DI BAMBINI
Il
condominio più alto di via Mazzini è punteggiato di tricolore, la caserma dei
carabinieri espone, come gli altri edifici pubblici di Oderzo, bandiere a
mezz’asta. Sei militari sono stati uccisi in Afghanistan, come Giovanni
Pezzulo, vittima di un’imboscata il 13 febbraio dell’anno scorso.
La
consegna di vestiario e di generi alimentari e l’installazione di generatori
di corrente, in un villaggio a circa sessanta chilometri da Kabul, si erano
svolte tranquillamente e nulla
avrebbe fatto presagire lo scontro a fuoco che sarebbe avvenuto sulla via del
ritorno.
Per
i parà della Folgore, i funerali di Stato nella basilica di San Paolo fuori le
mura, gremita dalle massime autorità dello Stato in un’atmosfera
attonita, sono presieduti
dallo stesso mons. Vincenzo Pelvi, ordinario militare, che aveva officiato
nell’abbaziale dedicata a San Giovanni Battista per il commiato
dall’operatore di pace partito dalla caserma Fiore di Motta di Livenza.
Dal
dopoguerra ad oggi, sono centotrentotto i morti nelle missioni di ‘pace’,
dall’Eritrea in poi. Ma l’Afghanistan è un’altra storia che divide le
coscienze. Giovedì 17 l’agguato: un’autobomba kamikaze colpisce a Kabul due
blindati Lince. Passano due giorni dall’estremo saluto solenne ed un altro
attacco prende di mira una pattuglia di militari italiani nella rischiosissima
provincia di Herat: un paracadutista ferito lievemente se la caverà in pochi
giorni. L’’indomani altri due feriti lievi.
Fin
qui la cronaca di una giornata di lutto, disturbata dalla pioggia e forse da
troppa spettacolarizzazione, che aveva invece risparmiato l’addio al
maresciallo Pezzulo, in un sabato di febbraio.
A
distanza di un anno e mezzo, la tomba, all’ingresso principale del cimitero di
Oderzo, è continua meta di persone che sostano in raccoglimento davanti alla
foto che lo ritrae sorridente e rassicurante. Alcuni oggetti consegnati alla sua
vigilanza raccontano storie personali ed emozioni.
Un
altro luogo di Oderzo è meta, da qualche settimana, di un pellegrinaggio laico,
dettato dalla pietà verso una bambina di due anni di nome Giuliana che ha perso
la vita, in circostanze non chiarite, nelle acque del Monticano. In via Rizzo,
la piazzetta delle poste, uno scaffale popolato di pupazzi colorati
e di giocattoli è diventato luogo di scambio e occasione di riflessione
sui grandi temi di una convivenza sempre più difficile e della condizione
dell’infanzia, sempre più delicata.
E
l’immagine della bambina che sorride sugli
annunci affissi ai muri della città
si confonde nel sogno di una coscienza collettiva in cerca di pace con quella
del piccolo Simone in braccio alla mamma che, all’aeroporto di Ciampino, aspetta
sotto il c 130 il papà ritornato a
casa, stanco per il lungo viaggio.
La
preghiera del paracadutista, letta in San Paolo fuori le mura da Gianfranco
Paglia, oggi deputato, sopravvissuto alla battaglia di Mogadiscio ma condannato
su una sedia a rotelle, esprime un totale abbandono difficile da assimilare:
“La nostra vita è tua, o Signore”.
Mentre
l’ex paracadutista legge, lo guarda Martin, sette anni, basco amaranto calato
sugli occhi, che prima della cerimonia si era staccato dalla madre per
accarezzare la bara più cara.
Storie
di bambini, istantanee di
un’infanzia meno spensierata d’altri tempi.
E
proprio per cambiare registro proponiamo un’immagine gioiosa, legata alla
scuola appena avviata: l’iniziativa partita
anche nel coneglianese chiamata “piedibus”, l’autobus umano che va
a piedi e si muove accompagnato da due adulti, chiamati autista e controllore.
Un’iniziativa volta a sensibilizzare al tema della mobilità ecologica, ad
ottenere vantaggi sulla salute e a promuovere lo stare insieme.
Siamo cresciuti senza saperlo, ma lo facevamo anche noi. Solo qualche tempo fa.
Nella foto, 'Piedibus', l'autobus umano, che va a piedi
Brevi
*
“Vorrei
continuare a girare sempre in bici con te”, scrive il padre della piccola
Giuliana, di due anni, finita nel fiume Monticano la sera del 2 settembre in
circostanze ancora da chiarire. Nella piazzetta delle poste, uno scaffale, pieno
di giocattoli e di messaggi, è
diventato meta di persone mosse da
pietà o da semplice curiosità per una storia molto triste che ha colpito la
comunità.
*
Firmino Vettori, Sindaco di Gorgo al Monticano al secondo mandato, è il nuovo
presidente del consorzio dei Comuni. Succede all’ex primo cittadino di San
Polo di Piave, Mario Vendrame, rimasto in carica soltanto per pochi mesi.
*
L’edificio della stazione ferroviaria di Oderzo potrebbe essere ceduto in
concessione ventennale dalla Regione al Comune per la cifra simbolica di un
euro. A lanciare l’idea è il presidente Giancarlo
Galan, che ha sottoscritto un accordo con Trenitalia in base al quale i Comuni
possono ottenere in gestione le stazioni dismesse. Un’intesa da raggiungere
entro termini molto stretti, per non perdere… il treno.
*
Quasi unanime il coro di critiche sull’aspetto estetico della nuova sede del
supermercato in costruzione nei pressi della rotonda all’imbocco di via Verdi.
Sorge in zona classificata commerciale, è stato ricordato, vicino ad una
concessionaria auto e ad altre attività. Qualcuno ha invocato la buona regola
di aspettare con pazienza ed un po’ di fiducia in chi ha esaminato il
progetto, prima di stracciarsi le vesti.
*
Sarà Daniele Pelliciardi il capo delle ronde opitergine, costituite secondo le
previsioni del pacchetto sicurezza recentemente approvato. Coordinerà la
neonata ‘ Associazione Osservatori Volontari’. Dopo la richiesta
d’iscrizione all’albo presso la prefettura,
passerà al vaglio del comitato per l’ordine e la sicurezza e tra
qualche mese l’attività di vigilanza potrà iniziare.
Quasi una missione, per il figlio dei coniugi ferocemente massacrati in
una notte d’agosto di due anni fa in una villa di Gorgo al Monticano.
*
Sono in calo i prezzi delle case. La rilevazione semestrale dell’osservatorio
tecnocasa registra una flessione, sia pure contenuta soprattutto nell’usato,
mentre rimangono sostanzialmente stabili gli immobili di nuova costruzione.
Secondo la tabella, ad Oderzo, un alloggio nuovo vale dai 1500 al 2100 euro al
metro quadro, se costruito in zona centrale, e dai 1200 ai 1500 euro, se in zona
periferica.
*
Presentato alla cantina sociale di
Oderzo il progetto “Casa del vino” per promuovere il
comparto vitivinicolo legato alla denominazione di origine controllata
Piave, per il quale la Regione ha stanziato 600 mila euro. La Casa del vino,
voluta dall’ex sindaco Pujatti sorge al bivio di San Martino, sarà una
struttura polifunzionale a servizio del territorio, per iniziative a favore
della valorizzazione dei Vini del Piave e della Strada dei vini del Piave. Non
è passata inosservata, tra le autorità (il vice-presidente della Regione,
Franco Manzato, ed il presidente della Provincia, Leonardo Muraro), l’assenza
del Sindaco di Oderzo, a quanto pare non invitato.
*
La stagione registra un crollo dei prezzi delle uve e dei vini. I rossi e i
bianchi scivolano verso i minimi degli ultimi anni. Il calo dei consumi
preoccupa i produttori e la distribuzione.
*
L’autunno porterà con sé il potenziamento, accanto all’attuale depuratore,
dell’ idrovora di Fratta, che coprirà la sicurezza idraulica dell’area
intorno all’ex discoteca Malice ma
anche della zona industriale di Camino. Il costo del nuovo impianto, previsto in
un milione 200 mila euro, è finanziato per metà dalla Regione e per metà dal
Comune di Oderzo.
*
Dietro la bancarella del miele ai vari mercatini gli amanti del biologico non
troveranno più Narciso Giacomazzi, nota figura di apicoltore. Per tutta la vita
ha coltivato la passione per le api e per il prezioso nettare, diventano un
punto di riferimento per il settore.
*
Cambio della guardia al vertice della tenenza dei carabinieri: il comando è
stato assunto dal sottotenente Diego
Alessandro , 33 anni, proveniente dal Setaf di Vicenza. Trasferito a Gorizia il
tenente Manuel Sacchetto, che nei tre anni di permanenza ha seguito casi
giudiziari di rilevanza nazionale.
*
Eleonora Toffoli, portacolori dello Skating club,è la campionessa italiana di
pattinaggio per la categoria Fi-hp.
*
“Sequenze visive” è il titolo della
mostra personale, dal 3 al 18 ottobre, dedicata
dal Comune di Prata di Pordenone all’artista Giovanni Cremonese.
*
“I musei ecclesiastici in dialogo con il
territorio: il museo del Duomo di Oderzo”.
Un interessante convegno di studio ha segnato l’inizio di un percorso
finalizzato a entrare in rete con il museo diocesano ‘Albino Luciani’ di
Vittorio Veneto e con la pinacoteca ‘Pino Casarini’ di Sacile.
Seguirà, il 24 ottobre, un secondo appuntamento, questa volte su “Le fonti archivistiche: testimonianza della storia che corre”. Tra i relatori, l’arch. Luciano Mingotto al quale è affidato il tema: “La storia ritrovata: sul recupero di catastici cinquecenteschi ”. Seguirà una mostra documentaria, proprio sui catastici nell’Opitergino, aperta fino al 21 novembre.
*
Il dott. Ignazio Roiter ha ottenuto l’incarico di responsabile dell’unità
operativa di medicina generale nel locale ospedale. Specialista in malattie
infettive ed in endocrinologia, il nuovo dirigente, da alcuni mesi
facente funzioni, ha maturato un’esperienza ultratrentennale nella
struttura trevigiana di Ca’ Foncello.
Con
il fratello Fulvio, che con l’arte fotografica ha saputo raccontare al mondo
la magia di Venezia, ha pubblicato “Una
vita per Venezia” e “Un uomo senza desideri” , ripreso da Ermanno Olmi per
il documentario “Terra Madre”.
Ignazio Roiter è tra gli
studiosi più accreditati nella comunità scientifica per quello che ha chiamato
in un suo lavoro “L’enigma del sonno”, in cui racconta la storia singolare
di una famiglia affetta da una rara forma di insonnia totale che li porta alla
morte. A dimostrazione del difficile equilibrio che regola il rapporto
veglia-sonno.
*
Il cinema-teatro Cristallo compie sessant’anni, che saranno celebrati con una
stagione di prova ricca di proposte. Il primo spettacolo proiettato a metà
settembre del 1949 fu ‘La lunga attesa ‘ con Clark Gable e Lana Turner. Nel
1962 dovette fare i conti con
l’apertura di una seconda sala, il cinema San Marco, voluto da mons.
Domenico Visintin per offrire pellicole adatte alle famiglie. Da circa
vent’anni, la proprietà è passata al Comune di Oderzo, che vi tiene gli
appuntamenti più rilevanti sul piano della partecipazione.
Memorabile la seduta d’insediamento della
giunta presieduta da Giuseppe Covre, nel 1993, all’indomani della
vittoria della Lega. Due anni dopo, nacque in quel teatro il movimento dei
Sindaci del Nordest.
* Alcune settimane fa si è spento Oderzo Castagnoli, lo storico sindaco di S.Mauro di Romagna, paese natale di Giovanni Pascoli. Oderzo, un nome portato bene, dato che i concittadini ne ricordano il senso del dovere, le capacità, la dedizione, unite alla gentilezza e alla profonda umanità.
Settembre 2009
AGRODOLCE DI FINE ESTATE
L’arrivo
improvviso del tramonto, accompagnato dal rombo dei trattori diretti verso la
cantina sociale al termine di una giornata bruscamente troppo breve, riporta
l’atmosfera agrodolce delle sere di fine estate.
Il tempo della vendemmia conferisce all’area del vino rosso, di cui
Oderzo fu per qualche tempo capitale, un fascino discreto e regala il profumo
del mosto.
Sta
prendendo piede una
vera e propria moda, favorita dal diffondersi dell’agriturismo: la
partecipazione alla raccolta e alla
lavorazione dell’uva. Una delle varie iniziative per
promuovere i prodotti tipici
delle nostre campagne.
Settembre
vuol dire anche ripresa della scuola, con il suo carico di novità e di
problemi, legati ad una società in cambiamento. Debutta la riforma delle
elementari. Al di là delle dichiarazioni di intenti e degli annunci per
attirare l’attenzione, la maestra unica resta un modello teorico. Si parla
piuttosto d’insegnante prevalente, mentre i moduli – che hanno vivacizzato
un’epoca – sembrano avviati al
declino. Costi, riduzioni di cattedre: è
il ritornello di ogni settore che deve fare i conti con l’oste. Vale anche per
l’università che ci si illudeva di trovare sotto casa, con un’offerta
illimitata e ai confini della realtà. Persiste purtroppo il divario fra offerta
e domanda del mercato del lavoro che cerca un operaio specializzato e trova
invece un comunicatore.
Per
il governatore della Banca d’Italia, Draghi,il peggio della crisi è passato e
nel 2010 inizierà la ripresa, ma ci sono ancora aziende a rischio. Gli fa eco,
su questo punto, il ministro Sacconi che parla di autunno freddo per
l’occupazione. Tutti sembrano concordare sulla necessità di riforme
strutturali e di una maggiore flessibilità. Chi si trova a misurarsi con la
stabilità del posto di lavoro sa quanto delicato sia il momento per molte
imprese in difficoltà. Il piano di rilancio della Plastal, salva dal
fallimento, consente agli oltre
seicento dipendenti del complesso di
via Verdi e ai tanti lavoratori dell’indotto di guardare avanti con una certa
serenità.
Girando
pagina, le cronache di agosto, funestate dallo schianto, nei pressi di Cortina,
del ‘Falco’ del 118 nel quale sono morti quattro operatori sanitari,
richiamano l’attenzione su un’organizzazione preziosa come il
capillare Servizio emergenza e urgenza, intervenuto con un’ambulanza
dell’ospedale di Oderzo e con l’elicottero partito da Treviso, che ha
salvato un artigiano di Roncadelle,
punto da una vespa, da shock anafilattico dall’esito prevedibile. Un servizio
altamente qualificato, svolto con competenza e senza rulli di tamburo, che
troverà tra alcuni mesi supporto in
un pronto soccorso adeguato alle esigenze.
Rimanendo
in tema, è tipica della stagione che sta per iniziare, l’arrivo
dell’influenza, alla quale si guarda quest’anno con una punta di
preoccupazione. Per alcuni studenti opitergini, colpiti durante una vacanza
studio nel Regno Unito, l’influenza suina
si è risolta senza ricovero ospedaliero, nel giro di una settimana.
Poiché
la malattia è stata classificata, per diffusione,
come pandemia, le autorità sanitarie stanno prevedendo, come avvenne per
la campagna antimeningite, una vaccinazione di massa che potrà coinvolgere in
due fasi fino al quaranta per cento della popolazione, cominciando dagli addetti
ai pubblici servizi e dalle persone a rischio.
Solo
qualche settimana fa, furoreggiava il
dibattito estivo che ha mischiato produttività e gabbie salariali, dialetto a
scuola e inno nazionale, immigrati clandestini e ronde, in un imbevibile
frullato che confonde le previsioni del tempo con l’oroscopo di Branko.
Adesso, si torna alla vita vera. Quotidiana.
Nella foto, la banda cittadina
Brevi
*
La ripresa dopo le ferie dovrebbe essere il periodo propizio per una
schiarita, dopo la presentazione a fine giugno di un piano di salvataggio in
attesa del compratore. ‘Prima’, un’azienda con 1200 dipendenti e diversi
stabilimenti in Italia e all’estero, è il soggetto che ha dimostrato
di avere le migliori credenziali per entrare come socio in Plastal,
rilevando di fatto l’azienda. A garanzia dell’operazione, i sindacati sono
stati ammessi nel gruppo dei creditori per rappresentare il personale.
*
Via libera alle “ronde” contemplate dal pacchetto sicurezza, recentemente
varato dal Parlamento. La Giunta comunale ha formalmente istituito il servizio
di volontariato dei cittadini con l’obiettivo della sicurezza, dando mandato
al comandante della Polizia Locale di predisporre un piano operativo e al
segretario comunale di raccordarsi con la Prefettura. “E’ importante seguire
quanto prescrive il decreto”, puntualizza il Sindaco Dalla Libera, che
preferisce parlare di ‘volontari’. “Non devono essere iscritti a partiti o
movimenti politici ed è preferibile che abbiamo prestato servizio nelle forze
dell’ordine”. Critica l’opposizione: “Bastano i vigili urbani” (Lega);
“Sono iniziative estemporanee” (Pd). Il calendario: a
settembre si svolgeranno i colloqui di selezione, quindi i corsi di
formazione. Tra le persone che hanno espresso la propria disponibilità,
Daniele, il figlio di Guido e Lucia Pelliciardi,
massacrati a fine agosto di due anni fa nella villa Durante di Gorgo al
Monticano.
*
I quattro tigli tagliati in via Gasparinetti, nei pressi della casa albergo
erano malati e pericolosi per l’incolumità pubblica. La precisazione arriva
in risposta alle proteste di alcuni residenti della zona.
.
Superati i limiti per le emissioni acustiche di notte: l’Arpav sanziona
l’Oleificio Medio Piave per rilevazioni effettuate in febbraio ed in aprile.
In agosto sono intervenuti i carabinieri per un versamento anomalo nel fiume
Lia, seguito a distanza di poche ore da odori nauseabondi che hanno reso
irrespirabile l’aria già micidiale per l’afa di agosto.
*
Secondo una ricerca del Censis, una famiglia su dieci ricorre a badanti per
assistere in casa i propri anziani. Provengono per lo più dall’est europeo.
Una norma speciale del pacchetto sicurezza entrato in vigore da qualche
settimana prevede per la regolarizzazione della loro posizione, da richiedere
entro il 30 settembre, un contributo di cinquecento euro a carico del datore di
lavoro.
*
Nessun aumento per le tariffe del trasporto scolastico comunale nemmeno per
l’anno 2009-10. Una scelta mirata ad andare incontro alle famiglie, si
sottolinea a Ca’ Diedo, visto che l’amministrazione comunale si è accollata
i costi aggiuntivi, come l’acquisto di un nuovo scuolabus.
*
L’ospedale di Oderzo si aggiudica tre bollini rosa del ministero della Sanità,
in base ad una serie di requisiti che confermano l’attenzione alla donna,
all’interno di un progetto promosso dall’osservatorio nazionale sulla salute
della donna. Soddisfazione ha espresso il direttore generale dell’Azienda
sanitaria n. 9 che ha ottenuto altri due bollini per l’ospedale di Treviso.
*
E’ diventata legge la norma che modifica i parametri fissati per
l’arruolamento dei congiunti delle vittime di missioni di pace (165 centimetri
per gli uomini e 161 per le donne). Per il gentil sesso, l’altezza minima
richiesta è ora di un metro e cinquanta, proprio per venire incontro al
desiderio pubblicamente manifestato da Giusy Pezzulo davanti alla bara del
padre, caduto in un’imboscata in Afganistan il 13 febbraio 2008.
*
Maurizio Dalla Torre, trentasettenne ingegnere, sostituisce in consiglio
comunale il dimissionario Raffaele Musacchio, già eletto negli anni ’70.
Dalla Torre è vice-presidente della
Fondazione Oderzo Cultura e contribuì alla nascita della lista Cittadini Uniti.
*
Morago espone alla Casa Cima di
Conegliano, dal 5 al 27 settembre.
*
Pennellate opitergine: gli artisti locali hanno vinto la loro battaglia per
avere accesso a palazzo Foscolo. “Una mostra etica, oltre che culturale”, ha
sostenuto la curatrice Amalia Forcina. Sono cinquantaquattro gli artisti, dai più
affermati - come Franca Faccin - agli emergenti che hanno presentato, dal 5
luglio al 2 agosto, le loro opere nelle sale dell’edificio che ospita la
pinacoteca Alberto Martini.
*
Continua a Ca’ Lozzio, fino al 18
ottobre, la mostra di Piero Casonato intitolata “Cento personaggi e un
fotografo”.
*
Hanno raggiunto il secolo di vita Margherita Zanutti (104 anni), Costantina
Polesello (101), Giuseppe Fregonese (101) e Valerea Vanni
(100). Altri, per le condizioni di salute, non hanno potuto intervenire
alla cerimonia organizzata a Ca’ Diedo per festeggiare l’ambito traguardo.
*
Per evitare il pignoramento delle attrezzature in un momento della stagione così
delicato per l’attività, la Cantina Sociale ‘Opitergium’ ha preferito
pagare l’Ici contestata per gli anni dal 1995 al 1998. Una decisione sofferta
per il presidente Vanino Negro, che ricorda come la quasi totalità delle
cooperative agricole italiane siano esclusa dall’assoggettamento
e sottolinea la massima apertura dimostrata in mille occasioni
dall’azienda verso il territorio, all’insegna di una serena convivenza,
visibilmente compromessa.
*
Serranda definitivamente abbassata sullo storico panificio Catto. La fragranza
del pane appena sfornato inondava l’intero isolato attorno al ponte di Gattolé
ed invitava a fermarsi davanti al bancone pieno di ogni ben di Dio.
*
Non ha fatto vincere i centoquaranta
milioni di euro che hanno deliziato un paesino della Toscana. Un colpo da
quarantatre mila euro al Superenalotto ha comunque dato qualche giorno di
notorietà al titolare della ricevitoria Tuttigiochi di via Maddalena, Zeno
Squararotti.
*
Non succede di frequente che le cronache debbano occuparsi di un atto di onestà.
Protagonisti due extracomunitari che, ritrovato davanti il poliambulatorio di
via Luzzatti un portafoglio con soldi, carte di credito e assegni, lo hanno
consegnato al personale di servizio perché fosse restituito al legittimo
proprietario.
* Si è trovato niente meno che su ‘Facebook’ il Sindaco avv. Pietro Dalla Libera, che non aveva commissionato ad alcuno la sua presenza sulla comunità virtuale più popolare. Anche se i dati pubblicati erano esatti, il primo cittadino non ha gradito. Le indagini condotte dalla Polizia Postale e dalla Guardia di Finanza, in seguito alla denuncia, hanno portato all’individuazione del responsabile verso il quale l’autorità procederà malgrado il perdono annunciato per quello che rimane comunque un furto d’identità.
Luglio 2009
MUMMIE E GAZZELLE
E’
sempre notte prima degli esami di maturità, che non finiscono mai.
Quest’anno, alla prova d’italiano, sono stati estratti temi ritenuti facili
ma rischiosi: oltre all’amore e ad internet, il rapporto tra creatività ed
innovazione, lo sviluppo della
cultura giovanile, il muro di Berlino, a vent’anni dal crollo, e l’Unità
d’Italia, un tema ancora caldo dopo cento cinquant’anni.
Un’Italia
spaccata in due, preoccupata per il
futuro, dicono le consultazioni
per il parlamento europeo e per i referendum sulla legge elettorale.
Spaccata o solo rotta? A giudicare
dall’affluenza alle urne, è legittimo pensare che il popolo sovrano si sia
stancato di essere interpellato per non essere ascoltato (senza entrare nel
merito, ricordate la privatizzazione
della Rai, l’abolizione del ministero dell’agricoltura, il finanziamento
pubblico dei partiti?); più
semplicemente, non
apprezza che si spendano pubblici denari sapendo in anticipo, come
succede da quattordici anni, che la chiamata non raggiungerà neanche
lontanamente il quorum del cinquanta per cento più uno. Oltretutto per supplire
ad una funzione riservata ad una classe politica distratta ed affaccendata in
altre cose.
Cosa
dovrebbe sapere l’uomo della strada se sia meglio attribuire il premio di
maggioranza al partito o alla coalizione? Se le candidature in più
circoscrizioni siano una stortura del sistema o un test di gradimento che non ha
niente di scandaloso?
Nella
consultazione per l’Europa,
si sono presentati due opitergini su
tre e, per i referendum, un cittadino su
sei. Un segno evidente di disaffezione o quanto meno di disagio, se non di
aperta protesta. Comunque una sconfitta del sistema.
A
proposito di sconfitte, la cronaca delle ultime settimane propone l’uscita di
scena dell’Italia dalla ‘confederations cup’, disputata in Sudafrica che
ospiterà i mondiali l’anno prossimo e nel quale i giocatori della
rappresentativa nazionale sono soprannominati ‘bafana bafana’, assonanza che
richiama vagamente un ritmo di danza
etnica. Vestiti in divisa azzurra
firmata, i nostri ragazzi (è l’equivalente di quell’espressione zulù) si
offendono e fanno silenzio stampa se qualcuno osa definirli “mummie” per la
lentezza delle azioni e la scarsa lucidità della difesa.
Il ricco vocabolario sportivo può sempre offrire i sinonimi di
“bollito” o di “brocco”. Poco male se gli ingaggi non fossero milionari.
E ancora di più se la brutta lezione servisse a qualcosa. Qui, si
giustifica Lippi, serve ricostruire il calcio italiano, non solo la nazionale.
Altro che crisi dell’economia mondiale, l’industria del calcio respira
ancora, accontentiamoci anche se non
abbiamo vinto.
Per
fortuna nostra e premio di consolazione da non sottovalutare, dopo due anni di
promozione, la squadra dell’Opitergina calcio
è ritornata nel campionato di eccellenza, vincendo il testa a testa con il
Vittorio Veneto.
Registriamo
un’altra soddisfazione, la riuscita della prima edizione del torneo
organizzato presso gli impianti sportivi di Piavon dalla consulta per
l’immigrazione, che opponeva le rappresentative dei cinque continenti. Nella
prima semifinale il Comune di Oderzo ha battuto l’Asia per due a uno; nella
seconda semifinale l’Africa ha superato l’Europa ai calci di rigore; la
finale ha salutato il trionfo dell’Africa che ha battuto l’Oderzo per uno a
zero.
Dopo le premiazioni, la manifestazione si è trasformata in una festa proseguita fino a tarda sera. La gente ha ballato ai ritmi di musiche tradizionali africane e indiane. Se non è calcio giocato questo.
Nella foto, ultimo giorno di scuola
Brevi
*
Snobbati clamorosamente i tre
quesiti referendari sulla riforma elettorale, premio di maggioranza e
candidature multiple. Risponde infatti all’appello
soltanto il 16% dei cittadini residenti , nella stragrande maggioranza (87%)a
favore dell’abolizione delle norme contestate: un segnale, la bassa affluenza,
del disagio che serpeggia e della limitata fiducia verso le istituzioni. Ne
parliamo nello spazio dell’approfondimento.
*
Due settimane prima, il 6 ed il 7 giugno, alle elezioni europee si erano
presentati alle urne il 63% degli aventi diritto. In concomitanza con le
europee, si era svolta la consultazione amministrativa in alcuni Comuni della
zona. A Chiarano, vittoria
schiacciante per il sen. della Lega
Giampaolo Vallardi; a Gorgo al Monticano, secondo mandato per l’unico
candidato, Firmino Vettori, che fu suo vice prima dell’esperienza chiaranese;
conferma ancora per Giuseppe Vizzotto a Mansuè, che può contare sulla
collaborazione dell’ex parlamentare e primo cittadino di Oderzo, Giuseppe
Covre; a Meduna di Livenza, grande soddisfazione per Marica Fantuz, ispiratrice
del Comitato per Meduna in Friuli Venezia Giulia, alla quale si spalancano nel
giorno del trentesimo compleanno, le porte del municipio.
*
Ore d’incertezza nella vertenza
per la Plastal, oggetto di concordato preventivo, che a conti fatti comporta
settantacinque esuberi, dopo la dichiarazione
di bancarotta da parte della casa madre svedese ed il conseguente tentativo di
cessione del lo stabilimento. Durante la faticosa trattativa con la dirigenza,
le organizzazioni sindacali hanno respinto la proposta di
cambiare turno, almeno fino a quando non si sarà chiarezza sul futuro.
*
Progetto di riqualificazione dell’ampio giardino, all’italiana, di palazzo
Saccomani, sede di rappresentanza del Comune,
forse più noto come Ca’ Diedo, dal lungo portico a colonne bugnate,
realizzato dall’architetto Giorgio Massari. E’ all’area compresa tra via
Gasparinetti, via Mazzini e via Garibaldi che il Comune ha riservato il progetto
di riqualificazione del giardino frequentato da mamme con bambini, ragazzi,
persone in cerca di un angolo di serenità e di verde.
*
Premio cultura 2009 al poeta Antonio Castellan, per quasi quarant’anni
insegnante di lettere alla Scuola Media “Amalteo” al quale riserviamo, in
altra pagina, un’intervista. La cerimonia è avvenuta nella serata conclusiva
dell’anno sociale del Lions club, al termine della quale è avvenuto anche il
passaggio del martello dalle mani di Roberto Paneghel
a quelle di Domenico Tonello.
*
Inaugurato, dopo una messa solenne, il restauro della chiesetta dedicata a San
Bernardino eseguito a spese della pro-loco dopo l’incendio avvenuto lo scorso
dicembre. Nel 2010, in programma la tinteggiatura della facciata ed il
rifacimento del pavimento.
*
La provincia di Treviso con le sue tre Aziende sanitarie ha registrato l’anno
scorso oltre duecento settantasei mila accessi al pronto soccorso. Quasi
centomila riguardano l’ospedale di Treviso, ventunomila il pronto soccorso di
Oderzo.
*
Dopo diciannove stagioni ed oltre settecento partite, Marco Fioretti, ala
guardia, classe 1971, chiude l’avventura in maglia biancorossa del Basket
Oderzo, iniziata nel lontano 1990, quando il suo compaesano Luciano Valerio lo
chiamò a giocare ad Oderzo.
*
Approvata all’unanimità dal consiglio comunale la mozione presentata dal
partito democratico, nella quale si invitavano i Sindaci a sospendere il
provvedimento che obbliga le famiglie dei disabili a versare un contributo per
la frequenza dei centri diurni.
*
Lotta alla zanzara tigre: è l’obiettivo dell’ordinanza emanata dall’avv.
Pietro Dalla Libera per contenere l’infestazione del fastidioso insetto, che
prevede interventi ad ampio spettro.
*
Progetto per rifare la pavimentazione di via Umberto I e del centro storico.
L’obiettivo è di risolvere il problema dei cubetti dl porfido fuori posto per
il passaggio soprattutto delle spazzatrici.
*
L’avv. Francesca Ginaldi è il nuovo presidente dell’Istituto Musicale
Opitergino. Succede nella carica a Luca Clapci.
*
Hanno tirato un sospiro di
sollievo gli amici dell’Opitergino, reduci di una battuta di caccia in
Patagonia ,che sono incappati nella
violenta perturbazione che qualche ora più tardi ingoierà l’Airbus
precipitato nell’Atlantico con duecento ventotto fra passeggeri ed equipaggio.
*
Evento culturale a Palazzo Foscolo, in concomitanza con la mostra dedicata alla
opere di Augusto Murer “Storie e tre mani”, aperta fino al 28 giugno. Tra
gli ospiti delle serate, uno scoppiettante Mauro Corona, scalatore, scultore e
scrittore di Erto, noto al grande pubblico per le sue descrizioni
dell’ambiente e per le sue denunce sul Vajont. Tra le opere più lette, “Le
voci del bosco” e “Il volo della martora”.
*
Il risparmio energetico siede sui
banchi di scuola. L’intervento di
risparmio energetico, affidato al consorzio energia Veneto Cev , interesserà
infatti la scuola elementare Parise e rientra nell’iniziativa”Mille tetti
fotovoltaici su mille scuole”. L’operazione non graverà sulle casse
comunali.
*
“La mia prigione bianca” è il cortometraggio, con il quale il liceo
linguistico Scarpa si è aggiudicato il primo premio al concorso “Oblò movie
– vite in corto” promosso
dall’Azienda sanitaria con l’obiettivo di coinvolgere i cinquecento studenti
delle scuole superiori dell’opitergino-mottense in un progetto
formativo. Quattro i temi in primo piano: sessualità ed affettività,
handicap, salute mentale ed incidenti stradali.
*
Scene di rovine e di misticismo, luogo di beatitudini e di violenze: la
tradizione cristiana regala miti e simboli di potente suggestione. In occasione
della rievocazione storica, Oderzo ha ripercorso un itinerario musicale di
enorme fascino. L’atmosfera è quella dell’epoca di Gregorio Magno. Il canto
delle origini è affidato alla Schola Aurea Luce del maestro Renzo Toffoli. Voci
soliste di Tamara Soldan, Vania Soldan, Dario Buoro e Leonardo Parcianello.
*
Paura sull’autostrada A 4 nei pressi di Cessalto, dove un anno fa si è
scatenato l’inferno. Questa volta solo cinque feriti e tanta paura per
un’autocisterna carica di gas. Per ore, le
strade dell’Opitergino, invase da interminabili colonne di mezzi pesanti,
hanno conosciuto il caos.
*
Caterpillar fa tappa al Becco Giallo, con Massimo Cirri, noto conduttore della
popolare trasmissione radiofonica di Radiodue, che ha raccontato la sua
venticinquennale esperienza in un centro di salute mentale a Milano. Stuzzicato
dalla compagna di studi Lia Faravelli, ha descritto a modo suo il malessere di
un mondo in cerca di sollievo, possibilmente di risposte, o paradossalmente in
cerca di niente.
*
La discoteca ex 181,5, che diventò poi Mixer e Malice e a cavallo degli anni
Ottanta e Novanta fu un vero luogo di culto per i giovani della zona e non solo,
è stata demolita per lasciar spazio ad un complesso residenziale. Passarono in
quel locale ospiti d’eccezione come Ornella Muti, Amii Stewart, Patty Pravo,
Alberto Castagna, Alberto Tomba, a manche Biagio Antonacci, Valeria Marini e Teo
Teoccoli..
*
La biblioteca come luogo di riferimento culturale sta crescendo. Lo dimostrano i
numeri: i prestiti di libri agli adulti, ad esempio, sono passati dai 1570 del
2006 al 3670 del 2008. Le nuove postazioni informatiche consentono l’accesso
gratuito ad internet a chi abbia esigenze di ricerca e di approfondimento. Il
tutto favorito da un clima sereno e dalla collaborazione offerta dal
personale della Fondazione Oderzo Cultura.
*
Con una breve cerimonia, davanti al crocefisso affisso proprio nel salone
d’ingresso, è stato benedetto il nuovo municipio, alla presenza del Sindaco
della città, degli assessori e del personale, sede di tutti i servizi comunali,
mentre Ca’ Diedo funge da sede di rappresentanza.
+
Spostato in occasione della rappresentazione della Traviata il lampione
disegnato dall’arch. Toni Follina che tanto ha fatto discutere nell’ultimo
decennio. E con le antiche fiere
della Maddalena, ricco programma di musica, colori, moda e sapori. Dalla
gastronomia al teatro con fiera degli uccelli,
tombola e fuochi d’artificio finali, come vuole la tradizione.
Giugno 2009
PETALI DI ROSA
«Il
progetto dell’arch. Toni Follina per la ristrutturazione di piazza Vittorio
Emanuele fa discutere animatamente. Poiché riguarda il luogo più importante di
aggregazione spontanea, il dibattito si fa incandescente. Sorge un comitato di
opposizione che lancia magliette, indossate da splendide ragazze,
che riportano il disegno
della piazza e la scritta ‘Mi piace così’». Giugno 1989, iniziava
l’estate dell’anno del crollo del muro di Berlino e trovava spazio
per la prima volta, in questa rubrica, il momento di riflessione sul tema del
mese.
A
distanza di vent’anni, nessuno mette in discussione la funzione della piazza,
nessuno si formalizza più sulla sua intitolazione, nessuno ha dubbi sulla bontà
del cospicuo investimento.
Per
apprezzarne la funzione, basta un colpo d’occhio in una giornata come la
rievocazione storica, che rispolvera l’Opitergium del dominio romano o una
domenica all’insegna dello sport, quando si mischiano divise d’epoca di
bersaglieri e casacche colorate di sportivi delle varie discipline. In piazza
fanno colore perfino le bancarelle delle associazioni di volontariato che di
solito agiscono nel più assoluto silenzio, trasmettendo calore e vicinanza a
chi ha bisogno.
Maggio
ha portato in Provincia il Giro d’Italia del centenario, che propone con
fantasia profumi e sapori di questa
terra dalle mille risorse. Sul piccolo schermo, cresciuto anch’esso,
le colline del prosecco sembrano ancora più accoglienti, con le tinte della
primavera e la dominante del rosa.
Un felice connubio tra cultura e territorio, tra sport e piaceri della tavola.
La
cronaca, più o meno rosa, di maggio ha riportato
vicende private dai risvolti pubblici e messo
in discussione lo stile del servizio alla comunità, scatenando un
dibattito favorito dalla consultazione elettorale a sprint lanciato.
Per
un giorno, il Giro ha fatto
dimenticare la crisi del mercato globale, la
cassa integrazione dei grossi complessi , l’arrancare delle attività a
conduzione familiare. Un tessuto produttivo che riusciva a dare occupazione a
tutti, in una
società ‘multietnica’ a
prescindere dai proclami fatti sotto
l’occhio compiacente delle telecamere. Nel Veneto abituato all’emigrazione,
si avverte a pelle
lo stridore del respingimento indiscriminato di disperati, prima ancora
che si pronuncino l’Europa e l’Organizzazione delle Nazioni Unite, o che
faccia la voce grossa la stessa Chiesa.
Per
guardarci in casa, se il terremoto d’Abruzzo ha segnato un importante momento
di solidarietà nazionale, è comprensibile che i sentieri della ricostruzione
siano più faticosi. Resta da sperare che la chiamata a raccolta dei grandi
della terra non assuma le caratteristiche della politica spettacolo che mischia
veline e veleni e confonde lacrime e
dolore.
Di
questo passo, il pericolo è di allargare il fossato – si diceva un tempo –
tra paese legale e paese reale. Si è giunti al punto che non si riesce più a
capire la differenza tra realtà e finzione, specie oggi che imperversano i
ritocchi estetici ed i reality.
Anche
a livello locale, è evidente l’insicurezza che investe il corpo sociale e
rischia di spingere chi ha la responsabilità delle scelte
ad assumere decisioni dettate da pressioni o dalla ricerca del consenso.
Un rischio ancora più forte quando
si tratta di disegnare lo sviluppo di una comunità, di trovare l’uscita dal
tunnel della recessione o di esorcizzare paure di un domani dal tempo incerto.
Capita
ogni volta che si discute delle sorti di un complesso industriale o di un
settore in crisi, che ci si misura con scelte urbanistiche cariche di riflessi
sulle attività commerciali, o più semplicemente che si tratta di tirare da una
parte o dall’altra la coperta corta delle risorse disponibili.
Il risultato è sempre lo stesso, quello di scontentare qualcuno. Succedeva anche vent’anni fa.
(Nella foto, la zona del ponte sul Monticano, ieri e oggi)
Brevi
* Maggio da solleone, per la temperatura fuori stagione e per il clima sociale, reso incandescente dalla competizione elettorale e dai toni accesi del confronto politico. Cronache rosa e Giro del centenario sono gli stuzzichini della nostra riflessione mensile del ventennale.
* Per il quinto centenario dell’Apparizione della Madonna a Giovanni Cigana, avvenuta a Motta di Livenza il 9 marzo 1510, è mobilitata l’intera città. Si annuncia un ricco programma di manifestazioni. Tra gli eventi più attesi, una possibile visita del Papa al Santuario della Madonna dei Miracoli. I bene informati sembrano non avere dubbi.
* “Basta con i conflitti in Terra Santa”, ha esclamato Benedetto XVI durante un pellegrinaggio dal grande significato simbolico oltre che religioso. Nello storico viaggio si è incontrato con mons. Giacinto Marcuzzo, partito dal nostro istituto S. Pio X ed oggi vescovo di Nazaret. Il Papa ha dedicato l’omelia della cittadina in cui crebbe Gesù alla famiglia e alla missione pacificatrice dei bambini, inaugurando il Centro internazionale della famiglia.
* Con qualche colpo di coda, sembra passata la paura dell’influenza suina. Forza di convinzione degli argomenti del ministro dell’agricoltura Zaia, e dei suoi colleghi di governo, o parole chiare dei virologi? Probabilmente merito di entrambe le categorie.
* In occasione del salone del mobile di Milano, il concittadino presidente del settore legno-arredo di Unindustria Treviso e di Federlegno triveneto, Antonio Zigoni, intravede segni di tenuta: “Il flusso di visitatori fa ben sperare”. Dal palco della festa dei lavoratori, il sindacato avverte “Abbiamo esaurito le ore di cassa integrazione ordinaria, resta la cassa integrazione speciale”. Dal Quartier del Piave all’Opitergino, il settore fatica ad andare avanti. E nella Sinistra Piave la disoccupazione sale al cinque per cento. Un licenziato su tre è straniero.
* Torneo etnico agli impianti sportivi di Piavon promosso dalla neonata consulta degli immigrati. Quattro le formazioni in campo: l’Europa, con giocatori rumeni, albanesi e moldavi; l’Africa, con senegalesi, nigeriani e marocchini; l’Asia con tanti indiani, più esperti giocatori di cricket che di calcio; infine una rappresentativa del Comune di Oderzo con amministratori, tra i quali lo stesso Sindaco, Pietro Dalla Libera, e dipendenti. La finale è stata vinta dall’Africa che si è imposta per uno a zero sulla squadra opitergina.
* Alla Plastal, travolta dal fallimento della casa madre svedese, il commissario liquidatore nominato dal tribunale - dott. Sante Casonato - incontra le maestranze. La soluzione prospettata nel piano di concordato preventivo prefigura il passaggio ad una società di nuova costituzione di tutto quello che costituisce l’attivo dell’attuale azienda, cioè gli stabilimenti, i macchinari, i brevetti, i marchi, il know how, ed il personale. La nuova Plastal verrebbe totalmente controllata dalla vecchia società. In sede di esecuzione concordataria, le partecipazioni saranno trasferite al principale creditore svedese. Per il resto, si vedrà.
* Una boccata d’ossigeno potrebbe arrivare al complesso di via Verdi, sull’onda dell’accordo Chrisler-Fiat e degli sviluppi della trattativa per l’acquisto di Opel, dai quali la produzione di componenti per il settore auto dovrebbe risentire positivamente. Si respira aria di ottimismo sulla continuità produttiva, incoraggiata da ordini e progetti a lungo termine. Più cauti i sindacati: “Vogliamo vederci chiaro”.
* I numeri del risanamento dell’azienda. Sono novantacinque i dipendenti in esubero alla Plastal di Oderzo, in maggioranza fuori da un diretto collegamento con la linea di produzione. I settori più colpiti dal piano di ristrutturazione sono l’area commerciale e la ricerca e sviluppo, per i quali si profila il ricorso agli ammortizzatori sociali, partendo dalla cassa integrazione straordinaria.
* Il federalismo fiscale è legge: attribuisce autonomia fiscale agli enti locali, Regioni, Province e Comuni, e compartecipazione all’imposta sul valore aggiunto e all’imposta sui redditi delle persone fisiche. Per tutti i livelli di governo il sistema applica, per i servizi di base, un criterio di costi standard al posto della spesa storica. Istituisce un fondo perequativo a favore dei territori a minore capacità di reddito. Prevede infine nove città metropolitane: Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Bari, Napoli e Reggio Calabria.
* Dopo un anno sabbatico, Bepi Covre riparte da Mansuè, suo comune di residenza, per dare una mano al sindaco uscente Giuseppe Vizzotto. A chi lo provoca bonariamente, replica “Non ho il tarlo della politica, ma solo spirito di servizio alla comunità”. Un modo per ricambiare gratitudine ad un territorio che ha dato tanto all’ex parlamentare leghista. A distanza di una ventina, o quasi, d’anni dalla prima esperienza sui banchi del Comune di Motta di Livenza, vive questo momento come un rimettersi in gioco. E conclude: “Non sono un dopato della politica, Mansuè è il paese dove abito”.
* Cade da un’impalcatura di quattro metri e si ferisce gravemente in un cantiere di Monastier. Claudio Baldissin avrebbe dovuto essere presente poche ore dopo al processo d’appello per la morte della moglie, Graziella Barbiero. L’assise d’appello ravviserà un concorso di responsabilità quanto meno nell’occultamento delle prove, che era stato escluso in primo grado.
* In riva al Monticano, a due passi dal nuovo Foro Boario, sale la protesta dei residenti nella zona di via Donizetti invasa da ratti, nutrie e gatti randagi: “L’area va bonificata”, reclamano gli abitanti sul piede di guerra.
* Nessuna rotatoria a Rustignè e asfaltatura rinviata in diverse vie, posticipata la ristrutturazione di Ca’ Diedo e dell’altare della patria. Queste le principali operare bloccate dall’amministrazione comunale per lasciar spazio all’adeguamento antisismico delle scuole elementari Dall’Ongaro sulle quali divampa peraltro la polemica per un bando di gara nato male e contestato dall’ordine degli ingegneri. Critico il partito democratico sulla scelta di destinare l’ingente somma di due milioni duecento mila euro al recupero di un complesso che denuncia tutti i suoi quarantacinque anni.
*
Si allarga il perimetro del centro storico e, facendo leva sulla denominazione
di città d’arte, il commercio apre i suoi negozi durante le festività. Una
decisione sofferta del consiglio comunale, lungamente discussa in commissione, e
maturata dopo un’interminabile riunione dei capigruppo.
* Bandierine tricolori per l’intitolazione a Rino Erler- che fu capitano di fregata ed eroe del mare nell’ultima guerra mondiale - della calle tra palazzo Amalteo e la sede di Unicredit.
*
Un appartamento di via Maddalena in
vendita. L’agente immobiliare apre la porta per mostrare l’alloggio ad un
possibile acquirente. In camera da letto, trova una persona che dorme. In realtà,
Roberto Bucciol, proprietario settantacinquenne residente in Francia
si era assopito per sempre nel sonno.
Maggio 2009
TESTA O CROCE
Settimana
di passione per l’Abruzzo: alle 3.32 del
6 aprile, una violenta scossa distrugge il centro storico dell’Aquila ed
alcuni Comuni dell’hinterland. L’attività sismica era iniziata a metà
dicembre con lievi scosse, prolungate in maniera sempre più preoccupante nelle
settimane successive, fino alla botta devastatrice nel cuore della notte. In
pochi attimi crolla la prefettura, è dichiarato inagibile l’ospedale
inaugurato pochi anni prima, vengono sepolti sotto le macerie diversi
universitari alloggiati nella casa dello studente. La conta finale dei morti
porterà a circa trecento tra grandi e piccoli. Rimarranno
impresse nella memoria collettiva tutte quelle bare allineate per
l’estremo saluto.
A
poche ore dalla scossa del lunedì santo arrivano i soccorsi; prendono a scavare
i vigili del fuoco; si mobilitano la protezione civile, le forze dell’ordine e
le associazioni di volontariato; si accendono i riflettori delle televisioni di
mezzo mondo; intervengono le più alte cariche dello Stato, dal Presidente del
Consiglio al Presidente della Repubblica; prega il Papa che preferisce attendere
per portare di persona il conforto della fede.
Non
mancano le polemiche, non tanto sui soccorsi quanto piuttosto sull’opera di
prevenzione e sulle responsabilità del disastro. La tivù svolge un ruolo
importante con scivoloni all’insegna della spettacolarizzazione del dolore. Un
commosso Vespa ed il polemico Santoro combattono la guerra degli ascolti e del
gradimento, opposti al Grande
Fatello e agli Amici di Maria. La gara di solidarietà, nella quale la Marca
trevigiana fa la sua parte, rischia di finire in secondo piano travolta
dall’overdose d’informazione che minaccia di schiantare anche il più
volonteroso dei teleutenti.
La
storia, in termini rapportati ai tempi nuovi e alla variegata opinione pubblica,
ripete copioni già conosciuti.
E’
viva nella memoria di molti la sera del 6 maggio 1976. Verso le 21, il Friuli
pagò, dopo oltre sessanta interminabili secondi,
il tragico tributo di quasi mille morti e di 2200 feriti. L’onda micidiale del
sisma si fece sentire anche nell’Opitergino con una violenza sconosciuta,
senza provocare danni, ma seminando terrore nella gente che si riversò nelle
strade al suono delle campane mosse dall’onda tellurica. Sotto le macerie
della caserma Goi di Gemona perirono molti militari. Venne salvato, dopo
ventiquattro ore, un concittadino ventenne del corpo degli alpini, che porta
ancora nella carne le cicatrici di quel calvario.
Altra
stazione dolorosa in Irpinia, il 23 novembre 1980, con quasi
tremila vittime. Portarono soccorso anche volontari coordinati dal
Consorzio dei Comuni dell’Opitergino-Mottense, in un’encomiabile gara di
solidarietà nella quale si distinsero ancora una volta gli uomini dal cappello
con la penna nera. Gli stessi uomini
che si prodigarono, qualche anno più tardi, nei lavori di ristrutturazione del
centro disabili gravi di Oderzo, coordinati dal geom. Luigi Casagrande, oggi
confermato alla presidenza provinciale dell’associazione alpini.
Rimanendo
in tema di calamità naturali, una preoccupazione continua a tormentarci: dove
sono approdati i buoni propositi, per evitare nuovi disastri, formulati
all’indomani dell’alluvione del 1966, quando strariparono Piave e Livenza?
Alle
montagne di studi, al proliferare di
ipotesi di soluzione e alla valanga di discussioni non hanno purtroppo fatto
seguito opere concrete. Il
verificarsi delle condizioni che determinarono quegli
eventi dolorosi ci troverebbe probabilmente di nuovo impreparati, come
nulla avesse insegnato quell’esperienza.
E’
triste constatare che abbiamo più cuore che testa.
(Nella foto, 1976: un'immagine simbolica del terremoto del Friuli)
Brevi
*
Ora d’ansia per i 650 lavoratori della Plastal s.p.a. e per il
variegato comparto dell’indotto, costituito da una settantina di aziende, per
lo più piccole. Sul tappeto alcune questioni pregiudiziali, come la scelta
dello strumento giuridico per scongiurare la chiusura dello stabilimento di via
Verdi, la presentazione di un piano industriale adeguato alla grave situazione e
la materializzazione di un acquirente disposto a rischiare. Fin dall’inizio si
era capito che a dettare le condizioni sarebbe stato l’istituto bancario
maggiormente creditore del gruppo svedese. Alla fine è stata avviata la
procedura di concordato preventivo accolta dal tribunale di Treviso, che dovrà
nominare un commissario incaricato di seguire la soluzione che si sperava di
evitare. Si tratta di verificare se è ancora concreto l'interesse dimostrato
dall'ex direttore generale, ing. Danilo Fattor, a costituire una cordata con
alcuni imprenditori locali, dopo che il curatore fallimentare svedese aveva
deciso di procedere alla vendita “pezzo per pezzo” dei singoli
presidi sparsi in Europa.
*
Venerdì di passione per l’Abruzzo, con oltre duecento bare allineate
una accanto all’altra, nella scuola ispettori della Guardia di Finanza.
Racchiudono tante storie e tante giovani vite spezzate dalla scossa delle
3.32 di un lunedì di primavera. E riportano alla memoria il terremoto di
trentatré anni fa, che sconvolse il vicino Friuli e rimane nella memoria di
molti lettori. All’argomento dedichiamo lo spazio dell’approfondimento
mensile.
*
Il peggio della crisi sarà anche passato come lasciano sperare alcuni analisti
ma gli effetti i continuano a farsi sentire. Chiude la Mobileur di via
Concordia, impresa produttrice di componentistica per il settore legno-arredo,
messa in liquidazione per cessazione dell’attività.
Il marchio è stato acquistato da una società friulana che si è fatta carico
di rilevare anche la forza lavoro. Acque
agitate anche alla Mobil Sprint di Roncadelle
con 48 dipendenti per i quali si cerca una soluzione all’interno del
gruppo Setten che comprende la Mobil
Record di Fontanelle.
*
Cassa integrazione invece per la Tonon Forty, produttrice di sistemi di
riscaldamento e di condizionamento all’avanguardia, con particolare riguardo
per il risparmio energetico, che ha collocato in cassa integrazione
un’ottantina di dipendenti.
Altre
sette aziende dell’Opitergino-Mottense, in grave difficoltà, svolgono attività
in settori come l’edilizia, la plastica, il mobile, perfino l’attività
turistica.
*
E’ Martina Calogero la vincitrice del primo premio al concorso letterario
bandito dal Rotary Club opitergino. Protagonista nell’elaborato della
studentessa di terza liceo scientifico di Motta, la Coscienza che parla in testi
termini: “Avete dimenticato cosa sia la giustizia nel momento stesso in cui
avete imparato il valore del denaro”. Il
secondo premio è stato assegnato ad Alessandro Cappelletto, dell’Istituto
Brandolini.
*
Il vecchio campo di rugby di via Donizetti (nella zona
del nuovo Foro Boario), che da decenni svolge con dignità il suo
compito, non è più sufficiente alle esigenze della Società Rugby Oderzo,
intorno alla quale ruotano oltre 200 atleti. L’accorato appello arriva dai
vertici del sodalizio. “Il piccolo impianto”, si rammarica il portavoce
Sandro Battel, “ha sempre ospitato l’attività, ma oggi soffre per varie
ragioni; campo, spogliatoi, uffici: tutto è sottodimensionato”.
*
Corsa internazionale “Oderzo Città Archeologica” alla 14^ edizione,
fiore all’occhiello della società Nuova Atletica 3 Comuni. Nel tempo, la
corsa è riuscita a ricavarsi una posizione di tutto rispetto nel panorama
atletico nazionale e non solo, richiamando campioni
italiani ed africani. Nell’albo d’ora della manifestazione figurano
ad esempio, per il continente nero, i migliori atleti kenyoti e ugandesi.
*
Un lungo percorso attraverso l’arte e la sua ricerca. Parte da lontano e
arriva dentro l’animo umano, in un mondo di ricordi e di colori che oggi
approda al Gellius per abbinare immagini e sapori. Il viaggio nei “sensi
dell’arte” inizia con uno
scultore d’eccezione, Simon Benetton, che esporrà le sue opere fino al 23
maggio. Proseguirà con altri artisti fino al 16 gennaio 2010, che esporranno in
appositi leggii per trasmettere ai visitatori la completezza della dimensione
umana e non solo artistica.
*
Espone a Ca’ Lozzio di Piavon Olimpia Biasi, un’artista poliedrica, il cui
percorso artistico, contrassegnato
da un colorismo accentuato, assomiglia ad un diario personale nel quale
ha saputo annotare posti, memorie ed eventi privati, sperimentando di
volta in volta l’olio, la grafica, la ceramica, il mosaico.
*
Si è definitivamente abbassata la saracinesca del
negozio d’abbigliamento Gium,
aperto quarant’anni fa da Aldo
Cappellotto e rilevato nel 1986 dal figlio Gianni, protagonista
nell’ultimo decennio di tante battaglie contro il parco commerciale
di via Masotti. “L’attività del Gium “, precisa Cappellotto,
“prosegue on-line”.
*
Sono tremila gli iscritti alla piscina comunale che, a partire dal prossimo
anno, potranno godere di un impianto rinnovato. La Giunta comunale ha infatti
approvato la convenzione con la società Arca Nuoto, per la ristrutturazione del
complesso natatorio, che prevede anche l’ampliamento della vasca esterna.
*
Riconfermato alla guida del Cai, sezione cittadina, il geom. Emilio Da Re,
stimato funzionario del Comune di Oderzo. Siedono in consiglio direttivo con lui
il vice-presidente Giovanni Gattel, il segretario Giancarlo Camilotto, i
consiglieri Giancarlo Bellinzani, Alberto Bonotto, Eddo Lazzer, Mario Mariotto,
Giulia Orefici, Roberto Paneghel, Gabriele Samassa, Luigino Tinazzi, Renato
Zanchetta, Andrea Zanella. Tesoriere: Rino Zambon; revisori dei conti: Antonio
Accorsi, Vincenzo Bellinzani, Gianfranco Vaccari.
*
Un grosso catenaccio chiude il cancello dell’ex casa del custode del cimitero
in via Altinate. Fu concessa, una ventina d’anni fa dal primo cittadino di
allora, Fulgenzio Zulian, ad una famiglia marocchina in emergenza abitativa.
Cambiate le condizioni, il Comune ha
cercato vanamente le vie bonarie fino allo sfratto esecutivo. “Oggi”,
precisa il Sindaco Dalla Libera, “hanno un reddito per pagare l’affitto come
tanti altri opitergini. In più l’abitazione, adiacente al camposanto, è
collocata in contrasto con le normative che fissano le distanza di sicurezza
sotto il profilo igienico-sanitario”.
*
Misure di sicurezza eccezionali nei cieli della Marca. Motivo di tanta
mobilitazione era il G8 agricolo convocato a Cison di Valmarino dal ministro
Luca Zaia, dal 18 al 20 aprile. Al centro del confronto di Castelbrando, temi
come la fame nel mondo, la sicurezza alimentare ed i prezzi.
*
Accende la luce in cucina, a quanto pare, satura di gas metano,
ed esplode la casa. Uno spostamento d’aria che ha squarciato una
porzione di una villetta trifamigliare, lungo la Oderzo-Pordenone. Solo
leggermente feriti i due coniugi che riescono a raccontare il caso dal letto di
ospedale. Se la sono cavata con ustioni non gravi e nessuna frattura o lesione
importante. Una vicina di casa: “Ho pensato fosse il terremoto”.
L’abitazione era satura di metano.
* Vincita di oltre 53 mila euro: è la sorpresa dentro l’uovo pasquale capitato all’ignoto giocatore del SuperEnalotto che ha azzeccato un 5 con una schedina giocata al Bar davanti all’Ospedale di Giorgio Berto.
Aprile 2009
SOLE GRIGIO
Quarant’anni
fa di questa stagione, la Sole s.p.a. , vista dall’ufficio personale dove
lavoravo da pochi mesi, era una grande azienda in pieno sviluppo. Aveva superato
il migliaio di dipendenti, che si riversavano gioiosamente verso i quattro
sportelli interni a ritirare la busta paga piena di moneta contante, ed era
lanciata nella produzione di componenti
plastiche ed elettriche assorbite in gran parte per il gruppo Zoppas, aperto
negli anni Venti come negozio di ferramenta. Lo stabilimento di via Verdi fu
inaugurato nel 1961, accolto con il favore degli amministratori pubblici e della
chiesa locale che vedevano nella fabbrica un freno all’emigrazione che aveva
compromesso il tessuto
connettivo di questo territorio a
vocazione agricola.
Nonostante
la dimensione, si respirava in fabbrica un’aria di grande famiglia, anche
perché dava lavoro a intere
famiglie, o quasi. Al garbato ingegner Albini si erano via via affiancati altri
dirigenti, venuti da fuori, portatori di competenze e di esperienze
interessanti. I tecnici e gli operai
più intraprendenti uscivano e davano vita ad una miriade di officine meccaniche
e di laboratori di assemblaggio e di verniciatura o di serigrafia sparsi per la
provincia.
La
squadra di calcio aziendale partecipava al torneo notturno nello stadio di via
Roma ed era tifo da serie A.
Nel
1969, soffiò il vento dell’autunno caldo che cambiò i rapporti tra i
lavoratori e i padroni, come si diceva un tempo. Volarono parole grosse,
spintoni, qualche uovo. Presero
piede forme di sciopero più o meno selvaggio. Stava cambiando il clima. Davanti
al cancello, tra gli attivisti del picchettaggio e del volantinaggio figuravano
volti di persone oggi impegnate nelle associazioni
degli industriali o nel mondo della scuola e dell’università.
Arrivarono
anni difficili. Cambiarono più
volte la proprietà e l’assetto societario, sviluppi non indolori. La Sole
entrò nel gruppo Zanussi, poi Electrolux, poi si perse nei fondi
d’investimento svedesi. La produzione si specializzò nella
componentistica per macchine d’ufficio e per auto, fino all’abbraccio
esclusivo con tale ultimo settore che ha registrato in pochi mesi un calo del
quaranta per cento nella produzione, pagando più di tutti l’alto prezzo della
crisi mondiale.
Alcune
settimane fa, l’annuncio choc della Plastal Holding AB, capogruppo svedese,
che ha deciso di presentare istanza di fallimento. La bancarotta, come la
definisce la nota d’annuncio della stessa capogruppo, rischia di trascinare
tutte le aziende europee controllate, tra cui Plastal Italia con stabilimenti ad
Oderzo (650 dipendenti), Suzzara - Mantova (circa 90)
e Battipaglia - Salerno (una quindicina ).
A
questo punto, le possibili soluzioni, esaminate in una riunione organizzata al
teatro Cristallo dalle organizzazioni sindacali Fim- Cisl e Fiom-Cgil e durante
una seduta straordinaria del consiglio
comunale, lasciano poco spazio alla fantasia. Sembra delinearsi la via del
concordato preventivo, anche se si spera che emerga in modo concreto il nome di
un’azienda, di un imprenditore, o di un fondo che possa rilevare Plastal dando
continuità alla produzione e garantendo le retribuzioni. In più occasioni e da
più parti, la formula più efficace per il futuro dello stabilimento, è stata
indicata nell’amministrazione straordinaria (applicata, ad esempio, per
salvare l’Alitalia) che tutelerebbe maggiormente i
lavoratori ed il fiorente indotto alle cui sorti hanno dimostrato
attenzione anche i Sindaci del Consorzio dei Comuni dell’Opitergino.
Se
in tutta la vicenda è sembrata prevalere sulle divisioni la
ricerca comune di uno sbocco rapido, non significa – è stato ricordato - che
non ci siano stati errori strategici e di gestione, con precise responsabilità
a livello di gruppo e di
stabilimento. Ora, sul futuro del
complesso di via Verdi che ha perso
130 lavoratori negli ultimi due
anni, grava l’ipoteca dei creditori e
pende la spada di una legislazione svedese poco propensa agli sconti.
Le
prossime settimane – hanno ripetuto i rappresentanti delle istituzioni, delle
organizzazioni sindacali e lo stesso
amministratore delegato dell’Azienda -
saranno decisive. Voci sussurrate di
imprenditori interessati ad
investire in uno stabilimento tutto
sommato sano non trovano ancora volto e mani.
Qualcuno
ha invocato voglia di futuro. E’ il momento di coltivarla.
(Nella foto: ancora la Plastal in primo piano)
Brevi
*
La crisi economica ha anche qualche conseguenza positiva: dopo la stangata 2008
il crollo del prezzo del greggio fa ritenere agli analisti che da aprile si
verifichino forti ribassi nelle tariffe di luce e di gas. Nei primi due mesi
dell’anno ha subito una caduta verticale
l’occupazione. Cifre da paura,
secondo le organizzazioni sindacali. Lo spettro della disoccupazione investe
anche i quasi settecento lavoratori della Plastal, dopo che la multinazionale
svedese, travolta dal crollo del settore automobilistico e
fortemente indebitata con le banche, ha deciso di portare i libri in
tribunale. Dei riflessi sullo stabilimento di via Verdi, parliamo nello spazio
dell’approfondimento mensile.
*
Se i posti di lavoro della Plastal sono a rischio non
va tanto meglio all’Electrolux,
colpita da un programma di cassa integrazione che investe gli stabilimenti del
pordenonese e del coneglianese. Sempre
nere appaiono le prospettive del mercato dell’elettrodomestico,
nonostante le misure sulla rottamazione.
*
Arriva il piano per portare ossigeno all’edilizia, stagnante nella realtà
opitergina, con facilitazioni per gli ampliamenti e vantaggi per chi usa
biomateriali. La Regione Veneto anticipa il provvedimento governativo con un
progetto di legge che dovrà comunque coniugarsi con i regolamenti comunali. La
gamma dei lavori ipotizzati va dalla costruzione di nuove stanze alla
trasformazione del sottotetto, alla chiusura di portici e verande, alla
costruzione di tavernette e di locali di servizio.
*
Stagnazione del mercato immobiliare ad Oderzo, dove in un anno
l’amministrazione comunale ha registrato una caduta di cinquecentomila euro
rispetto alle previsioni d’entrata per oneri di urbanizzazione.
*
Soldi veri e soldi verissimi: il botta e risposta anima il confronto
tra Confindustria e Governo. Aumentano, intanto nella vita quotidiana, i
casi di povertà. Lo sanno i volontari della Caritas che registrano una maggior
affluenza e più richieste di aiuto: sintomi
evidenti del malessere economico. La Chiesa vittoriese s’interroga su forme di
microcredito per intervenire nei casi più urgenti.
*
Quote latte, gli allevatori sono sul piano di guerra. Non è ancora risolta la
questione, dopo che misure controverse rischiano di penalizzare i produttori
che hanno pagato. E sono tornate
a sventolare le bandiere con la mucca bianca e nera che mastica una margherita.
*
Assomiglia forse ad un bollettino di guerra ed è invece un mese di cronaca,
ripresa dai titoli dei giornali delle ultime settimane.
*
Mondo sindacale in primo piano: mentre la televisione, con “Pane e libertà”
propone la storia di Di Vittorio nell’Italia del dopoguerra, il numero uno
della Cgil trevigiana, Paolino Barbiero, annuncia un piano da studiare con gli
enti locali per trovare il modo di dare a chi perde il posto sconti sulle
bollette di acqua, luce e gas. Al congresso della Cisl, Franco Lorenzon,
segretario dell’organizzazione che conta in provincia 75 mila iscritti indica
nel dialogo aperto “l’unica strada ragionevole per collocarsi come
interlocutore ascoltato e per continuare a tutelare i lavoratori nelle difficili
condizioni in cui ci troviamo”.
*
Donne al vertice, un guadagno per le aziende:
la felice constatazione in coincidenza con la festa dell’otto marzo, se
non risolve i problemi di governo dell’economia suona comunque come auspicio a
migliorare la loro presenza nelle
stanze… dei bottoni.
*
Tiziana Prevedello Stefanel guiderà la delegazione di Treviso della fondazione
Marisa Bellisario che valorizza il talento femminile nelle istituzioni,
nell’economia e nella società. L’assemblea delle socie, riunita a palazzo
Giacomelli a Treviso, le ha affidato il mandato che fino a ieri era di
Alessandra Pivato.
*
Lina Sari propone allo Showroom Gasperin di
Mel, fino al 30 aprile, la
mostra dal titolo “Loda all’angelo il mondo, digli le cose”.
*
“Una vita, una voce”: serata in onore di Maria Chiara, organizzata dal
Rotary club, per celebrare la vita e
la carriera del soprano che calcò i palcoscenici più importanti, dall’Arena
al Metropolitan, e si esibì a
fianco degli interpreti più famosi. Tra i riconoscimenti più importanti,
l’apertura della stagione alla Scala a fianco di Luciano Pavarotti nel 1986.
Una carriera iniziata con
l’incoraggiamento di Toti Del Monte, che consigliò ai genitori di coltivare
la bella voce della bambina.
*
Testimonianza toccante quella di
Claudia Koll, ospite del collegio Brandolini, che ha raccontato la storia della
conversione, propiziata dal Giubileo del 2000. Il radicale cambiamento l’ha
portata a fondare un’associazione impegnata nell’Africa nera e a
testimoniare una fede che ha incantato la folla venuta ad ascoltarla.
*
L’amministrazione comunale si è liberata dei ‘derivati’ (che
costituiscono una delle più labili innovazioni dei mercati nell'ambito degli
strumenti finanziari e si sono rivelati autentiche bolle di sapone). Sono stati
così abbandonati, con una spesa contenuta in meno di 14 mila cinquecento euro,
i mutui rinegoziati nel 2003, quando il vento tirava a favore dei tassi
variabili; poi cominciarono ad essere pesantemente svantaggiosi . Non sono
mancate le polemiche sulla difficile scelta.
*
Il ponte sul ramo vecchio del fiume Lia accanto alla chiesa di Colfrancui rimane
chiuso al traffico pesante. Lo ha sentenziato il Tribunale amministrativo
regionale, respingendo la richiesta di alcuni residenti nel Comune di Fontanelle
contrari all’ordinanza del Sindaco Dalla Libera che vietava il passaggio dei
camion.
*
Un contributo per le famiglie con redditi bassi che hanno figli all’asilo
nido. L’ha deciso la giunta comunale che ha stanziato 8 mila euro. Le famiglie
dovranno essere residenti in Comune ed avere un reddito inferiore a 15 mila
euro.
*
Mensa e trasporto scolastico gratis per le famiglie che perdono il lavoro. E’
la proposta del partito democratico opitergino che chiede all’amministrazione
comunale di creare allo scopo un fondo di solidarietà.
*
E’ definitivamente calata la
serranda del bar ‘Al bivio’ tra via Garibaldi e via Maddalena. L’edificio
che lo ospitava sarà sostituito da una nuova costruzione.
*
E’ sulla piazza opitergina da 50 anni il libraio Bepi Barbarotto, che
ama il suo lavoro ed ha trovato nella signora Rosanna un pilastro dell’attività
che spazia dall’editoria alle iniziative culturali, alle collezioni d’arte e
numismatiche, per il gusto dei
palati più fini. Auguri dal Dialogo, di cui egli possiede la raccolta completa.
Marzo 2009
CORSIA LIBERA
Dov’è finito il dibattito sulle questioni etiche scatenato dalla triste vicenda di Eluana Englaro che ha tenuto incollato un intero Paese al piccolo schermo per giornate? E chi ricorda i buoni propositi per arrivare rapidamente ad una legge condivisa sulle scelte di fine vita?
Nell’informazione,
si è voltato velocemente pagina;
la macchina milionaria del Festival della Canzone Italiana aveva bisogno
di una corsia libera, e giù tutti a sbrodolare sulla bravura di
Bonolis, l’ironia di Benigni e a lanciare risi sul matrimonio tra Rai e
Mediaset.
Passato
il Carnevale arriva la Quaresima, come si sa. Un tempo adatto per fare
penitenza, ma anche per riflettere sull’andamento della società.
I
titoli del giornali sparano titoli cubitali sulle misure anticrisi e sul
pacchetto sicurezza. Torna la rottamazione e si riparla di ronde.
Gli
aiuti del Governo contro la congiuntura economica prevedono
generosi contributi ed un’esenzione triennale dal bollo per auto e
scooter, agevolazioni per le ristrutturazioni edilizie e detrazioni d’imposta
per l’acquisto di mobili.
Tutte
misure che fanno bene alle industrie della nostra zona collocate nell’indotto
dell’auto (una recente intesa sindacale ha intanto definito in
43 gli esuberi alla Plastal di via Verdi) e nella filiera legno-arredo
(si estende tra le province di Treviso e di Pordenone uno dei distretti più
competitivi d’Italia).
Anche
se faticano a tornare i conti nelle famiglie colpite dalla crisi, piccoli
segnali di schiarita fanno capolino tra le nuvole,
mentre il calendario annuncia l’arrivo della primavera.
Sul
fronte della sicurezza, le misure varate dal Governo, per rispondere
all’ondata di violenze amplificate
dai giornali, riabilitano le ronde, trasformandole da manipoli fai-da-te ad
associazioni non armate di volontari, formate preferibilmente da
ex agenti delle forze
dell’ordine, coordinati dai Sindaci e posti sotto il controllo dei Prefetti.
“Questi
volontari agiranno solo a livello preventivo, con segnalazioni di movimenti
sospetti”, commenta il primo cittadino, Pietro Dalla Libera, “mentre
l’azione di controllo del territorio rimane in capo alle forze dell’ordine.
In questo modo viene stimolato il
senso civico e di appartenenza alla comunità”.
Una
comunità, quella opitergina, che ha raggiunto da qualche settimana le 20 mila
unità, costituita per il 12,5% da cittadini stranieri, dediti, salvo rare
eccezioni, al lavoro e al rispetto delle regole di convivenza. Nel testo
approvato, non hanno trovato spazio le ipotesi
della vigilia, discriminatorie verso gli stranieri irregolari che
avessero dovuto ricorrere alle cure, misure fortemente
criticate dagli ambienti cattolici.
“La
Regione ha competenza ‘concorrente’ con lo Stato in materia di sicurezza e
affronterà il tema delle ronde con una delibera di giunta ed eventualmente con
una legge regionale”, anticipa il vice-Presidente,
Franco Manzato.
E
mentre apre il passante di Mestre, che consente ora di evitare
l’imbottigliamento della tangenziale, e di rendere fluido il traffico verso
Padova, la viabilità fa discutere anche nell’Opitergino.
Rimane
finora scritta sui progetti la metropolitana di superficie che dovrebbe
integrare il trasporto gomma-rotaia e a poco sono valse finora le sollecitazioni
delle realtà locali sulla direttrice Treviso-Portogruaro.
Per
la realizzazione della tangenziale sud che collegherà la Postumia tra Rustignè
e Gorgo al Monticano tornano buone
soluzioni alternative, quasi dimenticate, circa il punto di innesto
sull’antica strada romana: Fratta,
Gorgo Molini, Bivio per Motta. Tutto da decidere.
Ancora
in tema di viabilità, sono corsi di bocca in bocca, per alcuni giorni, i
commenti sul nuovo assetto di via Cesare Battisti ideato per rendere più fluida
la circolazione interna e ridurre le code. Al
di là del disagio iniziale, si tratta di capire come comportarsi e di adeguarsi
alle nuove regole studiate a tavolino e messe alla prova dei fatti. Poi, alla
luce, dell’esperienza di due o tre mesi, si vedrà il da farsi, come in tutte
le cose.
E
Dio sa quanto sia necessario guardare avanti.
(Nella foto: La Plastal di via Verdi sta vivendo un momento difficile)
Brevi
*
Mentre apre il passante di Mestre,
che consente ora di evitare l’imbottigliamento della tangenziale, e di rendere
fluido il traffico verso Padova, la
viabilità fa discutere anche nell’Opitergino.
Rimane finora scritta sui
progetti la metropolitana di superficie che dovrebbe integrare il trasporto
gomma-rotaia e a poco sono valse finora le sollecitazioni delle comunità locali
sulla direttrice Treviso-Portogruaro. Ne
parliamo nello spazio dell’approfondimento mensile.
*
Oderzo va in onda su Anno Zero. Le
telecamere di Michele Santoro puntano
l’obiettivo sulla battaglia partita dal Veneto per
rivendicare la restituzione
di una quota, pari al venti per cento, del gettito d’imposta sul reddito delle
persone fisiche. Dopo l’allestimento del gazebo in Piazza Grande, che ha
fruttato cinquecento firme in tre ore, la raccolta di firme a sostegno
dell’iniziativa, che ha visto impegnato lo stesso primo cittadino
in fascia tricolore, è proseguita nelle varie frazioni del Comune.
*
Si esibisce alla ‘Corrida’ di Gerry Scotti, su Canale 5, il duo
canoro formato da Diego Rosada, ventottenne di Gaiarine, e da Chiara Canzian,
ventisettenne di Gorgo al Monticano, che hanno interpretato il brano
‘Fiesta’ reso celebre da Raffaella Carrà.
*
Nella pellicola “Ex” di Fausto Brizzi, uscita nelle sale cinematografiche il
6 febbraio, Alessandra Drusian e Fabio Ricci diventano attori.
Gli artisti vincitori del
Festival di San Remo 1997 hanno appena lanciato l’album “Siedi e ascolta”.
*
Una serie di avvicendamenti sui banchi di Ca’ Diedo dà l’occasione per una
chiave di lettura di tante dimissioni eccellenti dell’ultimo periodo:
impegno frustrato o ottica di ricambio. Dopo l’uscita di scena di Bepi
Covre, a lasciare i banchi delle
minoranze sono stati Sandro Martin e Alberto Turchetto. Chiamati a sostituirli,
Sandro Campigotto e Gloria Tessarolo. Non
usa mezzi termini la capogruppo della Lega “Noi consiglieri con esperienza ci
sentiamo inutili”. Immediata la replica del Sindaco che snocciola i dati sulla
produttività della sua compagine e dei lavori del consiglio comunale: “Dal
nostro arrivo il Consiglio ha tenuto 42 sedute e assunto 397 votazioni.
Confortante poi la presenza continua dei cittadini che gremiscono la sala, a
conferma dell’interesse suscitato”.
*
Festosa cerimonia di premiazione del concorso “Guarda il mio presepe”,
giunto alla terza edizione. L’iniziativa ha visto la partecipazione di 110 tra
cittadini, imprese e istituzioni, dei quali abbiamo pubblicato l’elenco
completo nel Dialogo di febbraio.
*
Risonanza magnetica articolare. La nuova attrezzatura è
entrata in funzione all’ospedale cittadino. L’esame strumentale permette di
visualizzare l'interno del corpo senza intervento invasivo o somministrazione di
radiazioni ionizzanti.
Ideata e messa a punto intorno al 1980, la
risonanza magnetica ha subito nel corso degli anni un costante processo di
evoluzione tecnologica.
*
La ristrutturazione del pronto soccorso, che comporterà lavori per due milioni
450 mila euro, 950 milioni dei quali finanziati dalla Regione,
dovrebbe iniziare entro la fine dell’anno. Lo ha annunciato il
direttore generale dell’azienda Ulss n. 9, durante l’inaugurazione del
servizio di risonanza magnetica, alla presenza del dirigente regionale dei
servizi sanitari, dott. Francesco Pietrobon.
*
A un anno dall’agguato che gli è costato la vita in Afghanistan,
è stato ricordato il maresciallo Giovanni Pezzulo con una Messa in
Duomo, animata dal coro Alpes, alla presenza dei militari del Cimic, delle
autorità e delle associazioni d’arma. Il militare ucciso (affettuosamente
soprannominato ‘ vagabondo’ ) è stato ricordato con un concerto dei Nomadi
allo stadio di Gorgo al Monticano.
*
E’ stata presentata al Mondadori
Multicenter di Milano “La Divina Commedia
illustrata da Alberto Martini”. L’evento era organizzato
dall’editrice Mondadori e
dalla Fondazione Oderzo Cultura.
*
Trentacinque anni in musica: li ha festeggiati con una serata splendidamente
riuscita il Coro Città di Oderzo. Una storia d’amore raccontata dai coniugi
Lydia Bertin e Fabrizio Visentin a partire dal 1973 quando
fondarono il coro “Voci Bianche Città di Oderzo”
affermatosi e trasformatosi nel corso degli anni fino a conquistare un
posto di primissimo piano nel panorama nazionale ed internazionale.
Inoltre, l’impegno quotidiano dei coniugi Visentin
ha fatto diventare l’Istituto Musicale Opitergium una prestigiosa
istituzione culturale frequentata annualmente da decine di allievi. Oggi,
sotto l’intelligente direzione del maestro Gianni Cappelletto, essa
promuove ancora la conoscenza della musica fra le giovani generazioni.
*
Positivo debutto in serie B, col Treviso Calcio, di Gianmarco Zigoni, figlio
diciasettenne di Gianfranco, estroso giocatore della Juventus e della Roma, e
nazionale per una volta accanto a Giacomo Bulgarelli, appena scomparso nella sua
amata Bologna.
*
Finale di stagione incandescente per l’Opitergina, allenata da Mauro Tossani,
appaiata al Vittorio Veneto in cima alla classifica. Il presidente della società
biancorossa, Renato Bernardi, ha allestito la squadra puntando al salto dalla
promozione all’eccellenza ed è convinto di riuscire nell’impresa. Il 22
marzo il derby Opitergina-Vittorio Veneto deciderà molte cose.
*
Sequestri e perquisizioni effettuati
dalla Guardia di Finanza di Oderzo, nell’ambito dell’operazione “Pazienza
di Giobbe” hanno portato alla scoperta di truffe via Internet. I prodotti
acquistati dai clienti non venivano mai spediti. Nella vasta operazione è stata
sgominata una banda che agiva in collegamento con complici in tutta Europa.
* Padre Clemente finisce in prigione. Il copione era studiato: fingendosi un sacerdote chiedeva aiuto per un conoscente in grave difficoltà, con figli a carico, che sarebbe passato a ritirare la somma prestata. Bersagli privilegiati erano i parroci ai quali raccontava storie strappalacrime, buone sia a Venezia che ad Aosta e a Pisa. Non aveva fatto i conti con mons. Piersante Dametto che gli ha consegnato cento euro e fatto trovare, fuori della sacrestia, i carabinieri della locale stazione nel frattempo opportunamente messi in guardia. Ora il quarantottenne di Pozzuoli, truffatore di lungo corso, sta meditando a Santa Bona.
Febbraio 2009
LA VITTORIA DELLA SPERANZA
Si apre una nuova era. Alla Casa Bianca sono tornati la fiducia e l’ottimismo. Molte le attese, forse troppe, secondo gli analisti. Il primo presidente nero della superpotenza planetaria ha promesso la vittoria della speranza sulla paura, invocando una responsabilità collettiva. Giurando sulla Bibbia di Lincoln che mise fine alla schiavitù, Obama si è detto fiducioso nel superamento della crisi mondiale ed ha teso una mano a tutti i popoli della terra. L’ha tesa anche ai musulmani invitandoli in contropartita ad aprire il loro pugno.
Nel
giorno della festa a strisce e stelle, autorevoli commentatori
confrontano impietosamente la dimostrazione d’unità nazionale che
arriva da Washington e l’aria viziata dalle risse da cortile che offre il
nostro Paese.
Nelle
stesse ore, sulla scia dei predecessori, il Vescovo diocesano ha tenuto in
cinque centri della Sinistra Piave una serie d’incontri con gli amministratori
pubblici locali, cominciando il giro proprio
da Oderzo. Mons. Corrado Pizziolo ha tenuto a precisare l’intento, non
tanto di dare degli insegnamenti
quanto piuttosto di condividere alcune preoccupazioni.
Parlando
alla quarantina di persone, convenute nella sala presso il Duomo, che hanno
accettato l’invito, ha indicato cinque urgenze del momento. Di fronte alla
crisi economica, il pericolo, ha detto, è che prevalga la legge del “si salvi
chi può”, scaricando il peso sui più deboli. “E’ necessario ravvivare la
rete di solidarietà, fortemente radicata nel territorio, contro il reale
pericolo di una crescita dell’individualismo e dell’indifferenza”. Ed ha
richiamato ad una particolare attenzione verso la crisi del settore del lavoro
che colpisce direttamente la vita di tante famiglie.
Per
mons. Pizziolo, la seconda urgenza è il perseguimento del bene comune, un
obiettivo non sempre facile da mettere a fuoco, ha riconosciuto, per la
complessità della situazione e per la molteplicità degli interessi settoriali.
Solo una forte motivazione etica può aiutare a non perdere di vista
l’obiettivo.
In
un momento in cui si assiste, qui come altrove, ad un calo preoccupante dei
matrimoni, il Vescovo ha
sottolineato la difficoltà delle
giovani generazioni ad affrontare la vita con responsabilità
e speranza. Di qui l’invito a coltivare iniziative orientate a
promuovere il valore della vita e
della famiglia fondata sul matrimonio.
Tra
le attenzioni a favore della famiglia, rivolgendosi ad amministratori locali,
non poteva mancare un pressante appello a sostenere, magari prioritariamente ad
altre scelte, le scuole materne parrocchiali, che offrono un servizio
all’intera comunità, senza steccati, e che devono letteralmente fare i conti
ogni giorno per non abbandonare l’impresa.
Infine,
gli immigrati, con un occhio di riguardo agli immigrati cattolici. L’impegno
della Chiesa, ha detto il Vescovo – da un anno di questi giorni in mezzo a noi
– è per l’accoglienza, accompagnata dalla richiesta rivolta agli immigrati
di rispettare le leggi e la tradizione culturale nel nostro Paese.
Parlando
al collegio Brandolini, nel teatro gremito in ogni ordine di posti, tanto da
consigliare per tempo agli organizzatori di allestire un collegamento
audio-video con la sala del teatro, vigilata da carabinieri
in divisa e da uomini della scorta in borghese, Magdi Allam, già
vice-direttore del Corriere della Sera, ha raccontato con accenti accorati e
decisi la storia della sua conversione sancita, nella Pasqua del 2008, dal
battesimo cristiano e tracciato un quadro piuttosto cupo della sua visione della
società. Di fronte a settecento persone inchiodate alle poltrone, ha lanciato
un grido d’allarme in difesa della dignità e della libertà, individuando i
rischi di una deriva pericolosa per il futuro dell’Europa se non saprà
affrancarsi dal relativismo etico ed affermare senza soggezione i valori
inalienabili e inviolabili della nostra umanità.
“Senza
i valori e l’identità, che affondano le radici nella fede e nella cultura
giudaico-cristiana, la società di domani non potrà affrancarsi e confrontarsi
costruttivamente con i musulmani”.
L’amara
riflessione concludeva un
ragionamento iniziato con l’analisi rigorosa dell’ultimo ventennio, attraversato
dal crollo dell’ideologia comunista e dal fallimento del
capitalismo senza regole, e sfociato nella crisi mondiale che i governi
nazionali sono impegnati a superare.
Come
spesso succede, la terapia difficilmente è indolore e raramente le soluzioni
per arrivare ad una guarigione incontrano opinioni unanimemente condivise.
Ne
sanno qualcosa i Sindaci del Nordest, investiti dalle misure anticrisi del
Governo, che non hanno mancato di gridare la loro rabbia e che chiedono di
sforare rispetto al patto di stabilità economica, minacciando addirittura di
restituire simbolicamente la fascia tricolore se non saranno ascoltati.
M
a questo è un altro capitolo di storia contemporanea e, se vogliamo, di costume
italiano.
(Nella foto: Piazza Grande imbiancata di neve)
Brevi
*
Di fronte alla crisi economica, il pericolo è che prevalga la legge del “si
salvi chi può”, scaricando così il peso sui più deboli. “E’ necessario
ravvivare la rete di solidarietà, contro il reale pericolo di una crescita
dell’individualismo e dell’indifferenza”.
Ad un anno dall’ingresso in diocesi, riprendendo una consuetudine dei
predecessori, il vescovo di Vittorio
Veneto ha voluto confrontarsi su questi temi con gli amministratori locali,
iniziando ad Oderzo la serie degli incontri nella Sinistra Piave. Ne parliamo
nello spazio dell’approfondimento mensile.
*
Si chiama Giulia Tamai la bambina che ha visto la luce verso mezza notte e mezza
all’ospedale di Oderzo, dove l’anno si è chiuso con 1344 parti, in continuo
aumento. La mamma, Anna, è polacca
e lavora come infermiera in casa di riposo di San Donà di Piave, mentre il papà
fa l’elettricista. Nella casa di Santa Maria di San Donà, attendeva la
piccola Giulia, 3 chili e mezzo, il fratellino Nicola, di 8 anni.
*
Mentre Barack Obama stappa la bottiglia di prosecco proveniente
dall’Italia, l’esperta invitata dalla
Rai consiglia “un buon franciacorta anziché il solito champagne”. Troppo
per Franco Manzato, assessore regionale all’agricoltura e al turismo, che non
ha mancato di far sentire ai piani alti di via Mazzini il suo comprensibile
disappunto. Intanto, il vicepresidente della Giunta Regionale pensa di investire
sessanta milioni di euro per aprire venti nuove linee aree che aiutino a portare
nuovi turisti in Veneto.
*
Intanto che si brindava all’anno nuovo, nella striscia di Gaza infuriava la
battaglia che oppone Israele e Palestinesi in uno scontro che ha fatto in poche
settimane un migliaio di vittime, molti civili, soprattutto bambini, in una
guerra senza fine. Nell’area dello
scontro è impegnato con la Croce Rossa Internazionale un medico opitergino, il
quarantacinquenne dott. Mauro Dalla Torre, reduce di altre esperienze in aree
calde. Prima di arrivare a Gaza City ha toccato con mano la tragedia del Darfur.
*
Il nuovo orario ferroviario taglia diverse corse, soprattutto le coincidenze di
chi, arrivando da Mestre, dovrebbe raggiungere casa attraverso la linea
Treviso-Portogruaro. Con quale disagio per i pendolari, è facile immaginarlo.
*
Raffica di contravvenzioni per i parcheggi: opitergini indisciplinati, soltanto,
o metodo per far cassa. Se lo chiedono in tanti, memori delle assicurazioni che
i cinque minuti di sosta per acquistare il giornale o bere un caffè sarebbero
stati tollerati. Dopo due settimane di rodaggio, la morsa si allenta, passando
dalle trenta multe quotidiane alla decina. “Quando i cinque minuti superano la
mezz’ora”, fa notare il primo cittadino, “ non si può certo invocare
l’elasticità. Del resto, le possibilità di parcheggiare gratuitamente in
città non mancano.” Una novità in tema:
nonostante la battaglia legale aperta sulla questione, non pare
tramontato il progetto per un parking sotterraneo nell’area di via degli
Alpini.
*
Ci risiamo: il duello tra Mosca e Kiev si traduce in un taglio della fornitura
di gas. L’Unione Europea fa la voce grossa verso Russia ed Ucraina, accusate
di non rispettare gli impegni. Alla fine prevalgono buon senso ed interessi. Per
fortuna si avvicina la primavera.
*
Quattrocento chili di pinza e 400 litri di vin brulé: sono le cifre
significative del successo del panevin sul Monticano realizzato in
collaborazione con la Pro loco. Fuochi artificiali all’altezza delle
aspettative per un anno abbondante annunciato dalle faville rivolte verso
ponente. Non si sono lasciati impressionare dalla serata fredda gli oltre
quaranta subacquei del Poseidon Club che hanno portato le fiaccole per
l’accensione del falò acquatico rallegrato dal concerto della Banda Turroni.
*
Riparte da Oderzo la battaglia dei Sindaci capeggiata dal vice Sindaco di
Crespano e sposata dal primo cittadino Pietro Dalla Libera che ha radunato i
colleghi del comprensorio sensibili
all’iniziativa per portare nelle casse comunali il
venti per cento del gettito dell’imposta sul reddito delle persone
fisiche. Ha risposto all’appello la metà dei Comuni del Comprensorio. Il
dissenso degli assenti all’iniziativa è stato espresso dal Sindaco di
Chiarano, Giampaolo Vallardi, che l’ha giudicata demagogica ed in ritardo.
*
Addio con strascico polemico per il difensore civico consortile, Teresa Lapis,
al quale l’incarico non è più stato rinnovato.
*
Ha per oggetto la giustizia e la legalità il premio letterario bandito dal
Rotary Club opitergino-mottense, rivolto a tutti gli studenti delle scuole
superiori della zona.
E’
invece dedicato alla memoria dello
scrittore Antonio Russello un altro concorso che intende stimolare gli studenti
delle scuole superiori trevigiane ad esprimersi sul tema ”Il lavoro che sogno,
la vita che voglio”. La partecipazione contempla una duplice forma di
espressione: il racconto tradizionale e l’sms da centosessanta battute.
*
Il Tar Veneto ha respinto la richiesta di sospensiva del provvedimento con il
quale sono stati installati i limitatori di carreggiata sul ponte del fiume Lia,
nei pressi della chiesa di Colfrancui, disposti dal Comune di Oderzo per
impedire il passaggio del traffico pesante per il centro della frazione
opitergina. Più avanti la sentenza definitiva entrerà nel merito del
provvedimento impugnato.
*
E’ mancata la signora Bianca Fregonese, abile modista e presenza affettuosa e
discreta accanto al pittore Armando
Buso, ricordato quest’estate con una mostra tenutasi a palazzo Foscolo. In
varie occasioni, fu di sostegno al
marito per superare le incomprensioni che le scelte artistiche e il carattere
schietto gli procurarono. A distanza di trentaquattro anni dalla prematura
scomparsa, il genio di Armando Buso appare indiscusso, anche per il paziente
lavoro di recupero e di valorizzazione dell’immensa produzione artistica
portato avanti dalla signora Bianca.
*
Nella festa di san Tiziano, che fu vescovo di Oderzo dove viene onorato nella
ricorrenza del 16 gennaio, la Diocesi ricorda mons. Albino Luciani, che proprio
cinquant’anni fa faceva l’ingresso nel Duomo di Ceneda, proveniente da
Belluno, dopo un viaggio in treno. Nell’antica sede vescovile veniva
volentieri e numerose fotografia lo ritraggono in familiare compagnia di mons.
Domenico Visintin, in varie occasioni, ad esempio per l’inaugurazione del
cinema San Marco, alla festa di fine
anno del collegio Brandolini, in visita alla colonia Carmen Frova.
*
Sono centonovantatre i quintali di
vestiario raccolto grazie alla
preziosa dedizione dei volontari della Caritas parrocchiale. Una disponibilità
che ha consentito di distribuire in un anno diciannove mila capi di vestiario
soprattutto agli immigrati. Al centro raccolta di via Garibaldi vengono
custoditi anche pellicce, montoni e perfino abiti da sposa, ma soprattutto abiti
per bambini e scarpe.
*
Mentre l’ing. Elvo Zornitta viene scagionato da ogni addebito nell’indagine
su Unabomber, lo Stato riserva trecentomila euro a Francesca, la più piccola
delle vittime, colpita da un pennarello esplosivo sotto il ponte di Fagarè
quando aveva appena otto anni.
* Giusy, diciannovenne figlia del maresciallo Giovanni Pezzulo, vittima giusto un anno fa di un agguato mentre si trovava in missione di pace in Afghanistan, potrà entrare in accademia dopo il diploma di maturità. Il Senato ha infatti, abbassato il limite di statura per l’arruolamento nell’esercito. Davanti alla bara del padre aveva promesso di portare avanti il suo progetto di pace.
Gennaio 2009
LE REGOLE DEL GIOCO
Natale 2008 all’insegna della crisi sotto l’albero. Le statistiche tendono ad occuparsi di chi ha di più, e perciò rischiano di essere poco veritiere. Un dato è innegabile: l’ombra della recessione è entrata nelle case e nella quotidianità. Nelle imprese è diminuita la liquidità, sono precipitati gli investimenti, è cresciuta la paura.
Il ciclone partito dall’America, che ha investito, dopo l’estate, le borse di tutto il mondo, spazzando via i castelli di carte della finanza creativa, capace di trasformare i debiti in crediti e di mettere in pericolo lo stesso sistema bancario, sta avendo effetti pesanti sull’economia reale. Ed evidenzia un bisogno di regole.
Nell’Opitergino e non solo, la recessione mette a nudo i problemi strutturali delle aziende. Ne risente la Plastal, specializzata nella produzione di componenti per il settore dell’automobile, che impiega circa settecento persone e si è trovata a tagliare i contratti di lavoro interinale e a ricorrere alla cassa integrazione guadagni. Non vanno meglio purtroppo i settori metalmeccanico e dell’edilizia. In tutta l’area del Livenza, scricchiola rumorosamente il mobile, compreso tra le spese che si possono rimandare.
La difficile situazione generale, è facile capirlo, rende ancora più precaria la posizione di molti immigrati che costituiscono ad Oderzo il 12 per cento della popolazione. Basta frequentare un supermercato, dove cala l’affluenza verso la fine del mese, e guardare al carrello della spesa per rendersene conto.
Mentre a fine settembre, in piazzale Europa è partita l’operazione ‘chilometri zero’ con l’offerta, ogni sabato, da parte del le aziende agricole del territorio, della produzione propria, l’anno appena trascorso ha fatto registrare, in dicembre, l’apertura del parco commerciale di via Masotti, dopo un decennio di polemiche e di ricorsi e dopo la ridefinizione in corsa delle regole del gioco – che, al di là delle garanzie iniziali e delle distinzioni formali, di fatto equiparano il complesso ad un autentico centro commerciale, suscitando più di qualche mugugno agli esercenti del centro storico.
Il 2008 sarà ricordato anche per due fatti che hanno profondamente toccato le corde emotive della comunità.
In febbraio, è caduto, vittima di un agguato durante la missione di pace che lo vedeva impegnato in terra afghana con il gruppo di cooperazione civile-militare, di stanza a Motta di Livenza, il maresciallo Giovanni Pezzulo, 44 anni, originario di Carinola, in provincia di Caserta. Il fatale agguato è avvenuto dopo un’operazione di aiuto alla popolazione, in un villaggio a sessanta chilometri da Kabul. Per le esequie di Stato, nel Duomo gremito, alla presenza del ministro della difesa, Arturo Parisi, e dell’ordinario militare per l’Italia, mons. Vincenzo Pelvi, la città imbandierata ha mostrato alle maggiori testate nazionali e alla siepe di telecamere una partecipazione composta, una commozione sincera e senza eccessi.
A distanza di poche settimane, il Duomo ha riservato un’accoglienza ben più gioiosa alla Madonna dei Miracoli di Motta di Livenza, transitata per le vie cittadine addobbate di banco-celeste e salutata da una moltitudine col fiato sospeso per l’avvenimento che ricordava un’altra Madonna Pellegrina. Quella degli anni 1949-50, quando l’Italia faticava a rialzare la testa dal trauma della guerra, finita da poco, e battuta da un gelido vento di scontro sociale che non prometteva nulla di buono.
Non sappiamo quanto la crisi finanziaria abbia influenzato le elezioni in America, certo è che
l’ingresso alla Casa Bianca del primo presidente di colore della storia, da un lato mostra le aspettative riposte sulla nuova stella della politica mondiale, dall’altro sta a significare che le battaglie contro le discriminazioni razziali non sono state inutili e che la leva culturale è l’unica forza per abbattere gli steccati che resistono ancora un po’ ovunque.
Restringendo il campo della zoomata alla realtà opitergina, sono di respiro meno planetario ma ugualmente importanti per lo sviluppo cittadino gli obiettivi che si pone per l’anno 2009 il Sindaco, giunto a metà del mandato amministrativo: l’acquisizione delle ex caserme Zanusso per la realizzazione della cittadella dei servizi ed il riconoscimento, da parte dello Stato, del venti per cento delle entrate da imposta sul reddito. Ciò consentirebbe, spiega, non solo di costruire il nuovo depuratore, posto tra le priorità, ma, ad esempio, di provvedere alla sistemazione di tutte le scuole. Una soddisfazione gratifica, in particolare, l’avv. Dalla Libera: le circa mille persone ricevute nei due anni e mezzo e la partecipazione agli eventi della vita amministrativa.
E’ con l’auspicio di uno sforzo comune sulla strada della convivenza che saluto gli affezionati lettori all’inizio dell’anno che segna il ventesimo anniversario da quando mons. Paride Artico – con la delicatezza d’animo che lo caratterizzava - volle affidarmi questa rubrica. A tutti, l’augurio di un sereno anno nuovo.
(Nella foto, Capodanno in Piazza Grande imbiancata di neve)
Dodici mesi in archivio
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Alle elezioni politiche 2008, un opitergino su tre vota Lega Nord. Vengono poi
il Popolo delle Libertà (ventisette per cento) e il Partito Democratico
(ventitré per cento). Approda al Senato Giampaolo Vallardi, Sindaco di Chiarano.
Con lui sono ben nove i trevigiani che siedono in Parlamento. Luca Zaia è
promosso sul campo ministro dell’agricoltura dallo stesso Umberto Bossi e si
mette subito in luce.
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Il concittadino Franco Manzato riceve il testimone alla vice presidenza della
Giunta Regionale con deleghe al turismo e all’agricoltura.
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L’ex Sindaco Giuseppe Covre lascia il consiglio comunale dopo quindici anni
d’impegno ai massimi livelli.
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Una casa luminosa ed accogliente: è casa Moro, una struttura fedele alla storia
dell’ente nato dalla generosità di Angelo Moro e dalla lungimiranza di mons.
Domenico Visintin, per dare asilo agli orfani di guerra e agli indigenti. Vi
trovano spazio “Il girotondo delle mamme”, cooperativa che gestisce una rete
locale di centri per l’infanzia, lo “spazio gioco”, per bambini fino a sei
anni, il servizio
“Amiche mamme” ed il “Centro di consulenza familiare”.
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A causa della complessa vicenda sfociata in un arbitrato legale, che vede
opposto il Comune di Oderzo e la società immobiliare che ha realizzato il
grandioso complesso residenziale e commerciale di via degli Alpini, si allontana
il progetto di costruzione di un parcheggio sotterraneo nell’area ex
Scardellato. In compenso è stato completato il nuovo municipio, costruito
accanto a casa Saccomani, sul luogo in cui sorgeva il fabbricato
‘tecnologico’ della società telefonica. Piovono critiche sulle scelte
estetiche del progettista, ospitate anche su questo foglio.
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Viene approvato il regolamento di polizia urbana ‘per una città più
sicura’ contro la presenza di indovine, accattoni e molestatori vari. Un
regolamento che non vuol andare contro il principio della solidarietà, ma
semplicemente combattere l’illegalità: la spiegazione del Sindaco, Dalla
Libera, non convince gli scettici. Recentemente, è incappato nei rigori delle
disposizioni anche un musicista di strada che si è visto sequestrare la
fisarmonica.
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Ricevono l’ordinazione sacerdotale, nel Duomo stracolmo, tre giovani –
Alessandro Ravanello di Faè, Yuri Boz di Fontanelle e Alberto Botteon di S.
Maria di Feletto
- sui quali impongono le mani il vescovo diocesano Corrado Pizziolo ed il
vescovo emerito Alfredo Magarotto. Nel saluto, mons. Abate invoca su tutti la
protezione dei santi vescovi Floriano, Tiziano e Magno.
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Teresa Lapis, titolare della funzione di difensore civico nel consorzio dei
Comuni dell’Opitergino, allarga la sfera di competenza al Comune di Gaiarine,
che aderì all’intesa locale una decina d’anni fa.
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E’ Paolo Michielin, psicologo, professore associato di psicologia clinica e
psicobiologia della salute all’Università di Padova, il nuovo direttore del
distretto socio-sanitario n. 4 di Oderzo.
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La dott. Bruna Borin assume l’incarico di dirigente scolastica del circolo
didattico di Oderzo.
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Mario Vendrame, Sindaco di San Polo di Piave, è eletto alla presidenza del
Consorzio dei comuni del comprensorio opitergino, investito da una bufera che
rischia di comprometterne la sopravvivenza. Alla fine sembra delinearsi una
soluzione in grado di mettere tutti d’accordo.
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Dopo una vita spesa a far conoscere alla gente e a far giungere all’onore
degli altari Marco d’Aviano che dimorò ad Oderzo, in contrada San Rocco nelle
adiacenze di villa Berti, si è spento all’età di 99 anni padre Venanzio
Renier. Vicepostulatore della causa di beatificazione di Marco d’Aviano, da
circa sei anni viveva a Conegliano nel convento dei cappuccini.
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Mons. Alberto Bottari De Castello, nunzio apostolico in Giappone, riceve la
nomina a Vescovo dell’antica diocesi di Oderzo ed onora la città con una
visita all’antica cattedra di San Tiziano.
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Il Comune di Oderzo conferisce la cittadinanza onoraria al card. Raffaele
Farina, archivista e bibliotecario di Santa Romana Chiesa, e predecessore di
mons. Bottari De Castello all’antica sede vescovile. Nel ricevere il
riconoscimento dalle mani del Sindaco, alla presenza del prefetto, delle autorità
militari e di una buona rappresentanza della società civile e della comunità
religiosa,
il prelato confida di trovarsi bene ad Oderzo e di considerare questa
città ancora più bella di Bonn, che pure gli è cara per tanti motivi.
* La stazione ferroviaria è finalmente dotata di ampio parcheggio illuminato che riduce una situazione di disagio complessivo dovuta alla mancanza di un riparo per i numerosi pendolari, studenti e lavoratori, che usufruiscono del servizio.
Dicembre
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Taglio di nastro e taglio di una torta del peso di un quintale e mezzo
per il parco
commerciale “Stella Shopping”. Il complesso, preso d’assalto in
prossimità e durante le feste da migliaia di consumatori e di curiosi, sorge
nei pressi dello stadio
in una zona compresa tra la circonvallazione e via Masotti,
su un’area complessiva di 210 mila metri quadrati, coperta per 27 mila
metri, attrezzata a verde per 73 mila metri quadri, dotata di casse di
espansione anti-piena
e servita da ampi parcheggi.
A
fare gli onori di casa, Bruno Andreetta, titolare dell’Ipermercato
Europa e presidente dell’Ascom opitergino-mottense. Oltre all’ipermercato,
la struttura presenta una amplissima offerta di capi d’abbigliamento, idee per
la casa, soluzioni per l’ elettronica, un punto di ristoro.
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Mentre si parla di alta velocità per le tratte più importanti, i percorsi meno
battuti vivono i quotidiani
ritardi. Questa volta, il gelo ha bloccato il treno, lasciando i
pendolari a piedi. E’ accaduto al convoglio partito alle 6.55 da Oderzo, che
ha finito la corsa a Ponte di Piave. Colpa della brina accumulatasi sui cavi
impedendo la trasmissione della corrente elettrica per l’alimentazione del
pesante locomotore.
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Luci accese nel nuovo municipio. A prenderne possesso per primi sono stati gli
uffici del settore socio-culturale, ospitati nel locali dell’Istituto Moro
occupati un tempo dal liceo. I relativi
spazi rientrano nel progetto di ampliamento della caserma dei
carabinieri.
* Arrivano col 1° gennaio gli ausiliari del traffico, più noti come geppini, della società Aipa di Milano, appaltatrice del servizio di controllo dei parcheggi a pagamento e con disco orario. Tra gli ausiliari, la campionessa di pattinaggio Silvia Marangoni. L’impresa appaltatrice ha garantito un incasso di 86 mila euro per il primo anno, di 90 mila per il secondo e di 96 per il terzo. Un dato positivo è l’effetto deterrente contro i furti nelle auto ed eventuali aggressioni.
* Piazza Grande vestita a festa saluta il completamento del restauro di due edifici di pregio architettonico: palazzo dei Battuti e Ca’ Balbi, già Albergo dei Fiori. All’interno di Palazzo dei Battuti vi sono affreschi databili tra il Quattrocento ed il Cinquecento, ulteriormente valorizzati per l’occasione dopo un recupero conservativo risalente al 1999. L’edificio compare in un documento del 1585 con l’indicazione dell’appartenenza all’antica Scuola di San Giovanni Battista.