Articolo 6 della Convenzione Internazionale dei diritti dell'infanzia.

  1. Gli Stati Parti alla presente Convenzione riconoscono che ogni bambino/a ha l’inalienabile diritto alla vita.

  2. Gli Stati Parti dovranno garantire nella più ampia misura possibile la sopravvivenza e lo sviluppo del bambino.

 

SI NASCE per amore...

Il miracolo della vita si ripete quotidianamente nella natura e tra gli esseri viventi.

Anche la nascita di un bambino dovrebbe essere frutto di un atto di amore come con amore il bambino dovrebbe essere curato e aiutato a crescere.

I bambini fortunati sono attesi con ansia dalle famiglie, si prepara il loro corredino, le loro camerette, i loro giocattoli e una volta nati sono sempre al centro dell'attenzione amati e vezzeggiati.

 

 

Tutto avvenne in un fatidico Venerdì di Luglio: il 25/7/86.
Tutta la mia famiglia si trovava a Scauri. Mia madre voleva partorire a Roma, ma trovandosi poi a Scauri il tragitto da compiere sarebbe stato troppo lungo e non avrebbe resistito. Mia madre era felicissima di partorire perché aveva saputo che io sarei stata una femminuccia.
Tutti aspettavano con ansia il lieto evento e nel momento più inaspettato, nacqui io, per portare felicità nella mia famiglia, composta ormai, con il mio arrivo, da 5 persone. Tutti si dimostrarono affettuosi con me e furono talmente contenti della mia nascita che la sera stessa organizzarono una festicciola.
Quando tornai a casa trovai la mia cameretta tutta rosa piena di cose belle, i miei parenti mi riempirono di doni ed io se avessi capito sarei stata felice di tutto ciò.

Dopo 2/3 mesi mi battezzarono e anche in questa occasione i miei genitori organizzarono un
rinfresco a casa. Poi crebbi, divenni monella e a volte, come dicevano i miei genitori, insopportabile per i miei frequenti e inspiegabili pianti. Imparai a riconoscere i miei familiari e continuai a crescere nell'amore più totale.

Ora ho Il anni e mezzo, sono abbastanza matura e riconosco tuttora l'affetto che i miei genitori hanno e hanno avuto nei miei confronti. La mia storia, come quella di tanti altri bambini, dimostra che la nascita nella maggior parte dei casi è un evento felice in una famiglia, non molti sono, fortunatamente, i bambini non accolti con gioia.

                                                                                                      Roberta

SI NASCE per caso...

A volte i bambini nascono per puro caso, allora ci sono diverse alternative

  • I genitori sono costretti a sposarsi e, se non impareranno ad amarsi, considereranno i figli le cause del loro triste matrimonio e avranno con essi un rapporto difficile che influirà negativamente sull'animo dei ragazzi;

  • Spesso dai quotidiani e dalle televisioni apprendiamo che il corpicino di un bambino appena nato è stato trovato nel bidone della spazzatura o buttato lungo una strada chiuso in una busta di plastica. Non sempre il piccolo rimane in vita;

  • Quando in una famiglia povera e numerosa nasce un nuovo figlio non sempre è ben accettato e sicuramente non avrà una vita felice, a volte, i suoi genitori accettano anche di venderlo, o addirittura di abbandonarlo.

 

     PARTORISCE E GETTA IL FIGLIO IN STRADA

Matera. Un batuffolo nascosto tra pezzi di legna da ardere e immondizie. Un batuffolo di cotone. Poi un altro. La donna che era andata a raccogliere il legname ha urlato: il cotone nascondeva il cadavere di un neonato, abbandonato li, vicino ad un cassonetto delle immondizie in una via parallela alla strada principale di Salandra, un paesino di 3500 abitanti a 50 chilometri da Matera.
Probabilmente chi ha abbandonato il cadavere del piccolo aveva intenzione di gettarlo nel cassonetto. Ma poi, forse, non ne ha avuto il coraggio. Oppure ha preferito non farlo per timore d'essere notato. E così ha deciso di lasciare il povero neonato, coperto solo da un po' di cotone, nascosto dalle fascine della legna utilizzata per il camino.
Il neonato aveva il cordone ombelicale non legato: era nudo e coperto con cotone idrofilo pulito. Secondo gli investigatori e i medici potrebbe essere stato partorito poco prima d'essere abbandonato, sicuramente in un luogo diverso da quello dov'è stato trovato. Poi, la madre (ma probabilmente anche altre persone) l'ha portato lì vicino al cassonetto. Secondo i carabinieri avrebbero tentato di gettarlo li dentro, ma poi, nel timore d'essere notati, hanno preferito lasciare il piccolo nascondendolo tra la legna. A trovare il neonato è stata Angela Lisanti, casalinga che abita nella zona. Ha riferito ai carabinieri che quando in mattinata è andata a prendere la legna, non c'era nulla. Poi, quando è tornata, ha visto il corpicino. Sono già stati disposti gli esami medico-legali che saranno eseguiti oggi per accertare le cause della morte del piccolo. 1 carabinieri, però, stanno cercando la madre-assassina: ieri sera hanno controllato tutti gli ospedali della zona per cercare di trovare un indizio utile. Ma è probabile che la donna abbia partorito in casa per nascondere quello che qualcuno definisce ancora uno scandalo. In paese nessuno parla. Molti pettegolezzi, ma è difficile individuare la madre. I sospetti sono indirizzati verso qualche giovane che avrebbe preferito uccidere il bambino piuttosto che ammettere una relazione impossibile.

                                                                 Da Rebubblica del 25 gennaio 1998.

SI NASCE per politica….

A volte i figli sono prescritti come ricetta politica o demografica. Nelle statistiche i bambini, a volte vengono buttati contro i vecchi: "C'è bisogno di bambini altrimenti ci sarà uno squilibrio nel pagamento delle pensioni ... " a volte sono severamente proibiti con punizioni come fanno in Cina, a causa della sovrappopolazione.

La storia dell'Italia nel periodo fascista ci dimostra che a volte i figli vengono considerati come braccia future di fatica per la gloria della patria.

 

NEI SOTTERRANEI DI BUCAREST

In Romania i bambini che abbandonano la famiglia, per maltrattamenti o che vengono abbandonati in strada dai genitori sono molti. Marian Milea era un bambino di Bucarest che a sei anni era scappato di casa per le continue violenze subite dal padre e aveva incominciato a elemosinare e rubare per sopravvivere.
A sette anni era stato arrestato per furto. Dopo una breve permanenza in una casa per bambini aveva fatto ritorno a casa dove però il padre aveva ripreso a picchiarlo con violenza costringendolo di nuovo alla fuga.

Marian è vissuto diversi anni nelle fognature vivendo di espedienti, ora ha 18 anni e con l'aìuto di Parada, un'organizzazione che ha il compito di restituire l'autostima ai bambini sfortunati e disprezzati della Romania, sta cercando di ricostruire la sua vita. Parada è stata formata 4 anni fa da un gruppo di Rumeni e un clown, tutti interessati ai problemi della infanzia. L' organizzazione ha il compito di sottrarre i bambini alla strada. cercandoli in luoghi dove si riuniscono come all' ingresso delle fognature, nella quali molti bambini vivono o nelle stazioni ferroviarie. Secondo dati statistici i bambini per strada presenti in Romania si aggirano tra i 1000 e 1500.L'età in cui i bambini fuggono e subiscono violenze diviene sempre più bassa. Questo fenomeno avviene sia per la povertà delle famiglie dove i genitori per la disperazione arrivano a commettere anche abusi fisici e assassinii, sia perché la dittatura di Ceausescu, durata fino al 1989, non dava il permesso che ci fossero delle persone che studiassero i problemi sociali e che se ne occupassero.

(Dalla rivista Mondo Domani n. 8/9 agosto-settembre 1997)

 

SI NASCE in laboratorio…

 La nascita di Louise Brown finì sulle prime pagine dei quotidiani di tutto il mondo: Perché? Semplice: Louise Brown è stata la prima bambina in provetta: Lesley, la mamma della bimba, era sterile, perciò i medici Edwards e Steptoe proposero alla donna e a suo marito John di sottoporsi ad una nuova tecnica medica che avrebbe loro permesso di avere un figlio: Questa tecnica, detta fecondazione in vitro, consistè nell’estrarre un ovulo maturo dall’ovaio di Lesley e nel depositarlo in una provetta insieme agli spermatozoi di John: Così l’ovulo fu fecondato e quindi inserito nell’utero di Lesley. Il 24 luglio 1878 nasceva Louise.

 

 

SI NASCE per clonazione…

Alcuni mesi or sono abbiamo assistito con grande stupore alla clonazione di una pecora battezzata Dolly e ci siamo chiesti se fosse giusto sovvertire in questo modo le leggi della natura. Ancora oggi i pareri sono discordi, ma un fatto nuovo è venuto a sconvolgere sempre più le nostre coscienze: la clonazione umana. Avverrà?
Il "dottor Stranamore" della clonazione umana è un fisico laureato ad Harvard con una barbetta grigia e una grande passione per gli esperimenti genetici. Lo trattano da pazzo, da criminale, da nazista. Ma lui, Richard Seed. non si lascia intimorire. E sogna. Sogna di aprire alla periferia di Chicago la prima grande clinica che consenta alle coppie che non possono aver figli di ottenerne uno attraverso la clonazione. L'annuncio della prima clinica per la clonazione umana, dato da Seed ad alcuni giornali americani, ha subito suscitato apprensione e polemiche. Bill Clinton è stato tra i primi a prendere posizione: presentando al Congresso una legge per vietare la clonazione umana e bloccando i fondi federali per la ricerca in questo campo, chiedendo al settore privato di astenersi da iniziative premature e mettendo a lavoro un'apposita commissione bioetica. La quale è stata molto chiara: vi sono ancora troppi ostacoli morali e giuridici che si frappongono alla clonazione. Ma Seed non ha perso tempo. Mentre professore e presidente discutevano di etica, lui, fiutando il business. ha cominciato a fare contratti e programmi. Ha già assunto i medici e selezionato 4 coppie di volontari disposte a sottoporsi all'esperimento.
La tecnologia dovrebbe essere molto simile a quella già usata con successo per la creazione di Dolly, la pecora scozzese. Gli scienziati prendono una cellula a caso dell’aspirante genitore. Con una scintilla elettronica fondono questa cellula con quella di un uovo a cui sono stati rimossi i geni. In laboratorio la cellula viene trasformata in embrione. E l'embrione viene trapiantato nello utero di una donna.
Certo, esistono ancora problemi tecnici alla clonazione umana, che dovranno essere superati con l'esperienza: del resto, per la stessa Dolly furono necessari 277 tentativi. Ma se c'è qualcuno capace di ottenere risultati è Richard Seed", dice uno che lo conosce bene,, Harrith Hasson, primario di ginecologia all’Università di Chicago. "E' sicuramente un po' pazzo, ma bisogna esserlo per lanciarsi in iniziative simili". Oltre a una preparazione nel campo fisico, ottenuto con un phd alla, università di Harvard. Seed si è occupato a lungo di questioni genetiche e ha molte capacità manageriali. Del resto. la clinica per la clonazione umana non nasce solo per venire incontro alle esigenze di coppie senza figli, ma anche con precise finalità di lucro: all'inizio le "Dolly umane" saranno gratis, poi si dovrà pagare salato.