Articolo 19 della Convenzione Internazionale dei diritti dell’infanzia
-
Gli stati parti alla seguente
Convenzione prenderanno ogni appropriata misura legislativa, amministrativa,
sociale ed educativa per proteggere i bambini da qualsiasi forma di
violenza, danno o abuso fisico o mentale, trascuratezza o trattamento
negligente, maltrattamento o sfruttamento incluso l’abuso sessuale, mentre
sono sotto la tutela del genitore, del tutore legale o di chiunque altro si
prenda cura del bambino/a.
-
Tali misure protettive per essere
appropriate devono comprendere procedure efficaci per l’allestimento di
programmi sociali che favoriscano il sostegno necessario al bambino e a
coloro che ne hanno la responsabilità, così come altre forme di
perversione, identificazione, rapporti, ricorsi, investigazioni, cure, esami
a seguito di istanze per maltrattamento al bambino/a come precedentemente
descritti e, se il caso, per implicazioni di carattere giudiziario.
La nostra esperienza
Noi per nostra fortuna non abbiamo mai subito degli abusi di
nessun tipo perché la nostra vita è stata forse tra le più serene. Noi siamo
stati sempre protetti dalle nostre famiglie, che ci hanno messo in guardia con
ogni stratagemma, da non accettare caramelle da nessuno, non accettare passaggi,
non rivolgere la parola agli estranei e tante altre cose, che possono sembrare
eccessive e forse danno anche un po’ fastidio.
Un po’ di tempo fa quando ci fu il caso di Silvestro Delle
Cave la professoressa di italiano ha affrontato l’argomento e noi siamo
rimasti un po’ perplessi forse perché pensavamo che gli insegnanti non
amassero affrontare questi discorsi, sicuramente è un bene che questi discorsi
vengano affrontati a scuola anche per i più piccoli perché è giusto che ai
genitori si associ anche la scuola.
Anche la nostra professoressa ci ha detto che dobbiamo
parlare di queste cose perché vuole che i suoi alunni procedano nella vita con
gli occhi ben aperti e che non tacciano mai di fronte ai soprusi, da qualsiasi
parte essi vengano.
Roberta
Il caso Silvestro Delle Cave
Nella periferia di Napoli e precisamente a Cicciano era
scomparso verso i primi di novembre il bambino Silvestro delle Cave alla tenera
età di nove anni.
Il suo piccolo corpo è stato ritrovato nella proprietà di
Andrea Allocca: probabilmente prima di essere stato ucciso Silvestro è stato
malmenato e poi per depistare gli inquirenti è stato anche bruciato, la sua
famiglia è incredula e distrutta dal dolore.
I suoi carnefici, uomini malati di mente, uomini cattivi che
provano piacere a fare del male a persone innocenti.
Il principale assassino è Andrea Allocca, 72 anni, i suoi
complici: Gregorio Sommese e Pio Trocchia, i suoi generi. Tutta la gente è
abituata a non vedere e a non sentire, per le atrocità che la miseria porta con
sé.
Speriamo che in futuro non succeda un fatto così atroce, e
che almeno serva alle autorità affinché prendano coscienza delle leggi che
dovranno fare contro questo fenomeno; poiché le leggi contro queste atrocità
adesso sono troppo blande.
Si spera che in futuro con le leggi più severe, vengano
puniti in modo esemplare questi esseri malvagi e spietati, privi di coscienza e
di amore.
Un altro caso di violenza su un bambino
Napoli.
Un uomo di 36 anni è stato arrestato ieri dai carabinieri di
Nola, in provincia di Napoli, con l’accusa di aver violentato una bambina di
sette anni. Carlo Soviero, incensurato e invalido civile per un difetto
all'udito, è stato rintracciato 48 ore dopo la violenza carnale grazie alle
descrizioni della piccola vittima. L’episodio si è verificato due giorni fa a
Visciano,
piccolo comune a pochi chilometri da Cicciano, il paese dove nel
novembre scorso Silvestro Delle Cave, nove anni, è stato violentato e ucciso
dai suoi aguzzini che hanno poi distrutto e nascosto il cadavere.
Secondo il racconto fatto dalla bambina, Soviero bracciante
agricolo che conosceva di vista la vittima – l’avrebbe avvicinata con la
scusa di una passeggiata in motorino. L’uomo ha condotto la piccola vittima in
aperta campagna dove l’ha violentata. L’episodio è stato scoperto solo il
giorno dopo, quando la madre della bambina ha notato alcune macchie di sangue
sulla biancheria intima della figlia. Immediata la corsa in ospedale e la visita
specialistica. I medici hanno diagnosticato le lesioni causate dalla violenza
carnale e hanno quindi denunciato l’episodio ai carabinieri. La bambina è
stata quindi ascoltata, alla presenza della psicologa della Asl Napoli 4,
fornendo numerosi dettagli agli investigatori e indicando il suo aggressore come
"quell'uomo sordo". I carabinieri sono risaliti a Carlo Soviero,
arrestato poco dopo. Il bracciante è ora in isolamento, nel carcere di
Poggioreale, in attesa della convalida del gip di Nola.
|