Come vediamo la radice quadrata di un numero reale negativo e' un numero
immaginario sempre.
Cosi' come il quadrato di un numero immaginario e' un numero reale negativo.
Il concetto di funzione e' generale ovvero non applicabile esclusivamente
agli insiemi di numeri reali. Senza perdere in generalita' si puo' comunque
trattare la questione ragionando a riguardo dei numeri reali, che e' la cosa che
piu' interessa nell'analisi matematica legata alla fisica.
Se X e Y sono due intervalli di numeri reali si dice che y Î
Y e' funzione di xÎX quando e' possibile assegnare una legge per la quale ad ogni elemento di X
corrisponde uno ed un solo elemento di Y.
Per indicare tale corrispondenza si usa la notazione y = f(x) dove f
simbolo di funzione sta ad indicare la legge di corrispondenza, x e' detta
variabile indipendente, y variabile dipendente.
L'insieme X e' detto dominio della funzione, l'insieme Y e' il codominio.
Se ad elementi diversi di X corrispondono elementi diversi di Y allora la
funzione si dice biunivoca, e per essa e' possibile definire la funzione inversa
assegnando la legge che fa passare da un valore yÎ
Y al valore corrispondente xÎ X (cioe' tale che y=f(x)).
Esempio :
Vediamo un po' di notazioni matematiche :
Definizione di funzione : Sia f una relazione tra gli insiemi X e Y, f e'
una funzione (f : X à
Y) se
" x1,x2 Î
X f(x1) ¹
f(x2) Þ
x1 ¹
x2
(il significato e' : per ogni due numeri appartenenti all'insieme X se essi
possiedono due corrispondenti diversi in Y allora, essi sono per forza diversi)
Funzione iniettiva : Sia f una funzione tra X e Y, f e' iniettiva se :
x1¹
x2 Þ
f(x1) ¹
f(x2) .
(cioe' se vale anche l'implicazione inversa della definizione di funzione)
Funzione biunivoca o invertibile : Una funzione f e' invertibile se :
- e' iniettiva
- tutti gli elementi del codominio possiedono un corrispondente nel dominio
( suriettiva).
Limite di Funzioni
Abbiamo visto che e' possibile trovare numeri reali vicini quanto si vuole ad
un altro numero reale. Supponiamo che nel numero x=3 la funzione assuma il
valore y=15. Possiamo chiederci:
- avvicinandoci sempre di piu' al numero 3 sia passando da numeri inferiori
che da numeri superiori, senza pero' mai raggiungerlo, a quale numero del
codominio il valore della funzione sara' sempre piu' vicino?-
Vedremo che se tale numero e' il 15 cio' significa che la funzione e'
continua nel punto x=3.
Ma tale numero puo' anche essere diverso. Comunque vada la situazione il
numero a cui tende la funzione, per valori del dominio sempre piu' vicini ad uno
fissato e' detto limite della funzione.
Si indica questo fatto con la scrittura :
y=lim xà
x0 f(x)
oppure f(x)à
y per xà
x0
e si dice che y e' il limite della funzione f(x) per x che tende a x0.
La definizione matematica rigorosa e' la seguente :
" e
>0 $
d e
>0 | xÎ
]x0-d
,x0+d
[ Þ
f(x)Î
]y-e ,y+e
[
Sia y che x0 possono essere numeri finiti ma anche +oo o -oo. La
definizione rigorosa si trasforma nei vari casi a seconda di come sono fatti gli
intorni da considerare.
Derivata di Funzione reale
La derivata di una funzione e' una misura di quanto varia il valore della
funzione, per un minuscolo (infinitesimo, piccolo quanto si vuole essendo i
reali completi) cambiamento del punto in cui viene calcolata.
Prendiamo per esempio due punti del dominio 5 e 10. Supponiamo che la
funzione f1 assume il valore 1 nel punto x=5, e 2 nel punto x=10,
mentre un'altra funzione f2 assume il valore 1 nel punto x=5, e 4 nel
punto x=10. E' immediato pensare che la funzione f2 cresca piu'
velocemente di f1 nell'intervallo [5,10]. Possiamo dire che f1
e' variata con una velocita' (2-1)/(10-5)=1/5, mentre quella di f2 e'
(4-1)/(10-5)=3/5. Non abbiamo fatto altro che dividere la variazione subita da f
indicabile come Df(x) con la lunghezza dell'intervallo considerato Dx, cioe' Df(x)/Dx.
Siamo ora arrivati al dunque : se calcoliamo tale rapporto per intervalli Dx
sempre piu' piccoli ovvero facciamo il limite per Dx che tende a 0 di Df(x)/Dx
allora ricaviamo la derivata della funzione f(x) nel punto generico x.
Indichiamo la derivata con df/dx e scriviamo quindi :
df/dx=limDxà
0Df(x)/Dx se il limite e' finito
La scrittura df/dx sta ad indicare il fatto di considerare variazioni sempre
piu' piccole di x quindi infinitesime ottenendo di conseguenza variazioni di
f(x).
Con parole semplici diciamo che la derivata di una funzione in un punto e'
quel numero a cui tende il rapporto tra la distanza della funzione dal valore
che essa assume in un punto del dominio e distanze sempre piu' piccole da
questo.
Uno dei teoremi piu' indicativi e intuitivi dell'analisi matematica e' quello
che dimostra che se una funzione e' derivabile in un punto x0 allora
e' continua in tale punto.
Regole di derivazione :
dc/dx=0 con c=costante;
d(cf(x))/dx=cdf(x)/dx
(d/dx)(f(x)+g(x))=df(x)/dx + dg(x)/dx
(d/dx)(f(x)g(x))=g(x)(df(x)/dx) + f(x)(dg(x)/dx)
d(xn)/dx=nxn-1 con n intero
(d/dx)fn(x)=nfn-1(x)(df(x)/dx) con n intero
(d/dx)af(x)=af(x)(ln a)(df(x)/dx) con a>0 ln sta per
logaritmo naturale.
Differenziale : Il fatto che la derivata e' il limite del rapporto
incrementale stabilisce che la funzione f(x) e' approssimabile a meno di una
funzione infinitesima nelle vicinanze di un punto x0 con la sua
derivata moltiplicata per l'incremento infinitesimo dx cioe' :
f(x)=f(x0) + (df(x)/dx)x0Dx
+ o(x) per xà
x0
Il prodotto tra la derivata e l'incremento della x e' il differenziale di
f(x) in x0. La funzione o(x) tende a 0 per xà
x0.
Integrale di funzioni reali