Il campionamento è una delle fasi più delicate
dell’intero studio. Errori compiuti in questa fase possono non essere
rimediabili e, di conseguenza, si rischia di compromettere l’intera attività. A volte si arriva, dopo
ore ed ore di difficile cammino sul sito, e ci si accorge di aver dimenticato
a casa qualcosa e di non poter completare in maniera adeguata la raccolta del
materiale. E’ quindi necessario approntare, prima della partenza, una lista
del materiale da portare, sulla base di quanto si è potuto capire dal
preventivo studio cartografico e fotografico dell’ambiente scelto.
In fase di campionamento non dovrebbero mancare i
seguenti materiali:
1.
pH-metro: strumento per la
misurazione dell’acidità dell’acqua. Lo strumento dovrà essere pulito, tarato
(secondo le specifiche fornita dal costruttore) e dovranno essere controllate
le batterie (portare batterie di riserva non guasta).
2.
Conduttivimetro: strumento per
misurare la conducibilità specifica dell’acqua. Dovrà essere controllato e
tarato come il pH-metro.
3.
Kit colorimetrici per la
misurazione del Ca, Mg, ecc. Dovrnno essere controllate le scadenze
(generalmente il produttore assicura le specifiche fino a 1-2 anni
dall’apertura delle confezioni, purchè la conservazione sia stata attuata
secondo quanto indicato nelle istruzioni).
4.
Matite, penne e pennarelli
indelebili (meglio a punta fine).
5.
Fogli di carta (bianca o
quadrettata), blocco per appunti.
6.
Sacchetti di plastica di
diverse misure (20x30 cm, 30x40 cm, ecc.). E’ opportuno portarne circa 20.
7.
Bottiglie in polietilene da
100 e 200 cc con tappo ermetico (non è consigliati il vetro per la sua
fragilità e peso), preventivamente etichettate (la cosa migliore è utilizzare
spezzoni di nastro adesivo di carta sul quale scrivere con un pennarello
indelebile). E’ opportuno portarne circa 5-10.
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