Esistono diversi appassionati, professionisti o dilettanti, che, specialmente all’estero, si dedicano allo studio delle desmidiacee. Sono anche attive associazioni di microscopisti dilettanti che si dedicano, anche da più di un secolo, all’osservazione di tutto ciò che ha dimensioni inferiori al millimetro. In questi siti è possibile trovare interessanti informazioni, non solo per la determinazione degli esemplari, ma anche per le tecniche di campionamento, conservazione, riprersa fotografica e studio.
http://www.microscopy-uk.org.uk/associndex/ellsindex.htm
Sono i siti di Bill Ells, uno dei primi competenti appassionati di
desmidiacee ad aver messo in internet la propria esperienza. Nel suo sito
vengono trattate le desmidiacee delle Isole Britanniche.
http://hydro-kosmos.de/desmids/
E’ il sito del Prof. Rupert Lenzenweger, profondo conoscitore della florula desmidiologica austriaca alla quale ha dedicato, dopo anni di studi, una serie di quattro volumi (Desmidiaceenflora von Österreich 1, 2, 3, 4), molto curati specialmente nell’iconografia.
http://www.microscopy-uk.org.uk
Sito inglese dedicato alla microscopia naturalistica.
http://www.nhm.ac.uk/hosted_sites/quekett/
Sito del “Queket Microscopical Club”, attorno al quale si riuniscono, da più di un secolo, molti micriscopisti britannici.
Sito dedicato alle desmidiacee olandesi.
http://www.biologie.uni-hamburg.de/b-online/ralfs/title.htm
Un questo sito è possibile trovare i testi e le tavole della famosa pubblicazione di J. RALFS, “The British Desmidieae” (1848), opera dalla quale, convenzionalmente, si fa iniziare lo studio sistematico delle desmidiacee.
http://rbg-web2.rbge.org.uk/DIADIST/index.htm?ww_intro.htm&main
In questo sito, dedicato sia alle desmidiacee sia alle diatomee, è possibile accedere alle tavole della della monografia, in 5 volumi” di W. & G. S. WEST e N. CARTER, “A Monograph of the British Desmidiaceae”, considerata la “bibbia” dei desmidiologi europei. Sebbene la pubblicazione sia alquanto datata, i cinque volumi furono pubblicati tra il 1904 e il 1923, è ancora utilizzata per la determinazione degli esemplari in ambito europeo.