6-7 settembre 2001:
sono ormai passati quindici giorni dalla tappa ligure ma l'euforia è sempre la stessa, finalmente si parte! E' il 6 di settembre alle 20.30 si finisce di caricare l'impossibile sul furgone, ma come sempre manca qualcosa o meglio qualcuno, ci siamo dimenticati di dirvi che Alby si è scartabellato in moto ed è in ospedale ingessato fino all'ombelico, non sarà dei nostri, che tristezza! Suoneremo anche per lui!
Che dire del viaggio, io non c'ero, ero in aereo, peccato che non avessi mai volato e da uomo coraggioso sono rimasto incollato al sedile vicino al reattore che col rumore assordante mi ricordava che eravamo 10000 metri di altezza! Aiuto! Ma torniamo al viaggio dei più coraggiosi, durato più di 20 ore, seduti su sedili in finta pelle che si appiccicavano alle chiappe. Siccome la radio trasmette solo cose furbe la si teneva spenta e quindi per ovviare al problema Giacu, Trus,Il Bramba e Angy intonano canzoni stupide e volgari che ripetono per tutto il viaggio con varianti che è meglio non far sapere! Nonostante il caldo e il delirio provocato dai gas (non quelli di scarico) Bruno e Luca si alternano alla guida mangiando asfalto con il ruggito del motore che alla fine ha chiesto il prepensionamento. Finalmente si arriva a Messina, si sale al volo a bordo della nave e non si può fare a meno di assaggiare i famosi arancini per festeggiare l'arrivo nella terra più bella d'Italia, dove Angy si sentiva a casa. Sicilia ti Amo!!!
Finalmente incontriamo il nostro contatto siculo (intendiamoci, quello che ci darà da dormire) il mitico Don Beppe, direttore della una comunità di recupero Jonatan di Camporeale, che ci ha accolto in modo divino. Ci sistemiamo nella vecchia casa in disuso della comunità, certo non è un hotel ma per noi è il massimo, ci sentiamo a casa, tutto per noi e Giacu già pensa: "si fa casino!!!". Bruno è fondamentalmente distrutto e Luca fa finta di niente, ma in realtà barcolla, ma lui ha il fisico ce la fa ce la fa! Sistemati alla buona con i saccopeli, che si fa? Sarà meglio darsi una lavata! E Beh! L'acqua calda? Un Optional! Minkia che freeeeedddo!!!!!!!!!!
Risvegliati "dolcemente" dalla doccia lo stomaco borbotta e allora si va a mangiare, da chi? Ma da Giuseppe alla pizzeria il Vulcano a Camporeale che, nonostante ci abbia fatto aspettare una vita, ci ha servito la pizza più buona del mondo riuscendo a riempire persino Angy e Giacu! Dopo cena si torna alla tana, ma per la strada quel mafioso di Don Beppe ci fa gli attentati nascondendosi a fari spenti nella notte (non è una citazione della nota canzone) e inseguendoci una volta passati, ma chi ha detto che i preti sono una palla!!!
La stanchezza si fa sentire per tutti, venti ore sul ducato sono massacranti, e quindi si va a dormire, unico inconveniente : le zanzare! In Sicilia? E non ditelo a noi che non ce l'aspettavamo proprio e ci siamo alzati al mattino come campi minati!
Ma non ci pensiamo, anche perché i nostri baldi giovani hanno fatto cagnara fino alle tre di mattino e poi colti da un sonno profondo hanno cominciato a segare tronchi!
È mattina, in realtà lo era già prima, è ora di svegliarsi, uno si aspetta quel fastidioso ma ormai abitudinario DRIIIIIN, eh eh eh, vi piacerebbe, per noi non è stato così visto che il Trus e Giacu, dopo aver abbattuto parte della foresta amazzonica (se gli ambientalisti li beccano son cazzi!!!), ci hanno fatto fere un salto di un metro dalle nostre brande suonandoci, tromba e trombone alla mano, la carica. Commento dell'autore: vi fosse preso un crampo al
.. allimmortacci vostri!!!!!
Dopo questa sveglia dolce e delicata decidiamo che fare e ci esibiamo privatamente per don Beppe con un piccolo impianto alla buona, che ghignate!
Ci prepariamo e partiamo per la capitale, Palermooooooooooo! Un panorama da sogno, lasciatevelo dire, andateci se potete!
Si arriva dopo circa un'oretta e mezza , dopo km di guida "nervosa" di Bruno, si parcheggia il furgone tapezzato di manifesti, e vuoi non assaggiare le prelibatezze del luogo? Nonostante il caldo cane che ci stava devastando ci sforacchiamo arancini a non finire pagando una miseria. È proprio da dire che in Sicilia si mangia bene e si spende poco.
Ah, dimenticavo, noi eravamo venuti per suonare, quindi cerchiamo il "piccolo" palco dell'I TIM TOUR che era proprio davanti al nostro naso e chi rincontriamo? Jessica, la nostra amata Jessica, che come sempre ci saluta e ci consegna i fatidici cartellini "ARTISTI" che ci fanno nuovamente snob! Ma l'attesa è molto lunga, più di quattro ore, allora bisogna inventarsi qualcosa da fare, ops Luca e Fede ci hanno già pensato, ronfano sul prato come dei bambini, e visto che noi siamo un gruppo non potevamo mica lasciarli da soli!
Il palco era proprio a ridosso del porto, non vi dico, e aveva a disposizione uno spazio immenso(che alla sera sarebbe malapena bastato!) dove c'era chi come noi ronfava di brutto e chi senza pudore alcuno trombava a più non posso! (E si già la nostra è tutta invidia, quando la natura chiama
).
È ora di finirla di dormire, abbiamo fatto 2000 Km e poi non vediamo nulla (si sono un po' bastardo, visto che il mio viaggio è durato 3 ore e il loro 20)! Cioè siamo o non siamo uomini di cultura noi?! Bramba, Federica (chi è Federica? Diciamo che è una fans accanita, ma non di più per la legge sulla privaci), Giacu e Max cominciano a girare per la città passando per la "via dei mafiosi" (il nome è tutto un programma) senza problemi approfittando del momento per fare qualche foto alle bellezze locali!
Ma facciamo un salto di tempo e arriviamo alla sera! Siamo in letterale fibrillazione, dietro al palco con noi ci sono i 30 migliori artisti d'Italia che, come noi, hanno vinto una tappa del tour. Ma cosa vedo laggiù in fondo
Vanessa Incontrada! Troooppo figa! Ma viene verso di noi, e c'è anche un tizio con la telecamera, posso farvi due domande? E ce lo chiedi certo! Ce la caviamo bene anche se ci assaliva la voglia di saltarle addosso, ma ci siamo trattenuti, come siamo bravi!
Intanto che aspettiamo il nostro turno, siamo 29esimi su 30 , facciamo conoscenze tra i gruppi, in particolare con uno, i Michelangelo Buonarroti, gruppo Reggae Fiorentino con cui abbiamo parlato e fatto amicizia (sono stati davvero dei grandi a suonare se potete andateli a sentire!). Finalmente è il nostro turno Red ci annuncia e saliamo sul palco, miiiiiinkia che pubblico, ci sono almeno 15 mila persone (ci dicono, noi vedevamo solo le prime file), MA QUESTO CI ESALTA SOLTANTO, SIAMO DECISI A SPACCARE ! Che pubblico ragazzi, troppo caloroso, ballano sul nostro pezzo come se ci conoscessero da una vita, saltano e alla fine ci fanno un applauso mai visto! Noi ci riteniamo già più che soddisfatti, quel momento è stato il più emozionante di tutta la nostra carriera, vi rendete conto 15000 persone davanti!!!! Non è però finita, ci devono ancora dire quali saranno i 5 gruppi che si esibiranno la Domenica per la finalissima!
Rullo di tamburi, la tensione è al massimo, siamo contenti di essere arrivati fin li e fiduciosi di avercela fatta (siamo stati troppo grandi) aspettiamo che Red si dia una mossa
mi spiace ma non siamo passati (mazzata!!!), vabbè che ci eravamo detti l'importante è partecipare ma uno ci spera sempre, ci consoliamo visto che almeno i Michelangelo ci sono riusciti, anche se su alcuni gruppi avevamo qualche perplessità e la cosa ci puzzava, ma non siamo qui per fare polemiche! Max e Angy sono afflitti mentre il Trus è contento così, ci siamo divertiti?(risposta ovvia) e allora!
Massì in fondo adesso non ci resta che mangiare come dei maiali e inciuccarsi come si deve, tranne Bruno che deve troppo guidare. Ci infiliamo in un bar e:
1- ci mangiamo un Panzerotto a testa (non leccatevi i baffi!), squisito
2- Ci facciamo un po' di birre
3- Ci spariamo un altro panzerotto (vedi sopra)
4- Finiamo con un bel cannolo pesante pesante, ma squisito squisito!
5- Usciamo a stento per cercare il ducato
La volete sapere la cosa buffa? Una cinquecento (modello vecchio) siera infilata tra il ducato e un camion, ci è passata per un pelo di Giacu (e ne ha ancora avanzato).
Ma che sbadati, ci siamo dimenticati del povero Alby che, sdraiato nel letto dell'ospedale, ha ascoltato il concerto via telefono, magra consolazione, ma gli abbiamo fatto un saluto dal palco che non si dimenticherà mai.
La notte è stata tranquilla, tolto Giacu che si divertiva a fare fiammate con l'accendino e il deodorante, rischiando di dare fuoco alla barba di Max.
Al mattino, la sveglia oramai ve l 'ho descritta, ci alziamo a fatica ma ci conforta la colazione biologica che Don Beppe ci ha preparato, ma soprattutto il programma della giornata: bagno a S Vito lo Capo!
Beppe e i suoi mitici ragazzi ci preparano un pranzo biologico eccezziunalu veramente, con 5 polli biologici ripieni alla grande
e chi si alza più da tavola!Si finisce pranzo con un goccio di caffè condito con zucchero d'uva (biologico ovviamente) e della grappa bella putente (non so dirvi se era biologica pure quella, ma mi ha messo ko per qualche minuto) e poi ci si prepara
rotta verso il mare
e si buonanotte se non si fa benzina si resta per strada
si parte!
Il viaggio è lungo ma lo spettacolo che ci attende lo giustifica: non ho mai visto un mare così, S Vito è proprio stupendo! Ci tuffiamo in mare e cominciamo a fare i cretini riprendendo la gara di tuffi di Alassio, che fuori che siamo.
Si esce dall'acqua a malincuore, ma è tardi e bisogna partire. Per fortuna riusciamo a farci convincere a rimanere ancora un po' e ci dirigiamo a Scopello per mangiare Pane Cunzato e Sfincione
delirio di bontà! Poi offre Beppe, ancora più buono!
Ma la vacanza è finita e, lacrime a parte, bisogna partire. Raccogliamo le nostre cose e anche di più (visti i regali biologici che ci siamo portati dietro), ringraziamo il don e i ragazzi per l'ospitalità e la compagnia e promettiamo di tornare la prossima estate per un mega tour per tutta la Sicilia e per ristrutturare la casa dove abbiamo bivaccato (ci stiamo organizzando, i corsi per muratori ci danno soddisfazioni, abbiamo fatto progressi). Max e Federica rimangono ancora una notte, gli altri partono per il ritorno
beh vi lascio immaginare il viaggio
e il resto!
Credevate che fosse finita qui, e no, la sera bisogna festeggiare il ritorno, la pro loco di Villate (dove avevamo suonato qualche giorno prima) ci ha ospitati offrendoci rane fritte e lumache, se vi dico quanto abbiamo mangiato non ci credete, ma era tutto troppo buono (e pensare che Angy e Max si erano promessi di fare la dieta!).
Essì, l'esperienza è davvero finita, ma resterà una cosa unica? (speriamo di no). Da dire che è stata un'esperienza fantastica sotto tutti gli aspetti, e riuscire a far ascoltare la nostra musica a quella distanza ci ha caricato tantissimo e, visto che non potrete farne a meno, vi aspettiamo ai nostri concerti per farvi sentire quale carica vi possiamo trasmettere (vi conviene dotarvi di scarpe da ginnastica e di vestiti comodi perché non potrete fare a meno di muovervi)! Vive lo ska!