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>deska-diary: sacripante<

26 Gennaio 2002:

Sacripante! Beh, che dire le vacanze di Natale sono proprio finite e, anche se un pochino appesantiti dai pranzetti leggeri delle nostre mamme, non possiamo fare a meno di salire sul palco. In realtà il Tour 2002 era già iniziato a Quincinetto durante la festa dei coscritti 1984, molto folkloristica come festa, soprattutto per quel gruppo di ubriaconi che si sono strisciati per terra tutto il tempo (tranquilli con noi non è necessario ubriacarsi per divertirsi, ma se volete proprio…). Ma torniamo al nostro viaggio ad Ala di Stura…eeeeeeeeeeeeh? Ma dove sta ‘sto posto? Non chiedetelo a noi che ci abbiamo messo due ore per arrivare nella valle di Stura dove la neve non se ne era ancora andata e non aveva proprio intenzione di farlo! Freeedoooo! Minkia che Frrrreeeeeeddddo! Scendiamo dal deskafurgone un po' rintronati e con lo stomaco un po' sottosopra per le numerose curve, e Bramba che stava per sboccare pone rimedio ai suoi mali chiedendo un tè! Sì, lo so che quando si arriva in un locale per suonare si comincia con una birra in compagnia, ma che ci volete fare, quando le persone non hanno il fisico…!

Prima di continuare è opportuno dire che il Sacripante ha in passato ospitato gruppi famosi come gli Amici di Roland, Fratelli di Soledad…e altri grandi. Bene, adesso il palco ha visto anche noi! Il posto si può definire sgualfo (termine molto tecnico che sta a significare il contrario di “minkia che figo”), ma l'accoglienza e ottima. Cominciamo a sistemarci anche se il freddo ci impedisce alcuni ardui movimenti come il saluto, la parola, la camminata…niente di importante insomma, e montiamo senza problemi, il palco è abbastanza spazioso anche se rasoterra (almeno Max può scendere senza rischiare tutte le volte la vita).

Il sound-chek (ma come cavolo si scrive, io coi termini stranieri ci azzecco poco) non è un problema, Paolo (detto anche Zumpo, figlio di Bruno e Enzina e fratello di Luca) ultimo ritrovato in fatto di mixeristi, riesce a fare quasi miracoli per quelle casse da disco che penalizzano un po' i suoni veri (non prendetela proprio come una critica…più come una verità inconfutabile… oh, ma oggi sono preso male, guarda che parolacce scrivo, è vero che la filosofia fà proprio danni nella nostra mente!).

Ore 20.30, la pappa è pronta e la pancia è vuota, cosa aspettiamo allora? Ci si fionda subito sul lardo e il salame che vede Giacu in un delirio di gusto. La pasta non si fa aspettare molto, e dura anche poco visto che Luca è una fogna e si lappa anche la pentola (ma come fa quell'uomo lì a non prendere un kilo mentre io se mangio un pavesino ingrasso! Certo che la vita è ingiusta). E dulcis in fundo (nel senso che alla fine c'è il dolce) il pandoro melegatti! Ah, non vi ho detto che la birra era buona, a voi non ve ne frega proprio niente, ma io se non bevo un pochino prima del concerto non canto bene!

La pappa è finita ma sono le 21 e ci avvisano che si suona alle 24, ma che facciamo fino a quell'ora in questo posto sperduto per non addormentarsi? Due le soluzioni: si gioca a calcetto a sbaffo fino alla nausea, scelta di, Alby, Giacu, Max, e Bramba (che trova il modo per giocare aggratis), o ci si diverte facendo gli “sboroni” a pattinare sul ghiaccio. Sì, perché attaccato c'era un pattinaggio notturno, strano ma vero, e quanta gente che c'era! Beh, sebbene i primi siano stati meno audaci, si sono ben divertiti salvando il culo da ogni danno, mentre i secondi si sono fatti notare, specialmente Fede che si faceva le sue evoluzioni artistiche con caduta su natica sinistra!

Si inizia! Si preparano le ultime cose e si parte, sulle note dell'intro "Signori e signore…Deskadena", ok, tutti si girano e incomincia il movimento. Sì, la partecipazione all'inizio è un po' scarsa, il pubblico non è più quello di una volta, ma bastano le prime canzoni a far capire che stare fermi è impossibile, timidamente alcune ragazze si lanciano in pista forse attirate dalla tromba di Diego o dalla panza di Angy, ma si inizia a ballare tutti. Dall'alto del soppalco guardano incuriositi le evoluzioni di Max che stranamente non aveva mal di gola, sarà merito del propoli?

Ma arrivati a Ghostbusters e all'Uomo tigre anche i più tenaci si lasciano conquistare dal ritmo in levare e si muovono molleggiandosi sulle ginocchia ( si inizia così e poi ci si scatena sul serio, chiedetelo ai nostri fans più sfegatati!). E' proprio vero che i miti non invecchiano, sarà così anche per le nostre canzoni? Noi ci auguriamo di sì!

Il posto conosce in anteprima alcuni nostri pezzi, come Parole e Tu non sei migliore, ed è subito successo, sono testi impegnati scritti da Luca al suo ritorno dal volontariato in Africa e vi invito a leggerli su questo sito. Anche Capitan Uncino, che nell'ultimo concerto al Magazzino non è stata terminata perché è saltato il mixer (ci scusiamo ancora con i nostri fans per il disguido e promettiamo al più presto di esibirci nello stesso luogo e di far dimenticare a suon di musica l'accaduto), desta interesse soprattutto perché Max fà gli scongiuri antisfiga prima di iniziarla!

Con la sigla si conclude il concerto e la risposta del pubblico "DESKADENA" ci fa pensare di essere piaciuti.

E' veramente tardi, smontiamo alla velocità della luce, il proprietario ci offre un bicchierino di vodka che non si rifiuta mai, si beve all'asse (qualcuno avrà un po' di bruciore di stomaco, ma siamo sempre lì, la gente non ha proprio il fisico).

Ci si avvia verso casa, è tutto gelato, c'è la farà il furgone a fare la salita? Ceeertooo (anche perché di spingerlo non ne avevamo proprio voglia, visto che faceva un freddo allucinante!

L'esperienza è stata positiva, forse ritorneremo, ma intanto andiamo a dormire che è meglio, sono le quattro e mezza e non immaginate in che stato eravamo! Buona notte a tutti!