ADC A GRADINATA

 

La struttura di questo tipo di ADC è illustrata in figura 2. Come si nota, la parte in colore evidenzia la logica di controllo e i latch di uscita. La logica di controllo raggruppa la circuiteria necessaria a gestire i segnali indicati mentre i latch buffer hanno il compito di memorizzare e bufferizzare i dati digitali d’uscita. I latch buffer sono opzionali rispetto al processo di conversione, ma utili per l'interfacciamento con altri dispositivi.

Figura 2

Fig. 2 Struttura di un ADC a gradinata

All’inizio della conversione la logica di controllo genera il segnale SOC che abilita la porta AND e resetta il contatore a n bit. Poiché le uscite del contatore costituiscono gli ingressi del DAC, quest'ultimo produce una tensione di uscita VD che inizialmente è nulla. Il comparatore confronta il campione Vin con la tensione d’uscita del DAC. Per cui:

 

Figura 3

Fig. 3 Segnali di temporizzazione e di uscita di un ADC a gradinata

La figura 3 illustra un esempio di temporizzazione dei principali segnali dell'ADC esaminato. Si osservi che nella struttura esaminata:

Indicando con TCK il periodo del CLOCK e con D l'equivalente decimale del conteggio raggiunto dal contatore in corrispondenza del generico campione Vin si ricava che il tempo di conversione é:

Tconv= D TCK

(6)

Come evidenziato anche in figura 3, il tempo di conversione di questo ADC non è costante, infatti esso dipende:

  1. Dal periodo TCK del CLOCK

  2. Dal numero n di bit del contatore;

  3. Dall'ampiezza del campione (cioè dal conteggio D raggiunto).

In particolare, si ricava che il valore massimo del tempo di conversione Tconv corrispondente a un campione di ampiezza pari a VinMAX è il seguente:

TconvMAX= (2n-1)TCK

(7)

Nelle applicazioni pratiche, la variabilità del valore di Tconv suggerisce d’utilizzare come riferimento il valore TconvMAX in modo da garantire la corretta temporizzazione per qualunque valore del campione Vin. Ne deriva che le prestazioni di questo ADC non sono elevate.

Per esempio, considerando un CLOCK di frequenza fCK = 1 MHz, per cui TCK= 1m S, e utilizzando un contatore e un DAC di 10 bit, si ha TconvMAX = 1023 m S. Ne deriva che la frequenza di campionamento fc del segnale da convertire deve essere fc=1/ TconvMAX=977HZ. Tale segnale, quindi, deve presentare una banda limitata alla frequenza fMAX < fc/2 = 488,5 Hz. Come si nota, il segnale da campionare e da convertire deve possedere uno spettro armonico estremamente limitato in frequenza.

 

PAGINA PRECEDENTE