Gita a Sant'Anna di Vinadio

Tutti gli anni almeno una volta mi reco al Santuario di Sant'Anna di Vinadio, il Santuario frequentato più alto d'Europa, con i suoi 2064 metri. Quest'anno si e deciso con i miei amici di passare il we del a Demonte, e di andare alla domenica al Santuario.

La giornata di sabato e passata in maniera tranquilla, siamo saliti a Cuneo dopo mangiato e nel pomeriggio abbiamo fatto un po' di shopping per le vie del centro, io ne ho approfittato per comprare gli scarponi nuovi, visto che i miei vecchi si erano disintegrati il sabato prima. (vedi escursione all'Argentera). Alla sera una buona pizza e un gelato, e poi fatto rientro a Demonte.

La mattina seguente, dopo una mega colazione nella pasticceria "Agnello" (non mi stancherò mai di elogiare la bontà dei dolci e dei panini che prepara), siamo partiti alla volta del Santuario di Sant'Anna di Vinadio. La strada che porta in cima al colle passa attraverso una valle che porta al Colle della Lombarda, l'avrò già fatta centinaia di volte, e da quando ero bambino che ci vado, ma riesce sempre a stupirmi per la bellezza dei posti che attraversa, i colori dei prati e dei pochi abeti, le montagne che sembrano toccare il cielo con le loro vette, il suono del torrente che scende a valle, i fischi delle marmotte, insomma un paesaggio incantevole e ancora incontaminato. Dopo aver superato il bivio per il Colle della Lombarda rimangono pochi chilometri per giungere la destinazione.

C'era molta gente i piazzali destinati a parcheggio erano tutti pieni di automobili, fortunatamente abbiamo trovato un posto nel piazzale più in alto. Per chi non ci fosse mai stato, il Santuario sul lato destro (salendo) della valle, di fronte al colle della Lombarda, oltre al santuario e alla struttura ad esso collegata dove trovano alloggio le suore e i parroci che salgono per la stagione estiva. Sul lato destro rispetto al Santuario c'e un caseggiato che una volta era stata la caserma della finanza (li c'e il confine con la Francia, mentre ora sono alloggi per i pellegrini, e amanti della montagna, mentre nei piazzali sopra al Santuario ci sono tre grossi edifici, tra cui il più grande è il San Gioachino, anchessi ex caserme militari, che fungono da colonie per i ragazzi che fanno attività giovanile. Al San Gioachino servono anche pranzi e cene aprezzi molto contenuti. Ci sono inoltre due bar, uno subito prima del Santuario, l'altro subito dopo. In quest'ultimo si possono acquistare buonissimi formaggi, in quanto i padroni posseggono le mucche.

Sebbene ci fossero centinaia di persone c'era un silenzio e una tranquillità incredibile. Sarà per la sacralità del posto, per la bellezza della natura che lo circonda, ma io quando sono lassù mi sento diverso, dimentico tutti i miei problemi, e come se mi rigenerassi, sia mentalmente che spiritualmente. Io non sono una persona che va spesso a Messa, ma quel posto esercità sulla mia fede una forza incredibile. Abbiamo partecipato alla funzione liturgica che si teneva all'aperto in uno spiazzo parallelo alla Chiesa, e una volta terminata siamo partiti per un piccolo trakking che ci avrebbe portato a vedere i laghetti che sovrastano il Santuario, un anello di circa 5-6 chilometri, nulla di difficile e impegnativo.

Dal piazzale davanti al Santuario ci siamo diretti verso la roccia dell'apparizione, dove la Madonna e apparsa alla pastorella, indicando il posto dove costruire il santuario, dopo di che abbiamo preso una strada militare e poco dopo prendevamo a destra seguendo le frecce per il passo Tesina. Da li la strada militare si innesta in un bel sentiero abbastanza largo e ben battuto, con una dolce pendenza. Siamo saliti fino ad arrivare al primo lago, ma una volta giunti a destinazione davanti ai nostri occhi ci è apparso uno scenario non molto bello. Per via delle scarse nevicate che hanno caratterizzato questo strano inverno il primo lago era completamente secco, a provare la presenza dell'acqua c'era solo il segno del livello dell'acqua lasciato sulle pietre. Un po' perplessi abbiamo continuato verso il secondo lago, dopo 5 minuti lo abbiamo raggiunto, questo e molto più grande e profondo del primo, e aveva ancora molta acqua, anche se il livello era di qualche metro sotto la norma.

Ci siamo fermati sulle sue sponde a fare pranzo e riposarci un po', godendoci la stupenda giornata di sole. La vista dal lago e molto bella, a nord c'e il Colle della Lombarda, e altre vette molto belle, mentre a sud c'e la valle di Sant'Anna. Dopo mezzoretta siamo ripartiti per il terzo laghetto, sono tutti e tre molto vicini, e si raggiungono con facilità continuando per il sentiero che porta a Passo Tesina. Questo e un po' più piccolo del precedente, ma molto carino. Siamo saliti ancora un po', fino ad arrivare ad avere una stupenda vista dei due laghetti. I miei compagni di gita iniziavano ad essere un po' stanchi, così abbiamo iniziato la discesa. Scendendo, all'altezza del terzo lago abbiamo preso a sinistra un sentiero che porta sopra alla colonia San Gioachino, una struttura che sorge alle spalle del Santuario. Il sentiero rimane sempre molto facile e poco ripido, rendendo la camminata molto agevole. Siamo giunti ad un quarto lago che non avevo mai visto, e dopo una ventina di minuti eravamo sopra al Santuario. Ultima visita alla roccia dedicata alla memoria di quanti hanno perso la vita in guerra. Su quelle montagne durante la seconda guerra mondiale ci sono stati aspri combattimenti tra tedeschi, partigiani e francesi. La giornata era ormai finita, anche questa volta quel posto mi aveva reso sereno e felice, e con quello stato d'animo sono tornato con i miei amici a valle.

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