COME ACCEDERE ALL'OPERA 5
Da Borgo San Dalmazzo (CN) si percorre la statale della Maddalena fino a Pontebernardo. Dopo il paese, passata la lunga galleria si affrontano due ampi tornanti, dopo di che si lascia la macchian nel primo largo prima del cartello indicatore per i laghi dell'Oserot.
Si prende il sentiero segnato fino al Rio di Servagno, lo si guada nei numerosi punti più stretti e si inizia a salire, il sentiero che porta all'Opera 5 esiste ancora, ma e molto brutto e in alcuni punti bisogna un po andare a istinto. Comunque si sale abbastanza facilmente senza il bisogno di arrampicarsi con le mani.
Da metà pendio in su il sentiero è visibile e lo si segue fino ad arrivare davanti al grande blocco con ferritoia per mitragliatrice. Impressionante la sua grandezza. Si prosegue in piano e spostato un po più indietro sullo stesso livello si trova l'altra casamatta. Andando oltre, si scende leggermente e si arriva davanti all'ingresso, dove fa ancora bella mostra di se il tubo con il filtro dell'aspirazione dell'aria.
Il bunker incomincia con due curve a 90 gradi per smorzare una possibile esplosione all'ingresso.
All'ingresso è presente la latrina e subito dopo il locale del gruppo eletrogeno con la relativa vasca per il carburante. Si superano le due pieghe del tunnel e sulla destra e presente la stanza per le vasche dell'acqua. Da quà, attraverso una porta blindata di cui resta solo la possente intelaiatura e i cardini si entra nel ricovero truppa, dove in un angolo era presente il gruppo della ventilazione, con le condutture di ricorcolo dell'aria che escono da più punti lungo la parete.
Dal ricovero partono due tunnel anche questi erano chiusi da una porta blindata, e anche quà restano i telai e i cardini. Si accede, tramite i corridoi e una breve rampa di scale, ai due malloppi. I primo, che è quello che parte dal fondo della camerata, è il più possente, e per consentire un più ampio raggio di tiro è stata addirittura scavata la montagna. Copriva la statale verso le barricate, l'altro invece era orientato verso nord e quindi verso l'abitato di Serre.
Uscendo si può vedere vicino all'ingresso una vasca dell'acqua, e su un larice, facendoci attenzione ci sono due isolatori per i fili dell'alta tensione che portavano elettricità all'opera. Si rientra alla macchina facendo il percorso della salita.
L'opera e in perfete condizioni, e la visita non comporta nessun rischio, bastano delle buone torce e pile di riserva. Più impegnativo e l'avvicinamento, che richiede un minimo di attenzione, e un po di fatica.