Il 6 novembre, complice una spettacolare giornata autunnale, Il gruppo SCAS , composto da Andrea, Paolo, Davide e Massimo, e andato alla Bassa di Gereone, nella Val Roja, alla ricerca dell'opera 33 bis, mai visitata nel passato.
Percorrendo la Val Roja , si prende il bivio per Briga all'altezza del paese di San Dalmazzo di Tenda. Si continua fino al paese di Briga. Una volta superato, poco prima di un ponte, si prende a destra e si segue la strada che porta alla Bassa di Gereone e alla Bassa di Peluna. al bivio suvessivo si tiene la destra e si inizia a salire, si seguono le indicazioni. Per giungere alla Bassa di Gereone si passa vicino a due opere, quella delle Rocce di Cagalupo , e alla........
Dal pratone della Bassa di Gereone si segue il cartello che indica Cima di Marta. Poco prima del cartello, proprio al margine dell'incorcio e presenta una NAS, un piccolo ingresso, e poi la ferritoia dotata di supporto per il fucile mitragliatore. L'opera 33 bis e già visibile con il binocolo nella parete rocciosa di fronte a noi.
Il sentiero continua in maniera molto dolce, e segue il lato sinistro (sinistra orografica) della montagna. Numerosi muretti a secco costruiti per tenere il sentiero fanno bella mostra di se. Sul sentiero, in zone esposte a nord, sono presenti due grossi muri, uno sopra il sentiero e uno sotto, che molto probabilmente servivano per raccogliere la neve. Dopo poco più di un oretta di cammino, (3,5 km circa) si arriva sotta la parete dove fanno bella mostra di se le due ferritoie. Ancora tre tornanti e si e sotto l'entrata. Il sentiero nella parte finale e sconparso e bisogna andare un pò a naso.
L'ingresso dell'opera e ancora dotato di porta blindata. All'interno, superata l'entrata antischeggia, si giunge prima nella stanza dove erano collocate le vasche dell'acqua e subito dopo si accede alla camerata. Da quà due corridoi portano alle due ferritoie, mentre sul fondo del ricovero e presente un altra stanzetta. Nel ricovero si possono notare i basamenti per il motore del ricircolo dell'aria e i fori sulle pareti da dove arrivavano i tubi sempre per il ricircolo provenienti dall'esterno dell'opera.
A meta di entrambe i tunnel che portano ai due blocchi sono presenti i controtelai delle porte stagne che sigillavano l'opera dall'esterno.
All'interno dei due blocchi e presente il supporto dove veniva appoggiato il fucile mitragliatore montato sul tre piedi. Le ferritoie non presentano piastre d'acciaio. Il foro e molto ampio e consente di poter uscire agevolmente dall'opera anche da lì. L'opera 33 bis, e stata terminata in tu tte le strutture, presenta ancora i segni dell'impianto elettrico, infatti è ancora presente una plafoniera completa, l'impianto di areazione e ricircolo era completato, ma a oggi totalmente asportato dall'opera. Il pavimento e perfetto. Solo un po di infiltrazioni di acqua sono presenti all'ingresso. Da segnalare la presenza di parecchio legname nella stanza delle vasche dell'acqua. Oltre queste cose, la visita non presenta nessun problema o pericolo. L'opera e piccola e non servono grosse torce per visitarla.