Giovedi 28 a sanremo si è aperta la prima mostra aperta al pubblico della associazione SCAS, Studi Cavità Artificiali Sanremo, che ha esposto al pubblico i resoconti, i video, e le fotografie raccolto dopo anni di esplorazioni su tutto l'arco alpino delle Alpi lMarittime italiane e francesi. Cartelloni perfettamente documentati hanno descritto le escursioni e le planimetrie delle opere elaborate dal Geom. Davide Bagnaschino, presidente della SCAS e scrittore di tre libri sulle fortificazioni del Vallo Alpino.
Esposti c'erano anche oggetti ritrovati durante le ricerche, o acquistati in mercatini dell'usato, come elmetti, residui di granate esplose, maschere a gas, Bozzoli di mortaio, e altri oggetti usati in tempo di guerra. I membri della SCAS, sempre presenti alla mostra, hanno spiegato, alle persone in visita, l'origine e la destinazione d'uso che avevano queste opere militari, il metodo di costruzione, lazona che dovevano difendere, l'armamento con cui erano equipaggiate. Sono stati mostrati anche video molto rappresentativi dove era mostrata chiaramente la struttura di un bunker e di cosa doveva essere la vita dentro quella struttura.
Fino a domenica 30 la mostra e stata aperta ed e stata visitata da circa 200 persone, che sono rimaste soddisfatte e molto incuriosite da questa particolare opera di ricerca. Molto interessante e stata la testimonianza di alcune persone vissute in quel periodo storico, che ci hanno raccontato di aver partecipato alla costruzione di quelle opere militari, o altre persone che hanno davvero combattuto la guerra avvalendosi di quelle costruzioni militari. L'entusiasmo e l'interesse del pubblico ci ha dato ancor più motivazioni per continuare nelle nostre ricerche e documentazioni per poter portare a conoscenza di un pubblico sempre più ampio questa anni storici dove persone hanno lavorato duramente in posti impervi e in condizioni estreme per costruire opere che sono difficili solo ad essere immaginate.