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VIA FERRATA DI TENDA

La SCAS, non e solo escursioniin montagna e la ricerca di Bunker o opere divensive, ma anche la ricerca di altre maniere di divertimento in montagna, con l'unica costante di ricercare in queste attività sempre un pò di brivido e emozione.

Il 2 ottobre siamo andati nel paese di Tenda, in Val Roja, per fare la Via Ferrata dell'omonimo Paese.La ferrata di Tenda rimodellata nel 2003, e una delle tante attrazioni turistiche della splendida Val Roja, che dal Colle di Tenda, seguendo il corso del fiume Roja arriva fino a Ventimiglia. La Valle, una volta territorio Italiano, purtroppo è passato alla Francia alla fine della seconda Guerra Mondiale.

COME GIUNGERE AL PAESE DI TENDA

Da Ventimiglia si prende in direzione del Colle di Tenda, si passa la vecchia frontiera, nel comune di Fanghetto e si risale la valle fino allabitato di Tenda.

Dal Colle di Tenda, arrivando da Limone Piemonte, si scende in direzione di Ventimiglia, Tenda e il primo paese che si incontra.

Dal Centro del paese, salendo, si imbocca una stretta stradina prima della farmacia, e si arriva fino al cimitero del paese. Da li si continua a piedi per una ventina di minuti seguendo le indicazioni che conducono alla partenza.

IL PERCORSO DELLA VIA FERRATA DI TENDA

La ferrata si sviluppa in due tronconi, il primo "Via del castello" più facile e divertente, il secondo, "Via degli Eretici" più tecnico e con meno appigli artificiali che rendono la ferrata più impegnativa e suggestiva.

La prima parte " Via del Castello" dura all'incirca 1 ora e 15 min, e ha un dislivello di 110 metri. Si sviluppa sulla parete chiamata Rocce di San Salvatore, che dominano il paese di Tenda. Si Inizia subito con un ponte delle scimmie che non da nessun effetto di altezza, essendo alto al massimo 8 metri dal suolo. Terminato si inizia il percorso sulla parete, con pezzi dritti che si alternano a traversi che fanno guadagnare quota. Durante questa prima parte del percorso si incontrano ancora due ponti delle scimmie, più suggestivi dei primi, in quanto in questi punti l'altezza dal suolo e davvero elevata e mette un po in suggestione. Tutto il percorso e molto panoramico, Si ha una vista eccezionale sul paese di Tenda e su tutta la Val Roja. Il percorso si mantiene facile, solamente due o tre punti sono un pò più fisici e occorre tirare forte con le braccia. Arrivati quasi al termine di questa prima parte si può scegliere se fare la tyrolese, che porta alla chiesa di San Salvatore, oppure percorrere un altro breve tratto di ferrata che termina con un ponte sospeso di legno, che conduce anche esso alla cappella di San Salvatore.

Dalla piccola chiesa si può rientrare tramite il sentiero all'inizio della ferrata oppure prendere un altro sentiero e andare verso la seconda parte del percorso. A chi piace la tyrolese invece subito dopo la cappella si sale ancora un breve tratto su sentiero e tramite un altra tirolese, più lunga e suggestiva di quella appena effettuata si arriva all'inizio della seconda parte della ferrata.

La "Via degli Eretici" inizia dalla Grotta degli Eretici, un luogo dove si rifugiavano e si riunivano il gruppi dei Calvinisti nel XVI secolo.

Da premettere che la seconda parte "dovrebbe" essere vietata al pubblico. Dico "dovrebbe" perchè non c'e un vero e proprio divieto materiale che impedisce di iniziare la ferrata, ma solo un cartello di divieto che e stato messo nel 2004 all'inizio di questo tratto. Ma nulla impedisce di imboccare la via ferrata. Durante il percorso non c'e nulla che non vada bene, e la manutenzione sembra essere fatta anche per questo tratto.

Molto più duro del primo, bisogna lavorare molto di più di braccia, molto più aereo del primo tratto, richiede più concentrazione e attenzione in quanto ci sono molti meno gradini di ferro dove appoggiare i piedi. In più tratti ci sono appoggi naturali ricavati direttamente nella parete che rendendo questo tratto molto più suggestivo. 320 metri di dislivello sono davvero tanti e richiedono due ore di tempo per coprire tutto il percorso. Non ci sono ne ponti ne tirolesi, solo da arrampicare, numerosi traversi e parecchi tratti verticali dove in più punti la parete "butta fuori" e quindi richiede un bello sforzo per superarli.

A circa metà percorso c'e una via di fuga che permette di terminare anzitempo la via ferrata, ma sinceramente se non si è allo stremo delle forze consiglio di terminare il percorso in quanto davvero bello e soddisfacente. La ferrata termina sulla sommita della parete, dove uno spiazzo permette di riposarsi tranquillamente e di godere del magnifico panorama. Per rientrare sul sentiero di rientro , bisogna ancora fare un breve tratto di ferrata in discesa, molto semplice. 45 minuti di sentiero non bellissimo riporta al parcheggio dove si sono lasciate le macchine.