Questo
nuovo caricabatterie, che deve ripetere le prestazioni di quello del
2005, e` stato commissionato al grido "Urgente! Urgente!" ad un tecnico
restio all'esecuzione e che sosteneva essere le proprie realizzazioni
prodotti unici ed irripetibili. Nonostante cio`, «cosa non si
farebbe per un figlio!», ho accettato; in piu` la fretta, che e`
una cattiva consigliera, ha deviato le mie azioni forzando soluzioni
normalmente malviste e costringendomi a finire nel piu` breve lasso di
tempo. Trascurero` lo stress indotto da quanto sopra. In pratica,
per l'alimentazione generale, non disponendo di un trasformatore a tre
secondari da 20V, sono stati usati tre alimentatori switching destinati
a caricare le batterie dei laptop (spesa ingente, ingombro fuori
controllo, prestazioni esagerate, difficolta` nell'inserzione sulla
rete). Una piccola sezione provvede a generare le tre 12V che alimentano i misuratori di carica.
Le forature del mobile e degli stampati non sono state
rifinite come d'abitudine; le pareti laterali degli stampati non sono
state rifinite con la carta abrasiva, gli spigoli non sono stati
smussati. Le prestazioni dei misuratori della corrente di carica sono
state affidate alle capacita` di Luke Enriquez, la luminosita` dei LED,
non proporzionale alla corrente che li attravesa, avrebbe richiesto la
loro sostituzione con una lampada ad incandescenza ed un diodo, piu`
l'introduzione di, minimo, uno o due trimmer di regolazione. Cio` non
e` stato fatto.
Buono, invece, l'uso di un nuovo filo di
cablaggio colorato americano (provenienza Westighouse); buona la
disposizione dei componenti nel mobile da 19". Rumorosa la ventola ma
solo a causa dello sforzo cui e` costretta. Buona la soluzione di
vedere le spie degli alimentatori usando un collegamento in fibra
ottica.
Rispettata, come d'abitudine, la possibilita`
d'intervenire, in caso di guasto, facilitando l'estrazione dei
componenti e la rilavorazione con apparecchiatura sempre funzionante.
A
tale proposito avvenne che, impiegando l'apparecchio nella sede di
destinazione, si bruciarono le sei resistenze (da 1ohm) messe a
protezione
degli alimentatori, il fusibile ed intervenne il magnetotermico
generale (?). Suggerisco di sostituirle con un valore maggiore, 10ohms,
del tipo a filo. Pare che la modifica abbia risolto il problema. Se
avessi riavuto qui il caricabatterie avrei impiegato tre NTC del tipo
usato sull'ingresso rete negli alimentatori switching dei PC.
I
circuiti impieganti l'UC3906 (della versione 2005) sono stati
riutilizzati, quelli delle reti d'ingresso riadattati, quelli dei
monitor di corrente di carica modificati, quello della distribuzione
230V e quello di distribuzione 22V e 12V realizzati ex novo.
L'esperimento
condotto sulla sezione 1 ha confermato il buon andamento delle tensioni
d'intervento e delle correnti fornite nei vari momenti del ciclo. Le
prestazioni sono stupefacenti e la loro complessita` nel modificarsi, a
seconda dello stato del ciclo, destano meraviglia nello sperimentatore. Il
misuratore 2 ha richiesto lo scambio di due elementi (R) sui bracci
d'ingresso per spegnere il LED a zero mV (la tensione d'uscita del
finale s'inverte!).