Carlo Del Monte

Cordofoni

La categoria dei cordofoni comprende tutti gli strumenti il cui suono viene prodotto dalla vibrazione di corde tese. Secondo il mezzo di eccitazione, questi si distinguono in tre sottoclassi:

1) ad arco, quando la corda è posta in vibrazione dalla pressione di un archetto;

2)a pizzico, quando la vibrazione avviene "pizzicando" la corda direttamente con le dita, con un plettro o mediante un meccanismo comandato da tastiera;

3)a martelletti, quando la corda è percossa per mezzo di appositi martelletti azionati da tastiera.

Il principio fisico fondamentale, secondo cui "minore è la lunghezza del mezzo vibrante e più acuto sarà il suono prodotto", parimenti valido per gli altri strumenti, va applicato, con lo stesso risultato, anche agli strumenti a corda.

Le corde possono essere di lino, seta, nailon, metallo (acciaio, ferro, ottone, rame) o minugia (budella di animali, specialmente ovini). Di norma vengono montate sullo strumento in modo che un'estremità risulta bloccata contro un elemento fisso (la cordiera), mentre l'altro capo è collegato a un dispositivo mobile (il pirolo o bischero) che ruotando aumenta o diminuisce la tensione della corda stessa, permettendole di raggiungere l'intonazione giusta. Una corda libera (cioè che vibra in tutta la sua lunghezza) emette una determinata nota; per ottenere ciascuna delle altre note si tocca la corda in un punto preciso premendola contro la tastiera (il manico) dello strumento (tastiera che può essere fornita di stanghette trasversali che facilitano l'intonazione, come nella chitarra, oppure libera come nel violino e negli strumenti della sua famiglia): così facendo il segmento vibrante della corda viene accorciato e l'altezza del suono cresce in proporzione permettendo di eseguire l'intera scala. Esistono diversi sottogruppi di strumenti a corda. Essi includono la famiglia del violino e della viola, nell'ambito della quale il suono è generalmente prodotto sfregando un archetto sulle corde, o strumenti come il pianoforte, il clavicordo o il dulcimer, il cui suono è dato dalla percussione di un martelletto direttamente sulle corde (nel pianoforte e nel clavicordo tramite l'utilizzo di una tastiera, nel dulcimer tramite martelletti manovrati dalle dita); questo gruppo può essere dunque classificato tra gli strumenti a corda percossa. I cordofoni includono anche strumenti suonati pizzicando le corde direttamente con le dita (tra cui numerose varianti di arpa, chitarra classica, zither e liuto) o con un plettro (mandolino, banjo), il clavicembalo e vari tipi di virginale. Per questi ultimi strumenti è prevista la presenza di una tastiera, come nel pianoforte. Il termine "archi" è oggi comunemente utilizzato per indicare violini, viole, violoncelli, contrabbassi e i loro predecessori nella musica antica.