Testa Sud di Bresses (2820 m)     

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Cartina stradale

Cartina escursionistica

Punto di partenza Gias delle Mosche 1591 m, raggiungibile da Mondovì attraverso Cuneo, Borgo San Dalmazzo e la Valle Gesso; giunti a Valdieri, si trascura la diramazione per Entracque e, superata la frazione di Sant'Anna di Valdieri, si giunge alle Terme di Valdieri (1346 m). Una stretta rotabile, per quache tratto asfaltata, risale il Vallone della Valletta fino allo spiazzo del Gias delle Mosche (parcheggio); più avanti la strada, che si fa molto dissestata, è vietata al transito degli automezzi.
Descrizione Trascurata la mulattiera che scende a valicare il rio, si prosegue sulla rotabile sterrata che risale con moderata pendenza l'ampio vallone, attraverso prati e grandi massi. Superato un dosso, appare alla vista l'ampio Pian della Casa (1743 m, h 0,25), che si distende alla base di imponenti cime rocciose: a sinistra la Cima di Nasta (3108 m), ai cui piedi spicca la costruzione del Rifugio Remondino; di fronte, le minori, ma ugualmente imponenti, Cime di Ciriegia, di Leccia e di Pagarì di Salese; a destra incombe l'alta bastionata che sorregge i Laghi di Fremamorta. Trascurata la diramazione di sinistra, diretta ai Valloni Assedras e Balma Ghiliè, si prende la mulattiera che, a destra, attraversa il rio su un ponticello e percorre tutto il ripiano, in direzione dello sbocco del Vallone di Ciriegia. La mulattiera, dal tracciato molto intelligente, non è mai troppo ripida mentre, con frequenti tornantini, risale l'erto pendio ricoperto di ontani: ad un bivio, si trascura il sentiero principale, diretto al Colle di Ciriegia, per prendere a destra (indicazione per il Bivacco Guiglia). Superata la fascia di vegetazione (che in qualche punto invade fastidiosamente la sede della mulattiera), si esce alti su di un ripiano pascolivo, con veduta spettacolare sulla Serra dell'Argentera, che si erge sull'altro versante del Vallone della Valletta. Raggiunto un poggio (h 1,30), si trascura una diramazione per il Colle di Fremamorta e si prosegue sul sentiero principale, che scende brevemente una scarpata rocciosa per poi risalire con una nuova serie di tornanti: in questo tratto, bella vista anche sul massiccio del Matto. Raggiunta una zona di lastronate rocciose, ormai prossima al bordo della bastionata, si possono seguire diverse varianti: la più indicata è quella che traversa in piano alla base di ripide paretine verso Sud per poi risalire brevemente e toccare l'orlo della bastionata nei pressi del grande Ricovero Umberto I (2420 m circa, h 2,30), caserma militare oggi abbandonata. Dal poggio su cui sorge il ricovero si domina la bella conca rocciosa del sottostante Lago Superiore di Fremamorta (2371 m), le cui acque cristalline scendono con brevi cascatelle in un secondo, più ridotto bacino. Da qui, in pochi minuti, è possibile raggiungere il vicino Bivacco Guiglia (2420 m), posto su di un poggio poco distante. Scesi sulle sponde del lago, si segue per breve tratto la mulattiera per il Colle di Fremamorta, ma si prende quasi subito una diramazione sulla destra che attraversa i prati e si dirige verso i salti rocciosi a monte della conca (indicazione per il Colletto di Bresses). Costeggiato dall'alto il lago, la traccia inizia a risalire il ripido pendio di erba e pietre con lunga serie di tornanti, a tratti in frana: entrati in un ripido e stretto canalino, lo si risale interamente e, superato qualche tratto delicato per ripidezza e precarietà della traccia, si raggiunge l'insellatura del Colletto di Bresses (2618 m, h 0,40 dal lago). Sull'opposto versante francese si distende un'ampia conca detritica che ospita alcuni laghi (Lacs des Bresses), dominata dai rocciosi Caires des Bresses (N, 2761 m, S, 2738 m). Trascurata la traccia che prosegue dritta verso la Baisse du La Negre (2440 m), che consentirebbe di scendere all'omonimo ampio lago, si segue quella di destra, che si mantiene a ridosso del bordo superiore della conca e la risale fra rocce e sfasciumi. Un tratto più ripido conduce al limite superiore della conca da dove, risalendo gli ultimi scaglioni rocciosi, si raggiunge l'ometto posto sulla vetta della Testa Sud di Bresses (2820 m, h 1,20 dal lago). Eccezionale panorama a giro d'orizzonte: in basso i Laghi di Fremamorta, di fronte l'Argentera e le altre cime principali della catena, alle spalle la Testa di Tablasses (2851 m) ed i gruppi del Giegn, del Prefouns e del Claus. Tornati al Lago Superiore di Fremamorta, si segue la larga mulattiera lastricata che percorre tutta al conca, toccando i laghi Mediano ed Inferiore; in prossimità di quest'ultimo, quando la mulattiera inizia a risalire verso il vicino Colletto del Valasco (2429 m), un cartello sulla destra indica la deviazione per il Gias delle Mosche (h 1,30 dalla Testa Sud di Bresses). La mulattiera scende subito ripida e dissestata fra pendii prativi e rocce montonate: si supera più volte il rio che scende dal sovrastante lago, a volte con qualche viscido passaggio, per poi traversare lungamente in falsopiano verso sinistra (alcuni tratti in frana). Risaliti brevemente ad una selletta alberata, il sentiero scende decisamente con lunghi, ripidi tornanti fra vegetazione sempre più rigogliosa, fino a toccare il fondo del vallone nuovamente in prossimità del Gias delle Mosche: attraversato il rio su un precario ponticello, si risale in breve alla rotabile ed al parcheggio (h 1,45 dal Lago Sottano).   
Tempo totale h 7 - 7,30
Difficoltà EE allenati
Dislivello 1300 m circa
Ultimo sopralluogo giugno 2003
Commenti Periodo consigliato: giugno - fine settembre

Splendido itinerario nel cuore del Parco Naturale delle Marittime: la zona è una delle più amene del parco, la fauna selvatica ed i panorami mozzafiato sul massiccio dell'Argentera, con il Corno Stella in primo piano, completano il quadro di uno delle gite più meritevoli delle Alpi. Splendidi i Laghi di Fremamorta, un po' fastidiosa per irpidezza, lunghezza e stato del sentiero la discesa al Gias delle Mosche.