Cima Mondini (sper. Sud) - Via dei Laureati     

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Cartina stradale

Cartina alpinistica

Storia Alpinistica La Cima Mondini (2915 m) sorge fra i valloni di Lourousa e della Vagliotta, proprio in faccia al versante Nord della Serra dell'Argentera. E' costituita da 3 cime principali (Sud, Centrale, Nord), ed è dedicata alla memoria di Felice Mondini, primo salitore della vicina Cima dell'Oriol nonchè autore della prima guida sulla Serra dell'Argentera (1898). La prima ascensione della cima è di W. Bodenmann e L. Purtscheller il 25/06/1890 per la parete Sud. La Via dei Laureati (A. Parodi, N. Villani, 02/08/1984) risale lo sperone Sud della montagna, con percorso più diretto rispetto al filo di cresta: giunti in vetta allo sperone, la scalata alla cima vera e propria, ancora lontana, è facoltativa. 
Punto di partenza Rifugio Morelli-Buzzi (2370 m circa): per la descrizione dell'accesso dalle Terme di Valdieri (1368 m, h 3 circa), vedi l'itinerario Nel Vallone di Lourousa.
Avvicinamento Si prende la traccia che, con ampi tornanti nelle pietraie, risale il macereto alle spalle del rifugio: bella veduta, alle nostre spalle, sulla immensa parete Nord del Monte Stella (3262 m), mentre lo sperone Sud di Cima Mondini è ben evidente sin dalla partenza. Raggiunta la vasta conca rocciosa che si apre ai piedi del pendio culminante col Colletto di Lourousa (2551 m, al centro della conca si annida un simpatico laghetto), si risalgono sulla sinistra le instabili pietraie alla base dello sperone, superandone lo zoccolo basale per una rampa erbosa sulla destra; traversando poi verso sinistra, si raggiungono le rocce in prossimità di un camino circa 15 m a destra del grande diedro obliquo che solca la parete (h 0,45, attacco).
Descrizione della via Si possono contare 5 tiri di corda: 

1 - Si attacca il camino, che presenta all'uscita un masso incastrato da superare in spaccata: usciti sulla parete di destra, si risalgono placche più facili fino alla sosta (IV+, poi III);

2 - Si risale un muretto piuttosto verticale, obliquando poi a destra fino ad un caminetto stretto e povero di appigli (chiodo): risalitolo, se ne esce sulla destra per placche molto delicate e, in esposta traversata, fino ad un terrazzino (IV+, IV);

3 - Si risalgono ancora le placconate superiori, molto tecniche e piuttosto esposte, sempre puntando verso destra, fino alla sosta alla base di un muretto verticale (III+, IV); 

4 - Si risale il muretto (10 m circa, 3 chiodi) sfruttando al massimo le tecniche di aderenza e, con malagevole passaggio, se ne esce verso sinistra: risalito un corto pendio di facili rocce, si attacca un diedro di circa 30 m con fessura verticale da sfruttare in Dulfer (faticoso), fino ad una cengia-terrazza stretta ma comoda (V molto sost.);

5 - Si rimontano le rocce ancora verso destra fino a trovare il filo di cresta, che si segue fedelmente: superato un piccolo tetto, si seguono le ultime facili rocce che portano in vetta allo Sperone Sud (III, IV+).

Discesa: dalla vetta dello sperone, si scende per il canalino sulla sinistra (versante Vallone di Lourousa) per erba e rocce: a causa dell'instabilità del terreno, serve comunque piede sicuro. Tenersi il più possibile sulla destra, superando alcuni facili saltini, poi, quando è possibile tagliare a sinistra fin sulla perpendicolare dell'evidente colletto formato da un torrione staccato. Una doppia di 30 m circa (comunque da attrezzare) deposita a pochi passi dal colletto, sul versante Nord: risaliti al colletto, si discende nel canale opposto (Sud), tra erba e pietre, fin sul fondo della conca con laghetto percorsa al mattino; una veloce discesa per la mulattiera riporta al Rifugio Morelli-Buzzi (h 1 circa dalla cima).

Tempo totale 6 - 7 h (senza contare l'avvicinamento al rifugio)
Difficoltà IV-IV+, con un tiro di V
Dislivello 500 m circa
Attrezzatura da alpinismo, nuts, friends, qualche chiodo
Ultimo sopralluogo giugno 2003
Commenti

Periodo consigliato: giugno - settembre

Bella salita molto impegnativa, non molto frequentata; vedute ed ambiente da alta montagna, con la relativa comodità dell'accesso, ne fanno un itinerario meritevole e suggestivo. Prestare molta attenzione anche alla discesa, in alcuni punti veramente delicata.