Polluce 4092 m (via normale)     

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Cartina stradale

Cartina alpinistica

Storia Alpinistica Il Polluce (4092 m) è un'imponente montagna che si erge sullo spartiacque principale italo-svizzero, fra la Porta Nera a Nord-Ovest (3734 m) ed il Colle di Verra a Sud-Est (3845 m). Queste due ampie e profonde depressioni, che lo separano nettamente dalla Roccia Nera (4075 m) e dal Castore (4221 m), gli conferiscono una spiccata individualità, caratteristica questa che ne rende particolarmente remunerativa l'ascensione per via dello splendido panorama che si può godere dalla sommità. La via, in prevalenza su ghiaccio con pista ben tracciata, prevede anche un tratto di roccia con alcuni passaggi non proprio banali: in definitiva, per alpinisti preparati.
Punto di partenza Rifugio delle Guide Alpine della Val d'Ayas (3420 m), situato al culmine dello sperone roccioso di Lambronecca, in Alta Val d'Ayas: per l'accesso al rifugio, vedi l'itinerario Alle rocce di Lambronecca.
Avvicinamento Dal rifugio si prende la pista ben tracciata che si inoltra sul Ghiacciaio Grande di Verra (piccozza e ramponi), serpeggiando tra gobbe e crepacci: raggiunto un primo avvallamento, si supera una zona ricca di crepacci (attenzione) per continuare poi la salita su pendio più ripido, fino al campo di ghiaccio sottostante l'ampio Colle di Verra (3845 m, h 1,10). A questo punto, si gira decisamente verso sinistra per traversare alla base tutta la rocciosa cresta Sud-Ovest del Polluce, fino ad una rampa detritica dove inizia il tratto roccioso (h 1,30).
Descrizione della via Si risale il pendio di detriti e sfasciumi molto instabili (massima attenzione a non staccare pietre!) fino al culmine della rampa, da dove si risale la cresta al meglio (diverse tracce possibili, che si incontrano tutte più in alto). Splendide vedute su Roccia Nera, Castore, Breithorn e Lyskamm. A tratti di sentiero si alternano brevi passaggi su roccette (I, II), da affrontare con attenzione per via della quota e del verglas, fino a giungere, all'uscita di una cengia, al passaggio chiave della via, attrezzato con catene: si traversa una placca liscia ed esposta (appoggi minimi per i piedi) fino ad un camino, che si risale al meglio superando un masso incastrato (catena). Giunti ad un colletto, si risale la parete di destra (catena) con arrampicata non banale fino ad un comodo terrazzo, ormai alla fine delle difficoltà, su cui sorge una madonnina. Da qui appare alla vista l'ultimo tratto di cresta ghiacciata che culmina con la vetta del Polluce: calzati nuovamente i ramponi, si risale la cresta (attenzione all'esposizione e ad una crepacciata nei pressi della vetta) e si giunge in breve sulla esile cima (h 1,45 dall'attacco delle rocce). Meravigliosa veduta sulle cime del Rosa (di fronte troneggia la Punta Dufour 4634 m), su Monte Bianco, Gran Paradiso e, oltre la cresta dei Breithorn, sulla acuminata piramide del Cervino. Discesa per la stessa via in h 2,30.   
Tempo totale h 6,00 circa
Difficoltà PD+: passaggi di I - II, più un tratto valutabile attorno al III - III+
Dislivello 700 m circa
Attrezzatura da alpinismo: imbrago, corda, piccozza, ramponi, casco
Ultimo sopralluogo luglio 2003
Commenti

Periodo consigliato: luglio - agosto

Salita piuttosto impegnativa e di soddisfazione, ad un 4000 per niente banale: attenzione ai crepacci sul ghiacciaio, ed ai detriti mobili sulla cresta. Passaggi su roccia da affrontare con attenzione. I tempi si possono allungare di molto, soprattutto quelli di discesa, qualora si incontrasse molta gente lungo la via (cosa alquanto probabile nei fine settimana).