Punto di partenza |
Terme di
Valdieri (1346 m), raggiungibili da Mondovì attraverso Cuneo,
Borgo San Dalmazzo e la Valle Gesso; giunti a Valdieri,
si trascura a sinistra la diramazione per Entracque e si prosegue
verso Sant'Anna di Valdieri e Terme di Valdieri. Appena
superato il ponte sul Gesso, si svolta a sinistra e si lascia
l'auto presso un parcheggio (cartelli). |
Descrizione |
Si prende la
larga mulattiera che raggiunge in breve il Rio di Lourousa e,
risalitolo brevemente, lo supera su una stretta passerella. Dall'altra
parte la mulattiera, ottimamente tracciata, prende a risalire con ampi
tornanti poco pendenti i pendii ricoperti di splendido bosco di faggio
discendenti dai contrafforti della Cima del Dragonèt. Si risale il
bosco lungamente, con alcuni begli scorci sul fronteggiante versante Sud
del Monte Matto (3097 m): la mulattiera, sorretta da muraglioni a
secco, non è mai troppo faticosa, ed il bosco è ricco di fauna
selvatica. Terminati i tornanti, la mulattiera si inoltra nel Vallone
di Lourousa, tra radi larici: sullo sfondo, appare inaspettato, in
tutta la sua imponenza, l'impressionante Canalone di Lourousa, che
si insinua tra il Monte Stella (3262 m, a sinistra) e l'ardita
cresta che dal Gelàs di Lourousa (3261 m, a destra) scende verso
la verticale parete del Corno Stella (3050 m). Raggiunto il ripiano
del Gias Lagarot (1917 m, h 1,30),
si risale ancora un costone alberato per scendere poi nella splendida
conca erbosa dove giace il piccolo Lagarot di Lourousa (1950 m, h
1,40): nelle limpide acque verdazzurre si specchia tutto il
versante Nord della Catena dell'Argentera. Sull'altro versante del
vallone spiccano le moli rocciose della Cima dell'Asta Soprana
(2948 m) e della Cima Mondini
(2917 m). Numerose lapidi
commemorative ricordano i molti caduti nel Canalone di Lourousa.
Lasciata a destra la diramazione per il Bivacco
Varrone (la cui rossa sagoma è visibile in alto, sulle
pietraie), si continua sulla mulattiera principale che risale un pendio di
erba e massi fino ad una appena accennata sella, con radi larici: si
attraversa quindi un ripiano cosparso di grossi massi, a cui sono
addossati alcuni ricoveri (Gias Rosa, 2230 m, h
2,20). Ripresa la salita su di un ripido costone morenico, lo
si supera con una serie di tornanti e, ormai alti sul fondo detritico del
vallone, con ampio semicerchio si giunge allo spiazzo antistante il Rifugio
Morelli - Buzzi (2370 m circa, h
2,50). Bella veduta sulla immane parete Nord Est del Monte
Stella (la più alta delle Marittime), sulla Cima del
Chiapous (2805 m), sulla Cima Mondini (2915 m) e, sull'asse del
Vallone di Lourousa, sul versante Sud del Monte Matto.
Ritorno per la stessa via in h 2,10. |
Tempo totale |
5h
circa |
Difficoltà |
E |
Dislivello |
1000
m circa |
Ultimo sopralluogo |
giugno
2003 |
Commenti |
Periodo
consigliato: maggio-giugno e fine agosto-settembre
Itinerario lungo ma, tutto sommato, poco
faticoso. Splendide vedute sul severo versante Nord dell'Argentera, con lo
spettacolare canalone ghiacciato di Lourousa. Molto frequenti gli
avvistamenti di camosci e stambecchi, anche a breve distanza. Itinerario
interamente compreso nel Parco Naturale delle Marittime. |
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