Punto di partenza |
Terme di
Valdieri (1346 m), raggiungibili da Mondovì attraverso Cuneo,
Borgo San Dalmazzo e la Valle Gesso; giunti a Valdieri,
si trascura a sinistra la diramazione per Entracque e si prosegue
verso Sant'Anna di Valdieri e Terme di Valdieri. |
Descrizione |
Dall'Albergo
delle Terme si supera il Gesso della Valletta e si prosegue
sulla strada che, oltre l'ingresso del nuovo Giardino Botanico, con
un tornante arriva ai parcheggi posti all'altezza della sbarra che
impedisce il transito veicolare nel Vallone del Valasco. Si segue
per breve tratto la strada ex militare e, giunti ad un tornante che fa
prendere quota alla strada sulle pendici del Monte Matto, si prende
la vecchia mulattiera che si mantiene di fianco al Rio del Valasco
in moderata salita; sfiorando più volte la rotabile ex militare, la
mulattiera continua a salire a fianco del rio (alla base del Vallone
Cabrera, discendente dal Monte Matto, una lapide ricorda un
mortale incidente datato 1921). Tornati definitivamente sulla strada, si
percorre un ultimo tornante che permette di affacciarsi sul grande Piano
del Valasco (1763 m, h 1), ripiano
erboso dominato da imponenti vette rocciose; da sinistra a destra: Cima
di Valcuca (2605 m), Testa di Tablasses (2851 m), Testa del
Claus (2889 m), Cima Sud di Valrossa (2797 m), Monte Matto
(3097 m). Ammirate le belle cascate che il torrente forma precipitando
dall'orlo del ripiano, si prosegue sulla rotabile che transita nei pressi
dei ruderi della Reale Casa di Caccia (h
1,10), utilizzata un tempo dal re Vittorio Emanuele II
per le sue cacce in Valle Gesso; di fronte, su un alto ripiano,
appare la sagoma squadrata del Rifugio Questa. La strada continua
in leggera salita e, superato un ponte sullo spumeggiante Rio di
Valrossa, arriva sul più piccolo Piano Superiore del Valasco
(1814 m, h 1,25), dove un ponte
malandato induce a lasciare la rotabile e a proseguire sulla sponda
sinistra idrografica del rio fino a ritrovare nuovamente la strada al
margine del ripiano, quando cominciano i tornanti. Entrati in una bella
pineta, la strada si eleva con tornanti ben conservati e ripidezza
contenuta, con bella vista sul Monte Matto, fino ad un grande larice secco (1996 m, h
2), dove si stacca una traccia per il Rifugio Questa;
proseguendo sul tracciato stradale, si supera un altro rio e si entra nel Vallone
di Valscura, transitando alla base di rossastre pareti rocciose.
Percorso un lungo tornante e una galleria (evitabili percorrendo l'antica
mulattiera, perfettamente lastricata), ci si immette nella Gola di
Valscura e, superati alcuni ripiani con casermette diroccate, si
giunge sulla sponda del Lago Inferiore di Valscura (2274 m, h
3,10), il più vasto degli specchi d'acqua del vallone.
Lasciata la carrareccia che, a sinistra, si eleva su un costone verso il Rifugio
Questa, si prosegue sulla sponda settentrionale del lago su una
mulattiera che si inerpica poi sulla barriera rocciosa che chiude a Ovest
la conca del lago; al sommo della bastionata, nei pressi di una grande
caserma posta su di un poggio, si transita vicino ad un piccolo laghetto
(2471 m, h 3,40) e si prosegue sui
macereti alle falde della Testa del Malinvern fino alla Bassa
del Druòs (2612 m, h 4,30), da
cui appare alla vista il Lago Superiore di Valscura (2439 m), posto
in una conca alla base della Cima di Lausa (2823 m), non toccato
durante la salita. Dalla parte opposta, sul versante francese, si estende
invece il Vallon de Chastillon, con i bei Lacs de Terre Rouge
(2452 m) poco sotto il valico. Dalla Bassa, è possibile scendere in
Francia fino alla stazione sciistica di Isola 2000 (2000 m, h
1,45 dal valico). Tornati al Lago Inferiore di Valscura
(h 5,10), si prende la carrareccia che
si eleva ripida sul costone a Sud-Est della conca e, superatolo, si
distende in una comba rocciosa; la carrareccia, in questo tratto quasi una
rotabile perfettamente lastricata, attraversa grandi pietraie e, superata
una zona ricca di minuscoli laghetti, arriva sulle sponde del pittoresco Lago
del Claus (2344 m, h 6),
caratterizzato da un bell'isolotto erboso. Superato il lago, una
serie di ripidi tornanti conducono alla base di un poggio; lasciata a
questo punto la carrareccia, si prende un erto sentierino che conduce in
breve al Rifugio
Questa (2388 m, h 6,20),
posto sulle rive del bel Lago delle Portette (2361 m). Bella vista
sul sottostante Piano del Valasco, sul Monte Matto e, di
fronte, sul Caire di Prefouns (2840 m) e sulla Cresta Savoia (2790
m), su cui si svolgono alcune delle più apprezzate vie di roccia della
zona. Dal rifugio, tornati sulla carrareccia, si prosegue verso Sud-Est
abbassandosi per i pendii erbosi discendenti dalla Cresta Savoia,
fino ad un ponticello che taglia l'aspro Vallone di Prefouns (2184
m, h 0,30 dal rifugio). Lasciata la
carrareccia, si segue un sentierino che si snoda sui mammelloni erbosi che
scendono dal Vallone di Prefouns, passando poi alla base di
verticali pareti rocciose (da una di esse sgorga, inaspettata, una
sorgente). Costeggiando le precipiti pareti della Cresta Savoia, in
un paesaggio sempre più orrido a causa dei salti rocciosi incombenti, il
sentiero si porta al centro del vallone, dove affronta l'ultima rampa
(tornanti spesso franati) che conduce allo stretto intaglio del Passo
di Prefouns (2620 m, h 2), che si
apre sul confine di stato, tra la Testa di Tablasses e le Guglie
del Lac Nègre. Sul valico, sorvegliato da alcuni arditi monoliti,
sorge una casermetta. Una mulattiera, con comodi tornanti, divalla sul
versante francese e, attraversato un ripiano con grandi massi, scende
sulle sponde del Lac Nègre (2345 m, h
2,45). Dal lago si segue una carrareccia sterrata che si
abbassa tortuosa verso la rotabile Molières - Col de Salese, fino
ad un piccolo ripiano alla base del costone discendente dal Cayre
Pounchù (2499 m, h 3); si prende
qui un sentierino che percorre una zona acqutrinosa (Camp Soubran)
ricca di minuscoli laghetti (Lacs de Fremamorte o Clapeirets) e,
raggiunta quota 2450 m, attacca i ripidi macereti con una serie di lunghi
tornanti, in qualche tratto franati. Superata una zona ricca di residuati
bellici, il sentiero conduce all'insellatura orientale del Colle di
Fremamorta (2615 m, h 4,20),
confine di stato. Raggiunta una lunga caserma, la vista si apre sulla
bella valletta sospesa, la Fremamorta, che ospita i tre laghi
omonimi, e, sul versante opposto del Vallone della Valletta,
sull'imponente Serra dell'Argentera (3297 m). La mulattiera scende
nelle pietraie e, superato un piccolo laghetto (2517 m), giunge al grande ricovero
militare in rovina Umberto I, presso il Lago Superiore di
Fremamorta (2371 m, h 4,50), le
cui acque scendono in laghetto più piccolo affiancato ad esso. Da qui una
traccia conduce in breve al vicino Bivacco
Guiglia (2415 m, h 5),
posto sul ciglio della bastionata che sorregge i laghi. Proseguendo sulla
traccia, si raggiunge nuovamente la mulattiera principale nei pressi del Lago
Mediano di Fremamorta, piccolo e tondeggiante; seguendola per pochi
minuti verso Nord, si arriva al Lago Inferiore di Fremamorta (2359
m, h 5,15), da cui una mulattiera
scende al Gias delle Mosche in h 1,30.
Proseguendo invece verso Nord, si tocca in breve l'ampio Colletto del
Valasco (2429 m, h 5,30), da cui
ci si affaccia nuovamente sul Vallone del Valasco. Una mulattiera
ben conservata scende con ampi tornanti nella brulla Val Morta,
fino al circo racchiuso tra la Testa di Tablasses e la Cima di
Valcuca; una ripida serie di tornanti conduce ad un bivio (2169 m):
abbandonata la mulattiera, divenuta carrareccia, diretta verso la lontana Valscura,
si prende un sentiero che scende ripido tra radi alberi e porta al
sottostante Piano Superiore del Valasco (h
6,45), nei pressi del ponte malsicuro della rotabile. Superato
in qualche modo il rio, ci si immette sulla rotabile seguita all'andata e,
per essa, si ritorna alle Terme di Valdieri in h
1. |
Tempo totale |
h
14 circa |
Difficoltà |
E
allenati |
Dislivello |
circa
2300 m |
Ultimo sopralluogo |
luglio
'93 |
Commenti |
Periodo
consigliato: fine giugno - metà settembre
Itinerario molto bello e panoramico, da
compiere in almeno due giorni; attenzione alla neve residua nella salita
al Passo di Prefouns; per il pernottamento al Rifugio Questa, prenotare:
non è molto grande, ma è molto frequentato! Itinerario interamente
compreso nel Parco Naturale dell'Argentera e del Mercantour.
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