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Cartina stradale |
Cartina escursionistica |
Punto
di partenza |
Colfosco
(1640 m), raggiungibile da Bolzano attraverso Bressanone, Brunico
e la Val Badia, oppure dalla Val Gardena attraverso
l'omonimo passo. |
Descrizione |
Da Colfosco
si scende ad attraversare il Rio Pisciadų fino a raggiungere la
comoda strada bianca 645
("Percorso Borest") che risale con pendenza moderata il
bosco ai piedi del poderoso massiccio del Sella. Giunti in
corrispondenza dello sbocco della Val de Mesdė, un sentiero stacca
sulla sinistra (segnavia 651)
e prende a risalire ripidamente i detriti di fianco all'impetuoso rio, che
scende da una stretta forra rocciosa che incide il salto iniziale della
valle: un cartello indica che il tratto finale del sentiero puō essere
ghiacciato (solo per esperti). Il sentiero, ben tracciato e
segnalato, affronta la bastionata rocciosa sulla sinistra, e con tratti di
pendenza molto sostenuta alternati a qualche roccetta la supera in circa
45 minuti di faticosa salita (h 1 da Colfosco).
Al sommo della bastionata la pendenza si fa un po' meno accentuata, pur
rimanendo degna di nota, mentre l'ambiente giā si mostra severo e
selvaggio: da destra incombe la bastionata del Daint de Mesdė (2881
m), elegante guglia giallastra, mentre sull'opposto versante le
spettacolari pareti dei Campanili de Mesdė, della Torre del
Boč (2829 m) e del Piz da Lech (2910 m) contribuiscono a
rendere la risalita di questo vallone un'esperienza da ricordare. Lasciate
ben presto sulla destra due tracce (ind.) dirette al Passo Gardena
ed alla Ferrata Tridentina, si continua a salire per detriti e
magri prati fino ad un ripiano con alcuni grandi massi (h
1,40 da Colfosco): da qui, ancora sulla destra, stacca
un sentiero (segnavia 676)
che raggiunge direttamente il Rifugio Pisciadų. Proseguendo per il
vallone, si costeggiano alla base le imponenti pareti del Bec e del
Sass de Mesdė, fino al tratto finale: qui la valle, giā ripida,
si impenna considerevolmente con grandi ghiaioni, che la traccia risale
faticosamente a zig zag fino al piede del canalone terminale. Questo si
presenta sempre ghiacciato, per cui la sua risalita č difficile e
pericolosa per le scariche di sassi. Il percorso segnalato si appoggia
sulle rocce di sinistra del canale e, con una serie di corde fisse,
permette di traversare in alto fino all'ampio ripiano detritico su cui
sorge il grande Rifugio
Boč (2871 m, h 3,15).
Spettacolare panorama su tutto l'altipiano del Sella e sulla
piramide del Piz Boč, con l'affollatissima via normale in primo
piano. Dal rifugio si prende il sentiero 647,
che si dirige in falsopiano verso Nord attraverso un paesaggio desolato ma
affascinante: giunti ai piedi del modesto rilievo detritico dell'Antersass
(2907 m), lo si risale (o si passa per una esposta cengia a sinistra, a
picco sulla Val Lastėes, pių difficile) e si ridiscende verso la
larga e piatta Forcella dell'Antersass (2839 m, h
0,30 dal rifugio), facente capo alla Val Lastėes,
l'altro grande vallone del Gruppo di Sella. Dalla forcella, ardita
veduta sulla Torre Berger, che si staglia proprio di fronte, a
picco sulla Val de Mesdė. Da qui il sentiero 666
prende a risalire i ripidi pendii detritici discendenti dal Sass de
Mesdė (2980 m), serpeggiando fra roccette e macereti: verso
occidente, oltre il regolare piattone delle Mesules, spicca il Gruppo
del Sassolungo. Raggiunta la poco accentuata cresta, appare alla vista
la grande massa rocciosa della Cima Pisciadų (2995 m), di cui si
puō intuire la via normale: discesi in un ripido canaloncino detritico
(qualche roccetta), il sentiero fra grossi massi raggiunge l'ampia Sella
di Val de Tita (2832 m, h 1,30 dal
Rifugio Boč), dove giace anche un piccolo laghetto. Mentre verso
Ovest scende la ripida Val de Tita, verso Est sprofonda un pauroso
canalone ghiacciato racchiuso fra la Cima Pisciadų ed il Daint
de Mesdė, chiamato "la rissa del daint". Dalla Sella
di Val de Tita una traccia segnata, attraverso ghiaie e qualche
roccetta, conduce in breve sulla panoramica sommitā della Cima
Pisciadų (2995 m, h 0,40 dalla
sella). Tornati alla sella, si continua sul sentiero 666
che scende ripido nella rocciosa Val de Tita, supera con alcune
attrezzature qualche facile risalto e, rasentando alla base
l'impressionante paretona occidentale della Cima Pisciadų,
raggiunge il placido Lago del Pisciadų: risalito un breve costone,
giunge al Rifugio
Franco Cavazza al Pisciadų (2585 m, h
0,45 dalla Sella di Val de Tita). Dirigendo ora verso le
Masores Orientali del Pisciadų, lungo il ben marcato sentiero 676,
si puō godere di visioni mozzafiato sull'ardita Torre del Pisciadų
e sul Daint de Mesdė (che da questa angolazione si mostra in tutta
la sua imponenza). Ora in ripida discesa in uno stretto ed orrido vallone,
il sentiero supera alcuni tratti un po' esposti per mezzo di corde e
discende poi per erba e sfasciumi fino al ripiano con grandi massi in Val
de Mesdė (h 0,50 dal rifugio).
Scendendo nuovamente per il sentiero dell'andata, si ritorna a Colfosco
(h 1 dal bivio). |
Tempo totale |
h
8,30 - 9,00 |
Difficoltā |
EE
super allenati |
Dislivello |
1850
m circa |
Ultimo sopralluogo |
agosto
2003 |
Commenti |
Periodo
consigliato: luglio - settembre
Itinerario grandioso, che schiude la vista ad
una serie di panorami mozzafiato: molto bella la risalita della Val de
Mesdė, magnifico il panorama dalla Cima Pisciadų, splendide le vedute su
tutta la Val Badia ed il Gruppo del Puez. Tutto sommato piuttosto
frequentato, soprattutto da dopo il Rifugio Boč. Molto faticoso. |
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