Opere minori di Giovanni Boccaccio
La
Caccia di Diana è un poemetto in terzine dantesche che descrive ed
elogia le donne napoletane. Quest’opera è la prima del Boccaccio,
scritta a Napoli nel 1333.
Il poema narra la storia di alcune bellissime
fanciulle, seguaci di Diana, che partecipano ad una caccia attraverso le foreste
napoletane, ma, convertitesi a Venere, vedono le proprie prede tramutarsi in
giovani amanti: questa è la sorte capitata anche a Cimone, un cervo,
protagonista e narratore della Caccia, il quale, vedendo Diana e le sue seguaci nude, viene premiato con la
metamorfosi a giovinetto gaio e bello.
Questa
storia è l’allegoria dell'incivilimento dovuto all’intervento dell’amore.
L'opera è tratta dalle Metamorfosi ovidiane, nelle quali si narra di un
giovane cacciatore, Atteone, che viene trasformato in cervo e sbranato dai cani
per vendetta di Diana, adirata per essere stata vista nuda. La vicenda di Atteone-cervo
della Caccia tornerà poi in altre
opere successive di Boccaccio, attraverso allusioni e riprese varie.
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