Opere minori di Giovanni Boccaccio

La caccia di Diana
(1333–1335)

La Caccia di Diana è un poemetto in terzine dantesche che descrive ed elogia le donne napoletane. Quest’opera è la prima del Boccaccio, scritta a Napoli nel 1333.

        Il poema narra la storia di alcune bellissime fanciulle, seguaci di Diana, che partecipano ad una caccia attraverso le foreste napoletane, ma, convertitesi a Venere, vedono le proprie prede tramutarsi in giovani amanti: questa è la sorte capitata anche a Cimone, un cervo, protagonista e narratore della Caccia, il quale, vedendo Diana e le sue seguaci nude, viene premiato con la metamorfosi a giovinetto gaio e bello.

Questa storia è l’allegoria dell'incivilimento dovuto all’intervento dell’amore. L'opera è tratta dalle Metamorfosi ovidiane, nelle quali si narra di un giovane cacciatore, Atteone, che viene trasformato in cervo e sbranato dai cani per vendetta di Diana, adirata per essere stata vista nuda. La vicenda di Atteone-cervo della Caccia tornerà poi in altre opere successive di Boccaccio, attraverso allusioni e riprese varie.

 

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