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Il Nudo Nell'Arte

Biografie " V "
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Balen Hendrik

Fiammingo (Anversa, 1575 - 1632)

Studiò a Roma ed ebbe molti allievi tra cui Van Dyck e Snyders. Collaborò con Jan Bruegel dipingendo le figure nei suoi celebri paesaggi. Più tardi risentì profondamente dell’influenza di Van Dyck; è autore di numerosi dipinti sparsi nelle principali gallerie d’Europa. Tra queste ricordiamo la SS. Trinità, l’Annunciazione e la Resurrezione nella chiesa di S. Giacomo ad Anversa.

 

 

vanValkenborch Lucas

Fiammingo (1530 - 1597)

 

Velàzquez Diego

Spagnolo (Siviglia, 1599 - Madrid, 1660)

Allievo di Herrera il Vecchio, quindi di Francisco Pacheco, del quale più tardi sposò la figlia, mostrò ben presto una singolare individualità espressa attraverso dipinti di ogni genere, ma soprattutto "bambocciate" (cioè soggetti ispirati al mondo comune), ritratti e quadri religiosi. Entrato nelle grazie del giovane sovrano, Filippo IV ne divenne, poco più che ventenne, il pittore ufficiale. La sua arte andava intanto perfezionandosi nello studio dei grandi maestri che avevano operato in Spagna. Forse su consiglio di Rubens, nel 1628, epoca del suo primo capolavoro i Bevitori del Prado, partì per l'Italia dove soggiornò fino al 1631, recandosi ovunque fino a risentire profondamente dell'arte rinascimentale nel suo insieme, pur non mostrando alcuna influenza particolare. In quest'epoca dipinse alcune opere di vivo interesse: Cristo e l'anima cristiana (National Gallery, Londra), e la Fucina di Vulcano, il cui stile è ripreso anche nei dipinti eseguiti dopo il ritorno in Spagna, Le Lance (La resa di Breda) del Prado, i numerosi ritratti di personaggi della corte spagnola, il S. Antonio e il S. Paolo eremiti, l' Esopo, Il ragazzo di Vallecas, tutti al Prado. Più tecnicamente profonde le sue opere dell'ultimo periodo: l'Incoronazione di Maria, Don Sebastian de Morra e il Marte del Prado, e infine, dopo il suo secondo viaggio in Italia (dal 1649 al '51), dove acquistò per conto di Filippo IV opere di illustri artisti italiani e dove eseguì, tra l'altro, le vedute di Villa Medici e Villa Borghese (Prado) e il ritratto di Innocenzo X (galleria Doria-Pamphili), la Venere allo specchio (National Gallery, Londra), Las Meninas, senza dubbio l'opera più nota e più tipica, Le Filatrici (Prado), dipinto questo nel quale l'artista ormai maturo ritorna al gusto per i soggetti popolareschi che già aveva manifestato nella sua gioventù.

 

 

Veneziano Domenico de Bartolomeo detto Domenico

Italiano (1410 - circa 1461)

 

 

 

Veronese Paolo

Italiano (Verona, 1528 - Venezia, 1588)

Allievo dei modesti Badile e Brusasorci, conobbe anche gli artisti bresciani, come Moretto, Romanino e Savoldo, presenti allora con opere a Verona, ma fu soprattutto un seguace della contemporanea pittura veneziana alla quale egli volle tuttavia aggiungere quelle conquiste pittoriche che notava tra i diversi artisti italiani. Suo grandissimo merito è stato quello di essersi affermato come puro pittore, preoccupato più di far risaltare gli effetti di carattere compositivo che non quelli interpretativi. In questo senso può essere considerato come l'iniziatore del motivo decorativo, che avrà poi modo di affermarsi nei secoli successivi. Tra le sue opere vanno soprattutto ricordate le superbe decorazioni del palazzo Ducale di Venezia, in modo particolare le scenografiche allegorie della Pace, dell'Industria, della Giustizia, della Mansuetudine, della Semplicità, dell'Abbondanza e della Felicità. La ricchezza cromatica, già avvertibile in queste opere, raggiunge il suo massimo acume nell'autentico virtuosismo del Ratto d'Europa. Più delicate e liriche e quindi più decisamente cinquecentesche invece altre opere, come ad esempio la pala di S. Zaccaria dell'Accademia di Venezia e la Crocifissione del Louvre, mentre famose rimangono le sue notissime Cene quali quelle del Louvre, di Madrid, dell'Accademia di Venezia, di Monte Berico a Vicenza. Infine, tra i numerosissimi dipinti sicuramente o comunque assegnati al maestro si ricordano la Madonna con la famiglia Coccina di Dresda, il Martirio di San Sebastiano nell'omonima chiesa veneziana, il Martirio di San Giorgio a Verona ed i gustosi e numerosi affreschi della villa Barbaro a Maser.

 

 

Visconti Eliseu

Brasiliano (1867 - 1944)

 

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Biografie " W "

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Waterhouse John William

Inglese (1849-1917)

Agli inizi della carrierà dipingeva quadri con soggetti greci e romani, ma nel 1880 tornò a temi letterari manifestando uno stile personale romantico e sognatore. Il suo approccio appare influenzato dai pre-raffaelliti, ma nella realizzazione se ne distacca notevolmente utilizzando una tecnica ricca e sensuale.

 

 

Watteau Antoine

Francese (Valenciennes, 1684 - Parigi, 1721)

Allievo di Gérin, fu influenzato dalla pittura aneddotica fiamminga della quale si riscontrano tracce nei dipinti del suo primo soggiorno parigino. Grande importanza ebbe però, per la sua definitiva formazione, la conoscenza del Gillot e dell'Audran che lo indirizzarono verso una ricerca scenografica ed episodi di vita teatrale che sono tra i principali suoi soggetti (Gilles del Louvre, Mazzantino dell'Eremitaggio di Leningrado, l'Amore al teatro italiano del museo di Berlino). Soggetti caratteristici di Watteau furono specialmente le feste galanti, in modo particolare rese nei due Embarquement pour Cythére (Louvre e Berlino): scene delicate nelle quali il tratto del dipinto si accompagna alla gentilezza delle figure, alla melodiosa armonia che richiama aggraziati minuetti settecenteschi. Dopo essersi affermato tra i maggiori artisti parigini, pur senza mai ottenere dalle sue opere una buona posizione finanziaria, Watteau fu anche a Londra dove eseguì quattro pannelli oggi nel palazzo di Buckingam. Ritornò poi in patria nello stesso anno (1720) gravemente ammalato di tisi. Egli lasciò, oltre a diverse opere, numerosissimi disegni di grande interesse per la rapida, nervosa annotazione. Watteau può essere considerato il maggior artista del primo '700 francese, rinnovatore, attraverso un disegno più incisivo e un gusto coloristico di netta derivazione veneta, delle forme pittoriche locali poi continuate dai suoi maggiori seguaci: il Lancret, il Pater, il Quilliard, il Mercier e il de Bar.

 

 

Watts George Frederick

Inglese (Londra, 1817 - 1904)

Studiò alla Royal Academy e si perfezionò in Italia dove ammirò le opere del Tiziano che influenzarono il suo stile. Dipinse soggetti storici e mitologici ma è noto soprattutto per le tele allegoriche e i ritratti, dei quali si ricordano: Le illusioni della vita, Amore e morte, Amore e vita, Eva, Fede. Delle sculture la più apprezzata è la grande statua equestre Energia fisica commemorativa di Rhodes.

 

 

Wtewael Joachim

Fiammingo (1566 - 1638)

[ Gallery " V - W " ]

  

Edizione HTML a cura di: mail@debibliotheca.com

 

Ultimo Aggiornamento: 05 settembre 2003 00.04