logoleo.gif (31344 byte)

logo1.gif (2949 byte)barc.gif (233 byte)
logo2.gif (415 byte)
barc.gif (233 byte)

barc.gif (233 byte)
Il Nudo Nell'Arte

Biografie  " C "
barc.gif (233 byte)

Cabanel Alexandre

Francese (Montpellier, 1823 - Parigi, 1889)

Allievo di Picot, ebbe successo come decoratore e fu uno dei principali esponenti dello stile del Secondo Impero. Eseguì nudi femminili e quadri di soggetto storico per Napoleone III e altri regnanti europei.  

Caravaggio (Merisi Michelangelo)

(Caravaggio, 1573 - Porto Ercole, 1610)

Allievo a Milano di Simone Petranzano, risente in parte dell'influenza di pittori veneti come Lotto, Savoldo, Campi, che avevano mitigato il luminismo veneto con le forme ancora vive dell'arte lombarda. Recatosi a Roma, conosce momenti di miseria, lavorando con il Cavalier d'Arpino e con Prosperino delle Grottesche.
Grazie alla protezione del cardinale dal Monte gli vengono commissionati dipinti sulla vita di San Matteo per la chiesa di San Luigi dei Francesi, la chiamata di S. Matteo, il Martirio di S. Matteo, S. Matteo e l'angelo (in due edizioni, dopo che la prima gli viene respinta dai committenti per eccessivo realismo e che fu conservata a Berlino fino alla distruzione durante la guerra del 1939-45).
Il suo carattere ribelle gli procura noie con la polizia romana e dopo aver ucciso un giovane in una disputa è costretto a fuggire a Napoli. A Roma lascia altre sue opere di grande valore, il Riposo dalla fuga in Egitto, il Canestro dell'Ambrosiana, la Maddalena, la Buona ventura, il ritratto di Maffeo Barberini, la Cena in Emmaus di Brera, le Madonne dei Pellegrini e dei Palafrenieri, il Davide della Borghese, le splendide tele della Conversione di San Paolo e del Martirio di San Pietro della chiesa romana di S. Maria del Popolo, la superba Deposizione della Vaticana, la Morte della Vergine, rifiutata dai committenti, ora apprezzata al Louvre.
Il soggiorno a Napoli è breve, ma vi esegue i Sette atti di Misericordia per l'omonimo Pio Monte, la Flagellazione di Cristo e il Davide di Vienna. Quindi è a Malta, dove lavora al ritratto di Alof de Wignacourt e all'Amorino dormiente della Galleria Pitti, da dove è costretto a recarsi in Sicilia per aver offeso un Cavaliere. A Siracusa dipinge la Sepoltura di S. Lucia, a Messina l'Adorazione dei pastori e la Resurrezione di Lazzaro, a Palermo un'altra Adorazione dei pastori. Ma, inseguito dai Cavalieri di Malta, Caravaggio è costretto ad allontanarsi verso il continente, viene ferito a Napoli e dopo essere stato perdonato, tenta il ritorno a Roma. Dopo numerose traversie, imprigionato per errore, persi tutti i suoi averi, muore sulla spiaggia del Tirreno, ormai stanco, avvilito e colpito dalla malaria.
Caravaggio rappresenta uno dei cardini fondamentali della pittura italiana ed europea, la sua arte, profondamente classica, segna l'inizio della pittura successiva, sia per il naturalismo nella scelta dei soggetti, sia per il suo particolare luminismo,   ottenuto da un gioco di luci che movimenta il dipinto, sintetizzando con pochi elementi tutta l'umanità della sua arte, alla quale si ispirarono poi non solo i caravaggeschi dichiarati, ma i più grandi esponenti della pittura europea successiva, da Vermeer a Rubens, da Rembrandt allo Spagnoletto.

 Carpioni Giulio

Pittore e incisore (Vicenza, 1611 - Verona, 1674)

Allievo di Alessandro Varotari, visitò Venezia, Padova, Vicenza e Verona. Seppe associare l'insegnamento della scuola bolognese alla tradizione della scuola veneta del Cinquecento. Nella chiesa di S. Chiara a Vicenza si trova il dipinto di San Lorenzo, in Santa Maria di Monte Berico il Trionfo di Francesco Grimani con la Vergine. Si segnalò con quadri di carattere mitologico, ora sparsi nelle principiali gallerie d'Italia ed estere: La suonatrice, Le Bolle di sapone, Le Pieridi.

 Carracci Annibale

(Bologna, 1560 - Roma, 1609)

Si dedicò fin da giovane alla pittura, studiando Correggio, Veronese e i Bassano, ma riuscendo a mantenere una sua impronta personale. Lavorò con il fratello agli affreschi dei palazzi Fava, Magnani e Sampieri, dove, soprattutto nell’ultimo, diede prova della sua abilità con opere piene di vigore, anche se eccessivamente caricate di colore. Lasciò a Bologna diverse tele, la Vergine in Gloria in San Giorgio, il San Rocco, ora a Dresda, e la Resurrezione di Cristo, ora al Louvre.  A Roma, dove fu chiamato per ornare il palazzo Farnese, dipinse affreschi pieni di vivacità, scene mitologiche nelle quali l’amore è raffigurato in tutte le sue sfaccettature. Di questo periodo sono pure la S. Casa di Loreto per S. Onofrio e il Domine, Quo Vadis? della National Gallery di Londra.

 Cassatt Mary

Pittrice e acquafortista nordamericana (Pittsburg, 1845 - Parigi, 1926)

Venne giovanissima in Europa, dove studiò approfonditamente i mastri italiani, spagnoli e fiamminghi. Si stabilì a Parigi, subendo l’influenza degli impressionisti. Particolarmente pregevoli le sue incisioni e tra queste le punte secche di soggetti infantili.

 Cezanne Paul

Francese (Aix en Provence, 1839 - 1906)

Non frequentò scuole d'arte, né ebbe maestri, ma si limitò a studiare approfonditamente i dipinti del Louvre, sentendosi attratto dalla tecnica coloristica dei pittori veneti da una parte, dalla forza creativa del Greco dall'altra. Rifiutatogli un dipinto dal Salon, si riunì agli indipendenti (Monet, Degas, Pissaro, Sisley, Renoir) ai quali fu poi sempre legato. Un lungo periodo di attività lo allontanò dalla vita parigina. Nel ritiro di Provenza Cezanne riuscì a modificare la sua tavolozza rischiarendola fino all'impossibile, segnalandosi per la profonda delicatezza dei paesaggi e delle nature morte, per la forza espressiva, intellettuale delle sue figure, per  il ritmo compositivo che fa di lui uno dei più grandi maestri di tutta la pittura moderna. Dopo il 1900 divenne celebre anche tra il pubblico; ma già la sua arte si era manifestata attraverso l'insegnamento indiretto che dalle sue tele avevano tratti gli « Impressionisti », non solo francesi, ma di tutta l'Europa. È impossibile citare i suoi dipinti migliori, da ricordare i celebri paesaggi, i quadri di nature morte, specialmente rappresentanti mele, i famosi Giocatori di carte più volte raffigurati.

Chagall Marc

Russo (Vitebsk, 1889 - 1985)

Di famiglia ebrea di modeste origini studiò a Pietroburgo, nel 1910, per interessamento di un mecenate, si trasferì a Parigi dove si accostò al movimento cubista. Rientrato in patria allo scoppio della guerra mondiale, divenne Commissario delle Belle arti nella città natale. Ritornò a Parigi nel 1922 e visse poi quasi sempre in Francia, salvo lunghi viaggi all'estero.

Accanto alla sua attività di scenografo teatrale e di illustratore d'opere a stampa (Gogol, La Fontaine, Boccaccio, ecc.) va in particolar modo ricordata la sua pittura, ricca di toni accesi, cui non è estranea la sua prima esperienza cubista. Molteplici i soggetti dei suoi dipinti, sparsi nelle principali collezioni del mondo, ma tutti legati ad un'iconografia tradizionale della vecchia cultura popolare russa, basata su sogni fantastici nei quali si intrecciano figure della vita reale rese incorporee attraverso accostamenti arbitrari, con forme mostruose d'esseri seminudi idealizzate da un profondo sentimento di poesia, non sempre comprensibile per la nostra mentalità occidentale, a causa della spesso oscura simbologia israelitica che movimenta tali soggetti.

Chasseriau Theodore

Francese (Samana [ San Domingo ], 1819 - Parigi, 1857)

Allievo di Ingres, subì poi l'influenza di Delacroix, in particolare nei dipinti di soggetto orientale. oltre i numerosi ed espressivi ritratti, ricordiamo  la Venere del Louvre, la Difesa delle Gallie, l'Andromeda, le Troiane. Si segnalò pure affrescando numerose chiese e lo scalone della Corte dei Conti, una delle più belle pitture decorative di tutto l'800.

 Christophe Ernest

Francese (1827 - 1892)

 Clouet Francois

Francese (1510 - 1572)

Di lui si hanno scarse notizie, è nota la data di morte: 1527. Rivestì grande fama per il disegno artistico. I suoi due quadri più conosciuti sono: Francesco I di Francia, conservato a Firenze e Giovanna d’Albret, a Parigi.

Correggio Antonio Alegris

(Correggio, 1489 - 1543)

Si hanno  poche notizie della sua vita privata che, a differenza di Parmigianino o di Caravaggio, si svolse nella serenità della famiglia. Muore all’età di 45 anni, lasciando ai genitori ancora vivi suo figlio  Pomponio di 13 anni, avuto da Girolama Merlini. Non si sa chi furono i suoi maestri, sembra che abbia appreso i primi rudimenti  dell’arte dallo zio Lorenzo, pittore che aveva una bottega a Correggio. Lo ritroviamo poi a Modena e Mantova, dove non è certo che ebbe come maestro il Mantegna, ma di sicuro la sua pittura, meravigliosa nelle forme prospettiche e negli scorci, ebbe un grande influsso sull’arte di Correggio. Appartengono a questo periodo la Madonna con S. Francesco di Dresda, la Natività di Brera, il Congedo di Cristo dalla Vergine di Londra e la Zingarella della Pinacoteca di Napoli. Superata questa fase preparatoria, in cui è già evidente la sua maestria nella morbidezza del colore, inizia il periodo delle grandi opere. A Parma la badessa Giovanna Piacenza gli affida la decorazione di una camera del monastero di S. Paolo, dove sono evidenti gli influssi dell’arte di Michelangelo, Raffaello, Leonardo. Ritornato a Correggio lavora allo Sposalizio di Santa Caterina, alla Madonna del Latte, alla Madonna della Cesta. Nel 1520, di nuovo a Parma, affresca la cupola di San Giovanni Evangelista e la cupola del Duomo, dove nella prima il Redentore e nella seconda la Vergine vengono assunti in cielo in una visione aerea audacemente scorciata, fra innumerevoli figure di apostoli, angeli, efebi e geni, con dinamismo mai concepito e illusione prospettica, anticipazione dell’arte barocca. A questo periodo appartengono anche il Gesù nel bosco degli ulivi, il Noli me tangere, la Madonna del San Sebastiano e il Matrimonio mistico di S. Caterina d’Alessandria. Altre opere note sono: la Notte, la Madonna di S. Giorgio e la Madonna di S. Girolamo. Dopo il 1530 esegue per il Duca di Mantova vari quadri a carattere mitologico: l’Antiope, al Louvre, la Danae, Galleria Borghese, l’Io e il Ganimede a Vienna. Correggio lascia una profonda impronta nella storia della pittura per la raffinata morbidezza, la grazia, l’atmosfera che circonda le figure in voluttuosa sfumatura, che ne attenua i contorni, modello di un’arte nuova, oltre la tradizione classica fino allora perseguita a Firenze e Roma.

Courbet Gustave

Francese (Ornans, 1819 - Vevey, 1877)

Cominciò a dedicarsi alla pittura nel '40, espose più volte ai Salons di Parigi dove si fece notare nel 1851 con il celebre Funerale di Ornans. Questo dipinto, molto criticato quando fu esposto, rappresenta la sintesi delle idee pittoriche di Courbet: nessun protagonista del quadro è immaginario ma si tratta di un gruppo di ritratti di personaggi presi dal popolo. Questo fatto, date anche le idee repubblicane dell'artista, sembrò una provocazione e nacquero polemiche dalle quali si formò un nuovo movimento: il realismo, di cui Courbet fu capo. Tutti i dipinti successivi si ispirano a questo ideale artistico, e nel frattempo la fama di pittore si diffonde ovunque, anche a causa dei rifiuti di esporre i suoi soggetti giudicati spesso offensivi. Viaggia a lungo all'estero, a Francoforte, Anversa, Le Havre, dipingendo con tecnica robusta e colori cupi ravvivati da scarse, ma luminose tonalità chiare. La caduta di Napoleone III fa sì che sia nominato presidente di una commissione di belle arti: suo primo atto è quello di far abbattere la Colonna Vendôme, che egli riteneva simbolo di oppressione. A causa di questo rimase in prigione alcuni mesi, fu respinto dalle mostre e dovette rifare la colonna a sue spese. Sfiduciato parte per la Svizzera senza fare più ritorno in patria.

Couture Thomas

Francese (1815 - 1879)

 Cranach Lucas Müller il Vecchio

Pittore ritrattista e incisore tedesco (Kronach, 1472 - Weimar, 1553)

E' il principale maestro della scuola sassone del XVI sec., il più abile pittore della Germania nordorientale. Si fece notare grazie ai suoi contatti con Altdorfer, Dürer e Federico il Savio, prestando i suoi servigi a diversi noti elettori. Fu amico di Martin Lutero. Molto aggraziati sono alcuni suoi dipinti come Venere e Lucrezia. Alcune scene di soggetto antico sono note con i suoi nudi di maniera e sensuali. Fu anche un valido incisore ed alcune delle sue incisioni più antiche raggiungono una elevata potenza espressiva. Fu fra i primi a introdurre la stampa a colori. Tra le sue opere principali sono degne di rilievo: le due stampe in legno della Crocifissione, Ritratto di Stefano Reuss, Riposo durante la fuga in Egitto, Altare con la genealogia di Cristo, Venere e Cupido, Madonna sotto i tigli, Santa Maria Maddalena.

 Cranach Lucas il Giovane

Tedesco (1515 - 1586) 

[ Gallery " C " ]

 

Edizione HTML a cura di: mail@debibliotheca.com

 

Ultimo Aggiornamento: 05 settembre 2003 00.04