9

 

Matt gli aveva detto di amarla, si stava ripentendo da un po’ Sara, ma lei non era molto convinta, in certi momenti si dicono tante cose, “Forse mi ama veramente, o forse sono solo parole dette ma non pensate?” forse non lo avrebbe mai saputo e di sicuro non avrebbe mai avuto il coraggio di chiederglielo. Questo pensiero gli entrò nella testa e non voleva lasciarla, decise di alzarsi e fare una doccia per cercare di schiarirsi le idee. Ben presto si accorse che non gli servì, “Che cosa dovrei fare ora? Fare finta che non sia successo nulla e tornare a letto tranquilla, o parlarne apertamente?” Bhe in realtà non se la sentiva proprio di parlarne. Prese una decisione forse non era la più razionale ma l’unica cosa che gli venne in mente in quel momento era fuggire. Uscì dal bagno, scese a prendere un caffè per schiarirsi le idee, e in quel momento gli venne un’illuminazione, aveva deciso sarebbe tornata a casa, a casa sua, la poteva restare sola e sarebbe stata al sicuro.

Prese una delle sue valige e la riempì con quello di suo che trovò in giro. Dopo venti minuti era pronta ad andare. La neve era ancora alta, ma non gli importava, aveva deciso. Però una cosa doveva farla prima di andare, salì le scale più silenziosamente possibile, e depositò un lieve bacio sulla guancia di Matt. Si stava chiudendo la porta alle spalle quando gli venne in mente un’altra cosa: non poteva andarsene così, doveva lasciare un biglietto a Matt, altrimenti si sarebbe preoccupato non vedendola.

Recuperò in fretta carta e penna e scrisse: Caro Matt, sono tornata a casa, non me la sento più di restare, grazie di tutto, mi mancherai. Sara.

Poi uscì da quella casa, sì gli dispiaceva lì fondamentalmente era stata bene, ma si erano creati troppi problemi e lei era stanca di dover sempre cercare di risolverli. E poi sinceramente aveva paura. Si era innamorata di Matt, questo lo aveva capito, ma aveva paura delle conseguenze. Era sicura che presto lo avrebbe dimenticato.

Percorrendo la strada del ritorno a casa, stava pensando a quando era partita, voleva una famiglia un uomo, e ora che l’aveva trovato era fuggita.

Continuava a ripetersi che era meglio così, un uomo dava solo problemi, e poi con Matt non poteva funzionare, litigavano sempre, e lui gli aveva detto che l’amava solo dopo avere fatto l’amore con lei, ecco quello che gli dava più fastidio, sembrava che avesse cercato di ripagarla, come che gli avesse detto: Grazie tesoro, alla prossima!

Lei non poteva accettare di essere trattata così, anche se voleva un uomo, un marito, sperava da parte sua un minimo di gentilezza, di affetto, e con Matt era certa che non c’era, e poi lui odia le donne!

La testa gli stava scoppiando, troppe cose affollavano i suoi pensieri, avrebbe anche potuto ritornare al cottage, ma cosa avrebbe risolto? La loro relazione sarebbe durata qualche altro giorno, e poi ognuno avrebbe seguito la propria strada verso casa. Era solo una relazione fisica, continuava a ripetersi, niente di più. Preferiva non scrutare troppo a fondo i suoi sentimenti per Matt, si sapeva di amarlo, ma poteva ancora dimenticarlo, se si fosse impegnata a fondo.

Era quasi arrivata a casa ormai e era l’alba, era ancora troppo presto per chiamare Anna, voleva soprattutto sapere se Matt aveva chiamato, se si era svegliato e se era preoccupato per lei.

Quando arrivò a casa era distrutta psicologicamente e fisicamente. C’era Anna davanti alla sua porta di casa, era a braccia conserte che la stava aspettando, non sembrava essere molto contenta, forse anche lei era in pensiero.

« Che ci fai qui Sara? » Anna sembrava veramente arrabbiata.

« Sono tornata prima non sei felice di vedermi? » non aveva ancora pensato a cosa raccontare ad Anna.

« Si, si sono contenta che tu sia qui, ma credo che Matt non sia molto felice, anzi quando che ha chiamato era piuttosto infuriato, avete litigato? »

“No abbiamo fatto l’amore” pensò Sara, ma no lo disse « No, almeno non nelle ultime » consultò l’orologio « diciamo dieci ore! Ero solo stanca, volevo tornare qui da te dai gemelli e dal mio appartamento, non pensavo mi sareste mancati tanto! »

« Ascoltami, prima di tutto chiama Matt, è veramente in pensiero, noi parleremo più tardi, ora vai, sarai stanca hai guidato quasi tutta la notte »

Si salutarono e Sara entrò finalmente nel suo appartamento, era bello essere a casa, ma ora c’era un altro problema, cosa avrebbe detto a Matt?

Doveva chiamarlo gli aveva detto Anna, ma per cosa dirgli? Che era innamorata di lui? Che gli mancava tantissimo? Che aveva qualcosa di urgente da fare a casa? O semplicemente non volevo più vivere con te! Decise di farsi una doccia, l’ultima volta gli aveva schiarito le idee, anche se si era ritrovata con più problemi di prima. Si diresse in bagno, ma prima che potesse arrivare alla porta squillò il telefono. Doveva essere Anna pensò, o forse era Matt? Non sapeva se rispondere, ma visto che il telefono non la smetteva di suonare rispose. « Pronto! » la sua voce risultò un po’ seccata.

« Che cosa ti è successo Sara? Perché sei sparita così? » era Matt al telefono, non aveva mai sentito la sua voce al telefono, ma lo riconobbe all’istante, oh come gli mancava, ma perché non voleva accettare il fatto che se ne era andata senza bisogno di spiegazioni? Non aveva voglia di litigare di nuovo, aveva un bel ricordo di lui, non voleva rovinarlo.

« Ehi Sara ci sei? Mi dici che succede? O devo venire da te? » venire qui? Non se ne parlava nemmeno. Quelle ultime parole erano entrate nel suo cervello mandandogli immagini di loro lì nell’appartamento, al mattino appena alzati… dopo una doccia… nella camera da letto…

« Sara? Ci sei? Ti senti bene? Ti prego parla! »

« Che cosa vuoi! » voleva terminare in fretta quella conversazione e farla finita con tutta quella storia.

« Ascoltami bene, intanto non hai nessun diritto di trattarmi in questo modo, non mi sembra di averti fatto nulla di male, te ne sei pentita? Ok lo accetto ma perché dovevi scappare nel bel mezzo della notte? » la voce di Matt era fredda, lei lo aveva capito fin dall’inizio che il ti amo che gli aveva detto era dovuto solo al momento.

« Non voglio parlare con te Matt, ne ora ne mai più! »

« Ascoltami bene tesoro, hai deciso tu di fare l’amore, non puoi prendertela con me ora! »

« Non ce l’ho con te, solo che non voglio più vederti! E non ti devo nessuna spiegazione in fin dei conti io non conto nulla per te! »

« Che cosa hai detto scusa? Chi ti ha mai detto una cosa simile? Se non mi interessassi in questo momento credi che sarei al telefono con te? »

« Forse lo fai solo per sentirti meno in colpa »

« In colpa? E che motivo avrei di sentirmi in colpa? Se non ricordo male sei stata tu che mi sei saltata addosso! »

« Cos’è adesso cerchi di scaricare la colpa a me? Ma se non hai fatto altro che provocarmi tutto il tempo »

« Ah si? E quando? Per caso quando mi era salita la febbre per aver dormito sul pavimento gelato, mentre tu eri al caldo in un letto che ci stavamo benissimo in due senza nemmeno toccarci? »

« Ecco perché me ne sono andata, ero stanca di litigare di avere sempre torto, ero stanca di vivere con te! »

« Ok ho capito, non voglio sentire altro, ti spedisco la tua roba, non vorrei che tornassi qui a riprendertela, sono talmente arrabbiato che non so come reagirei! Grazie di tutto! »

« Addio Matt, mi mancherai » non doveva dirgli che gli sarebbe mancato, lui avrebbe capito che si era affezionata a lui, ma ormai era troppo tardi gli era uscito dalle labbra quasi in un soffio.

« Prima te ne vai, poi mi dici addio e poi ti manco… non mi sembra un discorso molto corrente non ti pare? »

« Non farci caso, non stavo pensando a quello che dicevo »

« Ok, ok arrivo a portarti la tua roba cosi ne parliamo, penso che ci sia qualcosa che dobbiamo chiarire ma voglio poterti vedere »

« Non preoccuparti torno io al cottage a riprendere la mia roba ci vediamo questa sera »

« No, tu resti dove sei, hai guidato tutta la notte, e prima di certo non avevi dormito, vengo io »

 « Allora vengo domani! »

« Sei testarda come un mulo, ok ci vediamo domani, che cosa vuoi per pranzo? » stava cercando di addolcirla, ma lei non avrebbe ceduta, non sarebbe finita un’altra volta tra le sue braccia.

« Non preoccuparti penso che me ne andrò subito » sperava tanto che lui non protestasse era stanca di lottare sempre, voleva chiudere quella storia al più presto.

« Anzi arrivo subito, ciao » riagganciò subito perché sapeva che lui avrebbe protestato, ma perche doveva sempre essere così difficile parlare con lui?

Finalmente poteva godersi una bella doccia prima di ripartire. Prima di andare però doveva avvisare Anna.

Quando uscì dalla doccia telefonò ad Anna, e gli disse che aveva dimenticato una cosa importante, ed era vero, si era dimenticata di salutare Matt!