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Tornando verso casa Sara stava pensando a tutto quello che era successo in  quei pochi giorni tra loro, avevano litigato e fatto pace talmente tante volte che sentiva di conoscere Matt meglio di chiunque altro, “Quante cose si imparano di una persona vivendo a stretto contatto con lei!”

« Matt, stavo pensando a tutto quello che ci è successo da quando siamo qui… mi sembra tutto molto strano… mi sembra di conoscerti da una vita » Sara cercò di spiegare quello che provava ma non era facile « C’è un po’ di attrazione tra di noi, ma non credo sia solo questo che ci lega… »

« Che cosa stai cercando di dirmi, che sei follemente attratta da me? » disse Matt con un sorriso malizioso.

« Matt! Ma insomma, pensi sempre a queste cose! » si sentiva infuocare aveva colto nel segno, anche se non era quello che stava cercando di dirgli.

« Come mai sei tutta rossa, ho per caso ragione? »

“Oh quanto hai ragione Matt, ma tu non lo devi sapere!”

« Brutto… ti conviene iniziare a correre perché se ti prendo… » “Oh che sto facendo, devo essere proprio impazzita, o meglio pazza, sì di lui!”

Matt iniziò a correre con fatica in mezzo alla neve « Tanto non mi prendi! Aiuto, aiuto mi vuole sedurre! » urlò Matt, stava ridendo a crepapelle, e lei era dietro di lui felice come non mai.

« Vieni qui, brutto… se ti prendo… »

« Che mi fai? Mi baci… mi fai stendere… sotto di te e mi fai tuo? Perché se è così… mi fermo subito! » Matt era affannato, ma non smetteva di correre.

« Ti conviene… continuare a correre… se ci tieni… alla tua sicurezza!» in tutto quello che diceva c’era un doppio senso, ma stava facendo talmente tanta fatica a correre in mezzo alla neve, che non aveva il tempo di soppesare le sue parole.

Matt ormai era arrivato in prossimità della porta, era sfinito, non si reggeva in piedi.

« Matt… ti sto raggiungendo… preparati »

« Ok… vado a scaldare… il letto… mi raccomando… non fare tardi! » aprì la porta di casa era in prossimità del divano quando lei entrò dietro di lui.

« Sei finito… bello mio! » poi lo raggiunse e lo spinse sul divano, ma lui fu più  svelto e la afferrò per un braccio facendola cadere sopra di se.

« Ti bacerei se non fossi così stanco da non reggermi in piedi! »

« E io te la farei pagare per tutto quello che hai detto… se non fosse la pura verità! » “Ma che cosa sto dicendo, ma perché non tengo la bocca chiusa ogni tanto!”

« Sara… dopo quello che mi hai detto ti rendi conto che non posso non baciarti? Che tu lo voglia sapere o no sono eccitato e non resisterò per molto, quindi o ti alzi e mi lascia andare a fare una doccia gelata, o mi baci subito! » Aveva lasciato tutta la decisione a lei, e lei desiderava coglierla, ma aveva paura “Sono una stupida! È possibile che mi caccio sempre nei guai!”

« Oh Matt… ho paura » non sapeva cosa dirgli per non sembrare ancora più stupida di quello che era.

« Ok, capisco, però ti devi alzare… subito, mi dispiace di questa situazione, ma sono attratto da te e non posso faci nulla, ti prego alzati » lui la stava pregando di alzarsi e lei non aveva le forze di farlo.

Restò sopra di lui « Ti prego Sara… ti prego… »

« Non ce la faccio Matt, non ce la faccio, voglio restare con te » fece un lungo sospiro per schiarirsi le idee.

« Ok, Sara rimani, fai quello che vuoi, ma credo sia uno spreco trattenere tutte queste sensazioni » lui stava visibilmente tremando e le sua eccitazione era ben visibile, ma soprattutto era disperato, e lei se ne accorse. Lo baciò. Il suo bacio era semplice casto, e servì solo a farlo irrigidire di più, quindi lo baciò di nuovo chiudendo gli occhi e cercando di imprimere sulle labbra di lui tutta se stessa. Lui era lì sotto di lei e sembrava in trance, non si muoveva, non protestava ma nemmeno cercava di rendergli il momento più facile.

« Matt, che c’è, ti prego dì qualcosa, ho sbagliato qualcosa, scusami…»

Matt si riprese solo sentendo il tono si voce di Sara, sembrava veramente preoccupata, sembrava dovesse scoppiare a piangere da un momento all’altro.

« Non è colpa tua Sara, solo non ce la faccio, è tutto così difficile… ho paura di farti del male di farti paura. Alzati, devo andare »

Sara i alzò e si diresse in cucina senza una parola, era tutta colpa sua, lei aveva iniziato tutto questo, lei era quella che aveva trasmesso a lui le sue insicurezze.

Si girò verso di lui « Scusami » disse solo quella parola ma per lei aveva mille significati.

Dopo quasi un’ora Matt la raggiunse in cucina, sulla porta gli disse « Dobbiamo parlare Sara, è una situazione molto difficile, ma se dobbiamo restare insieme per altri quattro giorni, è meglio affrontare l’argomento »

« Hai ragione Matt, non possiamo continuare in questo modo » Sara non sapeva cosa dirgli in realtà ma era giusto chiarire, altrimenti questi quattro giorni sarebbero stati molto pesanti da sopportare.

« Ascoltami Sara… è tutto molto difficile… io ti voglio, sto impazzendo dalla voglia che ho di te, e so che anche tu provi le mie stesse cose… ma… io sono un uomo, non so se sai cosa vuol dire, per noi uomini è molto più difficile dominarsi, io vorrei lasciare a te tutte le decisioni per non farti spaventare, ma prima anche se sapevo che tu lo volevi non ci sono riuscito, ti desidero troppo… ho paura di farti del male, di farti offrire con la conseguenza che tu ti allontani ancora da me. Spero che tu mi capisci, non è facile, la decisione la lascio a te, ma poi sarò io a sentirmi in colpa se succederà qualcosa che ti faccia spaventare. Non ce la faccio, ho deciso che me ne torno a casa, forse un giorno ci rincontreremo, per allora forse avrai fatto qualche esperienza in più. »

« Che stai dicendo Matt, non eravamo d’accordo sul fatto di restare qui altri quattro giorni? Lo so che è tutto molto difficile, troppo difficile, ma io voglio restare con te, voglio vivere questi quattro giorni nel miglior modo possibile, e poi non voglio un altro uomo… voglio te! » Sara non sapeva come spiegargli la situazione, sapeva solo che non voleva che lui se ne andasse.

« Tesoro, come posso uscire da questa situazione? Nei primi giorni pensavo che se avessimo fatto l’amore tutto si sarebbe sistemato, ma ora… non so… » Matt era molto teso aveva i nervi a fior di pelle

« Ok facciamo l’amore e risolviamo tutto penso anch’io sia l’unico modo per risolvere il problema, poi se non funzionerà, cercheremo un’altra soluzione, o addirittura ci diremmo addio, ma io non voglio lasciarti andare con questo ricordo di me! »

« Oh, Sara, io di te ho un bellissimo ricordo, il più bello che con qualunque altra donna, io non vorrei andarmene, non così, vorrei poterti accarezzare, farti sentire tutto quello che provo per te, ma non so se sarebbe giusto… »

« È giusto Matt, io lo voglio e tu lo vuoi, non credo ce ci debba interessare altro »

« E va bene, ma ora non è il momento giusto, quando capiterà di nuovo il momento ci ripenseremo, per ora prepariamo la cena, non ho molta fame, ma è meglio che mangiamo. »

« Ok, Matt, ok, cosa mangiamo? »

Avevano preparato la cena e stavano mangiando ma la tensione tra di loro era alle stelle, Sara non capiva come poteva essere successa una situazione simile, nessuno gli aveva mai detto che fare l’amore con un uomo fosse così complicato. Era sopraffatta da mille pensieri, forse lui non la voleva più, si era stancato di lei, forse voleva una donna più esperta, con meno problemi. Lei sapeva solo che lo voleva al suo fianco, voleva che la proteggesse, che si prendesse cura di lei e… che gli dicesse che l’amava, sì perché lei sapeva di amarlo, era da un po’ ormai che lo sapeva ma non voleva ammetterlo, o meglio preferiva non pensarci perché aveva paura di soffrire.

Dopo cena si sedettero sul divano del salotto, non avevano più parlato dopo il discorso che avevano fatto prima di cena, e la tensione era altissima, sembrava che non ci fossero più parole, più niente da dire da fare, erano lì seduti, rigidi, senza muovere un muscolo per paura che succedesse qualche altro inconveniente.

Ma Sara non ce la faceva più, aveva i nervi tesissimi, se non faceva qualcosa sarebbe scoppiata, allora prese una decisione, si avvicino un po’ di più a Matt e gli appoggiò la testa sulla spalla, lei aveva fatto il primo passo, ora toccava a lui. Ma Matt non si mosse rimase rigido dov’era, non disse una parola, non mosse un muscolo, lei non ne poteva più, appoggiò una mano sulla gamba di Matt, proprio sotto al linguine, sentì che lui si irrigidì di più, basta era finita, pensava. Si alzò e salì di sopra nessuno parlò. La situazione era allo stremo, prima o poi avrebbero litigato di nuovo Sara lo sapeva, ma non poteva farci nulla, avrebbe lasciato passare la notte poi avrebbe preso una decisione, quella definitiva.

Si buttò sul letto e iniziò a piangere, perché la vita con lei era sempre ingiusta?