Ottenere la distribuzione
Gentoo Linux
Gentoo Linux offre un set d’installazione composto da
due cd-rom, che può essere liberamente scaricato dai mirror Gentoo.
Debian GNU/Linux
Debian GNU/Linux può essere installata o scaricata con diverse modalità: per la
prima istallazione è consigliabile comprare una serie di CD da uno dei
rivenditori di CD Debian, oppure per un utente più esperto scaricare tutti i
file necessari da Internet creando una serie di CD con la possibilità di
scaricare direttamente le immagini oppure assemblare le immagini usando
l’applicazione jigdo,
inoltre è anche possibile scaricare il sistema d’installazione via rete e
scaricare il resto dei pacchetti durante l’installazione oppure reperirlo
allegato a qualche rivista di informatica.
Red Hat Linux
Red Hat Linux si può ottenere acquistando il set cd-rom di installazione e
diversi manuali, oppure scaricare i file .iso della distribuzione dal server Red
Hat o dai numerosi mirror disponibili.
Slackware Linux
La Slackware viene distribuita in un unico cd-rom
avviabile contenente tutti i pacchetti necessari sia per l’uso server che
desktop, inoltre è possibile ottenere liberamente la distribuzione dal sito
ftp.slackware.com come file .iso oppure optare per un installazione via rete,
Slackware, Inc. vende (il ricavato va allo Slackware Linux Project) “The
official Slackware Linux CD” che comprende: cd-rom d’installazione, supporto
all’installazione via email, manuale cartaceo.
Mandrake Linux
Per l'acquisizione si possono seguire diverse modalità. Nel caso si disponga di
una connessione veloce è possibile scaricarla
direttamente da Internet. Altrimenti, data la sua diffusione, non appena
rilasciata una nuova versione, i CD sono allegati alle
principali riviste dedicate al mondo Linux.
Comunque Mandrake Linux si può ottenere acquistando i
cd-rom d’installazione dal server Mandrake o dai mirror associati. Nei CD
della distribuzione sono presenti anche software per realizzare servizi server,
tuttavia tale aspetto in Mandrake è meno seguito rispetto ad altre
distribuzioni, maggiormente apprezzate per le doti di stabilità e sicurezza.
Suse Linux
Suse Linux si ottiene acquistando il set cd-rom di
installazione a cui è abbinata una fornitura di supporto telefonico,
e-mail o form web, con caratteristiche (durata e tempi di risposta) variabili in
funzione del prezzo, inoltre, è possibile ottenere la distribuzione come file
.iso oppure tramite la rete locale utilizzando il protocollo NFS (Network File
System).
Installazione
Il metodo con meno probabilità d'errore anche per un’utente inesperto e completo
per l'installazione sono le personalizzazioni fornite da Red Hat Linux, il
pregio delle altre distribuzioni è il fatto che spingono l'utente ad installare
solo il software veramente necessario mantenendo un sistema più pulito e
leggero. L'installazione più veloce in assoluto e con abbastanza software per
lavorare è l'installazione full di Slackware Linux che in pochissimo tempo
installa più di 400 pacchetti.
Gentoo Linux
Gentoo Linux non ha un programma di installazione ma esiste una dettagliata
guida che insegna la procedura basata su comandi che l'utente scrive nella
console resa disponibile dal disco di boot. Un'installazione Gentoo non è
facile, anche l'utente esperto dovrà leggere le procedure di installazione.
Un'installazione completa Gentoo compilando il sistema da zero può durare anche
più di 36 ore e sicuramente non è adatta ad un principiante, Gentoo segue
l'esempio di Debian anche se è l'utente che installa pacchetto per pacchetto
compreso il sistema minimale.
Debian GNU/Linux
La Debian avvia un programma di installazione, testuale e basato su menu,questo
tipo di installazione, dopo un paio di esperimenti è abbastanza facile ed
intuitiva, anche se l'utente meno esperto abituato a cliccare piuttosto che a
scrivere comandi si troverà a proprio agio con un’installazione grafica come
quella fornita da Red Hat Linux. Debian GNU/Linux installa un sistema essenziale
da poche centinaia di megabyte, sarà poi l'utente a dover installare in un
secondo tempo pacchetto per pacchetto aiutato dai numerosi e potenti software di
gestione pacchetti disponibili.
Red Hat Linux
Tra le distribuzioni considerate Red Hat è l'unica con Mandrake Linux e Suse
Linux ad avere una procedura di installazione grafica che attraverso un wizard
molto semplice guida l'utente attraverso le fasi dell' installazione, una
caratteristica utile di Red Hat Linux è l'avere pronti per l'utente, al momento
dell'installazione, diverse tipologie d'installazione possibili (Personal
Desktop, Workstation, Server, Personalizzata, Aggiornamento) che oltre ad
installare software differenti configurano il sistema in modo appropriato e
questo è molto comodo per un principiante.
Slackware Linux
L'installazione Slackware è basata sulla console, infatti all'avvio del
boot-disk non si presenta un programma di installazione ma una console GNU/Linux
completa di numerosi programmi per la preparazione del computer all'
installazione come ad esempio fdisk per il partizionamento dell'hard-disk:
l'utente dovrà poi lanciare setup per entrare nel programma di installazione
testuale vero e proprio basato su menu. A differenza di Red Hat Linux, nella
Slackware è possibile scegliere fra un'installazione completa ed
un'installazione personalizzata in cui si sceglie pacchetto per pacchetto. Però
entrambe sono abbastanza scomode per l'utente: nel primo caso vengono installati
anche pacchetti non necessari, nel secondo caso la procedura di installazione
diventa notevolmente più lunga e con il rischio di dimenticare qualche pacchetto
importante.
Mandrake Linux
La Mandrake si presenta molto user-friendly già dall'installazione grazie anche
alla possibilità di scegliere tra circa 80 lingue, totalmente grafica e molto
precisa nel riconoscere le periferiche e nel configurarle quasi perfettamente,
riuscendo a riconoscere e configurare la maggior parte dell'hardware in modo
automatico, quindi molto adatta ad utenti inesperti. La procedura è realmente
molto semplice e richiede pochissime competenze tecniche,
in relazione alla classe di installazione scelta. Tuttavia, per un utente alle
prime armi è disponibile la documentazione, in particolare la Guida rapida.
La procedura di installazione, utilizza un tool grafico chiamato DrakX, esso
consente diverse modalità di installazione: grafica ad alta risoluzione, grafica
a risoluzione ridotta, testuale e grafica per esperti. In questa ultima modalità
sono mostrate più opzioni durante i vari passi, comunque accessibili anche nelle
altre modalità premendo dei pulsanti appositi. L'unica funzionalità presente
solo in questa modalità è la fornitura di moduli particolari per il kernel,
equivalente più o meno ai driver di Windows.
Suse Linux
La Suse Linux ha una procedura di installazione grafica e veloce che facilita
anche l’utente più inesperto nell’istallazione della distribuzione: il prodotto
dispone di diverse modalità di installazione tra le quali CDROM o DVDROM, hard
disk oppure tramite la rete locale utilizzando il protocollo NFS. Il processo di
installazione può anche essere eseguito tramite VNC (Virtual Network Computer)
dalla console di un altro computer.
Aggiornamento
Gentoo Linux
Solitamente gli utenti Gentoo non aspettano il rilascio di una nuova release
della distribuzione per l’aggiornamento, l’ultimissima versione è sempre
disponibile sincronizzando il portage-tree
ed aggiornando il sistema di conseguenza.
In questo modo non vi è alcuna necessità di attendere mesi e Gentoo
costantemente rifinita ed aggiornata, quindi tutte le migliorie sono
direttamente disponibili all’utente finale il giorno stesso o quasi.
Debian GNU/Linux
La distribuzione è particolarmente orientata alle realizzazioni server, pertanto
predilige la stabilità ad un aggiornamento molto frequente dei pacchetti, che
sono inseriti nella distribuzione solo quando i manutentori ritengono siano
sufficientemente maturi e stabili.
Debian GNU/Linux fornisce un processo sicuro e robusto di aggiornamento, poichè
i circa 900 volontari Debian cercano sempre di rendere la nuova versione
facilmente aggiornabile dalla precedente, contribuendo ad un codice sempre nuovo
e migliorato; nel caso ci siano aggiornamenti importanti, i pacchetti
avvertiranno gli utenti provvedendo loro stessi alla soluzione dei problemi
inoltre le nuove release sono pianificate per essere preparate quasi ogni mese e
gli archivi FTP sono aggiornati giornalmente.
Red Hat Linux
Al passo
con la continua evoluzione dello sviluppo software nel mondo Linux, le nuove
versioni di Red Hat Linux vengono rilasciate continuamente ma come le altre
distribuzioni l’aggiornamento risulta spesso complicato. Infatti un
aggiornamento completo richiede la maggior parte delle volte la formattazione di
tutto l’hard disk. In Red Hat Linux ogni pacchetto fornisce una diversa parte
del software, completamente testato, configurato e pronto all’esecuzione. Il
processo di installazione di Red Hat Linux permette di aggiornare una precedente
versione basata sulla tecnologia RPM, il processo di aggiornamento preserva i
file di configurazione esistenti rinominandoli con l’estensione .rpmsave e
genera un file log in /root/upgrate.log contenente le operazioni effettuate. Con
l’evoluzione del software il formato dei file di configurazione può cambiare,
quindi sarà compito dell’amministratore confrontare i file originali con i nuovi
prima di interagire con i cambiamenti.
Inoltre
alcuni pacchetti aggiornati potrebbero richiedere l’installazione di altri
pacchetti per un corretto funzionamento e l’amministratore può scegliere la
configurazione manuale occupandosi delle dipendenze altrimenti la procedura di
aggiornamento si occuperà delle dipendenze, installando se necessario pacchetti
aggiuntivi non presenti nel sistema.
Slackware Linux
La Slackware mira a fornire una distribuzione aggiornatissima per quel che
riguarda il software, ma non ha un metodo standard ed automatico per
l’aggiornamento di tutto il sistema: questo è lasciato nelle mani
dell’amministratore che sceglierà se aggiornare pacchetto per pacchetto o
reinstallare l’intera distribuzione salvando eventualmente le configurazioni dei
programmi installati. Gli utenti possono seguire passo passo l’evoluzione della
versione di sviluppo chiamata current, installarla e testarla.
Mandrake Linux
Il
processo di installazione di Mandrake Linux permette di aggiornare una
precedente versione basata sulla tecnologia RPM tramite un apposito strumento
che permette di impostare le fonti (i siti web o cartelle locali) da cui
prelevare i pacchetti. In tal modo, la procedura di installazione del pacchetto
desiderato e la gestione di conflitti e dipendenze da altri pacchetti è gestita
in maniera completamente automatica da RPMDrake che si incarica di scaricare i
pacchetti necessari.
Suse Linux
Il supporto della versione è garantito per un ciclo di vita di circa cinque anni
dal rilascio, durante i quali saranno
rilasciate frequentemente patch per i bug scoperti
degli aggiornamenti.
Il processo di aggiornamento di Suse Linux permette di installare semplicemente
una successiva versione della distribuzione basandosi su un sistema di packaging
aperto fornito dall’applicazione RPM.
Pacchetti
Per installare del
software su un sistema GNU/Linux è sufficiente copiare i file necessari
all’applicazione desiderata, mantenendone la relativa gerarchia all’interno
dell’albero delle directory. Poiché è piuttosto scomodo reperire e trasportare
tutti i file necessari ad un’applicazione, l’insieme di tali file è generalmente
raccolto all’interno di un unico file che costituisce un
pacchetto
di installazione. Quindi, per ogni applicazione esisterà un
pacchetto di installazione, ovvero un file, generalmente in formato compresso
per ridurre al massimo le dimensioni del pacchetto stesso, che contiene
l’insieme dei file che costituiscono l’applicazione stessa.
Il sistema più
intuitivo ed usato è sicuramente RPM visto anche il numero di programmi
distribuiti in questo formato disponibili su Internet. I sistemi a pacchetti
Debian GNU/Linux e Gentoo sono per un'utenza più esperta in grado di utilizzarne
tutte le funzionalità.
Gentoo Linux
I pacchetti Gentoo sono simili come funzionalità ai pacchetti Debian GNU/Linux
ma richiedono molto tempo per l'installazione visto che ogni nuovo programma
deve essere compilato.
Una funzionalità unica ed interessante del sistema a pacchetti Gentoo è la
possibilità di mantenere diverse versioni dello stesso programma sullo stesso
sistema. I pacchetti Gentoo sono a parte e nessun software, oltre Portage,
riesce a gestirli.
I pacchetti non vengono "memorizzati" come entità
indipendenti. Gentoo, invece, fornisce un set di script che possono risolvere
dipendenze, scaricare codice sorgente e compilare una versione del pacchetto per
soddisfare le necessità dell'utente.
Debian GNU/Linux
Debian GNU/Linux non è limitata alla definizione di sistema operativo in senso
stretto, ed è sicuramente il gestore di pacchetti binari più complesso: infatti
riesce gestire diversi stati di dipendenza, non tutti gli utenti però possono
trovare utile questa complessità.
In un sistema server dove il sistema deve sempre funzionare senza problemi, il
sistemista può trovare utile la raffinatezza dei pacchetti Debian GNU/Linux, ma
in un sistema domestico le funzionalità fornite da un pacchetto RPM sono più che
sufficienti: gli 8250 pacchetti inclusi possono essere selezionati per
l’installazione da uno strumento sviluppato da Debian. Tutti i pacchetti che
sono fondamentalmente parte di Debian GNU/Linux sono liberamente
ridistribuibili, di solito sotto i termini specificati dalla GNU General Public
License.
Red Hat Linux
Red Hat Linux definisce uno standard che identifica i pacchetti realizzati
chiamato RPM (Red Hat Package Manager): l’applicazione RPM è un sistema di
Packaging aperto, disponibile per tutti, distribuito secondo i termini della
General Public License. Per l’utente finale, RPM crea aggiornamenti di sistemi
semplici, l’installazione, la disinstallazione e l’aggiornamento dei pacchetti
sono effettuate con comandi brevi; RPM inoltre contiene un database dei
pacchetti installati e dei rispettivi file in modo che l’utente possa effettuare
ricerche e verifiche sul sistema
Slackware Linux
I pacchetti Slackware sono ridotti a causa di una scelta di Volkerding di avere
un solo software per ogni compito specifico, inoltre non offrono nessuna
sicurezza di funzionamento del pacchetto una volta installato: questa
caratteristica è utile per un’amministratore esperto che sa quali librerie
vengono richieste dai programmi e non vuole perdersi in schemi prefissati di
dipendenze delle altre distribuzioni, l'utente meno esperto si trova però presto
ad avere un sistema poco funzionante.
Mandrake Linux
Mandrake ha ereditato da Red Hat l’utilizzo dei pacchetti RPM e le distribuzioni
che li utilizzano solitamente forniscono tool grafici che semplificano
l'interfaccia verso l'utente.
RPMDrake è lo strumento che Mandrake fornisce per installare e rimuovere
pacchetti RPM. Si può decidere quale gruppo di pacchetti installare e decidere
se passare o meno ad una scelta ragionata pacchetto per pacchetto: in questo
caso esiste anche una procedura automatica di controllo delle dipendenze per
installare sempre tutti i pacchetti necessari ai vari programmi. Il tempo di
installazione varia a seconda dello spazio occupato sul disco e della velocità
del computer.
Una volta finito viene riavviato il pc e si può cominciare da subito ad usare la
distribuzione.
Suse Linux
Suse Linux utilizza il sistema di packaging aperto fornito dall’applicazione RPM
attraverso il quale l’utente può effettuare controlli ed un semplice
aggiornamento del sistema attraverso i comandi ed il database di pacchetti
installati contenuti nell’ RPM.
Inizializzazione
Tutte le distribuzioni installano un Boot Loader (meccanismo di avvio del
sistema operativo) le uniche distribuzioni che di default installano un Boot
Loader grafico sono Red Hat Linux, Mandrake Linux e Suse Linux, le altre tre
installano un Boot Loader basato su menu testuali. Tutte le distribuzioni
cercano nelle partizioni eventuali altri sistemi operativi e li inseriscono
nelle possibili scelte all'avvio.
Gentoo Linux
Gentoo usa, per gli script di avvio, uno stile creato ad hoc per la
distribuzione molto potente, infatti riesce a gestire le dipendenze tra servizi
ed un numero infinito di runlevel differenziati da un nome piuttosto che un
numero; l'unica nota negativa è che si basa su un linguaggio di scripting non
standard creato dalla Gentoo.
Debian GNU/Linux
Debian GNU/Linux esegue il boot eseguendo il programma init; il file di
configurazione di init specifica che il primo script da eseguire deve essere
/etc/init.d/rcS; questo script controlla e monta i filesystem, carica i moduli,
lancia i servizi di rete , imposta l’orologio ed altre inizializzazioni e poi
lancia tutti gli altri script tranne quelli localizzati in /etc/rc.boot che sono
riservati all’amministratore di sistema.
Red Hat Linux
Red Hat Linux esegue l’avvio del sistema utilizzando il programma /sbin/init che
usa un sistema SystemV scelto per la sua semplicità e flessibilità rispetto a
BSD. Il sistema di runlevel SysV init fornisce un processo standard per
controllare quale software viene avviato o interrotto per un runlevel
particolare dal comando init. Gli script utilizzati dal comando /sbin/init sono
contenuti nella directory init.d/, questa contiene sei runlevels predefiniti
configurati per default da Red Hat Linux, attraverso il quale si possono
utilizzare sistemi diversi in runlevels differenti.
Slackware Linux
Slackware usa degli script di init in stile BSD: ad ogni task o runlevel è
associato il proprio file rc e ciò permette una struttura organizzativa facile
da gestire. Ci sono varie categorie di files d’inizializzazione: avvio del
sistema, runlevels, inizializzazione della rete, compatibilità SystemV ed altre
personalizzate. La differenza principale è come sono strutturati: per Slackware,
la facilità d'uso degli script in stile BSD controbilancia la grande potenza
degli script in stile SystemV. Nella versione Slackware Linux 9.0 è possibile
usare sia script in stile SystemV che BSD.
Mandrake Linux
Mandrake utilizza il sistema SystemV per eseguire l’avvio del sistema, un
aspetto delicato è l'installazione del Boot Loader.
Se sul computer sono presenti altri sistemi operativi, li rileva e li inserisce
nell'elenco da mostrare al boot. Normalmente si crea un dischetto
di avvio che consente di avviare GNU/linux da floppy e
cercare di correggere eventuali errori. Il tool di installazione permette
di configurare a piacimento scheda grafica, monitor, scheda di rete, di
partizionare l'hard disk a piacimento (anche se si consiglia di fare le
partizioni prima, onde evitare problemi), di installare un boot loader (a scelta
tra due, che riconoscono automaticamente Windows e si configurano da soli),
insomma tutto con pochi click del mouse. Si può decidere se effettuare una nuova
installazione oppure di aggiornare un sistema precedente, ha diversi tipi di
installazione da quella per newbe (principianti) che non vogliono mettere mano
in fase di configurazione a quelle per i più esperti che vogliono prendere ogni
singola decisione.
Suse Linux
Suse utilizza un programma di installazione chiamato
YaST2, lo strumento universale di installazione e amministrazione del sistema di
Suse con il quale impostare il sistema diventa comodo e facile. Yast2 assiste
durante ogni intervento sul sistema: l'installazione di software,
l'amministrazione di hardware e utenti, la configurazione dell'accesso a
Internet e della rete. L’hard-disk viene partizionato in modo automatico, un
eventuale sistema Windows(9x/ME/XP) già installato viene ridimensionato e
inoltre viene installato del software e configurato in modo automatico
l’hardware.
Software
Per un utilizzo desktop dove c'è la necessità di numerose periferiche (come
macchine fotografiche usb, schede tv, laptop, ecc.) i kernel forniti da Red Hat
e Gentoo sono la scelta migliore pagando però l'instabilità di un kernel non
testato fino in fondo.
Gentoo Linux
La distribuzione Gentoo oltre al classico kernel Linux ne offre molti altri
testati per soddisfare ogni scopo, dal kernel per giocatori al kernel per creare
cluster, offre anche il kernel incluso nella Red Hat.
Gentoo non possiede kernel precompilati; esso offre però vari sorgenti del
kernel, molti dei quali anche con patch per il miglioramento delle prestazioni.
La configurazione può essere fatta o attraverso la tradizionale utility
menuconfig inclusa in Linux o con genkernel, un programma di compilazione per
kernel di ogni genere.
Debian GNU/Linux
Debian ha dei tempi di release molto lunghi ed il kernel incluso nella Debian
GNU/Linux solitamente è ad una versione più vecchia rispetto a quello incluso
nelle altre distribuzioni. La woody ha ancora come default kernel Linux della
serie 2.2 che è l’unica ad utilizzare la glibc nella serie 2.2, le altre la
usano nella serie 2.3 e successive.
Red Hat Linux
Red Hat Linux è disponibile con un kernel Linux testato dagli sviluppatori Red
Hat che ha dimostrato durante gli anni di essere sempre al passo con i tempi, ma
di non essere sempre all'altezza riguardo alla stabilità e sicurezza; in ogni
modo Red Hat ha sempre corretto immediatamente eventuali bug scoperti dopo il
rilascio. Il kernel Red Hat è aggiornato per supportare hardware anche molto
recente, infatti è stata una delle prime distribuzioni a supportare le
periferiche usb.
Slackware Linux
La distribuzione Slackware usa unicamente il kernel Linux standard senza
personalizzazioni, eventuali patch sono rigorosamente segnalate nel
ChangeLog.txt.
Mandrake Linux
Il kernel permette di sfruttare tutte le nuove caratteristiche introdotte più
recentemente quali ad esempio la possibilità di usare periferiche USB o
Firewire, sempre più diffuse, e non supportate a pieno dalle versioni
precedenti.
Suse Linux
Come Mandrake Linux, la Suse Linux utilizza univocamente il kernel Linux
standard senza significative personalizzazioni.
Assistenza
Gentoo Linux
Gentoo mette a disposizione vari documenti presenti
sul canale irc #gentoo su
irc.freenode.net. dove vengono trattati
numerosi temi riguardo alla manutenzione e all’assistenza della distribuzione,
oltre alle mailing list di Gentoo Linux delle quali c'è una lista su
Google. Per ricercare all'interno delle
Gentoo list basta digitare solo "lists.gentoo.org xxx" per ricercare "xxx"
all'interno delle mailing list di Gentoo.
Debian Linux
Debian non è un'azienda, ma un'associazione di
volontari. Quindi non fornisce un'assistenza di tipo commerciale. Esistono
diversi strumenti di
supporto per rimediare a situazioni di
errore o problemi, tra cui ricordiamo le mailing list, i newsgroup, una chat,
siti web e comunità di utenti on-line. Per un supporto online su problemi
contingenti, esistono diverse chat ove è possibile incontrare utenti Debian
disposti a fornire la propria competenza ad altri. Le chat sono soggette ad una
ben precisa netiquette che tra l'altro richiede analoga disponibilità a chi
utilizza il servizio.
Tale supporto può non essere adeguato per un'azienda.
Chi volesse un'assistenza specifica può trovare sul sito di Debian un
elenco di professionisti sparsi in tutto
il mondo che erogano tale servizio. Purtroppo l'elenco non riesce a coprire
tutto il territorio puntualmente (in Italia sono presenti solo quindici nomi),
quindi è facile pensare che nella maggior parte dei casi, tale supporto possa
essere fornito solo telefonicamente o tramite un accesso remoto.
Red Hat Linux
Red Hat è un prodotto commerciale basato quasi
esclusivamente di software OpenSource, il cui valore reale è in gran parte
legato al servizio di assistenza. Il livello di assistenza fornito dipende dalla
versione acquistata, garantendo
servizi,
fasce orarie ed i
tempi massimi di risposta diversi, ma
comunque sempre di buon livello.
Sul sito italiano di Red Hat non esiste una sezione
specifica per il supporto ed è quindi necessario raggiungere la sezione
dedicata al supporto del sito americano. Il servizio di assistenza
telefonico risponde anche in italiano: il servizio è stato utilizzato per
cercare di risolvere qualche problema incontrato durante il test, ricevendo
suggerimenti adeguati. On-line sono anche disponibili delle
FAQ e copia della
documentazione presente nei CD, solo in
inglese.
Slackware Linux
L’assistenza Slackware è basata unicamente sulla documentazione on-line, sul
sito infatti è presente un unico manuale che spiega in modo sintetico le
principali funzioni della distribuzione e il manuale è disponibile unicamente in
inglese.
Mandrake Linux
Sul sito ufficiale sono disponibili numerose
mailing-list, un portale ad accesso riservato, un archivio con informazioni
relative al supporto. L'acquisto del prodotto è abbinato ad una fornitura di
supporto denominata Maintenance Program dalle caratteristiche simili a quelle di
software completamente commerciali. Tale servizio è erogato per telefono, e-mail
o form web, con caratteristiche (durata e tempi di risposta) variabili in
funzione del prezzo.
Il supporto della versione è garantito per un ciclo
di vita di circa cinque anni dal rilascio, durante i quali saranno rilasciate
patch per i bug scoperti ed aggiornamenti.
Suse Linux
L'assistenza è fornita secondo i dettami del
Suse Linux Maintenance Program che
garantisce la qualità del servizio ed i limiti temporali del supporto al
prodotto, anche in termini di aggiornamenti.
Sicurezza
Gentoo Linux
Gentoo utilizza software sempre relativo alle
ultimissime versioni. Spesso vengono inseriti programmi in beta dei quali però
non è possibile garantire l'assenza di bug di sicurezza. Grazie ad una
tecnologia chiamata Portage, Gentoo Linux può diventare un server sicuro e
ideale, una workstation di sviluppo, un desktop professionale, un computer
dedicato al gioco, una soluzione embedded ed altro. Vista la sua illimitata
adattabilità, Gentoo Linux viene definita una “metadistribuzione”.
Debian GNU/Linux
Debian si è sempre dimostrata un'ottima scelta per i server grazie al lungo test
a cui vengono sottoposti i suoi pacchetti.
Red Hat Linux
Alcuni problemi avuti in passato (come il caso della sostituzione delle iso per
la versione 7.0) hanno purtroppo minato la reputazione di questa distribuzione.
L’ottimo supporto e la possibilità di aggiornare facilmente i pacchetti
contribuiscono a dare maggiore sicurezza a questa distribuzione.
Slackware Linux
Slackware rimane una delle distribuzioni in assoluto più sicure assieme a
Debian, e sotto questo punto di vista la si può ritenere allo stesso livello di
quest’ultima.
Mandrake Linux
Mandrake per il suo orientamento “desktop” non è probabilmente la migliore
scelta per l’utilizzo su un server. Infatti molti dei server avviati di default,
probabilmente messi nell’ottica di fornire un servizio in più all’utente,
possono non essere richiesti da un server.
Suse Linux
Suse è riuscita a farsi una discreta reputazione nell'ambiente della sicurezza
grazie a una buona fase di testing (esiste anche un pacchetto per il
miglioramento delle impostazioni sulla sicurezza chiamato handuse).
Stabilità
Gentoo Linux
Come per la sicurezza, nonostante gli aggiornamenti
siano costanti, la politica di inserire anche programmi in beta o in prerelase
non sempre può essere conveniente.
Debian GNU/Linux
Rinunciando a tutti gli orpelli grafici adottati da tante altre distribuzioni,
Debian ha puntato sulla leggerezza e su una grande stabilità.
Red Hat Linux
Anche per quel che riguarda la stabilità Red Hat, pur avendo avuto qualche
problema in passato, si dimostra nel complesso a un ottimo livello.
Slackware Linux
Oltre che sicura, Slackware risulta essere anche una distribuzione decisamente
solida, alleggerita com’è da tutti gli orpelli grafici presenti in altre
distribuzioni.
Mandrake Linux
Purtroppo le ultime release di Mandrake, in particolare la 8.0 e la 8.1 non
hanno confermato il successo e l’affidabilità della versione 7.2. Per fortuna la
8.2 e la 9.0 sembrano aver riportato questa distribuzione agli standard di un
tempo.
Suse Linux
Anche per quanto riguarda la stabilità Suse non ha molto da invidiare e i
problemi di cui ha sofferto semmai sono da reputarsi alla "precocità" dei
pacchetti.
Semplicità
Gentoo Linux
Installare Gentoo può essere un'impresa impossibile
per il neofita e un calvario per l'utente che, già conoscendo GNU/Linux si
ritrova a dover fare i conti con diverse decine di ore di installazione e la
quasi totale assenza di tool di configurazione.
Debian GNU/Linux
L'utilizzo di questa distribuzione non è molto indicato a chi non ha almeno un
minimo di esperienza con il mondo Linux a causa della totale assenza di utility
per configurare tutto a colpi di click, anche se non mancano utility essenziali
per la configurazione dei servizi.
Red Hat Linux
Red Hat ha sempre cercato di venire incontro all’esigenze degli utenti alle
prime armi fornendo loro degli strumenti semplici per poter configurare il
proprio sistema.
Slackware Linux
Slackware non è di certo indicata a un utente alle prime armi, l’assenza di
tools grafici poi non dispone bene l’utente che ha poca voglia di andare a
modificare manualmente dei file per configurare il proprio sistema.
Mandrake Linux
Il punto forte di Mandrake è sempre stato la semplicità ed è sempre stata fin
dall’inizio riferimento per gli utenti meno esperti, cercando di metterli a
proprio agio con i propri strumenti.
Suse Linux
Gli sforzi del team di Suse nelle ultime release ha puntato in particolar modo
alla semplicità. Gli enormi passi avanti fatti con la versione 7.3 e le conferme
avute con le successive ne fanno certamente una delle distribuzioni più semplice
da installare e da utilizzare.
Documentazione
Gentoo Linux
La documentazione ufficiale di Gentoo può essere
trovata su
http://docs.gentoo.org/.
Gentoo anche se è l'ultima nata ha comunque molta documentazione ben
scritta e tradotta in numerose lingue; vengono trattati temi come
l'installazione, non banale, del sistema e vari aspetti specifici di Gentoo.
Debian GNU/Linux
La documentazione online più completa e chiara è quella disponibile per Debian
GNU/Linux, con numerose localizzazioni. Interamente tradotta in almeno due o tre
lingue.
Red Hat Linux
Red Hat Linux ha molta documentazione cartacea: esistono infatti libri che
trattano ogni aspetto di Red Hat Linux, mentre la documentazione sul sito è
abbastanza carente anche se tradotta in molte lingue e si limita a proporre
delle procedure per svolgere le varie attività; esiste un giornale bimestrale
che si realizza attorno ad un core statunitense e lasciato a referenti
nazionali, chiamato Red Hat Magazine che include solitamente due o tre cd-rom di
software Red Hat Linux, il giornale vuole imporsi come unica referenza ufficiale
dei prodotti Red Hat.
Slackware Linux
Slackware fornisce poche modalità di assistenza e per lo più in lingua inglese
rispecchiando la filosofia della distribuzione, il sito ufficiale prevede dei
forum di discussione dove gli utenti possono scambiarsi informazioni a riguardo
della manutenzione ed è previsto un sistema di assistenza online.
Mandrake Linux
Mandrake mette a disposizione chiari manuali tradotti in numerose lingue, ed
inoltre un supporto gratuito che è a disposizione delle richieste dell’utente
più inesperto.
Suse Linux
Suse fornisce un chiaro manuale in lingua inglese (pur essendo la lingua
italiana supportata dal sistema operativo) di circa 350 pagine. Il manuale è
suddiviso in quattro sezioni: General Informations, CD , Installation,
Administration.
Costi delle versioni commerciali
Dati disponibili sul sito http://openskills.info,
aggiornati al 15 Ottobre 2004
Gentoo Linux , Debian GNU/Linux e Slackware Linux
Non esistono versioni commerciali di queste
distribuzioni, è comunque possibile comprarne i CD dai siti ufficiali o da
terzi, pagandone i materiali, il tempo e i costi di distribuzione in puro GPL
style, in ogni caso questi contengono esattamente le stesse versioni scaricabili
da Internet o reperibili in varie riviste del settore.
Red Hat Linux
Red Hat Enterprise Linux WS
(WorkStation) - Basic Edition: $179 - Standard Edition: $299 .
Red Hat Enterprise Linux ES (Enterprise
Server) - Basic Edition: $349 - Standard Edition: $799 .
Red Hat Enterprise Linux AS (Advanced
Server) - Standard Edition: $1499 - Premium Edition: $2499 .
Red Hat Desktop - Proxy Starter Pack:
$2500 (10 Licenze RedHat Desktop + Red Hat Network Proxy Server (include Red Hat
Enterprise Linux AS, Premium Edition).
Red Hat Desktop - Extension Pack: $3500
(50 Licenze RedHat Desktop aggiuntive).
Mandrake Linux
Mandrakeclub membership Silver 120,00 €
/ anno (Accesso alla PowerPack Edition e altri bonus).
Mandrakelinux 10.1 Community DVD: 54,00 € ISO Online
Mandrakelinux 10.0 PowerPack: 79,90 € (8 CD, versione completa di programmi
accessori).
Mandrakelinux 10.0 Discovery:
44,90 € (2+1 CD, versione entry level).
MandrakeSecurity Multi-Network Firewall:
499,90 € (Firewall Enterprise).
Corporate Server 2.1 - Standard support: 749,90 € (Enterprise
Server, esistono costi aggiuntivi per diversi livelli di supporto).
MandrakeClustering Pentium (1-16 CPU): 1.990,90 €
(Versione per cluster enterprise).
Suse Linux
Suse Linux 9.1 Professional: $89.95.
Suse Linux 9.1 Professional Update: $59.95.
Suse Linux 9.1 Personal: $29.95 - ISO Online.
Suse Linux Enterprise Server 9 - 2CPU: $389 - 16 CPU: $939.
Sito Internet
Le distribuzioni considerate hanno un sito Internet aggiornato frequentemente
più o meno completo in cui pubblicano gli eventi associati alla propria
distribuzione. Il sito più completo e allo stesso tempo leggero è
http://www.debian.org disponibile con
traduzioni in molte lingue in cui è possibile trovare ogni aspetto legato alla
distribuzione, bugs aperti, download, documentazione, stato delle distribuzioni,
notizie, sviluppo ed altro.
Il sito www.gentoo.org è simile per
funzionalità al sito Debian GNU/Linux ma essendo una distribuzione più giovane è
meno completo.
Il sito ufficiale Red Hat Linux,
http://www.redhat.com, non smentisce la vena commerciale della distribuzione
promettendo in tutti i modi che la propria distribuzione è la migliore.
La Slackware vanta un sito
http://www.slackware.com che rispecchia la distribuzione: minimale ma con
tutto il necessario e solo in inglese, prevede dei forum di discussione dove gli
utenti vengono spesso interpellati sulle questioni più importanti relative allo
sviluppo.
Nel sito della Mandrake
www.linux-mandrake.com è possibile anche ordinare le versioni a pagamento
con manuali e supporto gratuito a corredo mentre sul sito ufficiale di Suse
http://www.suse.com
è disponibile poca documentazione di tipo manualistico ma esiste la
possibilità attraverso un login di accedere al portale di supporti in italiano
della distribuzione.
Il nome del sito caratterizza la filosofia seguita dalla distribuzione, infatti
il top level domain di Debian GNU/Linux e Gentoo Linux è .org, quello di Red Hat
Linux, Slackware Linux, Mandrake Linux e Suse Linux è .com.
Debian GNU/Linux,Slackware, Mandrake e Suse hanno di default la versione 1.3 di
server Web Apache mentre Red Hat Linux e Gentoo hanno la versione 2.0.
Hardware
La distribuzione che supporta una maggiore quantità di hardware è la Debian
GNU/Linux, mentre distribuzioni che più si adattano ad ogni tipo di hardware e
alla continua evoluzione, disponibili per architettura x86, sono Red Hat Linux,
Mandrake, Suse e Gentoo, che includono kernel e pacchetti di ultima generazione.
A differenza di Windows in cui ogni unità di memoria è gestita con un file
system separato, nelle distribuzioni Linux per avere accesso a tutti i file
system dei dispositivi di memoria secondari (dischi aggiuntivi, cdrom, floppy ed
altri) è necessario innestarli ("montarli") sul file system principale. Si
comprende che per i dischi rimovibili (cdrom, floppy, dvdrom,ed altri) la
situazione non è molto agevole perchè richiede l'innesto prima di utilizzare il
supporto ed il disinnesto al termine dell'utilizzo. La configurazione
predisposta da Mandrake consente di effettuare l'innesto ed il disinnesto
automaticamente all'inserimento ed all'espulsione dei dischi rimovibili, tranne
che non siano in uso.
Free Software
La distribuzione che segue più fedelmente la filosofia del Free Software è la
Debian GNU/Linux, nata da uno progetto della Free Software Foundation. Debian
GNU/Linux ha un Contratto Sociale molto dettagliato che si può riassumere in
cinque punti: Debian rimarrà sempre Free Software al 100%, tutto il software
prodotto da Debian sarà disponibile come free software alla Free Software
Community, non nasconderà i problemi del proprio software, le priorità sono gli
utenti e la Free Software Community ed i programmi che non incontrano gli
standard Debian sul free software sono inclusi ma divisi dal resto del software.
Il Contratto Sociale di Gentoo Linux è più permissivo del contratto Debian a cui
è ispirato, infatti la distribuzione include senza particolari problemi anche
software con licenze restrittive, l’attuale contratto sociale di Gentoo Linux è
ancora allo stato di bozza e gli attuali punti fissi sono: Gentoo è e rimarrà
Software Libero, restituisce alla comunità, non nasconde i problemi.
Mandrake è sempre stata sostenitrice della licenza GPL dimostrandosi fedele nei
confronti dei suoi utenti e coerente nella modalità di rilascio nonostante abbia
rischiato il tracollo economico. Mandrake abbraccia la filosofia del software
libero, ha quindi eliminato tutto il software proprietario dalla Standard
Edition che quindi può essere scaricata, distribuita ed installata su tutti i
computer che si desidera. É certificata con il Linux Standard Base che
garantisce compatibilità con le altre distribuzioni che lo adottano.
Suse Linux installa pacchetti con licenza GPL: ciò che non è consentito, oltre
ad altri vincoli, è la duplicazione di Yast senza specifica autorizzazione di
Suse; questo ovviamente preclude la libera duplicazione del supporto di
installazione. Quindi la distribuzione Suse nel suo complesso non può definirsi
OpenSource in senso stretto.
Red Hat Linux e Slackware non hanno un Contratto Sociale con la comunità e non
permettono il download pubblico delle ISO.
Grafica
Tutte le distribuzioni si equivalgono offrendo XFree86 4.x; la Slackware, la
Gentoo, la Mandrake, la Suse e la Red Hat nella versione 4.3 e la Debian nella
versione 4.1.
Tutte le distribuzioni possono funzionare sia in modalità testuale che in
modalità grafica, per default solo Red Hat Linux è in modalità grafica, Debian
GNU/Linux chiede al momento dell'installazione quale delle due sarà la default.
La modalità grafica è caratterizzata da un Desktop manager che si occupa di
gestire l'interfaccia a finestre verso l'utente. Red Hat e Mandrake sono le
uniche distribuzioni che offrono personalizzazioni come temi e menu ai Desktop
manager più famosi: Gnome2 e KDE3. Nell'ultima versione, la Red Hat ha cercato
di rendere simili i due Desktop manager proponendo il tema Bluecurve per
entrambi i Desktop, favorendo l'utente principiante che spesso si trovava
spaesato passando da un Desktop all'altro.
In Slackware Linux, il sistema di init segue strettamente lo stile BSD secondo
le specifiche tradizionali, ed tool grafici di gestione, per quanto essenziali,
sono estremamente affidabili, fornendo un’interfaccia familiare.
Una nota negativa della distribuzione Debian GNU/Linux è la versione non
aggiornata in cui si trovano i vari Desktop manager nella release presa in
esame: a questo proposito gli sviluppatori Debian consigliano per una
workstation domestica l'uso della versione sarge tuttora in fase testing
ma abbastanza stabile per uso domestico che include software più recente.
Casa / Ufficio
Le distribuzioni che danno maggiore spazio all’utilizzo “per la casa” sono la
Debian GNU/Linux, Red Hat Linux e Gentoo Linux che includono giochi e librerie
grafiche di vario genere tra cui alcune basate su accelerazione hardware. La
scelta migliore per chi ama giocare è Gentoo che include addirittura un kernel
per giocatori, a Debian GNU/Linux spetta però il titolo del maggior numero di
giochi inclusi, anche se molti sono testuali, Red Hat comprende una miriade di
programmi quali Word Processor e player mp3, mentre in Slackware, per mantenere
la distribuzione snella, l'idea di includere giochi non è neanche presa in
considerazione.
Nel settore dell’ufficio, le distribuzioni presentano servizi equivalenti,
infatti includono software per l' ufficio KDE e Gnome ed un ambiente TeX, solo
Slackware non dispone del pacchetto OpenOffice.
Confronto delle caratteristiche
Di seguito nella tabella 7 vengono schematizzate le principali caratteristiche
fino ad ora analizzate.
Tabella 7 :
Confronto delle caratteristiche (prima parte).
Tabella 7 :
Confronto delle caratteristiche (seconda parte).
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