La distribuzione Debian GNU/Linux è la distribuzione più vicina alla Free Software Foundation e infatti dichiara già dal nome che è una distribuzione di software GNU, al contrario delle altre che sembrano dimenticare la quantità di software GNU che includono senza il quale il sistema sarebbe inutile. Debian GNU/Linux è più attenta alla filosofia ed agli standard che alla commercializzazione del proprio software e pone nel nome una serie di informazioni in più rispetto alle altre distribuzioni. Il numero di release, ad esempio dall'originaria Debian GNU/Linux 3.0 "woody", è un contatore in più rispetto alle altre distribuzioni che aggiungono un .1 al proprio numero di versione e il nome in codice della distribuzione, nei server ftp la Debian GNU/Linux 3.Or1 "woody" è caratterizzata dalla directory woody/r1/'a differenza delle altre che hanno numeroversione.

Le altre distribuzioni Linux non inseriscono numero di versione ma il nome in codice della distribuzione lasciando intendere che probabilmente la prossima release sarà nuovamente un numero pieno. In definitiva, le informazioni fornite da Debian GNU/Linux informano anche l’utente meno esperto che leggendo il nome Debian GNU/Linux 3.Orl "woody" capirà subito che si tratta della distribuzione Debian GNU/Linux basata su woody alla seconda release, mentre il metodo adottato dalle altre distribuzioni è una semplificazione per l'utente meno esperto che capirà più velocemente quale è l'ultima distribuzione disponibile ma toglie informazione all'utente più esperto.

In questo capitolo si analizzano in dettaglio le caratteristiche più importanti, che le distribuzioni Linux presentano agli utenti. Ogni caratteristica è presentata attraverso l’esame di ogni singola distribuzione, messa poi a confronto con le altre. I parametri di confronto di seguito elencati  sono stati scelti in modo da fornire un quadro generale dei principali aspetti delle distribuzioni

 

Link Utili

www.gentoo.org
www.debian.org
www.redhat.com
www.slackware.com
www.linux-mandrake.com
www.suse.com
www.linux.org
www.opensource.org
www.gnu.org
www.stallman.org
www.softwarelibero.it 
 
 

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desimone.daniele@libero.it

Ottenere la distribuzione

 

Gentoo Linux

Gentoo Linux offre un set d’installazione composto da due cd-rom, che può essere liberamente scaricato dai mirror Gentoo.

Debian GNU/Linux

Debian GNU/Linux può essere installata o scaricata con diverse modalità: per la prima istallazione è consigliabile comprare una serie di CD da uno dei rivenditori di CD Debian, oppure per un utente più esperto scaricare tutti i file necessari da Internet creando una serie di CD con la possibilità di scaricare direttamente le immagini oppure assemblare le immagini usando l’applicazione jigdo5, inoltre è anche possibile scaricare il sistema d’installazione via rete e scaricare il resto dei pacchetti durante l’installazione oppure reperirlo allegato a qualche rivista di informatica.

Red Hat Linux

Red Hat Linux si può ottenere acquistando il set cd-rom di installazione e diversi manuali, oppure scaricare i file .iso della distribuzione dal server Red Hat o dai numerosi mirror disponibili.

Slackware Linux

La Slackware viene distribuita in un unico cd-rom avviabile contenente tutti i pacchetti necessari sia per l’uso server che desktop, inoltre è possibile ottenere liberamente la distribuzione dal sito ftp.slackware.com come file .iso oppure optare per un installazione via rete, Slackware, Inc. vende (il ricavato va allo Slackware Linux Project) “The official Slackware Linux CD” che comprende: cd-rom d’installazione, supporto all’installazione via email, manuale cartaceo.

Mandrake Linux

Per l'acquisizione si possono seguire diverse modalità. Nel caso si disponga di una connessione veloce è possibile scaricarla direttamente da Internet. Altrimenti, data la sua diffusione, non appena rilasciata una nuova versione, i CD sono allegati alle principali riviste dedicate al mondo Linux.

Comunque Mandrake Linux si può ottenere acquistando i cd-rom d’installazione dal server Mandrake o dai mirror associati. Nei CD della distribuzione sono presenti anche software per realizzare servizi server, tuttavia tale aspetto in Mandrake è meno seguito rispetto ad altre distribuzioni, maggiormente apprezzate per le doti di stabilità e sicurezza.

Suse Linux

Suse Linux si ottiene acquistando il set cd-rom di installazione a cui è abbinata una fornitura di supporto telefonico, e-mail o form web, con caratteristiche (durata e tempi di risposta) variabili in funzione del prezzo, inoltre, è possibile ottenere la distribuzione come file .iso oppure tramite la rete locale utilizzando il protocollo NFS (Network File System).

 

Installazione

 

Il metodo con meno probabilità d'errore anche per un’utente inesperto e completo per l'installazione sono le personalizzazioni fornite da Red Hat Linux, il pregio delle altre distribuzioni è il fatto che spingono l'utente ad installare solo il software veramente necessario mantenendo un sistema più pulito e leggero. L'installazione più veloce in assoluto e con abbastanza software per lavorare è l'installazione full di Slackware Linux che in pochissimo tempo installa più di 400 pacchetti.

Gentoo Linux

Gentoo Linux non ha un programma di installazione ma esiste una dettagliata guida che insegna la procedura basata su comandi che l'utente scrive nella console resa disponibile dal disco di boot. Un'installazione Gentoo non è facile, anche l'utente esperto dovrà leggere le procedure di installazione. Un'installazione completa Gentoo compilando il sistema da zero può durare anche più di 36 ore e sicuramente non è adatta ad un principiante, Gentoo segue l'esempio di Debian anche se è l'utente che installa pacchetto per pacchetto compreso il sistema minimale.

Debian GNU/Linux

La Debian avvia un programma di installazione, testuale e basato su menu,questo tipo di installazione, dopo un paio di esperimenti è abbastanza facile ed intuitiva, anche se l'utente meno esperto abituato a cliccare piuttosto che a scrivere comandi si troverà a proprio agio con un’installazione grafica come quella fornita da Red Hat Linux. Debian GNU/Linux installa un sistema essenziale da poche centinaia di megabyte, sarà poi l'utente a dover installare in un secondo tempo pacchetto per pacchetto aiutato dai numerosi e potenti software di gestione pacchetti disponibili.

Red Hat Linux

Tra le distribuzioni considerate Red Hat è l'unica con Mandrake Linux e Suse Linux ad avere una procedura di installazione grafica che attraverso un wizard molto semplice guida l'utente attraverso le fasi dell' installazione, una caratteristica utile di Red Hat Linux è l'avere pronti per l'utente, al momento dell'installazione, diverse tipologie d'installazione possibili (Personal Desktop, Workstation, Server, Personalizzata, Aggiornamento) che oltre ad installare software differenti configurano il sistema in modo appropriato e questo è molto comodo per un principiante.

Slackware Linux

L'installazione Slackware è basata sulla console, infatti all'avvio del boot-disk non si presenta un programma di installazione ma una console GNU/Linux completa di numerosi programmi per la preparazione del computer all' installazione come ad esempio fdisk per il partizionamento dell'hard-disk: l'utente dovrà poi lanciare setup per entrare nel programma di installazione testuale vero e proprio basato su menu. A differenza di Red Hat Linux, nella Slackware è possibile scegliere fra un'installazione completa ed un'installazione personalizzata in cui si sceglie pacchetto per pacchetto. Però entrambe sono abbastanza scomode per l'utente: nel primo caso vengono installati anche pacchetti non necessari, nel secondo caso la procedura di installazione diventa notevolmente più lunga e con il rischio di dimenticare qualche pacchetto importante.

Mandrake Linux

La Mandrake si presenta molto user-friendly già dall'installazione grazie anche alla possibilità di scegliere tra circa 80 lingue, totalmente grafica e molto precisa nel riconoscere le periferiche e nel configurarle quasi perfettamente, riuscendo a riconoscere e configurare la maggior parte dell'hardware in modo automatico, quindi molto adatta ad utenti inesperti. La procedura è realmente molto semplice e richiede pochissime competenze tecniche, in relazione alla classe di installazione scelta. Tuttavia, per un utente alle prime armi è disponibile la documentazione, in particolare la Guida rapida.

La procedura di installazione, utilizza un tool grafico chiamato DrakX, esso consente diverse modalità di installazione: grafica ad alta risoluzione, grafica a risoluzione ridotta, testuale e grafica per esperti. In questa ultima modalità sono mostrate più opzioni durante i vari passi, comunque accessibili anche nelle altre modalità premendo dei pulsanti appositi. L'unica funzionalità presente solo in questa modalità è la fornitura di moduli particolari per il kernel, equivalente più o meno ai driver di Windows.

Suse Linux

La Suse Linux ha una procedura di installazione grafica e veloce che facilita anche l’utente più inesperto nell’istallazione della distribuzione: il prodotto dispone di diverse modalità di installazione tra le quali CDROM o DVDROM, hard disk oppure tramite la rete locale utilizzando il protocollo NFS. Il processo di installazione può anche essere eseguito tramite VNC (Virtual Network Computer) dalla console di un altro computer.

 

Aggiornamento

 

Gentoo Linux

Solitamente gli utenti Gentoo non aspettano il rilascio di una nuova release della distribuzione per l’aggiornamento, l’ultimissima versione è sempre disponibile sincronizzando il portage-tree6 ed aggiornando il sistema di conseguenza.

In questo modo non vi è alcuna necessità di attendere mesi e Gentoo costantemente rifinita ed aggiornata, quindi tutte le migliorie sono direttamente disponibili all’utente finale il giorno stesso o quasi.

Debian GNU/Linux

La distribuzione è particolarmente orientata alle realizzazioni server, pertanto predilige la stabilità ad un aggiornamento molto frequente dei pacchetti, che sono inseriti nella distribuzione solo quando i manutentori ritengono siano sufficientemente maturi e stabili.

Debian GNU/Linux fornisce un processo sicuro e robusto di aggiornamento, poichè i circa 900 volontari Debian cercano sempre di rendere la nuova versione facilmente aggiornabile dalla precedente, contribuendo ad un codice sempre nuovo e migliorato; nel caso ci siano aggiornamenti importanti, i pacchetti avvertiranno gli utenti provvedendo loro stessi alla soluzione dei problemi inoltre le nuove release sono pianificate per essere preparate quasi ogni mese e gli archivi FTP sono aggiornati giornalmente.

Red Hat Linux

Al passo con la continua evoluzione dello sviluppo software nel mondo Linux, le nuove versioni di Red Hat Linux vengono rilasciate continuamente ma come le altre distribuzioni l’aggiornamento risulta spesso complicato. Infatti un aggiornamento completo richiede la maggior parte delle volte la formattazione di tutto l’hard disk. In Red Hat Linux ogni pacchetto fornisce una diversa parte del software, completamente testato, configurato e pronto all’esecuzione. Il processo di installazione di Red Hat Linux permette di aggiornare una precedente versione basata sulla tecnologia RPM, il processo di aggiornamento preserva i file di configurazione esistenti rinominandoli con l’estensione .rpmsave e genera un file log in /root/upgrate.log contenente le operazioni effettuate. Con l’evoluzione del software il formato dei file di configurazione può cambiare, quindi sarà compito dell’amministratore confrontare i file originali con i nuovi prima di interagire con i cambiamenti.

Inoltre alcuni pacchetti aggiornati potrebbero richiedere l’installazione di altri pacchetti per un corretto funzionamento e l’amministratore può scegliere la configurazione manuale occupandosi delle dipendenze altrimenti la procedura di aggiornamento si occuperà delle dipendenze, installando se necessario pacchetti aggiuntivi non presenti nel sistema.

Slackware Linux

La Slackware mira a fornire una distribuzione aggiornatissima per quel che riguarda il software, ma non ha un metodo standard ed automatico per l’aggiornamento di tutto il sistema: questo è lasciato nelle mani dell’amministratore che sceglierà se aggiornare pacchetto per pacchetto o reinstallare l’intera distribuzione salvando eventualmente le configurazioni dei programmi installati. Gli utenti possono seguire passo passo l’evoluzione della versione di sviluppo chiamata current, installarla e testarla.

Mandrake Linux

Il processo di installazione di Mandrake Linux permette di aggiornare una precedente versione basata sulla tecnologia RPM tramite un apposito strumento che permette di impostare le fonti (i siti web o cartelle locali) da cui prelevare i pacchetti. In tal modo, la procedura di installazione del pacchetto desiderato e la gestione di conflitti e dipendenze da altri pacchetti è gestita in maniera completamente automatica da RPMDrake che si incarica di scaricare i pacchetti necessari.

Suse Linux

Il supporto della versione è garantito per un ciclo di vita di circa cinque anni dal rilascio, durante i quali saranno rilasciate frequentemente patch per i bug scoperti degli aggiornamenti.

Il processo di aggiornamento di Suse Linux permette di installare semplicemente una successiva versione della distribuzione basandosi su un sistema di packaging aperto fornito dall’applicazione RPM.

 

Pacchetti

 

Per installare del software su un sistema GNU/Linux è sufficiente copiare i file necessari all’applicazione desiderata, mantenendone la relativa gerarchia all’interno dell’albero delle directory. Poiché è piuttosto scomodo reperire e trasportare tutti i file necessari ad un’applicazione, l’insieme di tali file è generalmente raccolto all’interno di un unico file che costituisce un pacchetto di installazione. Quindi, per ogni applicazione esisterà un pacchetto di installazione, ovvero un file, generalmente in formato compresso per ridurre al massimo le dimensioni del pacchetto stesso, che contiene l’insieme dei file che costituiscono l’applicazione stessa.

Il sistema più intuitivo ed usato è sicuramente RPM visto anche il numero di programmi distribuiti in questo formato disponibili su Internet. I sistemi a pacchetti Debian GNU/Linux e Gentoo sono per un'utenza più esperta in grado di utilizzarne tutte le funzionalità.

Gentoo Linux

I pacchetti Gentoo sono simili come funzionalità ai pacchetti Debian GNU/Linux ma richiedono molto tempo per l'installazione visto che ogni nuovo programma deve essere compilato.

Una funzionalità unica ed interessante del sistema a pacchetti Gentoo è la possibilità di mantenere diverse versioni dello stesso programma sullo stesso sistema. I pacchetti Gentoo sono a parte e nessun software, oltre Portage, riesce a gestirli.

I pacchetti non vengono "memorizzati" come entità indipendenti. Gentoo, invece, fornisce un set di script che possono risolvere dipendenze, scaricare codice sorgente e compilare una versione del pacchetto per soddisfare le necessità dell'utente.

Debian GNU/Linux

Debian GNU/Linux non è limitata alla definizione di sistema operativo in senso stretto, ed è sicuramente il gestore di pacchetti binari più complesso: infatti riesce gestire diversi stati di dipendenza, non tutti gli utenti però possono trovare utile questa complessità.

In un sistema server dove il sistema deve sempre funzionare senza problemi, il sistemista può trovare utile la raffinatezza dei pacchetti Debian GNU/Linux, ma in un sistema domestico le funzionalità fornite da un pacchetto RPM sono più che sufficienti: gli 8250 pacchetti inclusi possono essere selezionati per l’installazione da uno strumento sviluppato da Debian. Tutti i pacchetti che sono fondamentalmente parte di Debian GNU/Linux sono liberamente ridistribuibili, di solito sotto i termini specificati dalla GNU General Public License.

Red Hat Linux

Red Hat Linux definisce uno standard che identifica i pacchetti realizzati chiamato RPM (Red Hat Package Manager): l’applicazione RPM è un sistema di Packaging aperto, disponibile per tutti, distribuito secondo i termini della General Public License. Per l’utente finale, RPM crea aggiornamenti di sistemi semplici, l’installazione, la disinstallazione e l’aggiornamento dei pacchetti sono effettuate con comandi brevi; RPM inoltre contiene un database dei pacchetti installati e dei rispettivi file in modo che l’utente possa effettuare ricerche e verifiche sul sistema

Slackware Linux

I pacchetti Slackware sono ridotti a causa di una scelta di Volkerding di avere un solo software per ogni compito specifico, inoltre non offrono nessuna sicurezza di funzionamento del pacchetto una volta installato: questa caratteristica è utile per un’amministratore esperto che sa quali librerie vengono richieste dai programmi e non vuole perdersi in schemi prefissati di dipendenze delle altre distribuzioni, l'utente meno esperto si trova però presto ad avere un sistema poco funzionante.

Mandrake Linux

Mandrake ha ereditato da Red Hat l’utilizzo dei pacchetti RPM e le distribuzioni che li utilizzano solitamente forniscono tool grafici che semplificano l'interfaccia verso l'utente.

RPMDrake è lo strumento che Mandrake fornisce per installare e rimuovere pacchetti RPM. Si può decidere quale gruppo di pacchetti installare e decidere se passare o meno ad una scelta ragionata pacchetto per pacchetto: in questo caso esiste anche una procedura automatica di controllo delle dipendenze per installare sempre tutti i pacchetti necessari ai vari programmi. Il tempo di installazione varia a seconda dello spazio occupato sul disco e della velocità del computer.

Una volta finito viene riavviato il pc e si può cominciare da subito ad usare la distribuzione.

Suse Linux

Suse Linux utilizza il sistema di packaging aperto fornito dall’applicazione RPM attraverso il quale l’utente può effettuare controlli ed un semplice aggiornamento del sistema attraverso i comandi ed il database di pacchetti installati contenuti nell’ RPM.

 

Inizializzazione

 

Tutte le distribuzioni installano un Boot Loader (meccanismo di avvio del sistema operativo) le uniche distribuzioni che di default installano un Boot Loader grafico sono Red Hat Linux, Mandrake Linux e Suse Linux, le altre tre installano un Boot Loader basato su menu testuali. Tutte le distribuzioni cercano nelle partizioni eventuali altri sistemi operativi e li inseriscono nelle possibili scelte all'avvio.

Gentoo Linux

Gentoo usa, per gli script di avvio, uno stile creato ad hoc per la distribuzione molto potente, infatti riesce a gestire le dipendenze tra servizi ed un numero infinito di runlevel differenziati da un nome piuttosto che un numero; l'unica nota negativa è che si basa su un linguaggio di scripting non standard creato dalla Gentoo.

Debian GNU/Linux

Debian GNU/Linux esegue il boot eseguendo il programma init; il file di configurazione di init specifica che il primo script da eseguire deve essere /etc/init.d/rcS; questo script controlla e monta i filesystem, carica i moduli, lancia i servizi di rete , imposta l’orologio ed altre inizializzazioni e poi lancia tutti gli altri script tranne quelli localizzati in /etc/rc.boot che sono riservati all’amministratore di sistema.

Red Hat Linux

Red Hat Linux esegue l’avvio del sistema utilizzando il programma /sbin/init che usa un sistema SystemV scelto per la sua semplicità e flessibilità rispetto a BSD. Il sistema di runlevel SysV init fornisce un processo standard per controllare quale software viene avviato o interrotto per un runlevel particolare dal comando init. Gli script utilizzati dal comando /sbin/init sono contenuti nella directory init.d/, questa contiene sei runlevels predefiniti configurati per default da Red Hat Linux, attraverso il quale si possono utilizzare sistemi diversi in runlevels differenti.

Slackware Linux

Slackware usa degli script di init in stile BSD: ad ogni task o runlevel è associato il proprio file rc e ciò permette una struttura organizzativa facile da gestire. Ci sono varie categorie di files d’inizializzazione: avvio del sistema, runlevels, inizializzazione della rete, compatibilità SystemV ed altre personalizzate. La differenza principale è come sono strutturati: per Slackware, la facilità d'uso degli script in stile BSD controbilancia la grande potenza degli script in stile SystemV. Nella versione Slackware Linux 9.0 è possibile usare sia script in stile SystemV che BSD.

Mandrake Linux

Mandrake utilizza il sistema SystemV per eseguire l’avvio del sistema, un aspetto delicato è l'installazione del Boot Loader. Se sul computer sono presenti altri sistemi operativi, li rileva e li inserisce nell'elenco da mostrare al boot. Normalmente si crea un dischetto di avvio che consente di avviare GNU/linux da floppy e cercare di correggere eventuali errori. Il tool di installazione permette di configurare a piacimento scheda grafica, monitor, scheda di rete, di partizionare l'hard disk a piacimento (anche se si consiglia di fare le partizioni prima, onde evitare problemi), di installare un boot loader (a scelta tra due, che riconoscono automaticamente Windows e si configurano da soli), insomma tutto con pochi click del mouse. Si può decidere se effettuare una nuova installazione oppure di aggiornare un sistema precedente, ha diversi tipi di installazione da quella per newbe (principianti) che non vogliono mettere mano in fase di configurazione a quelle per i più esperti che vogliono prendere ogni singola decisione.

Suse Linux

Suse utilizza un programma di installazione chiamato YaST2, lo strumento universale di installazione e amministrazione del sistema di Suse con il quale impostare il sistema diventa comodo e facile. Yast2 assiste durante ogni intervento sul sistema: l'installazione di software, l'amministrazione di hardware e utenti, la configurazione dell'accesso a Internet e della rete. L’hard-disk viene partizionato in modo automatico, un eventuale sistema Windows(9x/ME/XP) già installato viene ridimensionato e inoltre viene installato del software e configurato in modo automatico l’hardware.

 

Software

 

Per un utilizzo desktop dove c'è la necessità di numerose periferiche (come macchine fotografiche usb, schede tv, laptop, ecc.) i kernel forniti da Red Hat e Gentoo sono la scelta migliore pagando però l'instabilità di un kernel non testato fino in fondo.

Gentoo Linux

La distribuzione Gentoo oltre al classico kernel Linux ne offre molti altri testati per soddisfare ogni scopo, dal kernel per giocatori al kernel per creare cluster, offre anche il kernel incluso nella Red Hat. Gentoo non possiede kernel precompilati; esso offre però vari sorgenti del kernel, molti dei quali anche con patch per il miglioramento delle prestazioni. La configurazione può essere fatta o attraverso la tradizionale utility menuconfig inclusa in Linux o con genkernel, un programma di compilazione per kernel di ogni genere.

Debian GNU/Linux

Debian ha dei tempi di release molto lunghi ed il kernel incluso nella Debian GNU/Linux solitamente è ad una versione più vecchia rispetto a quello incluso nelle altre distribuzioni. La woody ha ancora come default kernel Linux della serie 2.2 che è l’unica ad utilizzare la glibc nella serie 2.2, le altre la usano nella serie 2.3 e successive.

Red Hat Linux

Red Hat Linux è disponibile con un kernel Linux testato dagli sviluppatori Red Hat che ha dimostrato durante gli anni di essere sempre al passo con i tempi, ma di non essere sempre all'altezza riguardo alla stabilità e sicurezza; in ogni modo Red Hat ha sempre corretto immediatamente eventuali bug scoperti dopo il rilascio. Il kernel Red Hat è aggiornato per supportare hardware anche molto recente, infatti è stata una delle prime distribuzioni a supportare le periferiche usb.

Slackware Linux

La distribuzione Slackware usa unicamente il kernel Linux standard senza personalizzazioni, eventuali patch sono rigorosamente segnalate nel ChangeLog.txt.

Mandrake Linux

Il kernel permette di sfruttare tutte le nuove caratteristiche introdotte più recentemente quali ad esempio la possibilità di usare periferiche USB o Firewire, sempre più diffuse, e non supportate a pieno dalle versioni precedenti.

Suse Linux

Come Mandrake Linux, la Suse Linux utilizza univocamente il kernel Linux standard senza significative personalizzazioni.

 

Assistenza

 

Gentoo Linux

Gentoo mette a disposizione vari documenti presenti sul canale irc #gentoo su irc.freenode.net. dove vengono trattati numerosi temi riguardo alla manutenzione e all’assistenza della distribuzione, oltre alle mailing list di Gentoo Linux delle quali c'è una lista su Google. Per ricercare all'interno delle Gentoo list basta digitare solo "lists.gentoo.org xxx" per ricercare "xxx" all'interno delle mailing list di Gentoo.

Debian Linux

Debian non è un'azienda, ma un'associazione di volontari. Quindi non fornisce un'assistenza di tipo commerciale. Esistono diversi strumenti di supporto per rimediare a situazioni di errore o problemi, tra cui ricordiamo le mailing list, i newsgroup, una chat, siti web e comunità di utenti on-line. Per un supporto online su problemi contingenti, esistono diverse chat ove è possibile incontrare utenti Debian disposti a fornire la propria competenza ad altri. Le chat sono soggette ad una ben precisa netiquette che tra l'altro richiede analoga disponibilità a chi utilizza il servizio.

Tale supporto può non essere adeguato per un'azienda. Chi volesse un'assistenza specifica può trovare sul sito di Debian un elenco di professionisti sparsi in tutto il mondo che erogano tale servizio. Purtroppo l'elenco non riesce a coprire tutto il territorio puntualmente (in Italia sono presenti solo quindici nomi), quindi è facile pensare che nella maggior parte dei casi, tale supporto possa essere fornito solo telefonicamente o tramite un accesso remoto.

Red Hat Linux

Red Hat è un prodotto commerciale basato quasi esclusivamente di software OpenSource, il cui valore reale è in gran parte legato al servizio di assistenza. Il livello di assistenza fornito dipende dalla versione acquistata, garantendo servizi, fasce orarie ed i tempi massimi di risposta diversi, ma comunque sempre di buon livello.

Sul sito italiano di Red Hat non esiste una sezione specifica per il supporto ed è quindi necessario raggiungere la sezione dedicata al supporto del sito americano. Il servizio di assistenza telefonico risponde anche in italiano: il servizio è stato utilizzato per cercare di risolvere qualche problema incontrato durante il test, ricevendo suggerimenti adeguati. On-line sono anche disponibili delle FAQ e copia della documentazione presente nei CD, solo in inglese.

Slackware Linux

L’assistenza Slackware è basata unicamente sulla documentazione on-line, sul sito infatti è presente un unico manuale che spiega in modo sintetico le principali funzioni della distribuzione e il manuale è disponibile unicamente in inglese.

Mandrake Linux

Sul sito ufficiale sono disponibili numerose mailing-list, un portale ad accesso riservato, un archivio con informazioni relative al supporto. L'acquisto del prodotto è abbinato ad una fornitura di supporto denominata Maintenance Program dalle caratteristiche simili a quelle di software completamente commerciali. Tale servizio è erogato per telefono, e-mail o form web, con caratteristiche (durata e tempi di risposta) variabili in funzione del prezzo.

Il supporto della versione è garantito per un ciclo di vita di circa cinque anni dal rilascio, durante i quali saranno rilasciate patch per i bug scoperti ed aggiornamenti.

Suse Linux

L'assistenza è fornita secondo i dettami del Suse Linux Maintenance Program che garantisce la qualità del servizio ed i limiti temporali del supporto al prodotto, anche in termini di aggiornamenti.

 

Sicurezza

 

Gentoo Linux

Gentoo utilizza software sempre relativo alle ultimissime versioni. Spesso vengono inseriti programmi in beta dei quali però non è possibile garantire l'assenza di bug di sicurezza. Grazie ad una tecnologia chiamata Portage, Gentoo Linux può diventare un server sicuro e ideale, una workstation di sviluppo, un desktop professionale, un computer dedicato al gioco, una soluzione embedded ed altro. Vista la sua illimitata adattabilità, Gentoo Linux viene definita una “metadistribuzione”.

Debian GNU/Linux

Debian si è sempre dimostrata un'ottima scelta per i server grazie al lungo test a cui vengono sottoposti i suoi pacchetti.

Red Hat Linux

Alcuni problemi avuti in passato (come il caso della sostituzione delle iso per la versione 7.0) hanno purtroppo minato la reputazione di questa distribuzione. L’ottimo supporto e la possibilità di aggiornare facilmente i pacchetti contribuiscono a dare maggiore sicurezza a questa distribuzione.

Slackware Linux

Slackware rimane una delle distribuzioni in assoluto più sicure assieme a Debian, e sotto questo punto di vista la si può ritenere allo stesso livello di quest’ultima.

Mandrake Linux

Mandrake per il suo orientamento “desktop” non è probabilmente la migliore scelta per l’utilizzo su un server. Infatti molti dei server avviati di default, probabilmente messi nell’ottica di fornire un servizio in più all’utente, possono non essere richiesti da un server.

Suse Linux

Suse è riuscita a farsi una discreta reputazione nell'ambiente della sicurezza grazie a una buona fase di testing (esiste anche un pacchetto per il miglioramento delle impostazioni sulla sicurezza chiamato handuse).

 

Stabilità

 

Gentoo Linux

Come per la sicurezza, nonostante gli aggiornamenti siano costanti, la politica di inserire anche programmi in beta o in prerelase non sempre può essere conveniente.

Debian GNU/Linux

Rinunciando a tutti gli orpelli grafici adottati da tante altre distribuzioni, Debian ha puntato sulla leggerezza e su una grande stabilità.

Red Hat Linux

Anche per quel che riguarda la stabilità Red Hat, pur avendo avuto qualche problema in passato, si dimostra nel complesso a un ottimo livello.

Slackware Linux

Oltre che sicura, Slackware risulta essere anche una distribuzione decisamente solida, alleggerita com’è da tutti gli orpelli grafici presenti in altre distribuzioni.

 

Mandrake Linux

Purtroppo le ultime release di Mandrake, in particolare la 8.0 e la 8.1 non hanno confermato il successo e l’affidabilità della versione 7.2. Per fortuna la 8.2 e la 9.0 sembrano aver riportato questa distribuzione agli standard di un tempo.

Suse Linux

Anche per quanto riguarda la stabilità Suse non ha molto da invidiare e i problemi di cui ha sofferto semmai sono da reputarsi alla "precocità" dei pacchetti.

 

Semplicità

 

Gentoo Linux

Installare Gentoo può essere un'impresa impossibile per il neofita e un calvario per l'utente che, già conoscendo GNU/Linux si ritrova a dover fare i conti con diverse decine di ore di installazione e la quasi totale assenza di tool di configurazione.

Debian GNU/Linux

L'utilizzo di questa distribuzione non è molto indicato a chi non ha almeno un minimo di esperienza con il mondo Linux a causa della totale assenza di utility per configurare tutto a colpi di click, anche se non mancano utility essenziali per la configurazione dei servizi.

Red Hat Linux

Red Hat ha sempre cercato di venire incontro all’esigenze degli utenti alle prime armi fornendo loro degli strumenti semplici per poter configurare il proprio sistema.

Slackware Linux

Slackware non è di certo indicata a un utente alle prime armi, l’assenza di tools grafici poi non dispone bene l’utente che ha poca voglia di andare a modificare manualmente dei file per configurare il proprio sistema.

Mandrake Linux

Il punto forte di Mandrake è sempre stato la semplicità ed è sempre stata fin dall’inizio riferimento per gli utenti meno esperti, cercando di metterli a proprio agio con i propri strumenti.

Suse Linux

Gli sforzi del team di Suse nelle ultime release ha puntato in particolar modo alla semplicità. Gli enormi passi avanti fatti con la versione 7.3 e le conferme avute con le successive ne fanno certamente una delle distribuzioni più semplice da installare e da utilizzare.

 

Documentazione

 

Gentoo Linux

La documentazione ufficiale di Gentoo può essere trovata su http://docs.gentoo.org/. Gentoo anche se è l'ultima nata ha comunque molta documentazione ben scritta e tradotta in numerose lingue; vengono trattati temi come l'installazione, non banale, del sistema e vari aspetti specifici di Gentoo.

Debian GNU/Linux

La documentazione online più completa e chiara è quella disponibile per Debian GNU/Linux, con numerose localizzazioni. Interamente tradotta in almeno due o tre lingue.

Red Hat Linux

Red Hat Linux ha molta documentazione cartacea: esistono infatti libri che trattano ogni aspetto di Red Hat Linux, mentre la documentazione sul sito è abbastanza carente anche se tradotta in molte lingue e si limita a proporre delle procedure per svolgere le varie attività; esiste un giornale bimestrale che si realizza attorno ad un core statunitense e lasciato a referenti nazionali, chiamato Red Hat Magazine che include solitamente due o tre cd-rom di software Red Hat Linux, il giornale vuole imporsi come unica referenza ufficiale dei prodotti Red Hat.

Slackware Linux

Slackware fornisce poche modalità di assistenza e per lo più in lingua inglese rispecchiando la filosofia della distribuzione, il sito ufficiale prevede dei forum di discussione dove gli utenti possono scambiarsi informazioni a riguardo della manutenzione ed è previsto un sistema di assistenza online.

Mandrake Linux

Mandrake mette a disposizione chiari manuali tradotti in numerose lingue, ed inoltre un supporto gratuito che è a disposizione delle richieste dell’utente più inesperto.

Suse Linux

Suse fornisce un chiaro manuale in lingua inglese (pur essendo la lingua italiana supportata dal sistema operativo) di circa 350 pagine. Il manuale è suddiviso in quattro sezioni: General Informations, CD , Installation, Administration.

 

Costi delle versioni commerciali

Dati disponibili sul sito http://openskills.info, aggiornati al 15 Ottobre 2004

 

Gentoo Linux , Debian GNU/Linux e Slackware Linux

Non esistono versioni commerciali di queste distribuzioni, è comunque possibile comprarne i CD dai siti ufficiali o da terzi, pagandone i materiali, il tempo e i costi di distribuzione in puro GPL style, in ogni caso questi contengono esattamente le stesse versioni scaricabili da Internet o reperibili in varie riviste del settore.

Red Hat Linux

Red Hat Enterprise Linux WS (WorkStation) - Basic Edition: $179 - Standard Edition: $299 .

Red Hat Enterprise Linux ES (Enterprise Server) - Basic Edition: $349 - Standard Edition: $799 .

Red Hat Enterprise Linux AS (Advanced Server) - Standard Edition: $1499 - Premium Edition: $2499 .

Red Hat Desktop - Proxy Starter Pack: $2500 (10 Licenze RedHat Desktop + Red Hat Network Proxy Server (include Red Hat Enterprise Linux AS, Premium Edition).

Red Hat Desktop - Extension Pack: $3500 (50 Licenze RedHat Desktop aggiuntive).

Mandrake Linux

Mandrakeclub membership Silver 120,00 € / anno (Accesso alla PowerPack Edition e altri bonus).

Mandrakelinux 10.1 Community DVD: 54,00 € ISO Online
Mandrakelinux 10.0 PowerPack: 79,90 € (8 CD, versione completa di programmi accessori).
Mandrakelinux 10.0 Discovery: 44,90 € (2+1 CD, versione entry level).

MandrakeSecurity Multi-Network Firewall: 499,90 € (Firewall Enterprise).

Corporate Server 2.1 - Standard support: 749,90 € (Enterprise Server, esistono costi aggiuntivi per diversi livelli di supporto).

MandrakeClustering Pentium (1-16 CPU): 1.990,90 € (Versione per cluster enterprise).

Suse Linux

Suse Linux 9.1 Professional: $89.95.
Suse Linux 9.1 Professional Update: $59.95.
Suse Linux 9.1 Personal: $29.95 - ISO Online.
Suse Linux Enterprise Server 9 - 2CPU: $389 - 16 CPU: $939.

 

Sito Internet

 

Le distribuzioni considerate hanno un sito Internet aggiornato frequentemente più o meno completo in cui pubblicano gli eventi associati alla propria distribuzione. Il sito più completo e allo stesso tempo leggero è http://www.debian.org disponibile con traduzioni in molte lingue in cui è possibile trovare ogni aspetto legato alla distribuzione, bugs aperti, download, documentazione, stato delle distribuzioni, notizie, sviluppo ed altro.

Il sito www.gentoo.org è simile per funzionalità al sito Debian GNU/Linux ma essendo una distribuzione più giovane è meno completo.

Il sito ufficiale Red Hat Linux, http://www.redhat.com, non smentisce la vena commerciale della distribuzione promettendo in tutti i modi che la propria distribuzione è la migliore.

La Slackware vanta un sito http://www.slackware.com che rispecchia la distribuzione: minimale ma con tutto il necessario e solo in inglese, prevede dei forum di discussione dove gli utenti vengono spesso interpellati sulle questioni più importanti relative allo sviluppo.

Nel sito della Mandrake www.linux-mandrake.com è possibile anche ordinare le versioni a pagamento con manuali e supporto gratuito a corredo mentre sul sito ufficiale di Suse http://www.suse.com è disponibile poca documentazione di tipo manualistico ma esiste la possibilità attraverso un login di accedere al portale di supporti in italiano della distribuzione.

Il nome del sito caratterizza la filosofia seguita dalla distribuzione, infatti il top level domain di Debian GNU/Linux e Gentoo Linux è .org, quello di Red Hat Linux, Slackware Linux, Mandrake Linux e Suse Linux è .com.

Debian GNU/Linux,Slackware, Mandrake e Suse hanno di default la versione 1.3 di server Web Apache mentre Red Hat Linux e Gentoo hanno la versione 2.0.

 

Hardware

 

La distribuzione che supporta una maggiore quantità di hardware è la Debian GNU/Linux, mentre distribuzioni che più si adattano ad ogni tipo di hardware e alla continua evoluzione, disponibili per architettura x86, sono Red Hat Linux, Mandrake, Suse e Gentoo, che includono kernel e pacchetti di ultima generazione.

A differenza di Windows in cui ogni unità di memoria è gestita con un file system separato, nelle distribuzioni Linux per avere accesso a tutti i file system dei dispositivi di memoria secondari (dischi aggiuntivi, cdrom, floppy ed altri) è necessario innestarli ("montarli") sul file system principale. Si comprende che per i dischi rimovibili (cdrom, floppy, dvdrom,ed altri) la situazione non è molto agevole perchè richiede l'innesto prima di utilizzare il supporto ed il disinnesto al termine dell'utilizzo. La configurazione predisposta da Mandrake consente di effettuare l'innesto ed il disinnesto automaticamente all'inserimento ed all'espulsione dei dischi rimovibili, tranne che non siano in uso.

 

Free Software

 

La distribuzione che segue più fedelmente la filosofia del Free Software è la Debian GNU/Linux, nata da uno progetto della Free Software Foundation. Debian GNU/Linux ha un Contratto Sociale molto dettagliato che si può riassumere in cinque punti: Debian rimarrà sempre Free Software al 100%, tutto il software prodotto da Debian sarà disponibile come free software alla Free Software Community, non nasconderà i problemi del proprio software, le priorità sono gli utenti e la Free Software Community ed i programmi che non incontrano gli standard Debian sul free software sono inclusi ma divisi dal resto del software.

Il Contratto Sociale di Gentoo Linux è più permissivo del contratto Debian a cui è ispirato, infatti la distribuzione include senza particolari problemi anche software con licenze restrittive, l’attuale contratto sociale di Gentoo Linux è ancora allo stato di bozza e gli attuali punti fissi sono: Gentoo è e rimarrà Software Libero, restituisce alla comunità, non nasconde i problemi.

Mandrake è sempre stata sostenitrice della licenza GPL dimostrandosi fedele nei confronti dei suoi utenti e coerente nella modalità di rilascio nonostante abbia rischiato il tracollo economico.  Mandrake abbraccia la filosofia del software libero, ha quindi eliminato tutto il software proprietario dalla Standard Edition che quindi può essere scaricata, distribuita ed installata su tutti i computer che si desidera. É certificata con il Linux Standard Base che garantisce compatibilità con le altre distribuzioni che lo adottano.

Suse Linux installa pacchetti con licenza GPL: ciò che non è consentito, oltre ad altri vincoli, è la duplicazione di Yast senza specifica autorizzazione di Suse; questo ovviamente preclude la libera duplicazione del supporto di installazione. Quindi la distribuzione Suse nel suo complesso non può definirsi OpenSource in senso stretto.

Red Hat Linux e Slackware non hanno un Contratto Sociale con la comunità e non permettono il download pubblico delle ISO.

 

Grafica

 

Tutte le distribuzioni si equivalgono offrendo XFree86 4.x; la Slackware, la Gentoo, la Mandrake, la Suse e la Red Hat nella versione 4.3 e la Debian nella versione 4.1.

Tutte le distribuzioni possono funzionare sia in modalità testuale che in modalità grafica, per default solo Red Hat Linux è in modalità grafica, Debian GNU/Linux chiede al momento dell'installazione quale delle due sarà la default. La modalità grafica è caratterizzata da un Desktop manager che si occupa di gestire l'interfaccia a finestre verso l'utente. Red Hat e Mandrake sono le uniche distribuzioni che offrono personalizzazioni come temi e menu ai Desktop manager più famosi: Gnome2 e KDE3. Nell'ultima versione, la Red Hat ha cercato di rendere simili i due Desktop manager proponendo il tema Bluecurve per entrambi i Desktop, favorendo l'utente principiante che spesso si trovava spaesato passando da un Desktop all'altro.

In Slackware Linux, il sistema di init segue strettamente lo stile BSD secondo le specifiche tradizionali, ed tool grafici di gestione, per quanto essenziali, sono estremamente affidabili, fornendo un’interfaccia familiare.

Una nota negativa della distribuzione Debian GNU/Linux è la versione non aggiornata in cui si trovano i vari Desktop manager nella release presa in esame: a questo proposito gli sviluppatori Debian consigliano per una workstation domestica l'uso della versione sarge tuttora in fase testing ma abbastanza stabile per uso domestico che include software più recente.

 

Casa / Ufficio

 

Le distribuzioni che danno maggiore spazio all’utilizzo “per la casa” sono la Debian GNU/Linux, Red Hat Linux e Gentoo Linux che includono giochi e librerie grafiche di vario genere tra cui alcune basate su accelerazione hardware. La scelta migliore per chi ama giocare è Gentoo che include addirittura un kernel per giocatori, a Debian GNU/Linux spetta però il titolo del maggior numero di giochi inclusi, anche se molti sono testuali, Red Hat comprende una miriade di programmi quali Word Processor e player mp3, mentre in Slackware, per mantenere la distribuzione snella, l'idea di includere giochi non è neanche presa in considerazione.

Nel settore dell’ufficio, le distribuzioni presentano servizi equivalenti, infatti includono software per l' ufficio KDE e Gnome ed un ambiente TeX, solo Slackware non dispone del pacchetto OpenOffice.

 

Confronto delle caratteristiche

 

Di seguito nella tabella 7  vengono schematizzate le principali caratteristiche fino ad ora analizzate.

 

Tabella 7 : Confronto delle caratteristiche (prima parte).

 

Tabella 7 : Confronto delle caratteristiche (seconda parte).

5 Il sistema jigdo permette di scegliere il mirror Debian più veloce per il download, tra i 300 disponibili in tutto il mondo. Permette una facile selezione del mirror e l'aggiornamento delle vecchie immagini all'ultima release disponibile. Inoltre, è l'unico modo per scaricare le immagini iso del DVD Debian.

6 Contiene la libreria delle istruzioni di compilazione per i vari pachetti.

  in ricordo del dr. Luca Riva "...ma ricordate:per tutti viene il momento di lottare per la liberta! Ditelo ai vostri figli quando saranno         grandi domani!" (S.Pertini)