Nel
computer vengono immessi i dati di tutti i pazienti.
Per
legge è però obbligatorio avere anche una copia cartacea di tutta la
documentazione |
Prima
di accedere alla sala trasfusioni è necessario compilare ogni volta un
modulo sul quale ci sono domande che riguardano lo stato di salute di
tutti i donatori, in particolare degli ultimi sei mesi. |
Nella
sala trasfusioni ci sono delle comode poltrone su cui il donatore si
siede in posizione semi distesa |
Il
kit usa e getta è composto da tre sacche: nella prima fase viene
utilizzata solo la prima, che conterrà 450 g di sangue.
Nel
caso della plasmaferesi la sacca è una sola e conterrà 600 g di sangue
già separato. |
Questa
è l'apparecchiatura per la plasmaferesi: contiene un insieme di tubi
usa e getta che prelevano il sangue, lo filtrano e poi, mentre nella
sacca viene raccolto il plasma, il resto viene reimmesso nei vasi
sanguigni del donatore, insieme ad una soluzione salina. |
Questi
sono gli aghi utilizzati per le donazioni: il primo è utilizzato per la
donazione completa; il secondo, detto "a farfalla", è l'ago
da plasmaferesi. |
Ora
il lavoro del donatore è terminato: comincia quello del tecnico di
laboratorio, che inserirà la sacca di sangue in questa centrifuga, per
separarlo dal plasma. |
Dopo
la centrifuga la sacca si presenta così: sopra la parte gialla, cioè
il plasma, sotto la parte rossa, cioè il sangue. |
In
questa macchina verranno separati "fisicamente" il plasma e il
sangue.
Il
plasma verrà conservato i n una sacca diversa. |
Il
sangue rimasto deve poi essere omogeneizzato.
Adesso
è pronto per essere introdotto in un freezer, dove si conserverà per
soli 40 giorni, dopodiché diventerà inutilizzabile.
I
cassetti del freezer sono suddivisi per gruppi sanguigni e fattori RH. |
In
questo freezer sono conservate le sacche di plasma, che a loro volta
vengono congelate e che hanno una durata illimitata. |
Questa
è una sacca di plasma, dopo essere stato congelato a - 30° |