Palermo-Belgrado
Il viaggio in treno.
Sono in Montenegro e sono salito
in treno per andare a Belgrado.
Viaggiando, il treno è passato vicino a un grande lago,
il lago Skadar.
Dal finestrino ho visto le anatre selvatiche che cacciavano il
pesce nel lago.
Il lago è grandissimo ed è circondato da montagne
alte.
Ho visto gli alberi nudi con molti nidi.
La lezione di pattinaggio
Mia zia è allenatrice
di pattinaggio e un giorno voleva insegnarmi a pattinare e sono
andato con lei al palazzetto.
Per imparare a fare la piroetta sono caduto trenta volte.
E' caduta la neve!
Il decimo giorno che mi trovavo a Belgrado è caduta la
neve.
Ho visto i miei amici giocare in giardino con lo slittino e sono
uscito anch'io.
Abbiamo organizzato una gara e chi arrivava per primo vinceva
due cioccolatini.
All'opera
Una sera ci siamo preparati per andare all'opera. Abbiamo visto
Il Barbiere di Siviglia.
La storia parla di un amore non permesso.
Gli attori indossavano dei costumi bellissimi.
La storia è finita bene.
Natale ortodosso a Belgrado
La mattina presto un ragazzo accende il fuoco nel camino. Questa
è un'usanza molto antica.
Io sono stato invitato in tre case per accendere il fuoco e mi
hanno regalato molti dolci.
Questa usanza è un augurio di un nuovo anno ricco di salute
e di benessere
Filippo
Sharm el Sheik
Insieme ai miei nonni e ai miei genitori, siamo andati all'aeroporto
per prendere l'aereo per Sharm el Sheik.
Arrivati, abbiamo trovato le mie cugine Marzia e Chiara.
Nell'albergo c'era una piscina enorme.
In spiaggia il mio amico Robertino ha trovato una stella marina
con le spine.
Prima l'abbiamo nascosta, poi l'abbiamo buttata in acqua perché,
altrimenti, ci arrestavano.
Un tuffo speciale
Oggi siamo andati al mare e
ci siamo fatti il bagno e abbiamo fatto un tuffo speciale per
la maestra Rita.
Riserva marina
Oggi siamo andati in una riserva
marina e abbiamo visto il pesce trombetta: era lungo, sottile
e aveva un muso a forma di sottile spada.
Poi abbiamo visto un pesce enorme chiamato ricciola.
Siamo andati anche al lago salato |
Il 21 aprile alle sei ero al porto. Al porto cera
un sacco di folla.
Ho aspettato un sacco di tempo in macchina. Dopo, la mia mamma,
mio fratello ed io abbiamo preso alcune valigie e, insieme alla
folla, siamo entrati in nave e abbiamo fatto vedere i biglietti.
Vicino allascensore abbiamo trovato papà che era
andato nel garage della nave a posteggiare la macchina.
Abbiamo fatto un giro per la nave e dopo siamo andati nella cabina
nostra, n. 8223.
Appena siamo entrati nella cabina cerano soltanto due letti,
sopra i letti cerano degli sportelli.
La mia mamma ha aperto gli sportelli e cerano i letti.
Nella nave cerano un sacco di scale e due ascensori. Civitavecchia,
22 aprile 2005
Lindomani mattina mi sono svegliata ed eravamo a Civitavecchia.
Allora abbiamo fatto le valigie e ci siamo messi in fila assieme
alle altre persone. Una volta in macchina abbiamo attraversato
un sacco di paesini e, finalmente, siamo arrivati in Toscana.
Vicino Arezzo cè la casa di mia zia Cecilia, che
si chiama La Bicocca. Cecilia ha otto o nove gatti,
un cane di nome Ciaca,
detto Ciachina.
A zia Cecilia hanno regalato cinquanta uova e dovrebbero nascere
i pulcini.
Arezzo, 27 aprile 2005
Questa mattina sono andata al Parco di Pinocchio,
un parco dove ci sono sculture e personaggi della storia di Pinocchio.
Io sono entrata nella bocca della balena. |
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La mia famiglia incredibile
di Gabriele
Classe seconda E
Il mio papa è forte, mia madre è veloce, mio
fratello lancia fuoco con le mani, il mio cane vola, io formo
dei campi di forza. Il nostro nemico abituale è mio zio.
Colori delle tute: rosso per mio padre, blu per la mamma, verde
per mio fratello e arancione per me.
Un giorno d'estate eravamo andati a mare.
Ad un certo punto, dalle acque spuntó un mostro. Tutta
la gente cominció a scappare ma io e la mia famiglia restammo
sulla spiaggia per distruggerlo.
Io usavo la mia barriera per non fami schiacciare, mio fratello
provvedeva a bruciacchiare il mostro lanciandogli addosso il
suo fuoco.
Alla fine ci ha pensato mio padre, mettendolo K.O. Con un pugno
micidiale! |
LE UOVA DI FILIPPO
Di Filippo
Seconda C
Ogni anno, per Pasqua, mia mamma ed io prepariamo le uova delle
galline e, dopo averle bollite e colorate, le decoriamo.
Ritagliamo varie forme di carta stagnola, l'aereo, la macchina,
l'albero, il fiore, la farfalla e il pesce.
Le forme ritagliate le incolliamo alle uova e le mettiamo nel
liquido colorato.
Nei cesti di vimini mettiamo dell'erba fresca e lì, deponiamo
le uova colorate |