E' NATO IL CONSIGLIO DEI BAMBINI
Di Hélène II E
Ogni venerdì si riunisce
il Consiglio dei bambini della mia classe, la seconda E.
E' un momento molto atteso da tutti!
Questo Consiglio è composto da un Presidente, da un Vice
Presidente e dai Ministri che hanno gli incarichi che riguardano
l'organizzazione della classe: giubbotti, carpette, chiavi, quaderni,
aprifila, chiudifila, libri della biblioteca, appello, lettere
della corrispondenza coi bambini di una scuola di Mantova, ordine
delle sedie e delle carpette e raccolta della carta.
Ogni venerdì un bambino è nominato Presidente secondo
l'ordine alfabetico.
A sua volta, il Presidente sceglie un Vice Presidente ed ambedue
scelgono bambini per gli incarichi di Ministro.
Quindi, ogni settimana, cambiano tutti i membri del Consiglio
e tutti vorrebbero ottenere la carica di Vice Presidente.
Prima della nomina di Vice Presidente molti bambini supplicano
il futuro Presidente di dare la preferenza. Il momento delle
nomine è, quindi, molto caldo!
Immancabilmente, un nostro compagno, si mette a piangere perché
non è stato nominato.
Però il Consiglio non è fatto solo di nomine!
Discutiamo e, a volte, prendiamo delle piccole decisioni.
Ad ogni riunione, il maestro scrive il verbale che noi copiamo
sul quaderno.
Questo Consiglio è importante perché ogni bambino
che diventa Presidente e viene alla cattedra per presiedere,
capisce che fare chiasso non è bello.
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LE REGOLE DELLA CLASSE 2 E
A., prima presidentessa della nostra
classe, ci ha chiesto di stabilire le leggi.
Eccole qua:
- Gli alunni non possono dare
calci, pugni, schiaffi, correre, dire bugie, rubare, saltare
sui banchi, uscire la lingua, lanciare oggetti, dire parolacce.
- In classe si segue la lezione
in silenzio, non si interrompe e, per parlare o uscire, bisogna
alzare la mano.
- E', invece, giusto aiutare
i compagni, prestare o regalare le cose (senza richiederle indietro).
- Il Presidente e il vice che
lui ha scelto, controllano che queste regole vengano rispettate
da tutti.
- Quelli che non rispettano le
regole vengono puniti con una nota che sarà annullata
solo se si pentiranno e chiederanno scusa durante la riunione
straordinaria del Consiglio.
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